Ermes Maria Ronchi passa in rassegna tutte le presenze di Maria nel Nuovo Testamento e le commenta in un'ottica esistenziale e spirituale. A chi apre i vangeli, Maria appare figura di frontiera: madre di cielo e di terra. Il suo cammino tocca le regioni del cielo: va dalla riflessione alla contemplazione alla dossologia. D'altro canto, il cammino della donna di Nazaret tocca anche le regioni della terra: diventa subito servizio all'uomo che rischia di smarrirsi, si fa generazione, accoglienza e cura della vita. In questa duplice dinamica, Maria diventa paradigma di apertura e porta di umanità: lei, la prima della lunga carovana dei credenti che attraversa la storia, si pone al servizio tanto della Gloria quanto della vita. Devozione a Maria non può dunque significare estetismo o sentimentalismo. Sarà invece rispetto, difesa, amore della vita. E sarà invito a denunciare tutto ciò che offusca l'immagine dii Dio, tutto ciò che attenta alla dignità di qualsiasi figlio o figlia, tutto ciò che conduce verso la diminuzione dell'umano.
«La fede e la carità resero Pier Giorgio Frassati attivo e operoso nell'ambiente in cui visse, in famiglia e nella scuola, nell'università e nella società; lo trasformarono in gioioso ed entusiasta apostolo di Cristo, in appassionato seguace del suo messaggio e della sua carità. Il segreto del suo zelo apostolico e della sua santità è da ricercare nell'itinerario ascetico e spirituale da lui percorso; nella preghiera, nella perseverante adorazione, anche notturna, del Santissimo Sacramento, nella sua sete della parola di Dio, scrutata nei testi biblici; nella serena accettazione delle difficoltà della vita anche familiari; nella castità vissuta come disciplina ilare e senza compromessi; nella predilezione quotidiana per il silenzio e la "normalità" dell'esistenza». (Giovanni Paolo II).
"A tutte le persone, ovunque siano, a tutti i popoli, a tutta la terra, la pace sia con voi. Questa è la pace del Cristo risorto, una pace disarmata e una pace disarmante, umile e perseverante. Proviene da Dio. Dio che ci ama a tutti, incondizionatamente". Queste le parole con cui Robert Francis Prevost - sacerdote agostiniano e primo Papa americano - ha esordito affacciandosi in Piazza San Pietro. Una nomina che ha sorpreso molti e generato la speranza nel cuore dei fedeli; non da ultimo per il nome scelto, Leone XIV, un chiaro riferimento al pontefice fondatore della Dottrina sociale. Statunitense ma con radici missionarie in America latina, Prevost godeva della massima fiducia di Francesco. Da monaco agostiniano dal carattere riservato, è stato chiamato a Roma da Papa Francesco per assumere un ruolo strategico: prefetto del Dicastero per i Vescovi. In questa posizione chiave ha gestito centinaia di nomine episcopali, contribuendo a formare una nuova generazione di pastori più aperti, meno giudicanti e più vicini alle ferite della gente. Una "fucina di riforme" in linea con il programma bergogliano, che ha trovato in Prevost un esecutore fedele e attento. Queste pagine ne raccontano, la vita, gli anni in Perù, la sua riconosciuta capacità di dialogo e le sfide, su tutte quella della pace, che dovrà affrontare nei prossimi anni. Prefazione del card. Pietro Parolin.
Un volume illustrato inedito per la proclamazione a santo del giovane Carlo Acutis (1991-2006), realizzato in collaborazione con la famiglia. Un libro emozionante e unico nel suo genere, che racconta la straordinaria vita di un giovane contemporaneo diventato simbolo di fede e speranza. Attraverso nuove testimonianze da parte di chi gli è stato vicino e un ricco corredo fotografico, questo volume ripercorre i momenti più significativi della sua esistenza, dal suo amore per l'Eucaristia alla sua passione per la tecnologia usata come strumento di evangelizzazione. Una narrazione coinvolgente che mette in luce gli insegnamenti e la spiritualità di Carlo, capace di parlare al cuore di tutti, ma soprattutto dei giovani. Un'opera da collezione per ispirare nuove generazioni a camminare nella luce della fede.
Un piccolo libro per la guida alla preghiera del Rosario.
Non c’è festa tanto manomessa e profanata quanto il Natale, ed è la prima festa del cristianesimo: evento che dovrebbe essere il più significativo per la stessa umanità. Ritorniamo a scoprire il valore e la bellezza del dono e della gratuità. Dipende da noi reagire alla situazione del paese; da noi deve riesplodere la coscienza. Allora non solo avremo scoperto nuovamente la nostra dignità, ma di essa potremo fare una bandiera, e così, salvando precisamente il Natale, avremo salvato noi stessi.
Adamo visse veramente 930 anni? Se non si può pronunciare il nome di Dio, come facciamo a chiamarlo? Perché i profeti sono spesso arrabbiati? Perché Gesù spiega le parabole solo ai suoi discepoli e non a tutti? Perché Gesù
è risorto di notte, senza che ci fosse qualcuno a vederlo? La tradizione ebraica ritiene che il modo migliore per accostare la sapienza della Scrittura sia quello di porre interrogativi al testo sacro. In questo volume il lettore viene condotto per mano dai bambini alla scoperta della Bibbia e dei suoi misteri; il tutto in 110 domande attinte “dal vivo” dell’esperienza quotidiana di una catechista e di una mamma.
Roberta Taverna, sposata e madre di due figli, è insegnante di Religione nella scuola secondaria di primo grado e collaboratrice parrocchiale. Per le Edizioni San Paolo ha curato i testi
di una serie di mappe bibliche per la catechesi e, insieme al marito Filippo Serafini, ABC per capire il mondo di Gesù (2005).
Descrizione dell’opera
Cosa deve fare il bravo "chierichetto" sull’altare? Cosa sono e come si chiamano gli oggetti che vengono utilizzati nel servire la Messa? Perché i colori delle vesti mutano nel corso dell’anno? Il sussidio vuole essere una piccola guida ai ministranti per il servizio liturgico. Mesaretim è infatti parola ebraica che traduce: "coloro che prestano servizio". L’edizione si presenta completamente rinnovata nelle immagini – ora disegni a colori –, aggiornata nei testi e nel progetto grafico.
Nel dicembre 2024, il Vaticano ha presentato la nuova edizione dell'"Ordo Exsequiarum Romani Pontificis", il libro liturgico che regola le esequie del Romano Pontefice della Chiesa Cattolica. Benedetto XVI aveva già avuto un addio semplice, come desiderava, e Papa Francesco ha ulteriormente semplificato il rito.
Quando si parla della celebrazione eucaristica, il punto di partenza tende a essere quello del presidente della celebrazione. Questo libro, invece, assume il punto di vista del fedele al duplice scopo di: essere uno strumento per il popolo di Dio, affinché possa in autonomia accedere a un percorso semplice ma consistente di formazione alla celebrazione eucaristica; essere una guida per tutti coloro chiamati a tenere percorsi di catechesi e formazione sulla messa. Oggi, infatti, le persone faticano molto a partecipare a qualcosa di cui non capiscono il senso: da qui anche molta della disaffezione che provano i fedeli verso le nostre liturgie. Comprendere meglio le dinamiche che sono insite nella celebrazione può aiutare popolo di Dio e ministri a non aver bisogno di creatività selvaggia ma piuttosto a vivere al meglio ciò che la celebrazione già offre.
È la quarta enciclica del pontificato di Jorge Mario Bergoglio e il Papa la pubblica in uno dei momenti più drammatici per il genere umano. Il Pontefice chiede, attraverso il documento dal titolo Dilexit nos (Ci ha amati), di cambiare sguardo, prospettiva, obiettivi, e recuperare ciò che è più importante e necessario: il cuore. Il testo sarà pubblicato il 24 ottobre, nell'anno delle celebrazioni per il 350° anniversario della prima manifestazione del Sacro Cuore di Gesù del 1673. Invito alla lettura di don Morand Wirth. Postfazione di don Rossano Sala.
Orgoglio contro umiltà: è la grande battaglia che ognuno di noi è chiamato a combattere nel proprio cuore. In questo nuovo volume, il Card. Angelo Comastri ci offre preziosi e saggi consigli affinché in questa lotta a prevalere sia l'umiltà. Come emerge dalle tante e significative testimonianze riportate nel testo, l'umiltà è la virtù degli intelligenti, mentre l'orgoglio è il comune difetto degli stupidi e dei presuntuosi. Le persone intelligenti infatti capiscono che il limite appartiene all'umano e ritengono l'orgoglio semplicemente ridicolo. Il grande filosofo e matematico Blaise Pascal affermava: «L'ultimo passo della ragione è quello di riconoscere che c'è un'infinità di cose che la sorpassano». Scegliamo allora l'umiltà come stile di vita, perché ci fa aprire il cuore a Dio e ci fa tendere le braccia verso di Lui per aggrapparci all'unica Roccia che non traballa e all'unico Amore che non tradisce. In un mondo in cui sovrabbondano i ciarlatani dell'umiltà, questo libro ci esorta ad essere umili veri.