È questo il sesto volume dell’Itinerario di iniziazione cristiana della diocesi di Treviso. L’intero progetto è composto da 7 volumi, con percorsi che accompagnano bambini e genitori dalla seconda elementare fino alla terza media.
Il sesto anno presenta un itinerario mistagogico per accompagnare il preadolescente a riscoprire e vivere i sacramenti dell’iniziazione cristiana; a partire dal rito della Cresima appena celebrato l’itinerario recupera il senso dei sacramenti nel vissuto dei ragazzi, riconsegnando in modo adeguato all’età l’incontro con Gesù nella Riconciliazione e nell’Eucaristia. Una particolare attenzione viene data all’anno liturgico, al mistero dell’incarnazione e al cammino di conversione quaresimale, fino alla celebrazione della veglia pasquale.
Il sussidio – si tratta di un volume unico per tutti – è arricchito da illustrazioni che aiuteranno piccoli e grandi a entrare in contatto con i vari temi proposti.
Sommario
Presentazione (M. Tomasi). Il progetto Sicar. Introduzione (A. Zanetti). I. ALLA SCUOLA DEL RITO. Vivere la Cresima. 1. La festa siamo noi. 2. Si cercano uomini. La professione di fede. 3. Raggiunti dalla mano di Dio. L’imposizione delle mani. 4. Siete diventati profumo di Cristo. La crismazione. 5. Nel sogno di Dio. Il segno della pace. II. LA GIOIA DI UN DONO CONDIVISO. Vivere l’Eucaristia. 1. Un amore sproporzionato. 2. Prese il pane. Una vita nelle mani di Gesù. 3. Rese grazie. Una vita da sacrificare. 4. Spezzò il pane. Una vita da mettere in gioco. 5. Lo diede ai suoi discepoli. Un dono per tutti. 6. Il dono del sacerdote. III. VIANDANTI NELLA FEDE. Vivere la Riconciliazione. 1. Lo seguiva una moltitudine di popolo. Erranti sulla via della croce. 2. E subito un gallo cantò. Il percorso di Pietro. 3. Gesù, ricordati di me. Il percorso del ladrone. 4. Il nostro amico Giuda. Sulle spalle del Buon pastore. IV. VERSO LA VEGLIA DEL SABATO SANTO. Vivere la Pasqua. 1. Convertitevi e credete al Vangelo. L’imposizione delle ceneri. 2. Dammi da bere. L’incontro con la Samaritana. 3. Ero cieco, ora ci vedo. L’incontro con il cieco nato. 4. Se tu fossi stato qui... L’incontro con Marta e Maria. 5. Osanna al figlio di David. L’ingresso a Gerusalemme. V. SARETE MIEI TESTIMONI. Vivere la Chiesa. 1. Un vento impetuoso. La Pentecoste. 2. Un cuor solo, un’anima sola. Il progetto Chiesa nelle prime comunità. 3. In cammino con la storia degli uomini. La Chiesa che vorrei. 4. La Chiesa Mysterium lunae. Una Chiesa fra luci e ombre. APPENDICE. ITINERARI PER UN PELLEGRINAGGIO. Tra le Chiese degli uomini. Tavole. Appunti.
Note sull'autore
L’ufficio per l’annuncio e la catechesi di Treviso si occupa della formazione dei catechisti della diocesi; sostiene il loro servizio, per un annuncio del Vangelo in sintonia con le direttrici del rinnovamento e con le esigenze delle singole comunità. Durante gli anni della sperimentazione ha elaborato gli itinerari per l’iniziazione cristiana di fanciulli e ragazzi, in collaborazione con i catechisti e sacerdoti diocesani che hanno messo a disposizione la loro sensibilità ed esperienza.
Il calendario, che per il rito romano va dal 1° dicembre 2020 al 31 dicembre 2021, riporta per ogni giorno la festa o la solennità prevista dalla liturgia, la memoria obbligatoria o facoltativa del santo, l’indicazione delle letture e il ritornello del salmo responsoriale, nonché la settimana del Salterio della liturgia delle ore.
Questo testo misura, nella maturità della riflessione teorica di Bachelard, il complicarsi e ristrutturarsi incessante del pensiero scientifico fin dall'inizio del secolo e il progressivo arricchirsi del sapere fisico, in quanto «attività razionalista». Che senso ha oggi riproporre un razionalismo epistemologico? Per Bachelard il razionalismo non è una pretesa della ragione di avere già da sempre la chiave di lettura della realtà, foss'anche nei termini di un metodo; il razionalismo è un movimento della ragione che non si pone prima o al di là dell'esperienza, ma che l'approfondisce smascherandola nel suo presentarsi chiara, immediata e definitiva. Il pensare bachelardiano permette di riattraversare il dibattito sulla formazione della teoria e sulle sue possibilità conoscitive oggi, perché spezza il parlare della filosofia sulla scienza e inaugura un lavoro di produzione del fisico in laboratorio. Questa la risorsa del testo: indicare una strada di militanza per la ragione in quanto difende non i risultati della scienza, ma la dignità dello scienziato nella sua pratica teorica di laboratorio.
"Questo libro è un viaggio attraverso i secoli che intende fornire al lettore una serie di riflessioni su un vasto patrimonio comune, nato dalle ceneri del mondo antico e plasmato dalle nostre fortune come dai nostri conflitti." Da Giotto a Monet, passando per Raffaello, Michelangelo, Modigliani, Bernini, Van Eyck e molti altri. Tremila anni di storia e di storie sull'arte raccontati da un maestro della divulgazione con l'ausilio di un ricco apparato di immagini. Philippe Daverio conferma il suo estro interpretativo e la sua abilità narrativa dando vita a un grande racconto della nostra cultura. Dall'antica Grecia alla Pop art di Andy Warhol, il suo occhio critico ci accompagna in un affascinante percorso attraverso scultura, pittura e architettura in Italia e nel mondo alla riscoperta dei grandi maestri e dei loro segreti. Una vera e propria cavalcata d'autore a grandi tappe e ricca di aneddoti gustosi, confronti originali e sintesi illuminanti, nella grande storia della creatività dell'uomo.
La pandemia di Covid-19 è il più importante evento accaduto in Europa dalla fine della Seconda guerra mondiale. Ha provocato effetti devastanti, a cominciare dalla morte di centinaia di migliaia di individui e dal confinamento domestico obbligato per alcuni mesi di metà della popolazione mondiale. Ma quali sono le conseguenze di questa pandemia a breve e a lungo termine? Come ha cambiato, o sta cambiando, le nostre vite? In questo suo libro, Vanni Codeluppi analizza, da acuto studioso di fenomeni sociali, le principali modificazioni che questa pandemia sta determinando nella vita quotidiana delle persone. Ne emerge un quadro complesso e problematico, che mette in crisi tutte le nostre certezze e scopre tutte le fragilità delle nostre società più avanzate.
Nel terzo romanzo della trilogia di Tolkien, Aragorn e i suoi amici giungono a Gondor, relitto dell'antico Regno degli Uomini: è il mondo del Bene, in piena decadenza. Mentre Frodo e Sam riprendono il difficile cammino verso Monte Fato, nelle pianure presso la capitale di Gondor si scontrano le forze del Bene e del Male. Quando il Male sembra avere il sopravvento, Frodo riesce a far cadere l'Anello nel cratere di Monte Fato. In quel momento l'Occhio malefico, che ha continuato a fissare il mondo, si chiude e una gran pace scende sulle cose. La Compagnia dell'Anello si riunisce e gli Hobbit ritornano a casa, incontrando ancora qualche traccia del Male... Prefazione alla seconda edizione inglese di J. R. R. Tolkien.
«L’uomo riceve il sentimento di Dio». Antonio Rosmini ci lascia in eredità l’intelligente suggestione di prendere sul serio la dimensione interiore della rivelazione. Ciò implica un attento sguardo sull’atto di fede capace di ri-conoscere il senso (significato e orientamento) dell’uomo nel suo riferirsi a Dio che sempre lo precede perchè lo abita. Dio nella sua «realità» più vera – e quindi più affidabile – si rivela in un “sentimento fondamentale credente” che è già “sentimento” di salvezza e che porta in sé un’irresistibile vocazione all’amore. Il saggio propone, quindi, un nuovo capitolo del manuale di teologia fondamentale che renda ragione di una fede cristologica ridefinita dal suo “ministero soteriologico”.
Girolamo compose i commenti a Malachia e Osea nel 406; nel prologo del primo è presente un accenno al commento di Origene, in cui Malachia era ritenuto un angelo: Girolamo rigetta quest’interpretazione, seguendo la tradizione ebraica che identifica il profeta con Esdra; sono assenti citazioni, allusioni o semplici menzioni di autori classici. L’ampio commento in tre libri a Osea è un’originale fusione di componenti di origine varia: tradizione rabbinica, esegesi patristica (Origene su tutti) e cultura profana. Secondo Girolamo, le disgrazie matrimoniali del profeta sono un’allegoria dei tradimenti commessi da Israele contro il patto stipulato con Dio; largo spazio è concesso a preziosi richiami alla letteratura latina, soprattutto nei prologhi a ciascun libro, modellati esplicitamente su quelli terenziani, con i quali condividono l’impostazione polemica nei confronti dei rivali e delle loro critiche.
Gli anni 1989-1991 sono stati, per tutti i popoli dell'Europa orientale, anni di liberazione dal dominio sovietico e dal suo indottrinamento ideologico. Tuttavia, come insegna Hannah Arendt, liberazione non significa ancora libertà, e il proliferare contemporaneo delle destre xenofobe nei Paesi dell'Est Europa lo dimostra. Ágnes Heller ci narra il caso ungherese, raccontando l'ascesa di Viktor Orbán e con essa i due cambiamenti di sistema che si sono susseguiti nel suo Paese d'origine: il primo, dalla dittatura alla democrazia liberale; il secondo, dalla democrazia liberale alla tirannia. Un libro in cui la filosofa ungherese, anche mettendo a rischio la propria vita, denuncia frontalmente una feroce tirannia che l'Occidente finge di non vedere.
Secondo una leggenda, un dio dell'Indostan chiese a un altro dio di cedergli una delle sue 14.516 mogli. «Prenditi quella che trovi libera» fu la benevola risposta. Ma in tutti i 14.516 palazzi la moglie giaceva col suo signore, che «si era sdoppiato 14.516 volte» affinché ciascuna credesse di essere la favorita. La fonte di questo «racconto breve e straordinario», un libro apparso a Goa nel 1887, è in realtà illusoria. E grazie a Bioy Casares sappiamo come sono andate le cose: «Domani compro il libro dove l'ho letta» gli aveva detto Borges riferendosi alla leggenda. E Bioy: «No, raccontiamola noi e attribuiamola a un autore qualsiasi» - nella fattispecie, un gesuita portoghese. Così, con estro sfrenato e giocoso, hanno lavorato i due appassionati antologisti: ritagliando brani da una sbalorditiva molteplicità di opere (dal taoista Trattato del Vuoto Perfetto a Max Jacob), ricorrendo ad amene falsificazioni, inventando spudorati lemmi bibliografici e apocrifi: come le Memorie di un bibliotecario di Francisco Acevedo, alias Borges, o la magnifica Storia dei due re e dei due labirinti, sempre di Borges malgrado la depistante attribuzione. Senza peritarsi di manipolare le fonti: in un'iscrizione che evoca la verginità di Iside, un semplice «(finora)» aggiunge al referto di Plutarco una maliziosa connotazione: «nessun mortale (finora) ha sollevato il mio velo». Ma l'obiettivo è uno solo: mostrare come un'antologia di vertiginosa varietà possa racchiudere «l'essenziale di ciò che è narrazione» - vale a dire uno dei grandi piaceri che la letteratura può offrire.