L'intera vita di Ippolito, un ricco e libertino centurione romano, si sgretola alle dolci parole del diacono Lorenzo, un suo carcerato, appena prima d'essere bruciato vivo su una graticola. La conversione del soldato è rapida, senza tentennamenti, senza rumore di parole. Nella Roma delle persecuzioni, abbracciare la fede merita il martirio. La sua vita da cristiano dura solo qualche giorno... ed è un capolavoro da raccontare.
Girardus Tinctor (Girardus de Tinctoribus) nasce nel 1134 a Monza in una "famiglia antica e honorata" di ricchi produttori e tintori di stoffe. Rimasto orfano, continua con successo l'attività famigliare, fino a quando decide di dedicarsi ai poveri ammalati, destinandovi il patrimonio ereditato dal padre. Gerardo fonda in casa sua un ospedale, dando personale assistenza ai malati, ai pellegrini, ad anziani e orfanelli e ben presto diviene un punto di riferimento importante per quanti in città sono in stato di necessità. Gerardo fa voto di castità, consacrandosi a Dio. Pur non avendo competenze mediche specifiche, dimostra che la generosa carità, la buona volontà e la preghiera sono efficaci per guarire le malattie, tanto che in poco tempo si diffonde la voce del suo potere taumaturgico; si tramandano numerosi suoi miracoli in vita e dopo la morte. Mentre con gli anni l'ospedale si ingrandisce, Gerardo può contare sull'aiuto di alcuni compagni, che organizzerà in vita comune, povera, con una precisa disciplina, con l'impegno del celibato ma senza i voti religiosi, tra assistenza ai malati e tempi di preghiera. Gerardo muore il 6 giugno 1207.
Il volume ripercorre le tappe fondamentali della storia della santità in Occidente dalla tarda antichità alla fine del Medioevo. È articolato su due linee distinte, seguendo da una parte la nascita del culto dei santi e dall'altra la composizione e la diffusione delle leggende agiografiche. Si illustra così il parallelo sviluppo della venerazione, dai martiri delle origini alle esperienze mistiche del tardo Medioevo; delle modalità di canonizzazione, dalla devozione spontanea alla normativa contemporanea; dei testi che parlano di santi, dai primi calendari e martirologi alle grandi raccolte del Duecento, fino all'opera dei Bollandisti. Infine si presentano dodici casi esemplari che, iniziando dalle persecuzioni imperiali e arrivando a Francesco d'Assisi, mostrano la complessa evoluzione nel Medioevo del culto dei santi, della letteratura agiografica e del loro rapporto con la storia. Dodici schede monografiche integrative sono dedicate ad autori (come Ambrogio di Milano e Iacopo da Varazze) e a questioni (come i Dodici, gli apostoli, le fonti francescane) importanti per gli studi agiografici.
La richiesta di un parroco di presentare "il santo del mese" sul bollettino parrocchiale è la prima "causa" di questo libro, che presenta santi ben noti e umili «operai della vigna» del Signore. Leggendo queste biografie colpisce l'unicità di ogni storia. I tratti propri di ciascuno - temperamento, talenti, limiti compresi - sono afferrati e resi parte di un disegno che compie la loro umanità e porta frutto nel popolo in mezzo al quale vivono. La seconda parte del libro è dedicata alla evangelizzazione del Giappone e ai cristiani giapponesi. Un interesse nato nell'Autrice dall'incontro con la vita del medico giapponese Takashi Nagai e della moglie Midori, figure così straordinarie da far nascere un comitato per rendere nota al mondo la loro testimonianza. «Nel contesto delle sfide epocali in cui ci troviamo a vivere, nelle quali diffidenza e cinismo sembrano spesso essere l'unica lettura possibile della realtà, la storia di Takashi e Midori ci mostra come la fede sia in grado di far fiorire gioia e vita là dove odio, distruzione e morte sembrano dominare ineluttabilmente.»
Fumetto a colori sulla vita di San Cesare de Bus, fondatore della Congregazione dei Padri della Dottrina Cristiana (Dottrinari), patrono dei catechisti, proclamato santo da papa Francesco nel 2021. Viene narrata la vita di San Cesare attraverso disegni a colori che raccontano la sua vita e le opere da lui compiute.In appendice una breve descrizione delle attività che i Padri Dottrinari svolgono nei paesi dove oggi operano.
l gesuita p. Mario Barbera, nella Rivista La Civiltà Cattolica, scriveva: "Non dubitiamo di affermare che queste Istruzioni Familiari catechistiche sono un tesoro, e un tesoro nascosto". In occasione della canonizzazione di San Cesare de Bus, apostolo del catechismo, viene pubblicata la sua opera Istruzioni Familiari, commento al Catechismo Romano del Concilio di Trento. Questo secondo volume ha come tema "I dieci comandamenti". Si tratta di un manuale di metodologia catechistica nel quale San Cesare offre ai lettori, in particolare ai catechisti, una guida con le seguenti caratteristiche: la concretezza del discorso, i frequenti ricorsi alla storia biblica, l'aderenza all'attualità, il coinvolgimento personale del catechista e degli uditori, la comune aspirazione a una maggior conoscenza e a un più coerente e intenso impegno religioso.
Questi coniugi sono i primi sposi a essere stati beatificati come coppia. La loro quotidianità di coniugi e genitori di quattro figli fu sempre sostenuta dalla preghiera, dalla fedeltà al Vangelo e dall’unione intima con Gesù Eucaristia, per mezzo secolo di vita insieme.
In questo testo gli Autori ripercorrono la vicenda umana di questi sposi e propongono una novena e le litanie ai beati coniugi Luigi e Maria Beltrame Quattrocchi che, con il loro carisma di coppia, possono essere invocati, con particolare efficacia, dalle famiglie ma anche dai singoli, i quali sempre più spesso, nei nostri tempi, si trovano a “fare famiglia” da soli.
La prospettiva di S. Teresa d'Avila è quella di sentirsi corresponsabile della corruzione della Chiesa, della vita religiosa dei monasteri e del mondo intero. La consapevolezza del peccato si trasforma in preghiera d'intercessione e indica una via possibile per esaminare la propria coscienza e invocare una conversione autentica. Sacramenti e colloquio penitenziale. Preghiera contemplativa, sequela e obbedienza. Questi i temi articolati nel testo, per un piccolo eserciziario spirituale al seguito della santa carmelitana.
messaggi e attualità
“Dove faceva freddo farà caldo”
di Cristina Mantero
nuovi santi e beati
Santa Margherita di Città di Castello
apparizioni
Cinque anni con la Madonna del Rosario di Trevignano Romano
di Giancarlo Baldini
uomini e donne di fede
Le virtù attuali per la vita cristiana in don Tomaselli
di Elena La Fauci Di Rosa
uomini e donne di fede
La bella storia di Lello l’analfabeta. Sulle orme di Madre Teresa – terza parte
di padre Marc Flichy
mistici
Marie Lataste, la mistica delle meraviglie
MESSAGGI
La vittoria di Dio verrà per i giusti / Mio Figlio sa tutto / Il tempo della mia Giustizia / Cambiate la vostra vita / Decidetevi per Dio / È tempo di chiedere perdono / Correte dalla vostra Santa Madre Benedetta / Che l’amore illumini tutti / Contate nella bontà del Signore / La Sua maternità abbraccia tutti / Vi aspetta come un mendicante / Proteggerò sempre il mio piccolo resto / Lasciatevi portare in braccio
profezie
Le lettere profetiche della Monaca di Dresda
di A. B. Farias
arcangeli
San Lorenzo Maiorano e le tre apparizioni dell’arcangelo Michele
di Michele Pio Cardone
miracoli
Testimonianze di grazie ricevute tramite san Giuseppe
di don Marcello Stanzione
angeli e santi
L’angelo custode può fare 5 cose per gli uomini: le ha viste santa Faustina
di Gelsomino Del Guercio
approfondimenti
Suor Maria Laura Mainetti è beata
I giovani e l’esoterismo
di Giuseppe Portale
ghiaie di bonate
Quei giorni di maggio – terza parte
a cura di Alberto Lombardoni
meditazioni
Il Segno di Croce del Regno
di Ugo Sauro
La "questione Giovanna d'Arco" è tra le più complesse che la storia della Chiesa ci abbia lasciato: dichiarata eretica e strega, arsa sul rogo, è stata beatificata prima in Francia e poi da quella Chiesa che, insieme al braccio secolare, ne aveva sancito la condanna. Sbagliare è umano, la riabilitazione non è in questione. Che la ragazza di Domrémy non sia stata una strega è appurato. Ma può essere santa colei che ha posto i sigilli di Maria e di Cristo sulle armi? Può arrivare agli altari la ragazza che incitava a uccidere in guerra, che sosteneva che apparizioni angeliche l'avessero invitata a prendere il comando delle truppe? Secondo Giovanna d'Arco è Dio stesso, il Dio di Gesù crocifisso, ad armarla e a chiederle di guidare un popolo alla guerra, ma chi ha detto «Amate i vostri nemici» può imporre la spada a una piccola contadina? Ecco gli interrogativi che ci invitano a ripercorrere la storia e i patimenti della Pulzella d'Orléans; solo così potremo fare un poco di chiarezza.
Ogni volta che si riprende in mano un'opera che parla della vita di Charles de Foucauld è come se ci si immergesse in un fiume fresco. Il personaggio di cui padre Borriello racconta e del quale ci ripresenta i tratti caratteristici della spiritualità, è modernissimo e ben risponde alla domanda su Dio e sul senso della propria esistenza, domanda che ciascuno di noi si pone. Con la sua missione spirituale, mai sfociata nella fondazione di una comunità fino a quando era in vita, la sua storia sembra quella di un uomo di totale insuccesso. Ma proprio per questo, fratel Charles si offre come chi ha saputo conciliare nel suo spirito contraddizioni d'ogni sorta: il bisogno appassionato di preghiera dinanzi a Dio ed il dono smisurato di sé agli altri; l'imitazione fedele della vita di Gesù e la consapevolezza della sua stessa incapacità d'imitare; la conservazione d'una stretta clausura nella sua piccola Nazareth attorno all'Ostia e i giri per trovare cibo lungo le sabbiose piste del Sahara; il desiderio ardente di fondazione d'una famiglia religiosa che continuasse la sua opera e la vocazione a una vita di solitudine. Il padre de Foucauld, con la sua testimonianza di contemplativo nel mondo, ricorda a tutti che i nostri desideri più intimi e primitivi trovano la loro piena soddisfazione solo in Dio.
«Dopo Maria, Madre di Dio, nessun Santo occupa tanto spazio nel Magistero pontificio quanto Giuseppe, suo sposo»: così afferma papa Francesco, introducendo la sua Lettera apostolica Patris corde, scritta in occasione del 150° anniversario della Dichiarazione di San Giuseppe quale Patrono della Chiesa universale. Il volume nasce come accompagnamento all’anno dedicato a San Giuseppe (8 dicembre 2020 – 8 dicembre 2021) tenendo presente l’appello della Chiesa ad andare verso di lui: Ite ad Ioseph.
Dopo l’introduzione a cura dell’Arcivescovo di Salerno, si susseguono delle agili riflessioni in ambito biblico, teologico ed artistico, al fine di condurre il lettore davanti alla ricchezza e all’attualità della figura straordinaria di Giuseppe di Nazaret.
Con scritti di:
LUIGI AVERSA , direttore del Museo Diocesano San Matteo di Salerno.
ANDREA BELLANDI, Arcivescovo di Salerno-Campagna-Acerno.
FILIPPO BELLI, docente presso la Facoltà Teologica dell'Italia Centrale a Firenze.
MASSIMO BORGHESI, docente di Filosofia morale l’Università di Perugia.
ANTONIO LANDI, docente di Nuovo Testamento presso la Pontificia Università Urbaniana (Roma).
LORELLA PARENTE, docente di Ecclesiologia e Mariologia all’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Salerno.