Descrizione
È un testo teatrale sulla tolleranza, sul rispetto della diversità che significa saper vedere, al di là delle sovrastrutture esteriori, l’identità basilare della natura umana. Racconta le avventure “tinte di giallo” di quattro amici undicenni - Marco, Luca, Tommy, Anna - e del loro compagno di classe Manoj che, per far parte del loro mondo, per avere la loro amicizia mette in atto un piano geniale. Il concorso, a partire dall’albo illustrato, darà modo ai bambini di provare sulla propria pelle il significato delle tematiche affrontate. Un testo teatrale permette, infatti, una grande immedesimazione da parte loro: in particolare i bambini hanno bisogno di identificarsi nei personaggi e nelle trame che leggono, soprattutto quando trasmettono valori fondamentali. «Il mio braccio sopra il tuo» ha vinto la prima edizione del Concorso Nazionale di Drammaturgia «Michele Mazzella», presieduto da Gigi Proietti.
Punti forti
• Il testo è collegato al concorso promosso da Soleterre- strategie di pace ONLUS, con il sostegno di Paoline Editoriale e il patrocinio del Ministero per la Cooperazione Internazionale e l’Integrazione e della Fondazione della CEI Migrantes.
• Essendo un testo teatrale, permette ai bambini di immedesimarsi e identificarsi nei personaggi.
• La tematica dell’inclusione scolastica e sociale di bambini stranieri o con disabilità è molto attuale oggi in Italia.
• La diversità, l’«altro», sono valori che contribuiscono a rendere la vita più varia e più bella.
Destinatari
• L’albo illustrato si rivolge a bambini di età tra i 9 e gli 11 anni
• Scuole e insegnanti e catechisti che vogliono affrontare questi problemi in modo dinamico attraverso l’azione teatrale
Autore
Pier Paolo Frigotto è insegnante di Liceo. Ha realizzato con i suoi allievi numerosi progetti scolastici in diversi settori (cortometraggi, spot, documentari) per i quali ha ottenuto lusinghieri riconoscimenti. Ha ideato e curato con le scuole il progetto Il Decalogo oggi. Un cammino di libertà (ed. Paoline) che presenta i comandamenti a livello interdisciplinare.
Illustratrice
Francesca Vignaga ha maturato la sua esperienza artistica soprattutto nel campo dell’illustrazione per l’infanzia. Ha ottenuto numerosi premi e riconoscimenti a livello internazionale: la selezione alla mostra “Le immagini della fantasia” di Sarmede, il Primo premio al concorso “Il gabbiano Jonathan Livingston” a Torino nel 2002, il Secondo premio ad “Illustrissimi: acqua” di Riccione nel 2005, il Terzo premio al concorso Baraccano di Bologna nel 2007 e il Terzo premio a “Scarpetta d’oro” nel 2010. Per Paoline ha illustrato Le dieci Marie. Ha al suo attivo pubblicazioni in Italia e all’estero, e realizza laboratori di pittura e di riciclo creativo.
Un piccolo libro per un grande testimone, Giovanni Paolo II, il papa oggi beato, l'"atleta di Dio" che Vittorio Messori ricorda nella sua ultima notte dolorosa domandandosi: "Chi è, davvero, colui il cui respiro difficoltoso si leva da quel letto di ospedale?" è la croce a dare senso a tutto. Come scrive nell'introduzione Luigi Negri, "la croce è la radice della dignità dell'uomo". Ecco perché a un certo punto papa Wojtyla esorta: "Ciascuno di noi, guardando Cristo crocifisso, ritrovi la propria grandezza e la propria dignità". Una raccolta di testi, anche inediti e mai tradotti, dai pellegrinaggi polacchi a una preghiera in forma di poesia: "Accogli coloro che accettano la croce, coloro che non la capiscono e coloro che la evitano... accetta l'uomo!" Con testi di Vittorio Messori e Luigi Negri.
Il "saluto" è un'esperienza quotidiana, ma è anche parte della stessa essenza dell'uomo: il suo ingresso nel mondo, il suo “essere con gli altri", sin dall'infanzia è sancito da questo gesto elementare, pre-linguistico. Salutare, e ricambiare il saluto, è espressione del riconoscimento, sociale e affettivo.
I lineamenti per una fenomenologia del saluto si trovano nelle pagine di Massimo Giuliani, esplorando ciò che esso ha di persistente pur nella diversità dei modi e nell'oscillare dei significati: dall'essere in relazione al colmare una distanza, dal salutare per primi al congedarsi per sempre nell'ultimo saluto. Alcuni esempi, e un moltiplicarsi di riflessioni, in cui traluce la profondità di questo atto.
Sulle radici bibliche e rabbiche dello scalmo ("pace" e "bene") si sofferma Paolo De Benedetti, gettando luce sul nostro debito - talvolta impensato - verso la tradizione, nel senso ebraico della parola: ciò che si tramanda come in una catena.
La morte ha sempre rappresentato un grande problema in tutte le epoche. In questo piccolo libro si parla del nostro confronto con la morte, dei nostro immergerci ultimo in Dio, anticipato e pregustato in qualche modo dal nostro immergerci in Dio nell'eucaristia. Cogliere il passaggio supremo della nostra esistenza in questa luce dell'amore di Dio può aprire prospettive nuove a tante persone che sono oggi alla ricerca di un senso ultimo che sfugge loro.
Il libro prende in considerazione il quarto comandamento – «Onora il padre e la madre» –, i cui destinatari sono i figli adulti, ai quali viene ricordato il dovere di provvedere ai genitori anziani.
Non si tratta, perciò, dell’obbedienza ai genitori da parte dei figli in età infantile o adolescenziale, ma della necessità di raccogliere la saggezza e l’esperienza di cui i genitori sono depositari. Onorare i genitori significa rispettare le proprie origini e, in definitiva, comprendere e radicare meglio anche la propria identità.
Peculiarità di questo volume (come degli altri della collana) è la pluralità delle prospettive: la norma divina è considerata non soltanto dal punto di vista strettamente religioso, ma anche da quello letterario, etico e sociologico. Un punto di vista inedito è poi quello cinematografico, che prende le mosse dai film che compongono il Decalogo del regista polacco Krzysztof Kieslowski (1941-1996).
Il testo è scritto a più mani da autori competenti nelle singole discipline.
Il libro prende in considerazione il sesto comandamento – "Non commettere atti impuri" –, al centro del quale c’è il rapporto di coppia uomo-donna: è possibile viverlo in modo fedele?
Per costruire una relazione vera occorre percepire l’altro non soltanto come oggetto di desiderio, ma soprattutto come dono. Volere bene può comportare anche fatica e pazienza; il comandamento esorta quindi ad avere il coraggio di amare fino in fondo e prospetta un compito: educare a riconoscere l’altro come persona, cioè nella sua autentica alterità.
Peculiarità di questo volume (come degli altri della collana) è la pluralità delle prospettive: la norma divina è considerata non soltanto dal punto di vista strettamente religioso, ma anche da quello letterario, filosofico, etico e sociologico. Un punto di vista inedito è poi quello cinematografico, che prende le mosse dai film che compongono il Decalogo del regista polacco Krzysztof Kieslowski (1941-1996).
Il testo è scritto a più mani da autori competenti nelle singole discipline.
Punti forti
L’originalità della lettura dei comandamenti.
La notorietà di alcuni degli autori.
Il progetto editoriale si basa su un progetto scolastico che è stato finanziato della Presidenza del Consiglio dei Ministri (Dipartimento per i Diritti e le Pari Opportunità) e che ha vinto inoltre, con menzione speciale, il premio «Lavoriamo insieme» del Ministero per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione e del Ministero per le Pari Opportunità.
Destinatari
Studenti delle medie superiori; docenti.
Operatori pastorali, gruppi biblici, educatori.
Curatore Pier Paolo Frigotto, laureato in lettere e in giurisprudenza, insegna italiano e latino presso il liceo «Guarino Veronese» di San Bonifacio (Verona). Ha all’attivo numerosi progetti scolastici in diversi settori (mediometraggi, cortometraggi, spot, documentari) con i quali ha ottenuto lusinghieri riconoscimenti.
Autori Massimo Bardin, professore di filosofia presso il liceo «Guarino Veronese» di San Bonifacio, si occupa principalmente di filosofia morale, nell’ambito delle pratiche filosofiche. È membro della Internationale Gesellschaft für Philosophische Praxis di Gerd Achenbach.
Olinto Brugnoli, giornalista e critico cinematografico, è delegato regionale per il Veneto del CISCS (Centro internazionale dello spettacolo e della comunicazione sociale) e membro del Comitato di direzione della rivista EDAV (Educazione audiovisiva).
Barbara Mapelli è docente di pedagogia delle differenze di genere presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca, dove dirige il Centro studi Adultità. È inoltre redattrice della rivista Adultità e fa parte del Comitato scientifico della libera Università di Anghiari.
Giuseppe Pellizzaro,sacerdote della diocesi diVicenza e docente di teologia morale presso il Seminario diocesano e la Facoltà teologica del Triveneto. È componente del Comitato etico per la pratica clinica dell’ULSS 6 di Vicenza.
Un'umanità che se ne va in silenzio con il suo vestito buono e tanti pensieri. Purtroppo sono rimasti pochi testimoni di un tempo che ci scivola lontano dagli occhi e dai ricordi. Un "obiettivo" implacabile li ha comunque fissati come monumenti da non dimenticare nelle opere quotidiane e così infatti può accadere che Pier Paolo Zani ci appaia al di là dell'obiettivo, instancabile nel tempo.
Questo CD contiene poesie scelte e lette da Pier Paolo Pasolini: "Il canto popolare", "Le ceneri di Gramsci", "La terra di lavoro", "La Guinea" e "Meditazione orale". I primi quattro testi sono stati registrati nel 1962, il quinto nel 1970.
Le grandi nazioni moderne si sono costituite intorno a patti sociali e politici che ne hanno stabilito le regole di convivenza, costituendone l'anima più profonda, il tessuto destinato a garantirne coesione, integrità e durata. "Patto" è tuttavia anche un termine biblico fondamentale che rimanda alla relazione verticale tra il credente, o la comunità dei credenti, e Dio. Proprio un patto è infatti alla radice della tradizione ebraica e cristiana, così come all'origine di tante comunità di fede. In un tempo di grande crisi e incertezza come il nostro, il volume propone una riflessione a più voci - tra teologia, filosofia, etica, politica e attualità - per una rivisitazione anche critica di alcuni principi-chiave della nostra vita di cittadini e di credenti.