Il titolo del piccolo libro: "L'arte di trarre profitto dai nostri peccati può" destare meraviglia. Il peccato è un male per l'uomo; ha degli effetti nocivi, distruttivi. Tante vite umane vengono rovinate dai peccati. Come questi peccati possono procurare un profitto e come è possibile l'arte di assicurarlo? È vero che il peccato ci porta un grave danno. La sua malizia consiste prima di tutto nel fatto che offende Dio; più esattamente offende il Padre nel suo amore per noi. Ma siccome il nostro destino si compie nelle nostre relazioni di amore filiale verso il Padre, l'inimicizia causata dal peccato danneggia la nostra esistenza. Lo stato di peccato rende l'uomo profondamente infelice; suscita in lui un grande disturbo e stimola dei sentimenti di timore e di tristezza.
Una guida preziosa per gli amanti dell'iconografia e della storia del cristianesimo; un approccio semplice per imparare a riconoscere, contemplare e pregare con le icone; un raffinato volume d'arte religiosa corredato da una eccezionale documentazione fotografica. Il volume offre una galleria delle icone più suggestive e significative della tradizione ortodossa raccontate attraverso diverse angolature: storia, arte, teologia, antropologia, cosmologia, liturgia e spiritualità. Un viaggio alla scoperta della tecnica pittorica, delle concezioni estetiche e delle principali scuole di produzione delle icone con uno sguardo agli artisti più importanti e alle loro opere.
In questo volumetto, unico nel suo genere, il dottor Kenneth McAll racconta come, attraverso la propria esperienza medica e religiosa, sia giunto alla scoperta di un nuovo mezzo di guarigione.
È sua ferma convinzione che molti pazienti, dati per incurabili dalla scienza medica, sono vittime di condizionamenti ancestrali. Una volta identificato l’antenato a cui è legato il disturbo, si elimina l’influenza negativa di quell’ascendente, soprattutto attraverso la preghiera e l’eucaristia.
È un libro capace di rivoluzionare l’approccio spirituale, medico e psichiatrico a molte malattie fisiche e mentali.
Con un linguaggio immediato e fraterno - che solo un discepolo dell'unico maestro di preghiera, lo Spirito, può possedere - Matta el Meskin apre i nostri occhi e la nostra mente a una comprensione nuova dell'incessante dialogo d'amore tra Dio e l'uomo. Queste pagine costituiscono un prezioso aiuto per tutti i cristiani, un'eco della domanda dei discepoli a Gesù: "Signore, insegnaci a pregare".
In occasione della proposta avanzata in Vaticano dalla Curia Generale dell'Ordine dei Carmelitani Scalzi per il riconoscimento di "Dottore della Chiesa" per santa Teresa Benedetta della Croce (Edith Stein), molti studiosi e specialisti del pensiero della filosofa hanno convogliato le proprie energie e ricerche - coordinati dallo studioso Francesco Alfieri - con l'obiettivo di analizzarne gli scritti per mettere in risalto la sua "eminente dottrina", requisito indispensabile per l'ottenimento del riconoscimento di Dottore della Chiesa. Dalle ricerche contenute in questo fascicolo emerge che la Stein non sia morta il 9 agosto 1942 nel campo di sterminio di Auschwitz, ma che sia sopravvissuta un altro anno in questo campo di sterminio, e quindi che sia morta nel 1943: una rivelazione fondamentale, che apre a nuove e inesplorate piste di ricerca sugli studi steiniani.
Il più consapevole contributo della spiritualità medievale alla teorizzazione dell'idea di amicizia. Aelredeo di Rievaulx (1109-1167) è la figura di maggior spicco del monachesimo cistercerse anglosassone. Educato all'amore per le Lettere, permeato di cultura biblica e agostiniana, discepolo fedele di san Bernardo, Aelredo pone il suo insegnamento sull'amicizia deliberatamente nel solco della tradizione, della quale però non esita a rivisitare in piena libertà i contenuti. Eco delle preoccupazioni spirituali del secolo XII e riflesso dell'animo dell'autore sul quale aveva esercitato una grande influenza la lettura del Laelius de amicitia ciceroniano, il De spiritali amicitia non è pertanto solo lo scritto più espressivo ed elegante dell'abate di Rievaulx ma rappresenta soprattutto il più consapevole contributo della spiritualità medievale alla teorizzazione dell'idea di amicizia.
Si avvicina Natale! Le strade e le vetrine si sono già riempite di luci e decorazioni, e anche in casa si incominciano a togliere dai ripostigli gli scatoloni degli addobbi e delle statuine del presepio: qualcosa sarà da aggiustare, magari si potrebbe comperare un nuovo pastore, qualche altra pecora, una o due casette, cercare del muschio fresco... Questa festa mette euforia, i preparativi sono sempre coinvolgenti e molto impegnativi. Avvento significa attesa: in queste quattro settimane che precedono il Natale prepariamo soprattutto il nostro cuore a ricevere Gesù, il Figlio di Dio che sta per venire fra noi. Aspettiamolo con gioia, impegniamoci ogni giorno a essere migliori, più generosi e gentili non solo con chi ci è vicino ma con tutti quelli che incontriamo. Il libretto riccamente illustrato propone testi e giochi per riflettere e imparare, alcuni simpatici racconti di Don Bruno Ferrero e uno speciale Calendario d'Avvento da completare giorno dopo giorno fino a Natale. Età di lettura: da 6 anni.
Perché noi uomini e donne moderni siamo così ossessionati dal controllo? Perché non riusciamo più a goderci il presente, a rilassarci, a mollare il freno, a lasciarci stupire? Sono le domande che Maurizio Botta si pone in questo nuovo libro, ancora una volta ispirato alle sue amatissime catechesi, che registrano sempre il tutto esaurito perché in grado di toccare le corde sensibili di ognuno di noi. Una società veloce, frenetica, in cui bisogna stare sempre al passo, conduce inevitabilmente alla convinzione di dover avere tutto sotto controllo, tutto programmato, pena rimanere indietro, venire esclusi, essere considerati non all'altezza, deboli. Senza rendercene conto, questa smania ci porta a sacrificare le nostre giornate correndo dietro a soddisfazioni effimere e, in questo continuo affannarsi, a rimetterci sono soprattutto le due stagioni della vita più autentiche: l'infanzia e la vecchiaia, quando il giudizio degli altri non ci tocca e siamo davvero liberi di vivere come ci pare. Oggi anticipiamo la fine dell'infanzia e posticipiamo il più possibile l'inizio della vecchiaia, perché ciò che è spontaneo e incontrollabile ci spaventa. Padre Maurizio, studiando i Vangeli e confrontandosi ogni giorno con persone di ogni età, estrazione e religione, ha riflettuto a lungo su queste tematiche fondamentali, e in queste pagine ci sprona a vivere davvero a pieno ogni momento, a non dare nulla per scontato, a essere grati: proprio la gratitudine è il primo passo per imparare l'arte dell'accontentarsi, del godere dei semplici, immensi doni che la vita ci offre ogni giorno.
«Il pericolo del passato era che gli uomini diventassero schiavi. Il pericolo del futuro è che diventino robot.» È facile riconoscersi, e riconoscere il mondo che ci circonda, in questa frase di Erich Fromm: comandati dalla televisione, dalle mode, dall'opinione comune, ci imbattiamo spesso in orde di «replicanti» che ripetono gli stessi gesti, le stesse moine, le stesse parole. È un'altra e forse più subdola schiavitù, quella dell'imitazione becera, del luogo comune, dell'istintualità superficiale e banale, che evita il confronto e quasi teme la riflessione, adducendo spesso come giustificazione la mancanza di tempo. In un'epoca dominata dalla frenesia dell'agire, raccogliere degli spunti per una meditazione quotidiana può sembrare anacronistico: invece, sostiene il cardinal Ravasi, meditare è immettere fermento non solo nei gesti, ma anche nel pensiero, e per farlo non è necessario rinunciare alle nostre «preziosissime» attività, ma è sufficiente ritagliarsi qualche minuto ogni giorno per dedicarlo alla lettura delle 366 brevi citazioni che scandiscono il trascorrere dell'anno. Sono infatti rapide pennellate quelle che vengono proposte, non per assecondare la pigrizia intellettuale ormai così diffusa, quanto piuttosto per invitare a un approfondimento, suscitando la curiosità e il desiderio di risalire alla fonte integrale. Perché, come ha scritto Proust, «citando un verso isolato, se ne moltiplica la forza attrattiva». Spaziando da Nietzsche a Montale, da Churchill a Confucio, da Prezzolini a Plutarco e a Oscar Wilde, senza disdegnare riferimenti a Lucio Dalla o a Mafalda di Quino, Ravasi dimostra come, a prescindere dalla sua fonte, una semplice citazione - «un'asportazione di un brandello da un corpo vivo» - possa irradiare uno splendore di sapienza, scuotendo il sonno della mente con i suoi raggi abbaglianti. Leggere frasi particolarmente significative, parole scelte con cura per la loro pregnanza, abbandonando per un attimo «gli affollati viali dell'infosfera», apre nella nostra personalità tante feritoie, che permettono di introdurvi sensibilità morale, spiritualità, valori umani e l'anelito per la giustizia e la verità. Tutto quanto, insomma, può contribuire a Scolpire l'anima , quel «luogo» misterioso che custodisce la nostra vera e autentica bellezza.
Il volume raccoglie le meditazioni che Divo Barsotti propose alla sua Comunità presso il Cenobio di Camaldoli dal 5 al 16 agosto 1962, in occasione del corso di esercizi spirituali che ogni anno vedeva radunati tutti i suoi membri. Un’opera in cui si coglie la grande capacità di don Barsotti di assimilare e rielaborare personalmente la lezione dei grandi maestri di spirito, dei Dottori, della grande tradizione patristica di Oriente e Occidente.
La vita cristiana è accogliere il Verbo, è aprirsi al Verbo, che si dona per trasformare l’anima in unità di amore, per unirla con sé al Padre. Il mistero del cristianesimo è mistero di unità. Chi è nel Cristo è nell’unità. Barsotti invita a riscoprire l’essenziale della vita cristiana: andare al Padre, per mezzo del Figlio, nello Spirito che ha effuso nei nostri cuori.
L'autore
Divo Barsotti (Palaia/Pisa, 1914 - Firenze, 2006), pochi anni dopo l’ordinazione sacerdotale, per interessamento di Giorgio La Pira si trasferì a Firenze, dove iniziò la sua attività di predicatore e scrittore. Ai nostri giorni è unanimemente riconosciuto come mistico e come uno degli scrittori di spiritualità più importanti del secolo appena trascorso. Ha scritto commenti alla Sacra Scrittura, studi su vite di santi, opere di spiritualità, poesie. Tra i suoi testi più importanti: Il Mistero cristiano nell’Anno liturgico, Il Signore è uno, Meditazione sull’Esodo, La teologia spirituale di san Giovanni della Croce, Meditazione sull’Apocalisse, La fuga immobile. Ha fondato la “Comunità dei figli di Dio”, famiglia religiosa di monaci (sacerdoti e fratelli), che vivono in case di vita comune, suore e laici consacrati che vivono nel mondo; in tutto circa duemila membri.
Maria Valtorta è stata una mistica e scrittrice italiana. Nata a Caserta nel 1897 si stabilì a Viareggio al seguito del padre ufficiale di cavalleria. Fu una terziaria francescana e una terziaria dei Servi di Maria. Visse gran parte della sua vita costretta a letto dal 1934 e offrì a Dio le sue sofferenze in espiazione dei peccati del mondo.
Nel 1943 inizia a scrivere "il poema dell'uomo Dio" oggi edito come "il Vangelo come mi è stato rivelato". Ha sempre risieduto a Viareggio dove morì nel 1961. È sepolta nel chiostro grande della Basilica della Santissima Annunziata a Firenze.
Questo libro è una sintetica biografia che presenta la vita e la grande esperienza spirituale di una delle più profonde mistiche del nostro tempo.
Insieme alla cura dei più emarginati - che fossero poveri, migranti o tossicodipendenti poco importava - e alla lucida analisi sui problemi sempre crescenti del Mezzogiorno d'Italia, tra i temi che più stavano a cuore a don Tonino c'erano: la pace - che, secondo lui, poteva essere raggiunta e mantenuta solo tramite un dialogo costante e costruttivo - e la difesa della vita in ogni sua forma. In questo volume, che raccoglie alcune delle sue più belle pagine su questi temi, emerge quanto le sue parole fossero decine di anni fa delle vere e proprie lucide profezie per l'oggi confuso in cui viviamo. Il presente volume è anche arricchito da un contributo esclusivo e inedito, di straordinario valore spirituale: un documento audio, scaricabile tramite un QRCode, in cui è possibile ascoltare la sua preghiera più famosa, che apre il libro, recitata dalla voce di don Tonino stesso. La scelta dei testi, il prezioso audio, la forza della poesia che apre il libro fanno di questo testo un vero e proprio "breviario della pace e della vita-, indispensabile nei tempi burrascosi che stiamo vivendo, pieni di conflitti in così tante parti del mondo, per i quali papa Francesco ha coniato l'espressione "guerra mondiale a pezzi".