Este estudio centra la atención en seis casos protagonizados por católicos que intentaron compaginar el evolucionismo y el cristianismo. Son los casos que han sido y continúan siendo citados siempre que se exponen las relaciones de la Iglesia católica con el evolucionismo. Esos seis autores defendieron que evolucionismo y cristianismo son compatibles. No fueron los únicos que pensaban así, ni mucho menos. Pero tuvieron un eco bastante fuerte.
Este estudio reconstruye, a partir de los documentos de los archivos vaticanos de los que ahora se disponen, lo que realmente sucedió: quién actuó, por qué motivos, cómo sucedieron los acontecimientos, qué decisiones finales se adoptaron, cómo se llevaron a la práctica; todo ello, colocando a protagonistas y documentos en su contexto histórico.
Mariano Artigas (1938-2006) fue profesor de Filosofía de la Ciencia en las universidades de Barcelona y Navarra, y miembro de la Académie Intemationale de Philosophie des Sciences. Autor de numerosas publicaciones sobre ciencia y religión, entre las que destaca The Mind of the Universe (2001), preparó una importante trilogía sobre Galileo: Galileo en Roma (2003, con W. R. Shea), Galileo Observed (2006, con W. R. Shea) y Galileo y el Vaticano (2008, con M. Sánchez de Toca).
Thomas F. Glick es profesor de Historia en la Boston University. Se ha ocupado extensa-mente de la recepción del darwinismo en el mundo ibérico. Ha sido editor de The Comparative reception of Darwinism (1988, 2ª ed.), The Reception of Darwinism in the Iberian World (2001), A recepcao do Darwinismo no Brasil (2003) y The Reception of Charles Darwin in Europe (2 vols., 2008).
Rafael A. Martínez es profesor de Filosofía de la Ciencia en la Universidad Pontificia de la Santa Cruz (Roma). Se ocupa de los aspectos históricos y epistemológicos de los conceptos científicos. Es autor de Immagini del dinamismo fisico: causa e tempo nella storia della fisiia (1996) y de diversos estudios sobre Galileo y Darwin.
«Torniamo a pensare!
Domande e risposte, per smettere di essere passivi.
Il sonno della ragione, oltre a generare mostri, produce il suicidio, morale e culturale, mentre ci si illude di essere vivi.
Poiché la finzione è uno dei mali maggiori del nostro tempo, Per ragionare si propone come un antidoto.
Vademecum per resistere e andare avanti.
Sapendo che solo la vista dell'orizzonte mostra la dimensione reale di ogni cosa.
E di ogni speranza.»
Viviamo assordati da contrapposizioni politiche di facciata, urlate quanto vuote: impigliati in una melassa di pettegolezzi, personalismi, scandali di ogni genere, false paure. Tutto questo ci fa rimuovere i nostri veri interessi, le sfide del presente e la costruzione di un futuro migliore. Mentre le decisioni vengono prese da altri, senza che ne siamo consapevoli.
Con semplicità ed efficacia, Mario Capanna ci dice che dobbiamo tornare a essere protagonisti delle nostre esistenze, e non solo consumatori passivi di merci, di notizie, di intrattenimenti. Che dobbiamo interrogarci sul mondo che ci circonda, sulle sue storture, le sue ingiustizie, le sue assurdità – a volte ridicole, a volte crudeli.
Possiamo e dobbiamo individuare gli imbecilli, i prepotenti, i banditi. Dobbiamo essere soggetti attivi, sulla scena di una politica rigenerata, non fatta di leader e di partiti più o meno geneticamente modificati, ma di persone e collettività, di cibo e ambiente, di affetti, di lavoro. Di prospettive.
Su tutto questo, scrive Mario Capanna, dobbiamo ricominciare a ragionare. Per camminare eretti.
Il presente volume si divide in due parti: la prima è un percorso attraverso la tradizione. Ambrogio, Benedetto, Brigida di Svezia e Alfonso Maria de Liguori sono santi dell'agire cristiano. In epoche di crisi essi han mostrato che il cristianesimo può essere «norma di vita», guida per dare un'impronta più autentica alla storia cristiana. I pastorelli di Fatima, proclamati santi da Papa Francesco il 13 maggio 2017, santa Faustina Kowalska, Madeleine Delbrel e Padre Pio, canonizzato da Papa Giovanni Paolo II il 16 giugno 2002, sono piuttosto un richiamo. Nel tempo della transizione che portava alla fine dell'epoca moderna, con la loro vita e i loro messaggi essi hanno trasmesso il richiamo di Dio e hanno dato, per così dire, dimensioni più ampie alla storia dell'uomo. Questa non è circoscritta alla terra, ma si apre al mondo di quel Dio che è venuto sulla terra proprio per riprendere i fili della sua comunione con gli uomini.
Un testo sul rapporto medico-paziente, dedicato a tutti i medici che con i loro pazienti parlano delle cose della vita.
Dalla metà degli anni '80 il quadro dei rapporti internazionali si avviò verso rapidi mutamenti. Il piano per il disarmo mondiale proposto da Gorbaciov mise in gioco l'assetto bipolare tradizionale, ma non prefigurò ancora il suo superamento, possibile, per i federalisti, solo attraverso la creazione della Federazione europea e il rafforzamento delle altre grandi unità regionali. Di fronte ai grandi rivolgimenti nell'Est europeo e al crollo del Muro di Berlino, i federalisti sottolinearono la necessità di una accelerazione nella costruzione del potere politico europeo, non previsto dall Atto Unico, mentre i governi, con il Trattato di Maastricht, fissarono tappe precise per la creazione della moneta europea. Per i federalisti si trattava di sfruttare questo successo strategico per conseguire l'obiettivo politico, lo Stato europeo, anche prevedendo un nucleo federale, al fine di superare le resistenze dei paesi contrari o non ancora pronti alla cessione della sovranità. Albertini morì senza aver visto la realizzazione della moneta europea ma la battaglia a cui ha dedicato la sua vita continua, così come i suoi scritti continuano ad alimentare if dibattito sugli aspetti teorici e strategici del federalismo come strumento per superare la divisione del genere umano.
Le vite commoventi dei santi e beati degli ultimi due secoli, raccontate con parole semplici ed immagini forti. Perché lo scopo della nostra vita è tendere alla santità. Trenta profili di Santi e Beati, alcuni noti altri meno, vengono presentati in questo libro quali esempi luminosi di eroismo e carità nei riguardi dei malati. In questi fratelli essi videro di continuo il volto di Gesù uomo sofferente e verbo incarnato.
L'isola senza memoria di cui si parla nel libro è l'isola di Goli Otok in Croazia, divenuta tristemente nota per la presenza di un gulag jugoslavo destinato a ospitare gli oppositori al regime di Tito. Qui, dopo la rottura tra Stalin e Tito del 1948, vennero infatti deportati molti dei comunisti vicini alle posizioni staliniste. Il totale dei detenuti politici fu di circa 30.000 (circa 300 gli italiani), 4.000 circa i morti per torture o pestaggi. Solo nel 1956 l'isola cessò di essere un campo di 'rieducazione politica'. Ma per molti anni questa realtà non ebbe alcuna pubblica denuncia, non c'è stato un solo testimone che abbia consegnato quei fatti alla memoria. La conoscenza di Ligio Zanini, un poeta che fu prigioniero nel campo, pone all'autore una domanda ineludibile: come era stato possibile non sapere cosa era accaduto in un luogo così vicino alla sua casa? Assistiamo così, pagina dopo pagina, al nascere di una coscienza che si forma, per caso e per ostinazione, circoscrivendo il tema della responsabilità individuale di fronte agli eventi della storia.
"Li appoggio perché almeno una volta nella vita spero di vedere una riforma che cambia gli italiani, e non gli italiani che cambiano una riforma"; cosi Indro Montanelli spiegò il suo consenso ai referendum elettorali. Che cosa si può dire oggi di questa speranza? Qualche anno fa - racconta Mario Segni - un medico che mi assisteva al pronto soccorso del S. Giacomo mi fece un gran complimento: lei è l'unico che ci ha provato sul serio, mi disse. Ma è più facile ragionare con i talebani che cambiare la testa degli italiani. Dunque le speranze di Montanelli sono state deluse e tutto è rimasto come prima? Eppure queste battaglie hanno traversato per due decenni la politica italiana, hanno acceso una straordinaria messe di passioni e di speranze, e hanno portato alla elezione diretta di sindaci, presidenti di provincia e governatori. E nei comuni, dove la riforma si è completata, sono nate figure nuove e un nuovo modo di governare. E quindi qui, anche se forse soltanto qui, "la riforma ha cambiato gli italiani". È una battaglia che dura da vent'anni, un periodo lungo quasi quanto l'era fascista, e non è ancora finita, perché nessuno sa quale sarà la conclusione politica e istituzionale di questa lunghissima transizione. Mario Segni racconta tutta la storia. E dal passato, che ha vissuto da protagonista, cerca lumi per capire il futuro. Un futuro in cui con l'ultimo referendum si è chiusa la spinta popolare alle riforme, e in cui la battaglia istituzionale, più che mai necessaria, non basta più.
«La Caritas in veritate, enciclica tanto attesa e significativamente indirizzata non solo ai vescovi, ai presbiteri, ai diaconi, alle persone consacrate ma anche ai fedeli laici, apre nuove prospettive sul piano ecclesiale e civile. Può essere considerata la magna charta dell’evangelizzazione del sociale di questo inizio di Terzo Millennio e della nuova presenza dei cattolici nella società, nelle istituzioni, nell’economia, nella politica, in una parola, nella famiglia umana, nell’attuale contesto di globalizzazione. […] Si desidera qui, in un primo momento, sottolinearne alcune dimensioni pastorali, dopo averne illustrato brevemente la continuità col precedente magistero sociale e dopo averne tratteggiato la valenza culturale.
Ci si ferma, poi, a presentare le linee portanti di alcune vie dell’impegno dei cattolici nella storia, così come emergono ad un primo approccio».
Dalla Premessa
S. Ecc. Mons. Mario Toso è Segretario del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace. È stato Rettore Magnifico dell’Università Pontificia Salesiana ed è autore di diverse pubblicazioni, tra le quali si ricordano: Umanesimo sociale. Viaggio nella dottrina sociale e dintorni, Roma 20022; Welfare Society, Roma 20032; Democrazia e libertà, Roma 2006.