Puritani, moralisti, intransigenti fino all’eccesso, gli Steve vivono squallidamente alla periferia di Boston. Il capofamiglia Leslie, alcolizzato, ha finito per perdere la cattedra di filosofia. Per autopunirsi ha deciso di occuparsi lui delle faccende di casa e passa le giornate a spolverare e cucinare per i tre figli che vivono tutti con lui benché siano più che adulti. Il maggiore, Gerolamo, anche lui filosofo, vive tenendo conferenze di morale in circoli di puritani, Carla è senza occupazione, Oliviero lavora come contabile in una ditta. Ha sposato Luciana Axel, una ex cassiera di bar, salvata dall’orfanotrofio quando era ragazza da Padder, un ricco industriale che si è preso a cuore il suo caso e che continua a proteggerla anche dopo il matrimonio. Una sera Luciana Axel scompare di casa e viene trovata lungo un fiume assassinata con il cranio sfondato. Anche Padder viene trovato ucciso, allo stesso modo, ma a una sessantina di chilometri di distanza, l’auto in fiamme e una borsa carica di denaro a pochi metri. Jelling inizia le indagini: non si tratta certo di rapina, il movente va cercato piuttosto tra le pieghe della vita privata delle vittime. L’inchiesta è difficile, bisogna districarsi tra i componenti di una famiglia di fanatici moralisti che di Luciana Axel non posseggono neanche una foto e che rifiutano di collaborare. Sarà l’intuito e la conoscenza dell’animo umano che porteranno Jelling, poco a poco, verso la verità più segreta in una Boston oppressa dal caldo d’agosto.
Quali sono gli elementi costitutivi dell'umorismo? Che funzione ha all'interno della società? Uomini e donne ridono per le stesse cose? Il senso dell'humour, in una coppia, aiuta a mantenere salda l'unione? Ridere serve a combattere stress e malattie? Nel rispondere a queste domande, il libro propone una rassegna aggiornata su meccanismi, teorie e funzioni dell'umorismo, per orientare il lettore in questo affascinante settore di studio della psicologia contemporanea.
Un volume che intende dare spazio e voce alla Resistenza delle suore, mettendo finalmente in luce un contributo finora scarsamente riconosciuto, eppure spesso fondamentale. Nei diversi interventi a carattere storico vengono ricordati i tanti, non violenti, atti di coraggio delle religiose italiane, divenute di volta in volta soccorritrici, infermiere, informatrici e, spesso, fulcro nei propri istituti di attività clandestine della Resistenza. Non episodi sporadici, singole azioni di carità, ma aiuti portati con piena consapevolezza agli eventi storici che interessavano l'Italia, segno di una partecipazione corale a una ribellione collettiva.
Il dono allevia, solleva, sorprende. C'è però sempre il rischio di ridurlo all'oggetto donato, smarrendone il senso più profondo che risiede oltre ogni gesto e ogni pensiero.
Il dono è là dove si riesce a cogliere l'esistenza come dono: allora è veramente efficace. Se la comunità cristiana conserva i sacramenti è proprio per custodire questa verità, ossia perché ha fede nel dono e riceve la fede come dono.
La stessa parola che annuncia la salvezza ha le caratteristiche del sacramento e vive nei sacramenti per mantenere nei credenti la coscienza che quella parola è anzitutto il dono con cui Dio attraversa la carne dell'uomo.
Il sacramento è l'atto e la coscienza del dono di Dio.
Un sussidio per pregare in prospettiva ecclesiale i salmi di Vespri e Lodi. Partendo dal senso letterale (storico) delle liriche di Israele, il commento liturgico-spirituale si inoltra nella rilettura cristiana e aiuta poi a calare la Parola nella preghiera e nel vissuto quotidiano. In quattro volumi, tutti i testi delle quattro settimane della Liturgia delle Ore.
Dalla quarta di copertina:
Nella tradizione del popolo di Israele, Gesù è stato educato alla preghiera con i salmi e ha fatto del salterio «il suo libro di preghiera» (D. Bonhoeffer). La Chiesa poi, seguendo l’esempio del suo Maestro e Signore, ha fatto proprie quelle stupende liriche ispirate, esortando i credenti ad applicare i salmi non solo alle grandi festività, ma anche alle circostanze della vita di ogni giorno. Ne è nata così la Liturgia delle Ore.
Questo libro introduce il lettore a pregare cristianamente i salmi di Lodi e Vespri. Basandosi sull’antico metodo della lectio divina, parte dal senso letterale o storico del testo originale ebraico, si inoltra nella rilettura cristiana suggerita dal senso spirituale, si rivolge alle illuminanti parole dei Padri e della liturgia della Chiesa, e infine aiuta a calare la Parola nel vissuto quotidiano dei giorni nostri.
Ieri come oggi, «nei salmi è Cristo che parla, è Cristo che prega e che viene pregato, è Cristo che parla di noi per mezzo di noi e in noi, così come noi parliamo di lui» (sant’Agostino). Nella misura in cui noi entriamo nel mistero di Cristo e della Chiesa, la parola dei salmi diventa la nostra parola: di invocazione e di lode, di supplica e di ringraziamento.
La realtà italiana è incerta. Si tradisce, è sospetta. La realtà italiana è un’operazione a somma zero. L’Italia è un paese a somma zero.
«Qui l’Italia si vede benissimo. Quello che hai scoperto è che l’Italia è la prosecuzione di Palermo con gli stessi mezzi. Hai scoperto, dice, che Palermo è l’Italia.» Tre giorni a Palermo, alla fine dell’estate, come occasione per prendere le misure del presente italiano. Perché se davvero la parte è in grado di descrivere il tutto, allora immergersi in fenomeni quotidiani apparentemente irrilevanti – andare in spiaggia al mattino e a spasso per la città durante il pomeriggio – può diventare un modo per confrontarsi con la tragicomica brutalità del nostro paese. Un paese ‘spaesato’ nel quale i paradossi si mescolano ai miraggi, le intenzioni concrete alle velleità, i bar del centro spariscono e i bagnanti in spiaggia fabbricano tutti insieme un idolo di sabbia. E Berlusconi, il fantasma di Berlusconi, pervade ogni cosa rivelandoci il processo in atto: la disponibilità nazionale a rassegnarsi, senza rabbia, con stucchevole fierezza, alla propria miseria.
Nella teologia cristiana la sola istituzione che non conosce fine né tregua è l’inferno. Per questo il modello politico odierno, che pretende a una economia infinita del mondo, è propriamente infernale. Se la chiesa perde la sua vocazione messianica e il suo rapporto con la fine, può solo perdersi nel tempo. Questa conferenza, pronunciata nella cattedrale di Notre-Dame di Parigi l’8 marzo 2009, è una meditazione sul senso politico delle cose ultime.
Nella vita di tutti giorni si cerca di pensare il meno possibile alla morte. Una consuetudine che ha portato però a sviluppare un pensiero negativo sulla fine della vita, momento cruciale che, secondo la promessa di Cristo, coincide con la rinascita in cielo. Questo libro affronta in modo chiaro e aggiornato i punti chiave dell'escatologia cristiana, dalla certezza della vita dopo la morte al giudizio universale, fino al mondo dell'aldilà. Una presentazione per vivere con consapevolezza secondo gli insegnamenti di Gesù. E per capire attraverso la morte tutto il valore della vita.
Se non c'è epoca che non pensi di doversi liberare di qualche male, per Giuliano imperatore, passato alla storia come apostata, questo male è il cristianesimo. Ricostruendo il passato di Roma mediante le categorie di puro e impuro, Giuliano delinea una storia di decadenza nella quale si rivela il volto autentico del cristianesimo: sia il perdono concesso col battesimo sia il culto dei martiri mostrano fino a che punto i cristiani si sono spinti sulla strada dell'impurità, e nella purificazione dell'impero sta per Giuliano il compito di cui è stato investito dagli dei. Nello studio di Giorgio Scrofani si illustra per quali vie la nozione di purità rituale e di purezza morale agisca in Giuliano in funzione di un'identità che resiste alla combattività cristiana per mantenere inviolata quella che per l'imperatore ne è l'essenza stessa: l'ellenismo. Su questo terreno, sul possesso dell'eredità dei greci, si confrontano cristiani e non cristiani.
Catalogo della mostra, Milano - Beni Culturali Cappuccini Onlus, Museo 29 novembre 2009 - 21 marzo 2010.