Quando preghiamo la morte si allontana da noi, fugge l’ansia dai cuori, s’accende sopra il caos della vita quotidiana, un’iride di pace. Quando preghiamo, rimaniamo uniti alla Vita e nulla ci fa paura. Quando preghiamo, rinnoviamo la nostra relazione con Dio e ci poniamo nella giusta relazione con il mondo e con le cose del modo. Tutto diventa più chiaro, più nitido, la nostra mente si apre alla conoscenza di Dio e impariamo ad usare delle cose che Egli ci dona senza diventarne schiavi.
Il campionario dei guariti non conosce preferenze e non esclude nessuno: storpi, ciechi, sordi, muti, paralitici, indemoniati, malati cronici e sfiduciati, peccatori incalliti: tutti guariti. Le pagine del Vangelo traspirano questa cura permanente di Gesù. La fede della Chiesa in Lui operante nella storia del suo tempo, ma estesa a tutti i tempi, è rimasta sempre viva.
Paolo Maino è nato nel 1948 a Riva del Garda (TN), sposato con Eliana Aloisi. Nel 1979, fonda assieme alla moglie e a don Domenico Pincelli, l’Associazione Via Pacis che nel 2014 viene riconosciuta con decreto del Pontificio Consiglio per i Laici come Associazione Privata Internazionale di Fedeli, ne è presidente fino al 2019. Insegnante di religione nelle scuole superiori fino al 2002. Nel 1994 fonda l’Associazione Via Pacis Onlus e la presiede fino al 2012. L’Associazione si è sviluppata ed opera a favore dei più poveri con progetti di evangelizzazione e di autosviluppo in diciotto Nazioni. Ha conseguito il Dottorato in “Teologia con specializzazione in Liturgia-Pastorale” con la tesi “Il Postmoderno nella Chiesa? Il Rinnovamento Carismatico”. È direttore della rivista trimestrale “Sulla Via della Pace”. Formatore e relatore in convegni ed eventi ecclesiali in ambito nazionale ed internazionale. È membro del Servizio Internazionale di Comunione CHARIS (SICC) in rappresentanza dell’Europa.
Un testo completo, aggiornato e autorevole per affrontare e superare con successo il Concorso a cattedra per insegnanti di religione.
Vengono proposti in modo approfondito e facilmente consultabile sia elementi di cultura pedagogica-didattica sia elementi di legislazione e organizzazione scolastica.
Ampio spazio è dedicato agli elementi pedagogici indispensabili per una progettazione didattica nell’ottica delle competenze.
In Appendice:
■ fonti normative italiane con espansioni digitali
■ raccomandazioni internazionali con espansioni digitali
■ simulazioni di lezioni in aula elaborate da docenti di ogni grado scolastico
■ strumenti per la didattica digitale integrata
Le espansioni e gli aggiornamenti digitali sono disponibili sul sito della Casa Editrice.
Le più recenti scuole critiche e filosofiche sembrano aver incrinato i rapporti tra le parole e il loro significato: il testo diventa oggetto di infinite possibilità di interpretazione e appropriazione, tutte ugualmente legittime. L'elettronica e la cultura di massa stanno trasformando la produzione, la diffusione e la conservazione dei segni. In questa situazione, come può sopravvivere il libro, che ha plasmato così in profondità la nostra cultura? Quali sono le implicazioni dell'atto della lettura che rischiamo inconsapevolmente di perdere? Partendo da queste domande George Steiner indaga lo statuto del libro ed esplora l'enigma della rivelazione attraverso il linguaggio, che è il fondamento del giudaismo e del suo tragico destino. In questi saggi, scritti dal 1978 a oggi (e qui raccolti con un titolo che ribalta l'ultimo verso del Samson Agonistes di Milton, «Ogni passione spenta»), la riflessione tocca anche Shakespeare e Kafka, la negatività della tragedia assoluta e la peculiarità della cultura americana, la storicità dei sogni e il problema della traduzione e della traducibilità. Steiner si spinge fino a interrogare i lasciti della testualità classica ed ebraica: proprio nell'interazione dei due mondi spirituali di Atene e Gerusalemme si è plasmata l'identità occidentale, forgiando la nostra condizione morale e intellettuale. Le figure di Socrate e Cristo, con le loro analogie e i loro contrasti, gli offrono dunque una preziosa chiave per affrontare problemi che trascendono la letteratura e l'arte, e ci aiutano a identificare le fonti vitali della cultura europea e, all'interno di essa, i semi della sua distruzione.
"Si può essere a casa propria dappertutto. Datemi un tavolo da lavoro, sarà la mia patria." George Steiner, rispondendo alle domande della giornalista Laure Adler, racconta in queste pagine le numerose patrie della sua vita affascinante: quelle reali, con la fuga della famiglia da Parigi e dal fervore nazista che stava esplodendo in Europa, le esperienze giovanili a New York e le cattedre nei più prestigiosi atenei del mondo. E quelle ideali, con l'orgogliosa rivendicazione di appartenere a un popolo - quello ebraico - a cui riconosce il nucleo vitale della sua eccellenza intellettuale senza tuttavia risparmiare critiche alla politica di quel "miracolo necessario" che è lo stato di Israele. Nelle riflessioni preziose di uno dei giganti del nostro tempo, memorie e rimpianti si intrecciano alle idee su cui da sempre si è interrogato: Steiner torna così a esprimere con forza la dedizione avvincente e pericolosa per la letteratura e il libro; continua il confronto con le grandi mitologie del Novecento, confermando il giudizio inflessibile su Freud e la psicoanalisi; e dedica parole di amore puro alla sua passione più grande e profonda, quell'"esperanto delle emozioni che è la musica". Ma la ricerca di senso non può mai considerarsi giunta a destinazione e per questo, invitato a dare una definizione di sé stesso, forse con un pizzico della sua tipica ironia, Steiner può affermare orgoglioso: "Mi piace essere discepolo".
Il diritto non è solo un insieme di disposizioni: è espressione profonda della cultura di una comunità. Riflettere sul rapporto tra arti e diritto significa riflettere sui processi profondi, di cui spesso non siamo consapevoli, di iterazione continua fra dimensione giuridica ed espressioni artistiche. Talvolta l'arte ci aiuta a comprendere quella dimensione sociale che definiamo «diritto», ci aiuta a interpretarlo, a collocarlo nella più complessiva dimensione umana. Non mancano casi, come si legge nel volume, in cui è l'arte che ispira il diritto, che ne determina lo stesso contenuto. Originato dalle riflessioni sviluppate in un convegno organizzato dalla Fondazione Cesifin Alberto Predieri, il volume raccoglie altresì i contributi di studiosi sensibili alla dimensione umana del diritto, investendo il rapporto tra «Diritto e Arti figurative», «Diritto e Letteratura», «Diritto e Cinema», «Diritto e Teatro», «Diritto e Musica», «Diritto e Design», «Diritto e Moda», nonché il contributo di uno studioso di diritto tributario contenente innovative proposte per la promozione delle manifestazioni artistiche.
La tensione tra le grandi potenze, i dissensi sul piano militare, e in particolare i contrasti tra l'Europa e l'America di Trump, tracciano i confini tra sicurezza e insicurezza fino al febbraio 2020. Ma nei mesi seguenti si diffonde inarrestabile in tutto il pianeta la pandemia. La gravità della situazione travalica la dimensione sanitaria per trasformarsi in emergenza economica, sociale e politica. Superando ogni confine la crisi modifica la percezione della sicurezza nel sentire collettivo, ma soprattutto sembra cambiare le relazioni che definivano le condizioni stesse della sicurezza nazionale e internazionale. In gioco è stata ed è la tenuta stessa dell'Europa. La razionalità è l'unica risorsa che abbiamo per contrastare il mondo di insicurezze in cui dovremo vivere.
Quattro capitali: Vienna, Bratislava, Budapest, Belgrado. Decine di città, monumenti, ponti, palazzi e paesaggi. Centinaia di birre consumate in vivaci centri urbani o inquietanti osterie nella campagna magiara. Mille chilometri attraverso le tradizioni e le lingue. È un'avventurosa tappa del viaggio intrapreso dall'autore e dai suoi sodali «Forzati della strada» lungo l'antico Limes romano, a cavallo di una fedele «due ruote» vecchia di vent'anni, sulle tracce dei grandi viaggiatori - dagli antichi romani ai clerici vagantes medievali, dai poeti romantici all'autore più amato, Patrick Leigh Fermor. Da Vienna, la capitale dell'ultimo grande impero d'Europa, a Belgrado, teatro della sua ultima grande guerra, si susseguono scoperte e incontri: librai ambulanti, turisti sperduti, muse bionde, imperatori, contadini, patrioti e maghi. E diventano presente vivo gli scontri tra gli antichi romani e i popoli barbarici, i traumi mai guariti dell'invasione turca, i tristi resti del comunismo, le cicatrici dei conflitti balcanici. Intanto, le «cartoline» da un'infanzia di viaggi famigliari e sapori stranieri raccontano di Enrico in un altro passato ancora: quello che ha formato la sua anima girovaga. «Un viaggio nello spazio comporta sempre anche un viaggio nel tempo; si procede sempre sulle orme di chi è venuto prima di noi, e al suo stesso ritmo.» Il tempo è la storia di un'Europa ogni giorno conquistata. Lo spazio è quello attraversato con le ruote ma guadagnato con la mente. E il viaggio è una dichiarazione d'amore e d'appartenenza a un intero continente.
Sembra un semplice benzinaio, Valerio, nella sua tuta scolorita alla stazione di servizio di Anzio. Ma lo sguardo disilluso fa pensare che abbia alle spalle una storia più complicata, una storia finita male. Ed è proprio così: Valerio è un ex poliziotto, allontanato dalle forze dell'ordine in strane circostanze. Persi il lavoro e la famiglia, per sfuggire al dolore si è confinato in una vita di provincia solitaria e anonima. Fino al giorno in cui lo raggiunge la notizia che dalle acque torbide del Tevere è emerso il cadavere di suo figlio, Ettore, un ragazzo ribelle e idealista con cui Valerio ha rotto i rapporti da tempo. Il caso viene presto archiviato: suicidio. Ma Sara, una collega con cui Valerio ha avuto una storia che non è mai finita davvero, gli confida i propri dubbi sulla ricostruzione dei fatti. E lui decide di tornare a Roma per indagare. I dubbi di Sara diventano presto certezze: Ettore in realtà è stato ucciso, forse perché si era avvicinato troppo a una verità scottante. Valerio decide così di riprendere le fila della ricerca che il figlio non è riuscito a terminare. Ed è proprio attraverso questa indagine contro tutto e contro tutti che Valerio si riavvicina a Ettore, scoprendo una persona molto diversa da quella che credeva di conoscere. Un confronto dal quale uscirà profondamente cambiato.
Soldi, promesse rispettate e patti non mantenuti, trasferimenti che diventano affari di Stato e coinvolgono banche nazionali e presidenti del Consiglio ma anche calciatori che dicono «no» perché consigliati da... Dio! Trattative concluse a Ibiza davanti a un cocktail fresco e sopra un dondolo oppure quelle definite proprio all'ultimo secondo, addirittura oltre il gong finale: una su tutte, forse la più importante del nostro calcio, Maradona al Napoli. Anche Leo Messi a un passo dal Chelsea di Mourinho è un segreto, analizzato nel dettaglio e raccontato fino in fondo, una storia d'amore andata in fumo proprio sul più bello. Sliding doors, incontri top secret, aerei persi, alberghi di lusso e strategie che si avvicinano molto a partite di poker. Il filo che lega tra loro i tantissimi retroscena di questa realtà parallela è leggero e divertente, proprio come le innumerevoli scaramanzie di chi vive il mercato in prima linea, sborsando milioni su milioni pur di prendere un calciatore: i presidenti. C'è chi, prima della firma, esige una perizia grafologica e c'è chi non si siede nemmeno al tavolo a trattare se all'interno della data di nascita compare il numero 17. I meccanismi del mestiere sono tecnici e complicati ma qui capirete cos'è il calciomercato in modo semplice, ironico e popolare, anche grazie al racconto delle peculiarità più bizzarre delle operazioni che hanno fatto sognare milioni di appassionati: Ronaldo, il Fenomeno, all'Inter, l'altro Ronaldo, Cristiano, alla Juventus, il Milan di Berlusconi e Galliani, i colpi nerazzurri di Massimo Moratti, la Roma di Franco Sensi, le avventure del Parma per Asprilla e della Lazio anni '90 per Stankovic. E ancora, la Fiorentina del direttore Nassi e le favole di Pisa, Ascoli e Sampdoria che dimostrano come il calciomercato sia una fiera piena zeppa di sogni in grado di trasformare la piccola realtà di provincia in oro che luccica, vedi il Verona di Bagnoli campione d'Italia. Una delle più belle storie di questo pazzo mondo del calciomercato.
L'icona scelta per il percorso associativo di quest'anno è quanto mai profetica: Servire e dare la propria vita in riscatto per molti. (Mc 10,45). La pandemia che ci ha travolti, infatti, ha reso il servizio, la vita spesa per gli altri, l'unguento per la sofferenza e lo smarrimento. Il confinamento, d'altra parte, ci ha spinti a cercare e a riscoprire dentro di noi il silenzio: dimensione essenziale, spazio privilegiato per la riflessione e per la preghiera personale ma non solitaria, perché vissuta in spirito di comunione. Lo stesso spirito con il quale è stato pensato e costruito questo teso, promosso dall'Azione cattolica con la preziosa collaborazione di un nutrito numero di aggregazioni laicali, che hanno curato i commenti ai brani del Vangelo. Il sussidio propone un cammino alla sequela di Gesù, seguendo il ritmo dell'anno liturgico, scandito dalle domeniche e dalle altre festività, in compagnia della Parola che illumina la nostra vita e si intreccia con essa. Accanto ai commenti sono state inserite alcune parole chiave utili ad orientarsi nel percorso e le biografie di alcuni testimoni.
Dov'è il Re dei Giudei? È un testo pensato dall'Azione Cattolica per i bambini dai 7 ai 10 anni come accompagnamento nel tempo di Avvento e Natale. I Magi, sapienti e cercatori, intraprendono un viaggio straordinario che, passo dopo passo, li porterà alla grotta di Betlemme ad adorare Gesù. Il loro coinvolgente cammino aiuterà i bambini a seguire le notizie che conducono alla mangiatoia, lì dove il re dei Giudei, il Salvatore, li chiama alla sua sequela. Ogni giorno della settimana i Magi raccontano la loro storia e propongono diverse modalità di preghiera per scandire questo tempo liturgico. Nelle domeniche la Parola, un piccolo gioco e un fumetto da completare arricchiscono il cammino e indicano la Notizia da seguire. Infine, un laboratorio creativo aiuta i bambini a realizzare un presepe con i fili di lana.