Il Rosario, da sempre considerato una preghiera popolare dedicata alla Vergine, è molto di più: è la celebrazione di Cristo e dei testi biblici, una preghiera di lode e di intercessione. È una preghiera molto antica. Essa deriva dal bisogno di esprimere la propria devozione alla Madonna e di interiorizzare ciò che viene espresso attraverso le parole.
Giovanna Gelfusa era una madre di famiglia semplice e illetterata, ma di grande umiltà e carità, a cui Dio ha donato un carisma profetico straordinario. I messaggi, che attraverso di lei Gesù e la Santissima Vergine hanno donato, sono "richiami d'amore", affinché la Chiesa progredisca nel suo cammino spirituale con maggiore consapevolezza del ruolo del Cuore Immacolato di Maria per la salvezza di ciascuno e del mondo intero. L'Autore di questo libro fa parte dell'Associazione Betania, guidata inizialmente da Gianna ed ora da sacerdoti e laici. Il Movimento Mariano Betania Ecclesiale conta numerosi gruppi di preghiera in Italia e all'estero, e ha sede a Zagarolo (Roma). La chiesa del Centro Betania è stata elevata a Santuario del Cuore Immacolato di Maria il 6 gennaio 2016. Gradualmente si delinea un disegno del Cielo: che i messaggi a noi donati mediante Gianna raggiungano il mondo intero.
Il libro nasce dall'esperienza di più di 30 anni di pellegrinaggi ai santuari mariani ed è animato soprattutto da due finalità. La prima è custodire la dimensione prioritaria del pellegrinaggio che è la preghiera, la seconda è prendere coscienza che quando andiamo in pellegrinaggio entriamo a far parte di un popolo che ci ha preceduto e ha tracciato una storia. La storia del «popolo di Lourdes» inizia quando l'Immacolata chiama una giovane ragazza: da qui nasce la chiamata, a tutta la Francia e al mondo intero, a pregare, a fare penitenza, a intercedere per il Papa, «a costruire una cappella e andare in processione». Lourdes, osservava papa Giovanni Paolo II, è «la cattedra di una singolare scuola di preghiera, in cui Maria insegna a tutti a contemplare con ardente amore il volto di Cristo». Prefazione di Michel Daubanes..
Il Nuovo Testamento è molto sobrio nel parlare di Maria e lei stessa è quanto mai essenziale. Nei vangeli di Marco e di Matteo non dice neppure una parola. Nel vangelo di Luca prende la parola quattro volte, e due in quello di Giovanni. Dunque, sei volte in tutto. Davvero essenziale! Ragione in più per dedicare la massima cura alle parole di Maria e lasciarsi interpellare dalle pagine di questa narrazione in cui l'autrice, con leggerezza e originalità, cattura l'attenzione e ci fa sentire straordinariamente vicina l'esperienza di vita e di fede della Madre di Dio. Le sei parole di Maria sono parole vive, che continuano a nutrire la vita della Chiesa, la preghiera liturgica e la vita spirituale dei fedeli. Sono parole che sgorgano dall'Immacolata, dalla piena di grazia e di bellezza, parole che danno voce e carne alla Parola.
La Madonna si pone come modello insuperabile per tutti coloro che vogliono percorrere l'arduo, ma luminoso cammino della santità. «Se volete avere - scrive sant'Ambrogio - il ritratto vivo della santità e d'ogni virtù contemplate Maria». Ella è la lampada luminosa a cui tutti devono rivolgere lo sguardo. Guardiamo con gioia le ricchezze della Madre, perché possano diventare anche le nostre; meditiamo i suoi privilegi, che danno dignità alla nostra povera vita. Quello che ci viene detto dalle litanie, è solo una parte delle lodi che il cuore dei figli innalza alla Mamma celeste. La devozione popolare le dedica il mese dei fiori, il mese della speranza. Maggio, infatti, è il mese che, all'agricoltore, fa pregustare il futuro raccolto. La Madonna ci dona la speranza che la nostra vita, pur con le inevitabili difficoltà, porterà frutti buoni per il cielo.
La trattazione di questo volume sul rapporto di Maria con la Trinità si articola in tre momenti: la ricostruzione degli snodi della sua vita attraverso i vangeli; la sottolineatura delle sue qualità umane di donna e di madre; la particolare presenza come madre di Cristo e madre della Chiesa nella celebrazione eucaristica. Appoggiandosi soprattutto sull'insegnamento degli ultimi tre pontefici, Luigi Maggiali intende portare all'attenzione del lettore ciò che il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo hanno operato nella Vergine Maria, in modo che anche la pietà popolare di carattere mariano possa soffermarsi sull'azione divina in lei. Un'antologia di testi, alla fine del volume, permette al lettore di conoscere da vicino i testi ufficiali del magistero della Chiesa.
Storia avvincente, quella della Madonna che scioglie i nodi. Una devozione che sta facendo il giro del mondo, con tappe di cuore in cuore. L'autore desidera raccontare scene di vita domestica, ecclesiastica e sociale, pubblicando questo volume, scritto prevalentemente accanto al tabernacolo. Entusiasmante focus sui protagonisti, con affascinanti contesti storici e geografici, tanto quasi da percepirne profumi, colori e sfumature. I personaggi s'incaricano di accompagnarci, con dialoghi che coinvolgono appassionatamente. Un inno a Gesù, per manifestare il senso di gratitudine, per il dono della comune Madre Tre Volte Ammirabile, che ci rende fratelli, tra noi e con Lui. In appendice contiene la Novena a Maria che scioglie i nodi.
Attraverso questa devozione, molto cara a Papa Francesco, il lettore potrà sperimentare, pagina dopo pagina, l'affidamento a Maria dei nodi che vivono nel nostro cuore e di "tutti i grovigli delle nostre miserie che ci impediscono di unirci a Dio, affinché Lei li sciolga e ci avvicini al suo figlio Gesù".
Attraverso queste pagine, che accompagnano l'omonima Mostra itinerante, ripercorriamo insieme i momenti in cui Maria, Madre di Gesù, ha rivelato la sua identità, regalandoci la possibilità di imprimerla in un oggetto così piccolo e semplice come una medaglia che, nel tempo, ha protetto, guarito e convertito un numero inestimabile di cuori e sofferenti.
Attraverso le pagine di questo libro il desiderio di Dio di abitare fino in fondo le nostre storie trova nei brani biblici, nelle riflessioni spirituali, nei colori e nelle forme che artisti diversi nel corso di sette secoli hanno usato per raffigurare Maria di Nazaret, una via preziosa per parlare al nostro cuore.L'incanto dello sguardo fiducioso di Maria ci aiuta a compiere un cammino per ritrovare la speranza e affidarci alla promessa antica e sempre nuova che è l'amore di Dio per ciascuno di noi.La concretezza di una vita, quella di Maria, donna del suo tempo e dell'oggi, ci guida attraverso immagini toccanti ad assaporare la tenerezza divina, lasciandocene avvolgere.
La città di Aparecida, in Brasile, sorge su una collina nella valle bagnata dal fiume Paraíba. Il centro deve la sua fama di "capitale della fede" perché in esso sorge il grande Santuario mariano di Nostra Signora Aparecida che attira tutto l'anno milioni di pellegrini dall'intera America latina. La devozione alla Madonna Aparecida risale ai primi del 1700, in seguito al ritrovamento di una piccola ma preziosa statua di terracotta della Vergine Immacolata, impigliata nella rete di alcuni pescatori. Da quel momento si susseguono grazie e miracoli attribuiti alla presenza mariana e la fama del luogo cresce e si diffonde. La prima cappella costruita sul posto lascerà spazio nella seconda metà del XX sec. all'attuale grandiosa Basilica inaugurata nel 1967 che accoglie ogni anno migliaia e migliaia di pellegrini. È il più grande Santuario mariano del mondo.
Il libro intende esplicitare il senso del più noto principio balthasariano, quello mariano (il sì docile e incondizionato di Maria al disegno salvifico del Padre per mezzo del Suo Unigenito), principio fondante tutta la realtà cristiana, la natura, i ministeri della Chiesa, come "la sfera onnicomprensiva" della vita del Popolo di Dio e di ogni credente. L'interesse su tale principio oggi è ampio e diffuso, specie in riferimento al ministero ordinato nella Chiesa Cattolica. Balthasar fa continui riferimenti a questo principio, sia per la sua riflessione mariologica sia per la ministerialità nella Chiesa; le frequenti citazioni dai suoi testi consentono di "lasciare la parola" al teologo svizzero perché si possa cogliere meglio il suo pensiero.