Nelson Mandela è una delle figure più suggestive ed emblematiche della nostra epoca. Oggi, dopo una vita trascorsa ad annotare su carta pensieri e avvenimenti, sacrifici e vittorie, ha aperto il proprio archivio personale, che offre una visione senza precedenti della sua straordinaria esistenza. Io, Nelson Mandela svela ai lettori chi è l'uomo privato che si cela dietro il personaggio pubblico: dalle lettere scritte nelle ore più buie dei suoi ventisette anni di prigionia alla bozza del seguito incompiuto di Lungo cammino verso la libertà, la sua autobiografia. Lo vediamo prendere appunti e scarabocchiare durante le riunioni, trascrivere sogni tormentati sul calendario da tavolo nella sua cella a Robben Island, tenere un diario mentre è in fuga durante le lotte antiapartheid dei primi anni Sessanta, chiacchierare con gli amici in quasi settanta ore di conversazioni registrate. In queste pagine non è né un'icona né un santo: è uno di noi. Un viaggio intimo che spazia dalle prime agitazioni della sua coscienza politica al galvanizzante ruolo svolto sul palcoscenico mondiale, questo libro offre la rara possibilità di trascorrere del tempo con l'uomo Nelson Mandela, ascoltando in presa diretta la sua voce: schietta, limpida, privata. La prefazione è di Barack Obama.
Per secoli gli storici hanno dipinto Isabella de' Medici come una donna priva di freni morali e dedita a "illecite passioni", giustificata solo dalla scarsa considerazione che il marito Paolo Giordano Orsini avrebbe avuto per lei. Tanto che alla fine lui, già macchiatosi di molti altri delitti, l'avrebbe uccisa, esasperato dai suoi tradimenti. Quella di Isabella e Paolo Giordano è una delle più sanguinose "leggende nere" del nostro Rinascimento, uno scandalo che ha ispirato, nel corso dei secoli, scrittori e poeti. Ma è giunto il momento di riscoprire la verità e restituire a Isabella l'onore cancellato dalle calunnie. Elisabetta Mori ricostruisce, partendo dai documenti originali, uno dei grandi misteri della storia italiana. Ricostruisce un'epoca, i suoi costumi, la sua cultura, oltre che naturalmente le trame politiche dell'Italia cinquecentesca. E ci regala il ritratto vero e commovente di una giovane donna intrappolata tra accordi diplomatici, calcoli politici e sentimenti profondi.
Bruce Springsteen ha sessantatre anni, incendia gli stadi, continua la sua battaglia politica a fianco di Obama, scrive ballate memorabili. David Remnick, il direttore del "New Yorker", dà una lettura del Boss che è insieme analisi e definitiva canonizzazione. "We are alive" è una microbiografia, un ritratto, una evocazione, a tutto sesto, del personaggio a partire dal suo ultimo album e dal tour a esso intitolato. Remnick gioca con sapienza fra presente e passato, fra l'armeggiare della band sul palco e l'infanzia a Freehold, fra la morte di Clarence e la scena provinciale di Asbury Park, fra il sostegno a Obama e il viaggio a New York in autobus. Lo guarda spendersi come un vero animale da palco nei concerti, tocca il delicato tema del padre, Doug, così presente nelle sue canzoni, celebra l'amicizia con Jon Landau, fa cenno alla relativa tranquillità degli ultimi venti anni insieme alla moglie Patti Scialfa. Sottolinea spesso il "duro lavoro" con cui Bruce si è guadagnato l'eternità, e, insieme, anche il tempo per leggere finalmente "I fratelli Karamazov".
La biografia del calciatore più discusso, amato ed idolatrato degli ultimi anni: “Balotelli. A Cresta Alta”, di Raffaele Panizza e Gabriele Parpiglia.
Il vostro punto di vista su Mario Balotelli d’ora in poi non sarà più lo stesso: con una seria di innumerevoli interviste, retroscena, testimonianze, flashback e rivelazioni, ecco tutta la verità sul più chiacchierato calciatore del mondo dai tempi di Diego Armando Maradona.
A cinque anni dalla morte, David Foster Wallace rimane una figura centrale della cultura contemporanea per la capacità di raccontarne i nodi irrisolti e le ambizioni, i sogni e gli incubi. Raccontarli, certo, ma anche incarnarli in una vita intensa, percorsa e scossa dall'esaltazione creativa quanto dai fantasmi della depressione e della solitudine. Attingendo ai materiali conservati presso l'università di Austin e a testimonianze dirette di amici, parenti e colleghi scrittori, D. T. Max ricostruisce il percorso intellettuale e umano di DFW, i rapporti con i padri letterari, la vicenda clinica e la dimensione pubblica. Guidato dalla volontà di capire e analizzare le radici, le ragioni, i meccanismi di una mente geniale e complessa, fragile e dolce.
Don Lorenzo Milani (1923-1967), sacerdote ed educatore, è stato il fondatore della scuola di Sant'Andrea di Barbiana, il primo tentativo di istruzione a tempo pieno espressamente rivolta alle classi popolari. A lungo frainteso e ostacolato dalle autorità scolastiche e religiose, don Milani è stato una delle personalità più significative del dibattito culturale del dopoguerra e la sua vita rappresenta per molti una testimonianza di scelta radicale in favore degli ultimi. I progetti di riforma scolastica e il tema della libertà di coscienza, anche nei confronti del servizio militare, compaiono in molte sue opere. Sulla base di documenti editi e inediti, di testimonianze e interviste ai suoi allievi ancora oggi viventi, viene ricostruita la parabola umana e spirituale di un grande protagonista del Novecento.
"Il fondamento vero e proprio della distinzione sta qui: si crede in qualcosa di veramente primo e originale nell'uomo stesso, nella libertà, nella migliorabilità infinita, nell'eterno progredire della nostra specie; oppure, se non si crede a nulla di tutto ciò, anzi erroneamente si ritiene d'intendere e di capire che è vero il contrario di tutto questo." (Johann Gottlieb Fichte)
Marsilio da Padova è uno dei pensatori politici più audaci e brillanti del Medioevo. Il libro ne analizza le idee e il pensiero, mettendoli in relazione con le vicende politiche di cui Marsilio fu protagonista a fianco dell'imperatore Ludovico il Bavaro.
Attraverso l'intreccio delle alterne vicende personali di Niccolò Machiavelli con la storia del suo tempo, Maurizio Viroli restituisce al lettore un'immagine inedita, complessa e inquieta dell'autore del Principe. Gli incontri con i potenti, le amicizie e gli amori, i viaggi, i successi e le sconfitte - ricostruiti anche attraverso gli studi più recenti - gettano luce sulla Firenze dei Medici, sul gioco politico degli Stati italiani del Cinquecento e sui profondi mutamenti dell'Europa all'inizio dell'età moderna. Un sorriso enigmatico "che non passa drento" accompagna sempre Machiavelli, da quando giovanissimo ascolta le prediche del "profeta disarmato" Savonarola e assiste alla cacciata dei Medici da Firenze, a quando diventa integerrimo e raffinato Segretario della Repubblica di Soderini. Quel sorriso che non si spegne né a seguito del ritorno al potere dei Medici, che destituiscono Machiavelli da ogni incarico pubblico e lo rinchiudono nelle carceri del Bargello, né quando, dopo aver quasi perso la vita, si ritira nelle campagne fiorentine e si dedica alla scrittura dei suoi capolavori della politica. I suoi consigli restano inascoltati e, ironia della sorte, la morte lo coglie mentre gli eserciti stranieri saccheggiano quella patria che ha amato più dell'anima. "Il sorriso di Niccolò" si rivela un gioco di specchi capace di illuminare, machiavellianamente, anche il nostro presente.
Nel ricostruire le vicende che videro protagonista Augusto, l'autore cerca di dimostrare non tanto come il "principato" abbia rappresentato la conclusione non l'unica possibile - della crisi della repubblica, quanto come lo stesso Augusto abbia costruito lentamente e sistematicamente la sua egemonia (egli avrebbe detto la sua auctoritas) e si sia imposto alla fine come unico referente, a Roma, del quotidiano dei propri concittadini, fornendo loro non solo una nuova stabilità politica, non solo rifornimenti annonari più sicuri, ma anche una nuova vita civile, nuovi culti e pratiche religiose che facevano perno attorno a lui e alla sua famiglia. Così il "principe" lasciando apparentemente inalterate le tradizionali strutture repubblicane, in modo molto ambiguo pervase silenziosamente ogni aspetto della vita civica, anche grazie alle magistrature da lui ricoperte. Delle antiche libertà restava solo il simulacro, un simulacro molto evanescente, come avrebbero dimostrato gli sviluppi successivi di quella forma di governo.
Se fossimo in una favola, Paolo Poli sarebbe insieme Biancaneve e la strega, il lupo e Cappuccetto Rosso, l'orco e Pollicino. Un'esistenza consacrata a vivere gli opposti senza neppure provare a conciliarli, al doppio senso elevato a forma d'arte: tra canzonette e canzonacce, monologhi e duetti, balocchi e mossette, parrucche e scarpine, divise militari e frac. In "Sempre fiori, mai un fioraio", tra una passeggiata romana e una serie di pranzi - sempre nello stesso ristorante -, Paolo Poli racconta a Pino Strabioli e ai lettori, che quasi per magia diventano spettatori, i suoi ottant'anni da "regina" delle scene: dall'infanzia funestata dal fascismo e dai preti sino all'ultima calata di sipario.
Biografia di Clive Staples Lewis (1898-1963), autore delle «Lettere di Berlicche» (1942), «Cronache di Narnia» (1950-1956), «I quattro amori» (1960), «Diario di un dolore» (1961); in Italia ha raggiunto la massima notorietà soltanto nel 2005 con l’uscita del film tratto dal suo romanzo fantasy per bambini «Il leone, la strega e l’armadio». Il Lewis cristiano convinto, uomo di preghiera e profondo conoscitore della natura umana così come della Scrittura e della teologia, il maestro dello spirito: questo l’aspetto sapientemente rivelato dall’autrice della biografia. I suoi libri hanno venduto milioni di copie e realizzato molte conversioni alla fede cristiana.
Destinatari
Tutti.
Autore
ANNA MARIA GIORGI, livornese, madre di due figlie, laureata in pedagogia presso l’Università degli studi di Firenze, ha conseguito il dottorato in teologia presso la Pontificia Università Lateranense pubblicando la tesi: Aprì loro la mente all’intelligenza delle Scritture. Categorie bibliche interpretative della morte e risurrezione di Gesù nei vangeli sinottici (Borla 1992). Ex dirigente scolastica e docente di Sacra Scrittura, da alcuni anni è direttrice dell’Ufficio catechistico della diocesi di Massa Marittima e Piombino.