Un messaggio universale di saggezza, serenità e introspezione per far fronte alle avversità di un tempo, quello attuale, estremamente difficile. Una mappa per orientarsi nella geografia del Vangelo così da scoprire, o riscoprire, qualcosa in cui credere. Anche a distanza di anni dalla sua scomparsa, avvenuta nel 2012, i lettori del cardinal Martini, credenti e non, non cessano di rinnovare il proprio interesse verso i suoi scritti.
Per incontrare il volto vivo di Gesù, i Vangeli continuano ad essere la fonte a cui non si può rinunciare. Vanno dunque indagati e ascoltati. Ne La lettura infinita, il Card. Tolentino aveva elaborato una riflessione contemporanea sul complesso tema della lettura. In questo secondo saggio, propone un itinerario cristologico essenziale, in sette tappe, scandite soprattutto, ma non solo, da brani del Vangelo secondo Luca. Ogni capitolo rappresenta un tentativo di lettura del testo evangelico così come si presenta. Punto di intersezione tra il divino e l'umano, il volto di Gesù ci viene continuamente incontro, ci spinge alla ricerca, ci induce a aderire a Lui, soprattutto attraverso l'esperienza che si compie nella maturazione della lettura e nel dinamismo della fede. Sondando i testi, ci si addentra nel mistero di quel volto che rimane una sfida. Interrogare i Vangeli è un compito che investe ogni generazione di credenti.
La notte può contenere momenti di disorientamento e di chiarezza riflessiva, perdite difficili e sorprendenti nuovi inizi; può metterci in contatto con le domande che riguardano l’identità (chi siamo in noi stessi e in rapporto con gli altri), la realtà (che cosa viviamo e che cosa vorremmo vivere), il significato (perché siamo qui e qual è lo scopo di ciò che ci accade), la comunità (alla quale apparteniamo) e il tempo (quando accadranno sviluppi positivi). Per ciascuna di queste domande, che hanno una rilevanza sia individuale che sociale, il volume esplora storie e riflessioni che possono aiutare a coltivare e vivere la speranza. È difficile definirla, la speranza, così come è difficile definire l’amore. È più facile conoscerla vivendola.
Note sull'autore
Luca Badetti insegna al John Felice Rome Center della Loyola University Chicago. Coniugando la sua formazione in teologia, psicologia clinica e disability studies, con la sua esperienza di leadership comunitaria inclusiva, propone un approccio alla crescita individuale e sociale attento ai bisogni psicologici e spirituali della persona. Ha scritto Io Credo in Te (San Paolo, 2021).
Don Pasqualino di Dio, a partire dalla sua esperienza di esorcista diocesano, ha realizzato questo libro con l'obiettivo di aiutare i fedeli che si accostano al sacerdote per ricevere preghiere di liberazione e di esorcismo. L'ha concepito come un piccolo ausilio e stimolo per la preghiera quotidiana, fondamentale per la liberazione, incentrata sulla parola di Dio: uno scudo per difenderci dai dardi infuocati del maligno (Ef 6,10-18). Il libro propone un itinerario spirituale che si sviluppa in quattro settimane: la settimana del perdono, quella della liberazione, quella della guarigione e quella della consolazione. Il percorso di ogni settimana ruota attorno al triduo pasquale della passione, morte, sepoltura e risurrezione di nostro Signore Gesù Cristo, il mistero principale della nostra salvezza e della nostra fede. Il libro, nella sua semplicità e immediatezza, fa pervenire a uno stile nuovo di preghiera, necessario per scacciare efficacemente il maligno. Presentazione di don Gabriele Amorth.
Camminare insieme non è un esercizio facile. Soprattutto se ci è richiesto di condividere la strada con coloro che sentiamo estranei, o magari col me stesso che non accetto. D'altra parte, fare sinodo non è stare in un cerchio chiuso, ma esporsi al cambiamento della vita, uscire, andare incontro, accettando che le cose si modifichino per fare spazio all'altro. Sperando alla fine di riscoprire Dio, il grande desa­parecido del nostro tempo. Come per la bicicletta, solo finché sia­mo in movimento possiamo restare in equilibrio. È una legge della fisica che vale anche per la sinodalità: fermarsi equivale a cadere. Solo il movimento, che si sviluppa col procedere missio­nario, assicura l'equilibrio pastorale delle nostre Chiese.
Dal Golgota, dove fu crocifisso, Gesù lanciò forse il suo ultimo sguardo "terreno" non solo sulla Città Santa, ma su tutta l'umanità dolente che guardava senza ancora capire. La presente Via Crucis e le meditazioni che seguono nascono proprio percorrendo il selciato che conduceva al luogo del Cranio: la "Via Dolorosa", come tradizionalmente è identificata, nella quale Cristo abbraccia la croce per noi. È con l'auspicio che possano partecipare del clima spirituale in cui il Santo Sepolcro e Gerusalemme tutta sono immersi, che Massimo Tellan dona pagine ispirate e sentite ai suoi lettori, per vivere la Via Crucis non solo come momento di preghiera, ma anche come occasione per fare memoria del dono inesauribile che, lungo quella via dolorosa, si preparava per noi. Un cammino, quello proposto dall'autore, arricchito ulteriormente dai brani degli inni che si cantano ogni pomeriggio con la processione francescana nella Basilica del Santo Sepolcro, qui riportata e adattata per l'oggi. Dal selciato di Gerusalemme, seguendo le orme del Maestro, possiamo imparare a percorrere le tante strade del mondo cui siamo chiamati, le nostre vie dolorose che non comprendiamo; davanti agli occhi però avremo sempre una risposta, mite e potente, che si offre di consolare le nostre paure e i nostri dolori: è Gesù che, anche quando su di noi grava la croce, insegna al cuore come restare in alto, all'anima come volare libera.
«La sinodalità non è tanto il diritto di parlare, ma il dovere di ascoltare: ascoltare lo Spirito; ascoltare i fratelli; ascoltare lo Spirito ascoltando i fratelli». Così il cardinal Mario Grech, nella sua Prefazione, a ricordare come solo dall'ascolto possa venire un dialogo profondo, sincero e non scontato, quello stesso cui invitano gli autori di questo pamphlet in forma di "novena". «Le novene» - ci dicono - «nella tradizione popolare sono sempre state una forma di preghiera comunitaria semplice e profonda, che sosteneva la speranza, segnava non solo il senso di un'attesa, di un auspicio o di un ringraziamento, ma anche il ritmo comune, il passo del pellegrinaggio nel tempo ed era un concreto aiuto a stare esistenzialmente concentrati. E la preghiera è l'unica possibilità che abbiamo per inoltrarci in questo percorso di Chiesa, per mantenere la direzione e sostenerci lungo il cammino». Come usare questo libro, perché non vada perduto? «Sarebbe bello che oltre alla lettura, alla riflessione e alla preghiera personale, qualche sua pagina venisse letta e pregata in un gruppo, in una comunità, in una piccola o grande assemblea e favorisse una condivisione di pensieri, di speranza, di propositi in un percorso di "conversione" comunitaria». Prefazione di Mario Grech.
“Durante l’anno 2008 ho cominciato a ricevere tramite locuzioni, nel mio cuore, la storia della Vergine Maria riguardante la vita della santa famiglia a Nazareth… Sono stata subito colpita, come non mai, da questa commovente storia che la Vergine Maria mi faceva l’onore di rivelarmi. Fin dall’inizio, a contatto con la sacra famiglia, mi sono trovata immersa in una felicità tutta particolare… Che famiglia! Che esempio di amore, di dignità e di reciproca tenerezza!” (Rosa)
Note sull'autore
Rosa, madre di famiglia italiana ma residente in Francia da molto tempo, riceve messaggi dal Cielo (da Gesù e Maria, dagli angeli e dai santi) da più di vent’anni. Guidata da un padre spirituale italiano, ha dato vita a molte iniziative per l’evangelizzazione e per diffondere le richieste del Cielo, tra cui la fondazione di un’associazione, di gruppi di preghiera, di una famiglia spirituale, di una piccola rivista mariana e di un sito internet (http://lesapotresmisericordieux.jimdo.com). Scrivendo nella preghiera, ha pubblicato diversi libri di spiritualità sia in francese sia in italiano.
«Da sempre ho amato viaggiare alla scoperta di luoghi nuovi, assaporandone la ricchezza e la bellezza tra paesaggi, storia, arte e cultura. Un mio caro zio di Udine si presentava a Padova suonando il campanello per "rapirmi" e portami senza preavviso a [...] scoprire le meraviglie nascoste di città o paesini vicini». Con queste parole don Davide Banzato, volto noto e amato della televisione e sacerdote da decenni impegnato con l'Associazione Nuovi Orizzonti fondata da Chiara Amirante, ci introduce in un libro che è un percorso nelle vite di tre straordinari personaggi, tutti francescani, che hanno, ciascuno a suo modo, cambiato il mondo: san Francesco, sant'Antonio e san Pio da Pietrelcina. Prendendo spunto dal fortunato programma televisivo "I viaggi del cuore", in onda su Canale 5, don Davide racconta la vita dei santi, i luoghi dove hanno lasciato una traccia indelebile e un poco anche di sé, della propria avventura spirituale sulle tracce dell'Assoluto. Il libro è arricchito da riflessioni di Chiara Amirante, che traduce per ciascuno di noi, per la nostra vita non sempre facile, gli spunti forniti dai tre santi e dalle loro vite dedicate all'Amore.
Un'inedita e sorprendente lettura della storia dei discepoli di Emmaus, immagine del tuo cammino, della tua vita. Questo libro scaturisce dall'esperienza e dalla convinzione che il noi precede l'io, che il camminare assieme semplicemente perché si è uomini e donne che cercano amore e felicità condividendo la propria umanità e quella di Gesù, è ciò che qualifica il camminare stesso. Il mio io non è solo mio, ma anche tuo, e il tuo io è anche mio. Ci apparteniamo anche se non ci conosciamo. «Questa riflessione e frutto di molte letture certo, ma soprattutto frutto di quella lettura continua, paziente e talvolta impaziente che faccio del testo unico e multiforme e sovente abissale che è la "mia" vita».
«Ci auguriamo di aiutare i cristiani a situare nel quadro di una relazione con Dio quelle esperienze importanti che sono la malattia e la guarigione. Che cosa infatti rivelano della nostra condizione? Qual è la funzione positiva che esse possono svolgere nella prospettiva della nostra salvezza?».
Descrizione
Queste pagine pongono le basi di una teologia cristiana della malattia, della sofferenza, ma anche della guarigione e della salute. Jean-Claude Larchet realizza una sintesi formidabile e senza precedenti, basandosi sugli insegnamenti originali e fondanti degli antichi Padri della Chiesa, letti sul fondo della sacra Scrittura.
L’autore, filosofo e teologo francese, aspira a dischiudere o a richiamare quelle prospettive che possono aiutare l’uomo e la donna di oggi a comprendere in un’ottica spirituale la malattia e le diverse forme di sofferenza che vi sono collegate. Vuole altresì aiutare a comprendere il senso profondo delle terapie, dei modi di guarigione e della salute stessa, collocando tutto questo in una cornice più ampia di quella generalmente offerta dalla nostra civiltà, che è dominata dalla tecnica e da uno sguardo piattamente orizzontale sull’esistenza.
"Nella Sapienza di un povero l'autore cerca di far rivivere l'esperienza delle notti trascorse dal santo a La Verna contemplando il mistero delle stimmate" (C.M. Martini). Con una scrittura essenziale, attraverso semplici pagine di esperienza quotidiana, Éloi Leclerc, frate minore francese scomparso nel 2016, ci guida al centro della vocazione evangelica di Francesco d'Assisi, a quel cuore incandescente che ancora oggi non smette di interrogare e di provocare quanti si fermano ad ascoltare la sua voce. Comprendiamo così che la parola del vangelo, quella parola che ha stravolto e plasmato la vita di san Francesco, si rivolge anche a ciascuno di noi, per fare della nostra vita un canto di lode a Dio che ci dona ogni bene. Ci troviamo di fronte ad un classico che da più di cinquant'anni non smette di affascinare e accompagnare intere generazioni di lettori. Questa nuova edizione rivista e aggiornata è preceduta da un'introduzione di Enzo Bianchi, priore di Bose e grande amico di Francesco d'Assisi.