Nel presente volume vengono pubblicati otto Discorsi e ventitré Istruzioni del Cafasso. Questi testi consentono di ricostruire le caratteristiche della sua attività omiletica ordinaria, fuori dalle circostanze eccezionali (esercizi spirituali al clero, missioni al popolo) per le quali la sua fama era nota. Siamo in presenza di un frammento significativo della sua consueta predicazione domenicale: frammento perché la sua attività fu più vasta di quanto ci è pervenuto (le ventitré istruzioni sono solo una terza parte, per di più interrotta, di un ciclo almeno triennale); significativo perché nelle Istruzioni e, in modo rapsodico ma più accentuato, nei Discorsi emergono i temi centrali del suo programma educativo: commentare il Decalogo nell'ottica dell'amore di Dio e del prossimo.
Renzo Savarino, Direttore emerito della Sezione di Torino della Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale, ivi insegna Storia della Chiesa antica, medievale e moderna.
I nove primi venerdi del mese, in inglese.
L’angelo custode, questo nostro amico che non vediamo, ha, nella nostra vita, una responsabilità che non possiamo immaginare. È l’angelo custode che ha l’incarico di presentare a Dio i nostri atti di adorazione, i nostri propositi e i nostri desideri buoni.
Egli vigila attentamente sulla nostra persona e, come inviato dal Cielo, fa presenti, attraverso le buone ispirazioni, i desideri di Dio a nostro riguardo.
Egli vede sempre il volto di Dio dal cui trono non si distoglie mai, pur essendo a servizio dell’uomo, poiché l’amore che lo divora e l’obbedienza che pratica sono inseparabili. Anche dopo questa vita sarà il nostro angelo custode che, ricevendoci alle porte del Purgatorio, ci introdurrà nella Patria beata.
Una raccolta di preghiere, fatta per chiunque voglia intessere con il Dio cristiano un serio dialogo di amore che abbraccia tutte le dimensioni della vita
Le grazie promesse da Gesù ai devoti dei dolori di Maria:
1. Chi invoca la Madre divina nelle Sue sofferenze avrà il dono di fare penitenza di tutti i suoi peccati prima di morire.
2. Egli consolerà questi devoti nelle loro sofferenze, specialmente al momento della morte.
3. Imprimerà loro il ricordo della Sua Passione, e in Cielo poi ne darà loro il premio.
4. Questi devoti saranno affidati alla proteione di Maria, affinché Ella ne disponga a Suo piacere e ottenga loro tutte le grazie che desidera.
Guardando a Maria Santissima, Regina dei Martiri, impariamo a stare presso la Croce, sperando contro ogni speranza a partecipare consapevolmente alla passione di Cristo per vivere la sua risurrezione; ad essere presso le infinite croci degli uomini per recarvi conforto e cooperazione redentrice.
La Corona dei sette dolori di Maria ha avuto una vasta risonanza popolare e ormai da parecchi secoli è entrata a far parte del vissuto affettivo di tanti e tanti fedeli che hanno trovato in essa una compagna cordiale ed illuminata nel faticoso cammino della vita, spesso segnata dal mistero del dolore.
Mentre il mondo televisivo segue il mitico "tour de France" del 1992, un giovane pavese inizia, nel silenzio dei camminatori, il lungo viaggio a piedi che da Lourdes porta a Santiago de Compostela, e poi fino all'oceano in cui va a finire l'Europa. Perché affrontare una fatica come questa? Non si tratta certo di una vacanza o di una sfida sportiva: il pellegrino Gandini ha bisogno della strada e della solitudine per placare il suo dolore. Il percorso è lungo, la speranza non sempre solida, la preghiera compagna: solo perseverando si può scoprire la bellezza del Portico della Gloria, che è sì quello romanico che immette nella Basilica di Santiago, ma lo sono anche tutte le cappelle e i rifugi che sul Camino de Santiago accolgono i pellegrini: portico di gloria perché in essi l'umanità si rigenera interiormente e il suo cammino diventa cammino dell'animo. L'"Invito alla lettura" a firma di Vittorio Messori, che costituisce la novità di questa ristampa, definisce l'opera un "libro importante".
Secondo la tradizione l'Apostolo Giacomo fu sepolto a Santiago de Compostela, ed è per questo motivo che da più di mille anni si muovono verso questa città della Galizia pellegrini da ogni parte del mondo per visitare il santuario dove si trova la tomba. A cosa è dovuto questo fascino speciale? Molti sono attratti più che dalla località e dalla tomba, proprio dal viaggio che porta fin laggiù e, più precisamente, dal cammino che si percorre a piedi, quasi un'esperienza mistica, una sorta d'iniziazione, un viaggio alla conoscenza di sé. Diversi elementi, appositamente introdotti nel corso dei secoli lungo questo percorso, avevano proprio lo scopo di far sì che al pellegrino, durante il cammino, si schiudessero nuovi orizzonti.
Le 30 tappe in dettaglio del Cammino da Roncisvalles a Santiago de Compostela. Ciascuna tappa contiene: la descrizione dell’esperienza fatta, con consigli, con informazioni tecniche, stradali, geografiche che sono indispensabili a chi vuol effettuare il Cammino; una mappa della tappa indicata; una tabella riepilogativa dei km da percorrere, quelli percorsi, paesi che si attraversano, informazioni sui rifugi, luoghi di interesse ecc. (da notare è l’esatta indicazione dei km fra un paese e l’altro e fra una tappa e l’altra, come tutte le altimetrie); un box per descrivere i rifugi disponibili in quella specifica tappa.
Massimo Cardoni, nato a Gubbio (PG) nel 1960, è sacerdote della Società San Paolo dal 1993; ha conseguito la Licenza in teologia della vita religiosa ed ha sperimentato direttamente tutto il percorso del cammino di Santiago.