Nel contesto attuale di crisi, di odio, di disprezzo della condizione umana, il presente volume si sofferma a riflettere sul significato e sul valore della dignità. La dignità è premessa e condizione di uguaglianza e al tempo stesso di diversità, è espressione di solidarietà e fondamento di libertà. Ragionare sulla dignità di fronte al terrorismo, alla violenza, all'intolleranza, alle degenerazioni dell'economia finanziaria, alla corruzione, allo sfruttamento dei più deboli, al dramma della morte, è un diritto e dovere di tutti per rivendicare e difendere la nostra umanità.
Sotto la cupola di vetro della Royal Albert Hall, nel cuore pulsante di Londra, due uomini giocano a tennis nel silenzio di una sala da cinquemila persone, vuota. Derek Morgan, trader di una grande banca americana, può avere per sé qualsiasi posto. È uno che può tutto. All'italiano che saltella dall'altra parte della rete, Massimo De Ruggero, sta per annunciare che tornerà alla casa madre di New York e che ha scelto lui come successore: significa cinquanta milioni di dollari all'anno e un potere enorme, superiore a quello di qualunque politico. Quando è partito da Roma, Massimo voleva salire in alto, fino alla cima della piramide, e vedere il futuro prima degli altri. Adesso ce l'ha fatta, la City è ai suoi piedi. È arrivato il momento di volare, ma la caduta è iniziata da tempo, e lui lo sa bene. Ha capito che la finanza non è soltanto un vertiginoso gioco di prestigio, il livello dello scontro si è alzato oltre i limiti, e quello per cui si lotta non è più un profitto con molti zeri. È la sopravvivenza dell'Occidente così come lo conosciamo. Si dice sempre che i tessitori del nostro destino non hanno volto, che il loro trucco più diabolico è farci credere che non esistano. Guido Maria Brera ce li mostra per la prima volta da vicino, portandoci esattamente al centro della zona grigia dove nascono le decisioni, dove si esercita l'unico vero potere del nostro tempo. Questo è il romanzo che vi fa vedere dall'interno il ciclone che sta arrivando e dal quale nessuno potrà ripararsi.
Quando riceve una lettera di minaccia con un ragnetto al posto della firma, Felicito Yanaqué non perde tempo e va alla polizia di Piura a sporgere denuncia. È proprietario di una ditta di trasporti, ha una moglie, due figli, e una giovane amante di nome Mabel: ha faticato troppo per lasciare che adesso qualcuno gli porti via tutto e, più di ogni altra cosa, a spaventarlo non sono certo i ricatti, ma il disonore. A Lima, intanto, Rigoberto, a un passo dalla pensione, viene chiamato a fare da testimone a Ismael, il suo datore di lavoro che sposerà in gran segreto la domestica Armida, per impedire che il suo patrimonio venga dilapidato dai figli. Al ritorno dal viaggio di nozze, però, Ismael muore e Armida, spaventata dalle pressioni degli eredi, scappa a Piura, dalla sorella. Sta a Rigoberto mantenere la promessa fatta da testimone e sistemare la faccenda.
Agata è una delle prime martiri della Chiesa. Giovane e bella, ha testimoniato con forza e coraggio la fede in Cristo. Sotto la sua potente protezione la città di Catania, dove visse e dove è onorata in modo particolare, è stata salvata da terremoti, eruzioni e pestilenze. A lei ricorrono tanti fedeli, fiduciosi di ottenere, per sua intercessione, i doni della grazia divina.
"Io sono io, ma sono anche come la mamma quando faccio il pane con lei e sono come il babbo quando raccolgo le foglie con lui..." Nelle pagine possiamo giocare a scoprire quel pezzetto dell'altro che resta nel piccolo protagonista dopo ogni incontro. Tanti tasselli colorati che arricchiscono e fanno crescere. Poi il vento porta via ogni cosa, ma niente è perduto... Il cuore sa tenere tutto. Età di lettura: da 3 anni.