Lo sapevate che in Trentino, provincia invidiata da molti per la sua ricca autonomia, c'è la più alta percentuale di lettori e la più bassa di frequentatori dei cinema in Italia? Che il 2008, annus horribilis dell'economia mondiale, ha visto in provincia di Trento il minor numero di fallimenti (32) degli ultimi 25 anni? Che le auto hanno un'età media di 6 anni e 6 mesi? Che in un anno si sono spesi per consumi di beni durevoli più di 1.300 euro pro-capite? Lo sapevate che l'età media dei 6.850 cacciatori trentini è di 57 anni? Che in Trentino ci sono 463 piste da sci e la più ripida (66045 di pendenza) è la 3-Tre di Madonna di Campiglio? Il volume, realizzato da tre giornalisti esperti, appassionati di storie e di cifre, è la prima fotografia statistica alfabetica della provincia di Trento, con interessanti confronti (con Alto Adige, Veneto, Lombardia e anche Tirolo e Baviera), articolata in 200 voci con migliaia di cifre su tutte le più importanti realtà e organizzazioni del territorio. 200 "voci" in grado di descrivere con precisione e dettaglio la realtà economica, sociale e culturale del Trentino. Un'opera utile non solo per chi vive in Trentino, studenti e insegnanti in primo luogo, ma anche per chi lo visita, lo ama, o magari lo invidia.
Il modello descritto, ispirato alla tradizione Tavistock, prevede la presenza di un osservatore silenzioso nel lavoro di gruppo e si avvale, nel descrivere ed analizzare le dinamiche di gruppo attivate nella consultazione breve, del contributo di W. Bion, di H. Foulkes e di E. Bick. La presenza dell'osservatore silenzioso in un gruppo, secondo gli autori, sembra contribuire all'instaurarsi tra i membri di relazioni paritarie, utili a promuovere un clima di cooperazione nel processo di trasformazione e cambiamento. La presenza di tale figura sembra, altresì, facilitare e sostenere il lavoro del conduttore, che potrà, nell'incontro con il gruppo, meglio tollerare i conflittuali vissuti emozionali attivati dalla breve durata dell'esperienza e connessi ai complessi movimenti transferali, controtransferali e di identificazione proiettiva. L'osservatore silenzioso, quasi fosse un enzima catalizzante, sembra infatti accelerare "l'evento barometrico" ed, attenuando la funzione direttiva del conduttore, sollecitare il definirsi di una rete intima di comunicazione e di processi transpersonali. Questa speciale condizione consente al gruppo di transitare da arcaiche posizioni di dipendenza e aggressività a posizioni più evolute, caratterizzate dal lavorare insieme al conduttore e non contro di esso, fino a promuovere nel singolo la disponibilità ad apprendere, sentire e pensare ed a percepirsi liberamente nella propria persona fino a diventare se stesso.
Fin dal Medioevo le montagne sono state ricettacolo, o rifugio, per ogni sorta di ribelli: vagabondi, fuorilegge, streghe, eretici, servi fuggiaschi. Niente di più naturale, allora, per quei giovani che l'8 settembre 1943 scelsero la disobbedienza al regime di Salò, che salire in montagna. E in montagna iniziarono a camminare. Per raggiungere la "base", per portare armi e notizie alle altre bande, per procurarsi cibo, fuggire ai rastrellamenti, compiere azioni militari. Gli antichi sentieri di pastori e contadini divennero così protagonisti della lotta partigiana. Su quei sentieri ci conduce oggi Paola Lugo attraverso dieci escursioni, sulla scorta delle parole di grandi scrittori - da Meneghello a Calvino, da Rigoni Stern a Fenoglio - che hanno vissuto e raccontato l'epopea della lotta partigiana, e delle immagini che ne ritraggono i veri protagonisti, spesso dimenticati. Dal Cuneese ad Asiago, fino all'Appennino emiliano, l'autrice ripercorre i luoghi e gli episodi della Resistenza accompagnando l'escursionista-lettore in una serie di itinerari nella natura e nella memoria. Introduzione di Santo Peli.
Abraham Joshua Heschel (1907 - 1972) è stata una figura di spicco della teologia rabbinica del XX secolo. Nel corso della sua vita attraversò diversi campi: dalla filosofia medioevale a quella moderna, dal profetismo agli studi sul chassidismo, dalla teologia alla politica. L'Autore esamina lo sviluppo del pensiero di Heschel individuando cinque momenti - intenzionale, ontologico, teologico, antropologico ed etico -. Nello studio ne confronta il pensiero con quello di altri filosofi contemporanei, specialmente quelli appartenenti al filone fenomenologico ed esistenzialista, privilegiando il legame tra Heschel e Kierkegaard.
La teologia, oggi, ha il compito chiarire come e in che misura il fenomeno religioso abbia un suo posto all'interno della verità rivelata. Soltanto i risultati di questa indagine possono consentire al Cristianesimo di affrontare la comparazione con altre forme religiose guidato dalla consapevolezza di non voler tradire o ridurre il messaggio rivelato, ma semmai di intenderlo in tutta la sua ampiezza. La prospettiva, sottesa alle considerazioni teologiche contenute nel testo, è di carattere trinitario e fa da struttura portante alle argomentazioni. Infatti, i misteri cristiani che vengono ad illuminare il fatto religioso e lo collocano all'interno della storia della salvezza sono che il Padre è origine e fondamento di tutto,il Figlio è redentore universale, lo Spirito vivifica l' intera umanità. Le analisi sono guidate dalla convinzione che soltanto alla luce di fondate e radicate convinzioni, basate sui contenuti della dottrina della fede, è possibile intraprendere forme concrete di incontro, di confronto con i credenti di altre religioni senza indebolire la propria adesione alla fede cristiana ed alla Chiesa, ma con il coraggio di collaborare insieme a loro per la promozione morale e spirituale dell'umanità.
L'approccio clinico a lungo dominante ha spinto la medicina verso una suddivisione in specializzazioni sempre più esatte, ma la medicina moderna ha bisogno di una visione più allargata e di una maggiore attenzione agli aspetti umanistici, senza trascurare quelli scientifici più avanzati. Il volume illustra così il passaggio dalla visione meccanicista di tipo convenzionale alle scienze della complessità: l'intento è quello di accompagnare lo studente di discipline mediche e l'operatore sanitario a rivisitare la problematica frontiera tra salute e malattia. L'autore analizza la "dicotomia" del pensiero medico; illustra come sia possibile descrivere alcune proprietà dei sistemi omeodinamici in forma di algoritmi e reti; cerca di suggerire alcune analogie tra tali modelli e le situazioni fisiopatologiche reali. Il testo riprende gli argomenti sviluppati dall'autore nelle sue ricerche, aggiornati con la letteratura e integrandoli con nuove tematiche. Particolarmente curata è l'iconografia, che utilizza materiale delle lezioni accademiche di patologia e delle conferenze dell'autore sui temi della medicina complementare. Un glossario dei principali termini, infine, aiuta studenti e non specialisti ad avvicinarsi alle nuove frontiere della medicina e a chiarire i concetti e il linguaggio usati.
A ripensarci vi viene da sorridere. La vostra vita è cambiata. Prima di avere un figlio vi spalmavate il pancione di olio di mandorle, giravate per vetrine osservando graziosi completini da neonato, tagliavate la verdura cruda a julienne per far piacere al vostro compagno. Ora di Julien nella vostra vita ce n'è uno solo, ed è il re dei lemuri nel cartone animato Madagascar. Adesso, per far piacere al vostro compagno, nei giorni buoni buttate sul fuoco 4 salti in padella, altrimenti gli urlate di arrangiarsi con una scatoletta di tonno. Per risparmiare tempo non tagliate più le unghie, le mangiate. Le giornate di shopping sono un lontano ricordo. Fare un figlio è come lanciare nel mondo un amo a forma di punto interrogativo. Bisogna essere preparati, raccomanda qualcuno. Per fortuna e purtroppo, per quanto impegno ci si metta, non lo si è mai abbastanza: né a metterlo al mondo, né ad allevarlo quando sarà nato. Ci si sforza di informarsi, confrontarsi, prendere le misure. Ma, come racconta questa guida pratica, quello che si ha in mente prima non corrisponde mai a quello che succederà dopo.
Si tratta di una raccolta di 15 racconti adatti a un pubblico di piccoli lettori.L’autrice prende alcuni dei proverbi e modi di dire più noti della tradizione popolare e li usa come pretesto per creare delle storie,dalle situazioni comiche,i cui protagonisti sono quasi sempre animali,dai caratteri umanizzati,che attraverso le loro avventure fantasiose inducono il lettore a una riflessione sul significato di certe abitudini,tradizioni e comportamenti. Leggeremo allora la storia del lupo Girolamo,accanito fumatore,che con l’aiuto della sua amica volpe riesce a perdere il vizio; leggeremo del maiale Ale amante dell’igiene che per essersi scottato con l’acqua calda ha paura anche di quella fredda; leggeremo del coccodrillo Squillo che aveva un cellulare che trillava in continuazione… e così via. A lato del racconto,un box racconta le usanze di un tempo,per far riflettere i piccoli lettori sui cambiamenti avvenuti in pochi decenni con l’avvento del progresso tecnologico.È un modo per unire due generazioni:i nonni e i nipoti, che attraverso questo libro possono avere uno spunto per raccontarsi e confrontarsi. Inoltre un piccolo riquadro riporta la traduzione in una delle lingue più note della comunità europea di alcuni proverbi utilizzati nel racconto. Il coccodrillo Squillo trattava gli altri animali malissimo e minacciava di mangiarli in un sol boccone. Poi, essendo sempre solo, si pentiva e piangeva lacrime di coccodrillo. PAOLA FONTANA
AUTRICE
Paola Fontana, laureata in Lettere, lavora nell’ambito della musica e del teatro come interprete,autrice e formatrice.Ha collaborato con vari editori tra cui:Paoline Audiovisivi,Marius e Tresei Scuola. È curatrice della collana poetica Infinitamente. Insegna Storia del teatro presso l’Università della Vallesina.
ILLUSTRATRICE
Silvia Crocicchi, diplomata all’Accademia dell’Illustrazione e della comunicazione visiva,ha ricevuto premi e riconoscimenti in diversi concorsi di illustrazione nazionali e internazionali,ha collaborato con: l’Assessorato Pari opportunità della provincia di Venezia,EPOS Edizioni,Paoline (Editoriale e Audiovisivi),Paramica edizioni,Tresei Scuola,con alcune riviste e agenzie di comunicazione.
"Per una volta, ladies and gentlemen, non allacciatevi le cinture. Don't fasten your seat belts. Si parte in treno, la Cenerentola dei trasporti. Si fa l'Italia in seconda classe, per linee dimenticate. Buttate dunque a mare duty free, gate, flight, hostess e check-in. Lasciate le salette business a parlamentari e commendatur. Questo è un viaggio hard, fatto di scambi, pulegge, turbocompressori e carbone. E noi lo faremo, anche a costo di farci sbattere da una squinternata vagona baldracca, un glorioso rudere che cigola e scoreggia sulla rete di ferro, in attesa di rottamazione. "In tasca, un'idea corsara. Percorrere 7480 chilometri, come la Transiberiana dagli Urali a Viadivostok. Una distanza leggendaria, un gomitolo lungo come l'Asia da srotolare dentro la Penisola. Non sappiamo ancora dove andremo e in quanto tempo consumeremo questo buono chilometrico che nessun biglietto può contenere. Sappiamo solo che il nostro è un conto alla rovescia che ci obbligherà a scendere al chilometro zero. Il treno, non l'aereo, ha fatto l'Italia. Un piccolo treno come questo che arranca tra praterie e fichi d'India. Siamo in ballo. Il viaggio comincia." (Paolo Rumiz). Con i disegni di Altan e una premessa del misterioso 740.