Oggi il primo, forse il più grande, equivoco è pensare che la felicità sia oltre il "limite": tutti noi, infatti, ciechi adoratori del progresso, delle tecnologie e delle innovazioni, siamo sempre alla ricerca di superare ogni limite per raggiungere una qualche briciola di felicità. Alberto Scicchitano mette a tema la felicità partendo da se stesso, dalla sua esperienza di medico psichiatra e psicoterapeuta, dal suo lungo percorso di osservatore della sofferenza umana e dalla ricca analisi di altri cercatori di felicità, dal mondo scientifico e a quello letterario. La ricchezza del limite è una sfida. Ma ogni sfida è un'opportunità. È un libro che indica una strada di felicità, la strada verso la piena realizzazione di sé, a dispetto delle nostre fragilità e dei nostri limiti, perché se vogliamo essere veramente di aiuto a noi stessi e agli altri, quello che dobbiamo fare - ognuno secondo le proprie possibilità e secondo la propria storia - è essere costruttori di senso.
Il momento della giornata preferito da Albert Einstein a Princeton era la passeggiata per tornare a casa dall'Institute for Advanced Studies, dove era considerato una celebrità. A rendere la camminata ancora più gradita fu l'arrivo dall'Europa, nei primi anni Quaranta, di un collega eccentrico e bizzarro, che a molti appariva sospetto. Si trattava di Kurt Gödel, un logico e matematico austriaco sconosciuto al pubblico ma ammirato dagli scienziati di tutto il mondo. Einstein amava quelle chiacchierate in tedesco, e coloro che li osservavano lungo la strada, probabilmente, avrebbero voluto sapere cosa ci trovasse di tanto interessante in un personaggio così inavvicinabile, annichilito dal terrore di essere avvelenato dai gas del frigorifero. Che cosa li appassionava tanto? La politica, la teoria quantistica, la relatività? Ispirato dalle loro ipotetiche conversazioni e affascinato da questa insolita amicizia, Jim Holt, divulgatore scientifico, ha raccolto i suoi saggi più brillanti scritti negli ultimi vent'anni per raccontare alcune tra le teorie e le scoperte più innovative in campo matematico, fisico e filosofico degli ultimi secoli: dal teorema dei quattro colori al panpsichismo, dai frattali all'infinitesimo, dalla macchina di Turing all'ipotesi di Riemann, dalla natura della verità all'illusione del tempo. I progenitori di questi concetti così disparati hanno tutti vissuto vite stravaganti, incredibili e spesso dall'esito tragico, come Sir Francis Galton, cugino di Darwin e primo eugenista della storia, che visse avventure strabilianti nell'Africa meridionale e affrontò re Nangoro, che si diceva fosse l'uomo più grasso del mondo. Le loro idee hanno tutte esercitato un'influenza fondamentale sul nostro modo di concepire la realtà, la conoscenza e la condotta morale: fisica, astronomia, matematica pura, metafisica e neuroscienze condividono una serie di domande su di noi e su come viviamo, ma anche la ricerca estenuante di risposte tanto plausibili ed efficaci quanto semplici e belle. Una vera e propria visita guidata in un museo cosmico, in cui ogni opera è introdotta da una guida preparata e capace di suscitare uno stupore genuino di fronte ai capolavori più sconvolgenti e misteriosi mai elaborati dall'uomo.
"Se la dittatura non è stata instaurata, la Camera è pregata di non nutrire illusioni. Se farà dei mali passi sarà soppressa"; "Noi non temiamo di essere chiamati reazionari e di invocare per tutti i nemici di destra e di sinistra un poco di corda e un poco di sapone": mentre "Il Popolo d'Italia" scrive queste parole, a San Vito Chietino "squadre di fascisti armati mettono a soqquadro il paese bastonando e distribuendo olio di ricino ai non-fascisti e sparando sui fuggiaschi" e a Milano "i fascisti provocano un incidente al teatro della Scala col maestro Toscanini, per la imposizione di suonare i loro inni". Quando, dopo la marcia su Roma, Mussolini conquista il potere, il giovane deputato socialista Giacomo Matteotti compila una sorta di libro bianco in cui dimostra, dati alla mano, che i provvedimenti economici del nuovo governo da un lato sono iniqui e dall'altro rivelano un'incompetenza assoluta, condanna l'abuso dei decreti legge e soprattutto raccoglie le "parole dei Capi" e le "cronache dei fatti": dichiarazioni incendiarie e una catena infinita di brutalità. Come scrive Walter Veltroni nell'introduzione, Matteotti "vede prima di altri la natura violenta e l'intenzione totalitaria del fascismo" e con questo libro denuncia, "in modo tanto puntiglioso e circostanziato quanto coraggioso, le violenze fasciste che si stanno intensificando in ogni parte d'Italia". Ecco perché è così importante ripubblicare questa sconvolgente documentazione in diretta di una nazione che corre verso la catastrofe. Leggere oggi Matteotti significa chiedersi - scrive Umberto Gentiloni Silveri nel saggio che conclude il libro - "se nel ventre molle della società italiana abbia continuato ad annidarsi un modo di pensare, di agire, di esprimersi: un'ossessiva e insensata ricerca del nemico o del capro espiatorio che appare e s'inabissa a seconda delle circostanze". Introduzione di Walter Veltroni.
Quando i nazisti invadono la Russia molti americani chiedono agli alleati di aprire un secondo fronte in occidente contro le potenze dell’Asse. Anche Charlie Chaplin, già noto per i suoi capolavori cinematografici, si impegna attivamente a favore dell’unità degli alleati. Quando, dopo la fine della guerra, l’opinione generale cambia e agli occhi degli Stati Uniti la Russia si sostituisce ai nazisti nel ruolo di avversario, il regista britannico diventa il bersaglio di un’inchiesta dell’FBI sulla sicurezza interna. Oltre a fornire una vivace testimonianza sul clima della guerra fredda, il colloquio riportato in queste pagine chiarisce gli orientamenti politici di Chaplin: un progressista ben deciso a non ripudiare la sua partecipazione alle manifestazioni sul secondo fronte negli anni 1942 e 1943 e a non unirsi poi ai giudizi di condanna sull’Unione Sovietica.
Sommario
Chaplin e la caccia alle streghe di Goffredo Fofi. 1. Charlot sotto inchiesta
Note sull'autore
Charlie Chaplin (1889-1977), autore di oltre novanta film, è stato tra i maggiori registi del Novecento. La sua creazione più originale è la maschera di Charlot, protagonista di molti dei suoi capolavori, dal Monello alla Febbre dell’oro, da Luci della città a Tempi moderni.
Charles J. Maland è professore di Inglese e Cinema all’Università del Tennessee. Tra i suoi libri: Chaplin and American Culture: The Evolution of a Star Image (1989) and American Visions: The Films of Chaplin, Ford, Capra, and Welles (1977).
Goffredo Fofi è saggista, critico cinematografico e letterario. Dirige la rivista Gli Asini e collabora con Avvenire, Internazionale e Il Sole 24 Ore.
Fabio Ciconte e Stefano Liberti ci trascinano in un viaggio nel mondo della grande distribuzione organizzata del cibo: “Il grande carrello. Chi decide cosa mangiamo” è il nuovo libro dei due autorevoli giornalisti, già autori di grandi inchieste sulle filiere agroalimentari.
Che genere di acquirente sei? Il cacciatore di offerte? Il pragmatico? Il prudente? Il salutista? Il fan brand? Chiunque tu sia, stai pur certo che il marketing ti ha inquadrato e che ci sono cartelli, percorsi o zone del supermercato nate apposta per te. Nulla è lasciato al caso all’interno di un supermarket: la grossa insegna visibile dalla strada, i cartelli all’ingresso con la stessa offerta già vista sul volantino trovato nella buca delle lettere, le corsie razionali, le isole, gli stopper, le testate di gondola. Il trucco è uno solo: farci creder che le scelte che faremo saranno solo ed esclusivamente determinate da noi stessi. Rassicurare ed emozionare.
“Il grande carrello” di Fabio Ciconte e Stefano Liberti è un saggio che scompone per svelarcela la realtà dietro gli scaffali dei supermercati, dai rapporti coi fornitori ai contratti di lavoro, dai costi reali delle offerte ai segreti del marketing. Attraverso le testimonianze dei principali protagonisti del mondo del commercio, "Il nostro pane quotidiano" ci mostra come il supermercato (e l’intreccio di rapporti produttivi alle sue spalle) condiziona la nostra vita molto più di quanto siamo abituati a credere.
In Europa occidentale la sfiducia montante nei confronti dell’Unione Europea ha una forte componente geografica e si manifesta più intensamente nelle regioni che hanno subito maggiormente gli effetti negativi della concorrenza internazionale. In queste aree si è andato affermando un voto ‘sovranista’, che vede nella chiusura al mercato internazionale e nel freno al progetto europeo la risposta più efficace alle richieste di ‘protezione’ dell’elettorato. Ma quali reali costi e benefici comporta l’essere parte dell’Unione? Che effetti economici deriverebbero da un distacco dall’Europa e chi ne subirebbe le conseguenze negative? L’Unione ci espone alla concorrenza internazionale e alla delocalizzazione del lavoro oppure ci difende? Il protezionismo può incentivare la nostra economia? Perché crescono i divari di sviluppo tra regioni europee ricche e povere se l’integrazione avrebbe dovuto ridurli? Quali effetti reali ha l’immigrazione sulle economie di tutta Europa? Gianmarco Ottaviano, tra i più autorevoli esperti di economia internazionale, fotografa la nuova geografia economica’ del Vecchio Continente.
«Ho scritto questo libro per me, perché nulla quanto lo scrivere chiarisce i propri pensieri, sentimenti ed emozioni. Ho scritto questo libro per gli altri, perché confido che le mie riflessioni possano essere utili anche ad altre persone. Ho ritenuto di cercare di fondere insieme la conoscenza teorica con l’esperienza personale, la scienza e la testimonianza. Mi è sembrato che soltanto questa fusione consentisse di esaminare davvero la malattia nei suoi infiniti aspetti, che solo il malato può conoscere, e di andare, nello stesso tempo, oltre la propria personale e irripetibile esperienza.»
Una studiosa affermata, psicologa dello sviluppo, sperimenta su di sé la più traumatica delle esperienze. Nell’urto devastante contro uno stato esistenziale e fisico che modifica radicalmente l’orizzonte, le aspettative, le condizioni di vita, scienza e privato si incontrano nello sforzo di dare un senso a quanto sta avvenendo.
Questo libro è stato tradotto in francese, portoghese e polacco.
“Eliminare il razzismo non vuol dire mostrare e convincersi che gli Altri non sono diversi da noi, ma comprendere e accettare la loro diversità.”
Dopo Il fascismo eterno, una nuova illuminante riflessione civile, contro ogni pregiudizio e intolleranza.
Il discorso di Astrid Lindgren contro la violenza sui bambini.
"È il primo sguardo quello che lascia il segno. Quello che in un istante ti permette di comunicare un milione di parole. Eccomi, sono qui. Sono io. E tu sei mia madre, mio padre, mia figlia, mia sorella, il mio amore. Sei tu, sei tutto. E il primo sguardo difficilmente fallisce, mette in moto tutto ciò che hai dentro. I tuoi occhi guardano, ma la vista scorre veloce nei tuoi tessuti fino a esploderti nel cervello. È una fucilata che attraversa le vene. Colpisce il tuo cuore e lo fa battere forte. La saliva sparisce, in bocca ti rimangono solo schegge di vetro. Le tue mani tremano perché è giunto persino lì, anzi, va oltre, arriva alle gambe che si spezzano dall'emozione. Barcolli. E il respiro? Anche quello è andato. Ti accorgi che manca proprio. Sei in apnea. Ti senti svenire e hai paura di perdere i sensi. Sai che figura, se ruzzoli a terra. È lo sguardo di una madre che osserva il figlio, di un innamorato che contempla l'amata, di un fratello che rimira una sorella, di un'amica che guarda un amico. È lo sguardo di chi sa cosa significa amare." Giorgio Panariello racconta la sua personalissima visione dell'amore. Un amore fatto di passione, cura reciproca, sentimento. Di discussioni e lotte, fughe in avanti e festosi ritorni. Un amore fatto di giornate in casa a tirare il fiato e di corse pazze in campagna. Di foto nei cassetti, paura dei tuoni, coccole lunghe un giorno, silenzi traboccanti di parole. Un racconto intenso e inatteso, guidato da un sentimento puro e generoso, quello che ti fa aprire il cuore al mondo intero. Una storia che custodisce un colpo di scena capace di allargare i confini di ciò che noi sappiamo sull'amore.
Siamo continuamente alle prese con l'Intelligenza Artificiale e le sue applicazioni pratiche: nelle nostre case, in ufficio, a scuola, al cinema, in auto, oltre che sulla Rete. Al di là delle ricadute tecnologiche, inestimabile è il contributo che l'Intelligenza Artificiale ha dato al lavoro degli psicologi, dei neuroscienziati e dei biologi, i quali ne hanno ricavato nuove prospettive e conoscenze sulla mente, sul cervello e sulla natura stessa della vita. Altrettanto significativa è l'influenza che essa ha avuto in campo filosofico, in particolare su temi controversi come il rapporto mente-corpo, il libero arbitrio e la coscienza.
È un compito difficile, o addirittura «impossibile» come scriveva Sigmund Freud, fare i genitori? È sicuramente difficile perché più o meno consciamente si vorrebbe a propria immagine e somiglianza un figlio che, invece, può prendere strade imprevedibili e inattese. Troppo spesso si desidera letteralmente costruirlo, mentre si può solo preparare il terreno in cui crescerà, curandolo, proteggendolo e amandolo. Questo libro illustra come sono cambiate le famiglie negli ultimi anni e come sono cambiati i padri e le madri. Le famiglie si sono ristrette, nascono sempre meno bambini e vengono al mondo quando i genitori, nella maggior parte dei casi, hanno superato i trent'anni. Così i piccoli vivono fin dall'inizio la vita degli adulti, vanno con loro in pizzeria o in viaggio, condividono le loro conversazioni e i loro litigi, situazioni in cui sfumano i confini generazionali. Questo libro, inoltre, ripercorre le varie tappe della nascita e della crescita dei bambini di oggi, capaci fin dai primi giorni di vita di interagire con i genitori e di condividere scambi, ritmi, emozioni e stati d'animo. E sottolinea come siano papà e mamma a dover trasmettere i codici delle interazioni e delle comunicazioni affettive, che consentiranno ai figli di affrontare le tappe successive dell'infanzia e dell'adolescenza e di entrare nel mondo adulto.