Il dialogo è una dimensione costitutiva dell'essere cristiano. L'attuale crisi della pace, sono oltre venti i conflitti in corso, le tensioni tra nord e sud del mondo, tra Occidente e Oriente, il rapporto tra credenti e non credenti in un'Europa post-cristiana e mille altri elementi dicono che l'umanità ha bisogno di dialogo. Margaret Karram, dal 2021 presidente di uno dei maggiori movimenti ecclesiali, in dialogo con Monica Mondo pesca ricordi e spunti di riflessione nel suo vissuto in Terra Santa per allargare lo sguardo su un dialogo planetario.
"Il testo si pone come risposta a una precisa domanda che si aggira negli ambienti della fede e dell'educazione: padri e madri in spirito e verità, è possibile oggi? Sì, siamo convinti che sia possibile e addirittura doveroso anche ai nostri giorni. Per arrivare a tanto, offriamo un piccolo aiuto con una guida alla lettura della "Filotea", il testo più famoso di san Francesco di Sales. Attraversiamo i suoi racconti, simboli e rappresentazioni, per giungere a far crescere la qualità della relazione educativa. E scopriremo che i primi a beneficiarne, in questo viaggio, sono proprio gli educatori. Divenendo sempre più fecondi spiritualmente nei confronti di coloro che sono loro affidati." (L'autore)
Dieci anni fa, Papa Francesco firmava quello che da tutti è stato sempre considerato il documento programmatico del suo pontificato: l'Esortazione apostolica Evangelii gaudium sull'annuncio del Vangelo nel mondo attuale (24 novembre 2013). A dieci anni di distanza dalla pubblicazione di questo documento, pietra miliare del suo magistero, il Papa torna a occuparsi del tema dell'evangelizzazione, dedicando un intero ciclo di catechesi al cosiddetto zelo apostolico o passione per l'evangelizzazione. Se mai ce ne fosse bisogno, questa felice coincidenza non fa altro che attestare come per Papa Bergoglio la Chiesa non ha altro compito se non quello di annunciare la Buona Notizia del Vangelo, cioè che l'amore di Dio è per tutti, non esclude nessuno. La Chiesa non può prescindere da quella che è la sua missione specifica: assumendo lo sguardo di Gesù, annunciare a tutti la bellezza del Vangelo. Papa Francesco, nelle catechesi raccolte in questo volume, oltre a richiamare l'esempio di Gesù e dei primi testimoni del Vangelo, non si stanca di ripetere che l'evangelizzazione è l'ossigeno della vita cristiana. Senza la passione per l'annuncio del Vangelo, la Chiesa si ammala di autoreferenzialità, vive ripiegata su sé stessa ed è destinata a non avere più futuro, perché non sa più generare nuovi cristiani. Presentazione di Armando Matteo.
«Cosa significa essere ministri nella società contemporanea? Questa domanda è stata posta negli ultimi anni da molte persone che, pur disposte ad un impegno di servizio, scoprono il crollo dei metodi tradizionali e l'assenza delle tradizionali protezioni». Partendo da questo interrogativo e da questa constatazione, il libro di Henri Nouwen esplora in quattro penetranti capitoli i problemi del ministero nella società contemporanea. Certo, non è possibile redigere oggi un completo manuale ad uso di chi esercita il ministero, ma è possibile delineare i tratti essenziali della figura del ministro: è quella del guaritore ferito. In un mondo frammentato, il ministro - alle prese con una generazione senza radici e con esseri umani soli e senza speranza - è chiamato a riconoscere nel proprio cuore le sofferenze dei suoi tempi e a fare di questo riconoscimento il punto di partenza del suo servizio. La trattazione è illustrata da numerosi esempi tratti dall'esperienza quotidiana ed è condotta con quella finezza spirituale e psicologica ad un tempo, che è propria di Henri Nouwen nel suo doppio ruolo di prete e di psicologo.
Mentre lo spirito del mondo tenta ad ogni istante di ubriacarci, inoculandoci striscianti veleni quali il vittimismo, la confusione, il disfattismo, il disordine interiore, la tristezza, sentiamo il dovere di diffondere un messaggio di speranza, esortare a percorrere nella gioia di essere cristiani i sentieri della perseveranza per raggiungere la salvezza eterna. Questo libro rappresenta una bussola per rimanere orientati e letteralmente aggrappati a Gesù, è un itinerario di preghiera, è indirizzamento dello sguardo volto a riscoprire, per mezzo della carne dei fratelli e delle sorelle, la tenerezza di un Padre che essendo Lui stesso perseveranza salvifica, non smetterà mai di stancarsi di noi.
"Tutti in realtà cercano i propri interessi, non quelli di Gesù Cristo." (Fil 2,21) La nostra vera felicità non sta nel compimento della ricerca dei nostri interessi, ma della ricerca degli interessi di Dio e degli altri. È questo il grande mistero della vita, il grande mistero che il cristianesimo è venuto a mettere in piena luce e che da duemila anni viene annunciato assieme all'annuncio pasquale, perché è un mistero inerente al mistero pasquale: che l'uomo trova soddisfazione piena degli interessi del suo cuore rinunciando a cercare i propri interessi e abbracciando quelli di Cristo. È un paradosso, è una follia, ma una follia in cui si trova la sapienza pasquale del cristianesimo, una realtà inconcepibile eppure reale, tanto che è possibile farne esperienza, verificare che è proprio così. Ce lo testimonia Cristo stesso, incarnandosi, vivendo da povero e da servo di tutti, e soprattutto morendo in croce e risorgendo. E alla sua sequela ce lo testimoniano tutti i santi.
Brevi pensieri che accompagnano la vita quotidiana lungo tutto l'anno, prendendo spunto dalle pagine della Bibbia e dagli autori della nostra tradizione. Una riflessione su frammenti della quotidianità per cercare nello "spirito" quella profonda e vera pace che dona la «gioia del cuore».
La metafora del cammino, profondamente biblica, può essere un'efficace proposta nell'educazione dei giovani alla fede, ma anche degli adulti. Pensarsi nomadi, come ci insegnano le figure bibliche prese in considerazione nel volume, è decidere di non vivere nella banalità dell'ovvio, dello scontato. È scegliere di non arroccarsi sulle proprie sicurezze acquisite, è decidere di uscire fuori dagli schemi per vedere con il cuore e con l'anima ciò che è invisibile agli occhi. Mettersi in cammino è conoscersi e accettarsi per quello che si è, costruire un'immagine di sé stessi reale e riconciliata, accettando di lasciarsi guarire dai mille silenzi e incontri che la strada offre. Integrando il dato biblico-spirituale con riflessioni più esistenziali, l'autore fa emergere le domande del nostro cammino e della nostra vita. Ci regala soprattutto preziosi incoraggiamenti nel percorso di ricerca di Dio e della propria felicità: non lasciarsi ingannare dalle apparenze, non arrendersi al fallimento, non avere paura, non fermarsi, non credere che tutto è perduto per sempre.
Un testo ricco di testimonianze, dallo stile emotivo e commovente, in cui l'autore riesce con straordinaria semplicità a restituirci la santità di un ragazzo, ineguagliabile nella grandezza di aver saputo esprimere il meglio della sua generazione e nel poter essere ancora d'aiuto e di modello ai giovani di oggi e di domani. Matteo Farina è modello di fede, di speranza e di positività, in un tempo sempre più complicato e drammatico, e dimostra come la scoperta dell'amore di Dio possa trasformare la quotidianità in occasione e ogni dono terreno in sguardo rivolto verso il cielo, per il bene di tutti coloro che ci circondano.
Un libro che fa bene al cuore, come una tazza di tè caldo in una giornata di gelo. Anche le cose che Gesù ha visto, toccato, utilizzato, hanno una storia da raccontare. Così, in questo volume prendono voce prima gli oggetti presenti nei Vangeli, e alla fine sarà Gesù stesso a raccontarsi. Sono storie di speranza, per ricordare la tenerezza che avvicina a Dio, e suggerire strade nuove per leggere e riscoprire la bellezza della Sacra Scrittura. I capitoli sono divisi in base ai tempi liturgici e possono diventare un valido strumento per la catechesi. Questa nuova edizione contiene un racconto inedito, una presentazione di mons. Antonio Di Donna, vescovo di Acerra, e la postfazione di don Emilio Salvatore, direttore della rivista “Bibbia Ieri e Oggi- della Elledici.
«Ogni persona, indipendentemente dal proprio orientamento sessuale, va rispettata nella sua dignità e accolta con rispetto, con la cura di evitare "ogni marchio di ingiusta discriminazione" e particolarmente ogni forma di aggressione e di violenza». Amoris laetitia, n. 250 Le parole di papa Francesco sono bellissime e autentiche perché profondamente evangeliche, parlano di un bene che non si lascia ingabbiare dal gelo della legge, suonano come promessa e riscatto per ogni genitore con un figlio LGBT+. La fede tormentata, il desiderio di Dio, talvolta incerto e talvolta silenzioso, che trapela dai racconti delle madri e dei padri ospitati in questo libro, non nascondono sofferenze e delusioni. Ma quella dei genitori di figli LGBT+ è una pressante richiesta di ascolto e di dialogo alla società civile e alla Chiesa. Perché accogliere, accompagnare, discernere e integrare ogni persona, indipendentemente dall'orientamento sessuale, non sia più profezia sorprendente e per qualcuno ancora motivo di disorientamento, ma bella e "normale" abitudine capace di radicarsi tra fratelli e sorelle impegnati in un cammino solidale e condiviso. La prima edizione di questo libro, pubblicato anche in Spagna e negli Stati Uniti, è stata donata da La Tenda di Gionata a papa Francesco nel corso dell'udienza avuta con lui in Vaticano il 16 settembre 2020.
Una storia raccontata da un bambino di 8 anni, Davide, che ha avuto dal cielo il dono di vedere cosa ci sarà dopo la morte. Un racconto fatto non solo di parole, ma con una vita passata dalla tragedia di una malattia incurabile alla speranza e alla gioia. A Davide sono venuti incontro gli Angeli, la Madonna (due volte al santuario di Cassano delle Murge) e poi Gesù - dal giorno della prima Comunione. Così testimoniano i suoi genitori, Elisa e Salvatore, che il bambino ha condotto sulla strada della fede: «Nelle parole certe di nostro figlio e nei suoi occhi pieni di luce, abbiamo visto che esiste il Paradiso. Davide non vedeva l'ora di andarci e ora ci attende là!».