Il testo racconta le Apparizioni della Madonna avvenute dal 1981 al 1983 a Kibeho, in Ruanda. I veggenti sono tre ragazze. In realtà furono di più, ma soltanto queste tre furono ritenute autentiche anche se può esserci del vero anche negli altri giovani veggenti, ma a causa di alcune contraddizioni sono stati esclusi.
Queste Apparizioni si differenziano da quelle avvenute in Europa per alcuni aspetti. L’Autore ne spiega il motivo adducendo realtà culturali differenti a cui la Madonna cerca di uniformarsi per essere compresa.
I messaggi della Madonna vertono sempre sul bisogno di conversione, di penitenza, di preghiera.
Le Apparizioni precedono di alcuni anni i fatti sanguinosi del genocidio in Ruanda. Le ragazze, infatti, ebbero una visione profetica di quei massacri. Videro scorrere fiumi di sangue, persone che si uccidevano a vicenda, corpi decapitati, cadaveri abbandonati, un baratro spalancato, violenze orribili.Tutte cose che poi si verificarono.
Kibeho non fu risparmiata dal genocidio. Più di 10.000 Tutsi rifugiatisi nella parrocchia di Kibeho furono massacrati nell’aprile 1994 e quelli asserragliati in chiesa furono bruciati vivi. Un anno dopo, più di 8.000 Hutu furono massacrati sulla piazza stessa delle Apparizioni. Le vittime del genocidio accertate furono 3.070.000
Il riconoscimento ufficiale delle Apparizioni di Kibeo da parte della Chiesa avvenne nel 2001.
punti forti
Testo interessante per la conoscenza di Apparizioni diverse da quelle che si conoscono avvenute in Europa. Il contesto della cultura africana cui si adatta la Madonna nelle sue Apparizioni. Apparizioni come “profezia” del genocidio delle etnie Hutu e Tutsi che si verificherà alcuni anni dopo.
destinatari
Quanti si interessano delle Apparizioni della Madonna nel mondo.
autori Angelo Maria Tentori, docente presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Vicenza, appartiene all’Ordine dei Servi di Maria. Ordinato sacerdote nel 1959, ha svolto il suo ministero in Italia, Messico, Stati Uniti, Sud Africa e Australia. Teologo specializzato in mariologia, conduce su Radio Maria programmi mariani. Per Paoline Editoriale Libri ha pubblicato: La Madonna a Ghiaie di Bonate? Una proposta di riflessione (Milano 1999), La bella Signora delle Tre Fontane. Storia della Vergine della rivelazione (Milano 20003), Sorriso tra gli abeti. La Vergine dei poveri di Banneux (2004), La tutta misericordiosa. Le Apparizioni di Pellevoisin (2006).
No existe en la historia de la literatura una parábola más sencilla y luminosa que la de Sherezada y Sahrigar para explicar la razón de ser de la ficción en la vida de los seres humanos.
Para Sherezada contar cuentos que capturen la atención del Rey es cuestión de vida o muerte. Si Sahrigar se desinteresa o se aburre de sus historias, será entregada al verdugo con las primeras luces del alba. Ese peligro mortal aguza su fantasía y la lleva, sin saberlo, a descubrir que el mundo de la ficción es, como el mundo real, uno, diverso e irrompible. Cuando el rey Sahrigar perdona a su esposa es alguien al que los cuentos han transformado en un ser civil, sensible y soñador.
MARIO VARGAS LLOSA
La figura del contador de historias, el teatro y la lectura se funden en esta versión del gran clásico de la literatura, que fue representada en Madrid, Sevilla y Tenerife. En Las mil noches y una noche Mario Vargas Llosa nos acerca a uno de los personajes literarios más seductores y perennes en todas las lenguas y culturas
Dentro di noi c'è un continuo variare di luce e tenebre. Non dobbiamo stupirci che sia così. È necessario distinguere l’azione di Dio da quella dello spirito del male per fare discernimento tra i moti positivi e quelli negativi che vibrano dentro di noi, per operare una scelta definitiva fra la parte luminosa di noi stessi e quella oscura che sempre ci abita.
Il cardinal Martini torna sul Vangelo di Giovanni – e in particolare sui capitoli finali, in cui si gioca il dramma della fede di fronte a Gesù – per tracciare un itinerario di formazione per l’uomo contemporaneo, alla scoperta di quegli atteggiamenti lumi nosi, che costituiscono un antidoto al male e al disorientamento dei nostri tempi.
Un cammino di discernimento interiore, che attraverso l’evangelo si confronta in modo speciale con alcuni grandi pro tagonisti dei racconti della Passione e della Risurrezione: figure illuminanti co me Pietro e la Maddalena, ma anche figure enigmatiche come Pilato e i sommi sacerdoti.
Dal suo ritiro di Gerusalemme, Martini ci regala ancora una volta pagine di grande sapienza umana e di intensa spiritualità.
Nel 1861 si forma il Regno d'Italia: dopo molti secoli di frammentazione statale la penisola è così riunita in un'unica compagine, i cui territori vengono completati nei dieci anni seguenti. È un evento rivoluzionario, vissuto in questi termini dai contemporanei, in Italia e fuori d'Italia. In questo libro l'autore analizza il lungo processo di formazione del movimento nazionale, dai primi slanci patriottici di fine Settecento alle organizzazioni insurrezionali, ai tentativi rivoluzionari della prima metà dell'Ottocento fino all'anno cruciale del regno.
Come e perché pregare? Carlo Maria Martini tocca uno dei temi più importanti non solo per il cristiano ma per chiunque si trovi ad affrontare le innumerevoli circostanze della vita. “La preghiera” scrive il Cardinale “è la risposta immediata che ci sale dentro il cuore quando ci mettiamo di fronte alla verità dell’essere, momenti in cui ci sentiamo come tratti fuori dalla schiavitù delle immanenze quotidiane”. Ma la preghiera è anche “la forza che si oppone alla paura di cambiare, di lanciarsi su nuove vie.”
Un piccolo ma prezioso volume - rilegato e realizzato in carta pregiata - che si propone come un'idea regalo per il prossimo Natale. Il testo raccoglie una riflessione del card. Carlo Maria Martini e uno scritto di Pietro Messa sulla festa più bella dell'anno. In appendice: alcuni brani scelti dalle Fonti francescane, per aprire spazi di riflessione e di preghiera sul mistero della Natività.
Il libro raccoglie nove racconti di diversa ispirazione e un breve saggio sulla morte.
Dà il titolo un fantasy ambientato in una Sicilia un po’ medievale e un po’ no (il suo riferimento è l’opera dei pupi), la cui protagonista è una Bradamante stracciona, alle prese con l’invasione musulmana, l’Inquisizione e il martirio delle streghe.
Il secondo racconto attraversa il Mediterraneo, il terzo parla di un’orrenda mutilazione. Il quarto e il quinto sono collegati tra di loro e sono trasposizioni reinventate di due morti vere, quella di Zi’ ’Ngiulillo (Zio Angelo De Mari) – sacerdote morto con i garibaldini sul Volturno – e quella del fratello di mio nonno, Enrico Ventrone – detto il Professore, perché conosceva a memoria il dizionario di latino – fucilato dai tedeschi per aver avvertito e fatto fuggire dei ricercati. Poi ci sono alcune storie contemporanee e un lungo racconto forse di fantascienza.
E, infine, un saggio sulla morte. Perché un saggio sulla morte? Perché tutte le storie raccontate dagli uomini, dalle donne o dai bambini, dall’inizio del mondo, parlano della morte, anche quelle dove la morte non compare, dove tutto va bene. Perché la nostra capacità di raccontare nasce per ingannare l’attesa della morte, la coscienza che siamo mortali.
Questa coscienza l’abbiamo solo noi. Qualche volta ce ne dimentichiamo, ma in realtà essa è sempre con noi, come un avvoltoio sulla spalla. O forse come un angelo custode, perché, se ne fossimo privi, tutto sarebbe insulso, privo di senso. È questa la dannazione, ma anche la meraviglia, di essere uomo. O donna. O bambino.
Silvana De Mari
L'AUTORE
Silvana De Mari è un medico. Un medico che scrive. Ha un figlio, un marito, una sorella, nipoti, alcuni amici e dei vicini di casa. Vive in mezzo ai boschi e alle vigne. Ha un cane e lo porta fuori tutte le mattine, in mezzo alle vigne e ai boschi. Possiede un minuscolo frutteto e sa potare. Tra i suoi libri, ricordiamo i fantasy di straordinario successo: La bestia e la bella, L’ultimo elfo, L’ultimo orco, Gli ultimi incantesimi, il saggio Il drago come realtà (tutti editi da Salani) e il romanzo Il gatto dagli occhi d’oro (Fanucci).
Dieci magnifiche storie illustrate sul tema della Stella Cometa, che sviluppano i valori tipici del Natale: il Grande che si fa Piccolo, il vero valore del dono e della tradizione, l’accoglienza degli ultimi, il rinnovamento...
I personaggi che popolano le storie sono sempre legati al Natale: presepe, angeli, pastori e vedono, tra i protagonisti, quasi sempre lei, che queste storie ce le viene a raccontare: la Stella Cometa.
Destinatari:
Un libro per tutta la famiglia: tante storie a tema natalizio da condividere insieme, grandi e piccini.
Gli autori Maria loretta Giraldo, nata a Padova, vive e lavora sulla Riviera del Brenta. Scrive da sempre filastrocche che compaiono in molti libri di lettura per le scuole elementari. Le sue favole sono state pubblicate sul Messaggero di Padova. Per San Paolo ha pubblicato tutti i libri della collana JAM delle avventure di Anna, la storia della Madonna, La chiamarono Maria (2006) e I Santi. I miei primi amici (2009).
Francesca Assirelli, nata a Napoli, ha studiato presso l’Accademia delle Belle Arti della sua città, conseguendo il diploma in pittura. Nel 2005 ha vinto premio come miglior albo illustrato 8/12 anni al concorso internazionale “Sulle ali delle farfalle” di Bordano.
Topino Blu è il protagonista di questo racconto per i più piccoli, il quale riceve una lettera da un’amica che lo invita a passare da lei il Natale.Topino Blu le prepara una bambola costruita con degli oggetti che i suoi amici del bosco scovano in giro. Quando il topino intraprende il viaggio per andare dall’amica, incontra uno a uno i suoi amici e restituisce gli oggetti che aveva ricevuto precedentemente, perché si rende conto che in quel momento sono più utili a loro.
Quando ormai è nei paraggi della capanna dell’amica,Topino Blu guarda sconsolato quel che resta del regalo e non lo trova per niente speciale. Lo abbandona così per strada. A quel punto compare l’amica, commossa per l’arrivo del topino. Lo accompagna nella capanna e gli fa conoscere i suoi ospiti inattesi: una famigliola stanca per il viaggio, che non aveva trovato un posto dove andare.
Si scopre così che si tratta di Maria, Giuseppe e Gesù Bambino. Anche Gesù ha bisogno di un pezzo del regalo speciale che Topino Blu corre subito a recuperare.
non è per caso che ho fatto questo lungo, lungo, lungo viaggio, pervenire nella capanna in ciMa alla collina, dove Mi aspettava la pecora rina.
Per portare il mio regalo speciale e augurare a tutti buon natale!
Punti forti
Tenero racconto sul Natale, con partenza laica.Alla fine viene presentata la Sacra Famiglia. Linguaggio fresco e spontaneo, adatto ad affrontare nel modo giusto il tema della solidarietà e dell’empatia.
Ottimo regalo in occasione del Natale.
destinatari
Tutti i bambini dai 4 ai 7 anni, loro genitori e parenti.
Insegnanti di religione di scuola materna e primo ciclo delle elementari.
Autrice Maria Cristina Cesana si occupa di animazione alla lettura e costruzione del libro, tenendo corsi e laboratori in scuole e biblioteche, per bimbi, genitori, insegnanti e nonni. Scrive e illustra tutte le storie per i suoi laboratori. Collabora con il Centro Diurno Costa Bassa al laboratorio I nonni raccontano e conduce il gruppo di teatro dei burattini dei Nonni Mangiafuoco, per i quali scrive e sceneggia vecchie storie e fiabe da tutto il mondo.
Illustratrice Chiara Balzarotti tiene laboratori di attività manuali per bambini presso scuole materne e primarie, ludoteche, biblioteche e corsi di aggiornamento per insegnanti della scuola materna e primaria. Collabora con il Parco della Fantasia dedicato a Gianni Rodari, del comune di Omegna.
Dal Vaticano II abbiamo imparato a sentire Maria più vicina: non più un modello inarrivabile, da contemplare, lontana dalle fatiche e dalle incertezze, ma una donna che, attraverso la fatica di accogliere il mistero, è diventata segno di consolazione e di sicura speranza per i credenti.
Queste undici meditazioni propongono appunto l’esperienza di Maria di Nazaret e, in essa, le caratteristiche del cammino di fede di ogni cristiano: la fatica di credere e di aprirsi al mistero, ma soprattutto l’ascolto orante della Parola e l’abbandono in Dio per lasciare spazio alla sua volontà.
Nel libro la vita di Maria è messa a fuoco attraverso alcune istantanee che – attingendo e commentando sia passi del Vangelo che dei documenti del concilio Vaticano II – evidenziano gli atteggiamenti interiori profondi della Vergine, come il silenzio, la fede, il servizio, la preghiera, la speranza, la gratitudine, la gioia; da essi scaturiscono il servizio, la tenerezza di madre e la carità.
Lo stile è quello che ben conoscono i lettori di Anna Maria Cànopi: sobrio, semplice, ma intenso e ancorato alla Parola di Dio.
AUTORI
Anna Maria Cànopi
è abbadessa dell’abbazia benedettina «Mater Ecclesiae» sull’isola di San Giulio (Novara). Già conosciuta e apprezzata per la sua collaborazione all’edizione della Bibbia CEI e alle edizioni ufficiali del Messale e dei Lezionari liturgici, è voce autorevole nell’ambito della spiritualità biblica, liturgica e monastica. Numerose le sue pubblicazioni di ampio respiro ecclesiale.
Il mondo attuale appare profondamente scosso alle radici, fra violenza politica, insofferenze etniche, grandi migrazioni, crisi di valori. Ma certe situazioni che vive l'uomo contemporaneo trovano inaspettate analogie con altri periodi storici, che Carlo Maria Martini, nelle riflessioni raccolte in questo volume, individua nell'antica storia ebraica e negli anni più lontani del Cristianesimo. Attraverso un'attenta analisi che dagli Atti degli Apostoli affonda fino al Libro dei Giudici, affiorano in superficie epoche di profonda transizione, segnate da forte instabilità. La rilettura dei testi e l'interpretazione di passi chiave, porta Carlo Maria Martini a vedere nelle comunità delle origini tra il primo e il secondo secolo dopo Cristo un esempio di creatività e di impegno nell'apostolato particolarmente attuale. Soprattutto per la ricerca di valori comuni capaci di ridefinire, nelle turbolenze di età aspre e contrastate, le modalità di una convivenza. Il compito dell'evangelizzazione si prefigura oggi, nel libro di Martini, all'altezza di quelle stesse sfide che le prime comunità affrontarono reinventando le forme del messaggio cristiano in vista della costruzione di inattesi modelli di vita.
E' la riproposizione di una celebre "lettera pastorale" dell'allora arcivescovo di Milano sulla Parola di Dio. "Ci sono nella Parola di Dio tanti spunti che parlano immediatamente all'uomo, trovano direttamente la via del cuore e generano una coraggiosa volontà di servire l'uomo. Accogliere questi spunti significa lavorare per il vero bene dei fratelli».