"Service Learning e cooperazione interculturale. Educare alla cittadinanza globale" è un’opera collettiva, che nasce dalla volontà di promuovere il Service Learning quale dispositivo educativo capace di rispondere alle sfide del mondo contemporaneo. Il volume è frutto della collaborazione tra le Cattedre UNESCO dell’Università degli Studi di Brescia e dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, la Fondazione "Giuseppe Tovini" e numerose realtà del Terzo settore. Al suo interno si trovano riflessioni teoriche, esperienze progettuali e racconti di esperienze reali, che testimoniano come il Service Learning possa generare trasformazioni concrete nelle persone e nei contesti. Il Service Learning si rivela dunque uno strumento efficace per coniugare teoria e prassi, scuola e territorio, studenti e comunità, in una logica di cooperazione, corresponsabilità e giustizia sociale. Destinato principalmente a educatori, insegnanti, studenti e alle comunità locali, gli scritti sono un invito a ripensare la missione educativa come costruzione condivisa di cittadinanza, nella consapevolezza che il cambiamento sociale inizia dall’impegno quotidiano sul territorio attraverso la scuola.
Novantaquattro interviste e dieci conversazioni di De Gasperi sui principali temi della vita politica italiana e delle relazioni internazionali: dai governi di coalizione del CLN al «centrismo»; dal duro Trattato di pace al Patto atlantico e alla «nostra patria Europa». Le grandi scelte che hanno orientato la ricostruzione democratica del nostro Paese coerentemente con il trinomio degasperiano «libertà, giustizia sociale, pace».
Ilaria Zuanazzi, La funzione amministrativa nella Chiesa all’interno del munus regendi Paolo Gherri, La formalità degli atti amministrativi quale garanzia della certezza giuridica Javier Canosa, Il procedimento amministrativo quale garanzia del buon governo Pierpaolo Dal Corso, Il diritto sanzionatorio amministrativo Giovanni Parise, Il sistema di giustizia amministrativa nella Chiesa Francesco Salvatore Rea, Il sistema amministrativo canonico comparato con i sistemi civili Eduardo Baura, La riparazione del danno Gian Paolo Montini, La funzione nomopoietica della giurisprudenza amministrativa per il diritto amministrativo canonico: alcuni esempi Andrea Ripa, La sollecitudine di tutte le Chiese (PO 10) e l’istituto dell’escardinazione, tra utilità della Chiesa e bene del chierico. Il contributo della giurisprudenza della Segnatura Apostolica Massino del Pozzo, Il vincolo strutturale del bene dell’apostolato nell’ordine costituzionale del popolo di Dio Bruno Fabio Pighin, Il Primo Concilio Cinese celebrato a Shanghai nel 1924 secondo la regia di Celso Costantini
Il romanzo epico della costruzione di Stonehenge, ancora oggi uno dei più grandi misteri del mondo. Un cavatore di selce con un dono. Una sacerdotessa che crede nell'impossibile. Un monumento che definirà una civiltà. Seft, un giovane e abile cavatore di selce, attraversa la Grande Pianura sotto il sole cocente per assistere insieme al padre e ai due fratelli ai rituali che segnano l'inizio di un nuovo anno. Il ragazzo trasporta con fatica le pietre che verranno barattate alla Cerimonia di Mezza Estate, un appuntamento importante celebrato con canti e danze dalle sacerdotesse del luogo, cui partecipano tutte le tribù dei dintorni. Seft spera di incontrare Neen, la ragazza di cui è innamorato, e sogna di cambiare vita. La famiglia di lei vive in prosperità all'interno di una comunità di pastori, e gli offre una via di fuga dal padre violento e dai suoi spietati fratelli. Joia, la sorella di Neen, è una ragazza con grandi doti carismatiche. Da bambina, osservando affascinata la Cerimonia di Mezza Estate, sogna la realizzazione di un nuovo monumento miracoloso, un grande cerchio eretto con le pietre più grandi del mondo. Quando diventerà sacerdotessa avrà come principale alleato Seft che si dedicherà anima e corpo a questo progetto visionario e all'apparenza impossibile. Ma tra le colline e le foreste della Grande Pianura si preannunciano tempi difficili per tutti. Mentre la siccità devasta la terra, i pastori, i contadini e gli abitanti dei boschi sono sempre più sfiduciati, e un atto di violenza selvaggia porta a una guerra aperta... "Stonehenge è uno dei monumenti più iconici e riconoscibili al mondo, ma in realtà se ne sa molto poco. Come è stato costruito? Perché è stato costruito? Chi lo ha costruito? Ho raccontato in precedenza grandi conquiste umane e sono sempre stato attratto dalle storie di persone comuni che fanno cose apparentemente impossibili, e cosa c'è di più straordinario che la costruzione di questo monumento enorme? È un'impresa incredibile ed è uno dei più grandi misteri di tutti i tempi: un binomio fantastico per una storia." (Ken Follett)
Luglio 1943, Bari. Un corteo pacifico di studenti che festeggiano la caduta del regime si imbatte in un presidio di soldati e miliziani. Gli spari lacerano l'aria rovente e spezzano decine di giovani vite in marcia per la libertà. Alessandro Latorre, diciassette anni, assiste impotente a una violenza efferata, destinata a segnare per sempre la sua generazione. Per lui, come per tanti altri ragazzi, quella è l'estate in cui l'innocenza finisce. Italo Acquaviva, detto Lallo, è il «cugino gemello» di Ale, nato lo stesso giorno dello stesso anno. Sono opposti e inseparabili. Lallo è un ribelle, campione dello sport, giovane promessa del circolo canottieri della città; Ale, impegnato in politica, frequenta brillantemente il liceo classico e suona nei Jazz Boys, una piccola band clandestina. A settembre, dopo l'armistizio, un gruppo di giovani intellettuali occupa la sede di Radio Bari, e in breve tempo lo strumento di propaganda del Regime si trasforma nella più importante voce della lotta di liberazione in Europa. È proprio negli studi radiofonici che Alessandro incontra Carolina Fitzgerald, una ragazza italo-irlandese rifugiata a Bari con la famiglia dopo il bombardamento di Roma. Carolina è brillante, ironica, bellissima, e canta divinamente. Le vite dei ragazzi, in bilico sullo strapiombo del mondo, stanno per cambiare, per sempre. Francesco Carofiglio ci regala una grande storia di coraggio, amicizia e amore in cui i sogni dell'adolescenza si intrecciano alla realtà dolorosa di un'Italia ferita. Sullo sfondo degli eventi che segnano le sorti del conflitto mondiale, Alessandro, Lallo e Carolina varcano la soglia dell'età adulta, per non voltarsi più indietro. Dai microfoni di Radio Bari suonano le note di una musica nuova. Si alza una voce di speranza, la voce di chi non si arrende e ha deciso di lottare. La resistenza è di tutti.
Segreta o riservata? Un viaggio senza pregiudizi nell'Italia massonica, svelando alcuni dei luoghi nei quali sono state scritte pagine importanti della sua storia e di quella del paese. Le logge massoniche nacquero dalle corporazioni medievali, ma solo nel XVIII secolo si trasformarono in quelle associazioni che, radicandosi nelle élite aristocratiche e nei ceti militari, perseguivano fini più universali. In Italia la nascita ufficiale del Grande Oriente d'Italia è del 1805 a Milano, e da subito le logge si identificarono nelle classi dirigenti liberali con il comune obiettivo di modernizzare e laicizzare il paese. Il viaggio qui proposto parte proprio dalla Milano napoleonica per toccare i luoghi risorgimentali, proseguire per la Bologna dagli esponenti illustri e soffermarsi quindi su città ad alta densità massonica come Firenze e Perugia. E poi naturalmente la Roma di Palazzo Giustiniani e di Piazza del Gesù, ma anche luoghi inattesi, come le isole dei confinati e la Sanremo di Calvino e Scalfari, entrambi figli e nipoti di liberi muratori. E infine Arezzo, il luogo delle mille trame intessute da Licio Gelli e delle ombre sinistre della massoneria deviata.
L'inerzia si nasconde dietro l'accelerazione delle nostre vite. Un racconto che è denuncia e gesto di resistenza, una ricerca di senso tra le rovine del presente. Perché parlare d'inerzia nel nostro mondo in costante e precipitosa accelerazione? L'inerzia insidia il cuore del nostro tempo, è la parte in ombra del suo frenetico attivismo. Questa "breve storia" ne ricostruisce i diversi volti: dall'accidia dei monaci nei primi secoli dell'età cristiana alla malinconia rinascimentale, dallo "Spleen" della Parigi di metà Ottocento ai nati morti di Dostoevskij e all'Oblomov di Goncarov. Fin dentro il Novecento, con la fine della storia pronunciata da Kojève prima e da Fukuyama poi. Il racconto procede oltre, guardando alla stasi ad alta velocità che caratterizza i nostri anni, alla cancellazione del futuro, alla nuova malinconia e al collasso cognitivo, che sembrano emergere, in modi diversi, dall'uso diffuso delle tecnologie digitali. Dove stiamo andando? È la domanda che risuona nella seconda parte di questa storia che non vuole soltanto esplorare l'età oscura che ci troviamo a vivere, ma prova ad incrinare l'inerzia in cui sembriamo intrappolati.
«Di poco inferiori agli angeli»: così ci descrive la Bibbia. Se gli esseri umani sono tanto vicini ai celesti messaggeri di Dio, forse lo scarto risiede proprio nella nostra sessualità e in ciò che scegliamo di farne? Per millenni il cristianesimo ha influenzato il modo di intendere l'amore, il desiderio e la famiglia, ma nell'ultimo mezzo secolo abbiamo assistito a una svolta cruciale nel nostro approccio alla sessualità e all'identità di genere. Se un tempo le dispute teologiche riguardavano dogmi come la Trinità, oggi sono le questioni più intime dell'esistenza umana a divenire fonte di nuove riflessioni, nonché di nuove divisioni, in un'epoca di straordinarie trasformazioni sociali. Con questo libro, Diarmaid MacCulloch, professore emerito di Storia della Chiesa all'Università di Oxford - arrendendosi al destino, nonché alla vocazione, dello storico - si adopera per disturbare «molti fatti da tempo indisturbati» e ci propone un illuminante riesame del passato. Dalle ambiguità delle antiche scritture, che invitano a nuove interpretazioni, alle ribellioni silenziose di monaci e mistiche; dalle riforme radicali di Lutero, che condussero all'abolizione del celibato clericale, all'Illuminismo, che sfidò convenzioni religiose secolari ridefinendo il rapporto tra ragione, fede e passioni umane, vedremo come il cristianesimo si sia costantemente reinventato di fronte a sfide inattese. Un percorso intellettuale che incoraggia la comprensione e, dunque, costituisce un potente antidoto alla paura, che è sempre, in fondo, paura dell'ignoto. Mostrandoci come concetti quali il celibato, la monogamia e l'omosessualità siano stati ridefiniti, repressi o celebrati a seconda delle epoche, queste pagine fanno affiorare un messaggio tanto semplice quanto necessario: la storia del cristianesimo è fatta di contraddizioni e di straordinaria complessità, così come lo sono i desideri, i timori e le speranze più profonde dell'umanità.
È un fatto innegabile che i movimenti fascisti siano in ascesa a livello globale: se vogliamo contrastarli, dobbiamo comprenderne i meccanismi. Uno, centrale, è la cancellazione della storia, ridotta a una narrazione unica e uniforme, emanazione del gruppo dominante e strumentale al mantenimento delle gerarchie. Ma perché la storia è percepita come una minaccia dai vecchi e nuovi autoritarismi? Perché il suo studio conduce a una visione plurale e dialettica del passato e tiene conto dei momenti in cui, invece, la gerarchia è stata messa in discussione e sovvertita. Grazie alla storia, i cittadini imparano che può esserlo di nuovo: ecco perché fa paura. Uno dei campi di battaglia su cui i due orientamenti si scontrano è l’istruzione: le democrazie affidano a scuole e università la conservazione di una memoria comune di cambiamento positivo, generato da proteste, movimenti sociali e ribellioni, mentre la destra autoritaria le prende a bersaglio perché vuole eliminare questa versione dei fatti e, con essi, la pratica stessa dell’indagine critica che è stata così spesso il motore del progresso. Jason Stanley ci rende consapevoli dell’offensiva fascista all’istituzione più egualitaria di tutte, la scuola: non uno spettro da temere, ma una drammatica realtà, negli Stati Uniti e altrove. Documentatissimo e profondamente necessario, "Cancellare la storia" rappresenta una chiamata alle armi che non potrà lasciare indifferente chi ha a cuore il destino dei principi di libertà e uguaglianza. Prima che sia troppo tardi.
I fondamenti della psicologia dinamica e clinica sono sempre più necessari nelle professioni educative. Un manuale rivolto a educatori e insegnanti che mostri come le dinamiche affettive e relazionali con gli alunni e i contesti istituzionali influenzino la capacità di apprendimento e di adattamento lungo lo sviluppo è fondamentale. Il testo esplora il ruolo delle emozioni, degli affetti e delle relazioni nel processo di apprendimento-insegnamento, fornendo strumenti di lettura teorici e pratici che possono guidare educatori e insegnanti nella loro prassi professionale. L'atto di apprendere comporta cambiamenti nella relazione con se stessi, con i pari e con il mondo degli adulti. Il libro analizza le dinamiche sottese a questo processo, considerando l'insegnamento e l'educazione come opportunità di condividere esperienze e promuovere la disponibilità ad apprendere all'interno di un contesto facilitante. Il testo si suddivide in tre parti: la prima esplora i processi emotivi nell'apprendimento, la seconda analizza le dinamiche relazionali nei contesti istituzionali, mentre l'ultima parte si concentra sulle traiettorie evolutive adattive e disadattive.
Per il solo fatto di esistere, necessariamente desideriamo essere felici. L'interrogativo sullo scopo ultimo e più profondo dell'esistenza trova risposta nella contemplazione: in essa risiede il compimento autentico, non solo per il filosofo, ma per l'uomo in generale, "nella sua materiale umanità". È felice colui che vede ciò che ama. La contemplazione terrena, in particolare per il cristiano, rimanda a una beatitudine eterna che la trascende. È una felicità che può accettare anche il dolore, perché consapevole del mistero del male e della distanza tra l'oggetto del desiderio, infinito, e le proprie capacità limitate. Attingendo alla sapienza degli antichi e agli scritti di Tommaso d'Aquino, Pieper propone riflessioni ancora capaci di illuminare la natura dell'uomo e la sua perenne ricerca di senso.