Potremmo attribuire alla dottrina [della predestinazione], per quanto essa sia una dottrina biblica, non la sua corretta e scritturale rilevanza ma l’importanza che è giunta ad avere per noi in relazione alla nostra particolare tradizione teologica (D.J.A. Clines)
Una soluzione al problema della predestinazione deve fare giustizia al modo in cui la Bibbia parla di Dio come qualcuno che mette la sua volontà di fronte alla nostra e interagisce con noi come un’altra persona, piuttosto che come un essere che non entra in una reale relazione con le sue creature, ma semplicemente le tratta come oggetti inconsapevoli della sua volontà segreta (I. Howard Marshall).
D.J.A. Clines, Professore Emerito di Studi Biblici presso l’Università di Sheffield, in Inghilterra.
I.H. Marshall (1934–2015) È stato per lunghi anni Professore Emerito di Esegesi del Nuovo Testamento presso l’Università di Aberdeen, in Scozia.
È l'organo dell'Associazione Biblica Italiana (ABI), che riunisce i docenti di scienze bibliche in Italia. La rivista presenta articoli di approfondimento esegetico, note di carattere storico e filologico, discussioni tematiche, recensioni e segnalazioni di pubblicazioni italiane e straniere. Ogni anno inoltre viene pubblicata una serie di articoli su temi programmati, a cui si accompagna un «Osservatorio bibliografico». Alcuni utili Indici chiudono l'annata.
La decadenza della figura paterna è un fenomeno ricorrente nelle epoche di transizione. In Israele, la dissoluzione politica e religiosa della nazione aveva indirizzato gli esuli ad affidare alla centralità di un rinnovato ruolo paterno il compito di garantire l'affidabilità delle promesse divine e la continuità delle stesse istituzioni. L'elaborazione letteraria della seconda età esilica racconta le gesta di fascinose eroine mentre nella storia di Tobit si descrive il clima di accorata nostalgia e di sofferta attesa per una paternità malata da guarire. In Ben Sira, nella Gerusalemme del Secondo Tempio, la funzione paterna sembra invece ricomporsi nel solco di una tradizione ristabilita dall'egemonia sacerdotale nel suo compito morale e istituzionale. Due prospettive diverse e dialetticamente correlate che trovano ancoraggio solo nella novità cristiana che, ponendo al centro la relazione filiale di Gesù con il Padre, prospetta nella coppia, nella famiglia, nella fraternità donata, in cammino verso l'eskhaton, la conoscenza della provvida e misteriosa volontà divina.
Nel Vangelo di Marco le parabole di Gesù sono dedicate al tema della terra: vi si parla di semi, di alberi, di vigne e di germogli.
Ermes Ronchi, frate, teologo e poeta, e Marina Marcolini, scrittrice, entrano nel cuore di queste parabole per provare a capire perché, per spiegare ciò che è in alto, Gesù ci inviti a guardare verso il basso.
Il libro è dunque una originale e innovativa lettura evangelica che, in sintonia con la Laudato sì, mette in luce l’attenzione che Gesù dà al valore della relazione con la natura, specie in una società come la nostra che si è bruscamente allontanata dalla terra e dal mondo agricolo.
Ermes Ronchi. Frate dell’Ordine dei Servi Maria, i suoi grandi maestri sono stati padre Giovanni Vannucci e David Turoldo. Collabora con diversi giornali e riviste e per cinque anni ha curato il commento al Vangelo della domenica per la trasmissione televisiva “A sua immagine” su Rai Uno.
Marina Marcolini. Scrittrice e docente universitaria. Negli ultimi dieci anni ha rivolto i suoi interessi alla poesia religiosa. Dal 2009 collabora con padre Ermes Ronchi con cui conduce incontri di approfondimento biblico e evangelico.
I libri che compongono il Nuovo Testamento, e in particolare
i racconti evangelici, sono certamente i testi biblici più noti. Per quanto familiari, sono pur sempre stati scritti quasi 2000 anni fa e ri ettono una mentalità molto diversa dalla nostra. Le loro vicende si svolgono in ambienti sociali con convenzioni e istituzioni che sono abbastanza lontane da quelle odierne. Questo agile volumetto offre alcune informazioni essenziali sulla storia, l’economia, la società e la religione della Palestina
e dell’area mediterranea del I secolo d.C.
La Domenica della Parola è un’occasione speciale per raccogliere il popolo di Dio attorno alla Bibbia, come ci invita a fare papa Francesco. Una giornata di festa e celebrazione per rimettere al centro della vita, accanto all’Eucaristia, l’ascolto della Sacra Scrittura, attraverso esperienze e momenti di lettura, approfondimento e ri essione spirituale da vivere in comunità.
Una buona preparazione è un ingrediente essenziale per una buona riuscita. Il Sussidio, a cura del Centro Biblico Internazionale San Paolo, si propone di aiutare sacerdoti e fedeli a vivere al meglio la Domenica della Parola voluta da papa Francesco; ed è suddiviso in tre parti per rispondere a tutte le esigenze.
L'inno alla carità di Paolo è la «tavolozza dei toni dell'Amore di Dio». Papa Francesco ci invita a meditarla per gustare le infinite profondità con cui il Padre ama ciascuno di noi, e per imparare a disegnare la nostra vita con i medesimi colori. Seguire passo passo i tratti della carità di Dio è lasciarsi condurre da Gesù che è la Via per imparare ad amare, e costruire così la felicità vera. Il sussidio comprende 8 schede, che commentano la seconda parte di 1 Corinzi 13, letta alla luce di una parabola di Gesù. Ne scaturisce una vera e propria «lectio biblica familiare»: nata da famiglie e rivolta alla famiglia, raccoglie, con freschezza e immediatezza, le risonanze che maggiormente possono interpellare la vita attuale delle coppie.
È una vera rivoluzione quella che Gesù opera nella società ebraica del suo tempo nei riguardi delle donne. Il suo atteggiamento e il modo in cui tesse la rete relazionale con loro sono così nuovi da provocare scandalo e incomprensione tra i suoi contemporanei. All'epoca le donne giudee erano tenute in grande considerazione in quanto madri di famiglia, ma il loro spazio vitale era ridotto al focolare. Non avevano accesso all'ambito pubblico, da sempre esclusiva degli uomini. Gesù, invece, accetta le donne nel suo gruppo di discepoli, le inserisce nella sua sequela rendendole protagoniste a tutti gli effetti della sua missione. Nei Vangeli queste figure femminili toccate dall'incontro con Gesù emergono con grande nitidezza. Alla loro storia, all'intensità della loro fede e all'intelligenza del loro cuore sono dedicati i testi contenuti in questo volume, firmati da studiose di diversa provenienza geografica e confessione religiosa. Ecco allora, prima fra tutte, Maria, la madre di Gesù, protagonista dell'opera divina di ricreazione dell'umanità, e poi Elisabetta, che con la sua benedizione provoca un'esplosione di gioia e di Spirito in Maria stessa; l'anziana profetessa Anna, che riconosce Gesù come dono di salvezza; l'emorroissa e la sua fede che lascia sbalorditi; la sirofenicia, assennata e decisa pur nella disperazione; la peccatrice anonima che diventa esempio da imitare; la samaritana al pozzo, con cui Gesù stabilisce un rapporto vitale e liberatorio. E infine, le discepole di Gesù: le sorelle Marta e Maria, e Maria di Magdala, prima testimone del risorto, apostola tra gli apostoli. Una galleria di ritratti a tutto tondo, vivaci e autentici, per scoprire più da vicino la relazione di Gesù con le donne del suo tempo, il suo atteggiamento positivo, che supera gli stereotipi culturali dell'epoca senza mai limitare l'identità della donna al suo aspetto fisico o sessuale e assegna ai gesti consapevoli e accoglienti delle mani femminili la capacità di far lievitare, insieme al pane, il Regno di Dio in terra.
I Sentimenti: Paura
L’uomo di fronte a Dio: dal terrore al rispetto (pag. 4)
Sebastiano Pinto
La paura della libertà (pag. 10)
Dionisio Candido
Paura e inadeguatezza: spazio di Dio? (pag. 16)
Laura Invernizzi
Nella paura, la fiducia (pag. 22)
Benedetta Rossi
Gesù al Getsèmani.
Un ritratto poco edificante? (pag. 28)
Carlo Broccardo
Le paure del discepolo (pag. 33)
Annalisa Guida
«Ho avuto paura»:
Una emozione che ci rivela (pag. 39)
Serena Noceti
La paura. Il vangelo come antidoto contro la solitudine (pag. 43)
Valentino Bulgarelli
Silenzio, la paura sta parlando (pag. 47)
Rosella De Leonibus
Rubriche Per saperne di più
Il bello non ha paura di nulla: il monastero di Daphni (pag. 53)
Marcello Panzanini
Men at work
Una musica da paura (pag. 55)
Valeria Poletti
Apostolato biblico
Il giovane nella Bibbia (pag. 57)
Calogero Manganello
Vetrina biblica
Recensioni (pag. 58)
Arte
Il vero catenaccio è la paura: L’incredulità di Tommaso del monastero di Daphni (pag. 59)
Marcello Panzanini
Inserto staccabile La Bibbia a scuola
La Bibbia come paradigma culturale/6
Marco Tibaldi
Dodici donne che seguono Gesù, lo ascoltano a cuore aperto. Dodici volti da scoprire al seguito dei Vangeli. Oltre alle più conosciute Maria, la madre di Gesù, Maria
di Magdala, e anche Marta e Maria, «le altre, chi sono?», si chiede Anne Soupa. Biblista e sensibile al ruolo della donna nella Chiesa, l’autrice va loro incontro e ne tratteggia il ritratto.
Scopriamo allora che, diversamente dai discepoli uomini che, spesso, fanno fatica a cogliere l’insegnamento di Gesù, le donne, comprendono che la Buona Novella è Gesù in stesso. Esse credono... Presenti alla croce, esse amano, costi quel che costi. Presenti davanti alla tomba aperta, esse sono le prime a vedere il Risorto. Con loro, Gesù non fa mai accezione di sesso: non vi è alcuna discriminazione. Con le donne, Gesù si rivela – già! – un difensore ardente dei Diritti dell’Uomo. Le donne hanno amato Gesù e Gesù ha ben ricambiato.
Queste discepole sono i prototipi di una Chiesa interamente volta verso il suo Signore.
In nove capitoli il volume presenta i principali ritratti di “chiamati” nel Nuovo Testamento. Offre la base biblica per riflettere sul mistero della vocazione personale e comunitaria, e fornisce i criteri principali per un corretto discernimento.
I vari personaggi sono presentati dapprima fornendo le coordinate storico-bibliche (con frequenti riferimenti all’Antico Testamento, specialmente ai grandi chiamati
nella storia d’Israele), poi le caratteristiche tipicamente vocazionali della loro vita, evidenziando gli elementi più significativi anche in vista della trasposizione e applicazione nel vissuto personale del lettore. Al termine di ogni capitolo si forniscono ulteriori spunti di riflessione e attualizzazione, e una bibliografic a minima per l’approfondimento.
Il taglio è divulgativo, anche se fondato sugli ultimi studi
in campo biblico. Si punta a far emergere le domande, specialmente nei risvolti esistenziali e spirituali.
I destinatari sono giovani, universitari, parroci, animatori di gruppi giovanili, operatori (accompagnatori) vocazionali, religiose/i, seminaristi e formatori nei seminari.