Oltre a notizie dettagliate sulla vita del giovane seminarista Rolando Rivi, il volume contiene una lunga serie di testimonianze sul carattere, sul comportamento, sugli ideali, sulla spiritualità del giovane e sui vari episodi che ne hanno caratterizzato la breve esistenza; e soprattutto sulle assurde dolorose circostanze che hanno provocato la sua tragica fine. L'autore ha inoltre evidenziato l'imprevedibile risonanza che la figura di Rolando ha suscitato dopo la sua morte, l'accorrere di tante persone che si sono affidate alla sua intercessione e ancora i convegni organizzati per approfondirne l'intensa spiritualità.
Bianca sa che la danza è il suo destino. Ora deve solo convincere gli altri.
Bianca ha tredici anni e vuole fare la ballerina.
Non è un capriccio, sente che quello è il suo talento, e il suo destino. I grandi si oppongono, ma quando finalmente riesce a convincere tutti, resta un problema: vivere lontano dalla famiglia. Come fare?
Dopo dubbi e riflessioni sarà il papà a decidere: si trasferirà in città insieme a lei, portandosi dietro il suo lavoro di libero professionista. Ma non sa che cosa lo aspetta…
Inizia così per loro una grande avventura di convivenza e conoscenza reciproca, non sempre facile, tra scarpette da danza e tutù, di nuove amicizie e nuovi incontri, ma anche di difficoltà lavorative e scolastiche. Un anno indimenticabile, da cui usciranno entrambi un po’ cresciuti.
Paola Zannoner ci guida nel magico mondo della danza e ci fa conoscere Bianca, una ragazza sognatrice guidata da forte determinazione, e Art, suo papà, che decide di mettersi in gioco pur di supportarla nell’inseguimento di un sogno e nell’inevitabile confronto con la realtà vera. Ne deriva un romanzo appassionante e coinvolgente, una storia sulla fatica di crescere (a qualsiasi età), sul diritto di ognuno di coltivare sogni e sull’importanza della tenacia che serve per inseguirli.
Visioni, interpretazioni, riflessioni e pareri per comprendere se ancora oggi l'arte, la cultura e il turismo sono da considerarsi dei settori strategici nei quali investire.
Il volume si propone come una Guida da affiancare ai cinque anni di cui si compone il progetto Buona Notizia. Si struttura in due parti: nella prima, più teorica, gli autori invitano a riflettere sull'iniziazione cristiana con disabili, mettendo al centro il concetto di inclusione. Nella seconda, più operativa, si chiedono che cosa fare con loro: ripercorrono quindi tutte le tappe del progetto Buona Notizia, mostrando come vivere ogni attività con le varie disabilità e conseguentemente adattarla. E questo non solo per considerare i relativi limiti ma soprattutto per individuare le risorse specifiche e includere i ragazzi disabili nel gruppo prima di tutto aiutando i catechisti a riconoscere con quali disabilità hanno a che fare. Il testo prevede domande, lo schema dell'itinerario, una tabella delle varie disabilità, la narrazione di esperienze dei cinque anni di Buona Notizia e la traduzione delle stesse con i disabili per adattare a loro gli incontri. Età di lettura: da 7 anni.
Quali dilemmi morali sollevano le neuroscienze? Quali provocazioni lanciano alle categorie filosofiche tradizionali? Si può ancora parlare di libertà decisionale e responsabilità personale se i moderni strumenti diagnostici documentano le influenze causali esercitate dal substrato encefalico e dal metabolismo corporeo? La risposta a queste domande esige non solo un'analisi dei concetti-guida che dominano le nuove ricerche, ma anche una diversa ricostruzione del rapporto fra i due mondi - mind e body, pensiero e cervello - cui si è di volta in volta attribuita una separazione, una sinergia funzionale, un'identificazione ontologica.
L'approccio del volume è di ordine narrativo. Mente e cervello sono rappresentati come personaggi in cerca di una trama che sveli i loro caratteri, la loro genesi e le condizioni del loro interagire. Il cinema, quale repertorio contemporaneo di miti, aiuta l'esplorazione. Le pellicole che il libro commenta anticipano intuizioni scientifiche, precedono interventi tecnologici, immaginano l'impatto antropologico delle nuove scoperte, invitano a riportare dati biologici e cifre speculative al mondo della vita, in cui intelletto ed emozioni, ideazioni spirituali e passioni corporee, scelte e affetti si intrecciano e si condizionano reciprocamente.
La mente è un'esistenza corporea che, anche attraverso il cervello, allestisce meccanismi di funzionamento psichico, i quali consentono al soggetto di pensare, raccontare e decidere di sé. L'indagine scientifica non esaurisce pertanto il discorso sulla libertà. Dotarsi di strumenti di lettura propri della critica d'arte e dell'estetica apre feconde prospettive sul delicato terreno di congiunzione in cui corpo e mente, cervello e libertà, scienza ed etica si scambiano le metafore.
Sommario
Introduzione. La bioetica e le neuroscienze. I. La neuroetica: i concetti e i miti soggiacenti. II. Le proprietà del cervello e i privilegi della mente. III. L'identità della persona e l'ambiguità del corpo. IV. Mind-body problem: dualismo, riduzionismo, funzionalismo, determinismo. V. Nozioni da ripensare: materia, sede, empatia. VI. L'emergere della libertà. VII. Estetica e narrazioni, in neurologia. Bibliografia. Filmografia. Indice dei nomi. Sigle bibliografiche.
Note sull'autore
Paolo Cattorini è professore ordinario di bioetica alla Facoltà di medicina e chirurgia dell'Università degli studi dell'Insubria, Varese. Laureato in Medicina e Filosofia, specializzato in Psicologia clinica, ha svolto ricerche in Filosofia della medicina, Bioetica e Medical humanities ed è stato componente di commissioni etiche a livello nazionale e locale. Tra le sue pubblicazioni si segnalano: Bioetica e cinema. Racconti di malattia e dilemmi morali (F. Angeli, 2003); Bioetica. Metodo ed elementi di base per affrontare problemi clinici (Elsevier, 2011). Per EDB ha pubblicato La morale dei sogni. Lo statuto etico della psicoanalisi (1999); I Salmi della follia. Disturbi mentali e preghiere di liberazione (2003). La morte offesa. Espropriazione del morire ed etica della resistenza al male (22006); Un buon racconto. Etica, teologia, narrazione (2007); Estetica nell'etica. La forma di un'esistenza degna (2010).
Per le esigenze del calcolo digitale i modelli matematici devono essere approssimati con "procedure puramente aritmetiche" grazie a "metodi iterativi o per passi successivi". Con queste parole, intorno al 1950, Herman Goldstine e John von Neumann segnalavano l'importanza degli algoritmi iterativi nel calcolo scientifico su grande scala. Essi osservavano pure che, a causa dell'elevata mole dei calcoli, i metodi computazionali sono condizionati da ciò che è effettivamente realizzabile nel tempo e nello spazio di un processo automatico. Da qui nasceva un nuovo orientamento di ricerca basato sull'analisi della complessità dei problemi numerici. Oggi iterazione e complessità sono diventati una chiave per rispondere a due quesiti fondamentali: che cosa, in generale, può essere automatizzato? E come si possono risolvere i più diversi problemi della matematica applicata, ad esempio quelli posti dalla fluidodinamica e dall'elaborazione di immagini, dall'apprendimento automatico e dai motori di ricerca su rete? Questo libro si propone di attraversare uno dei settori più ardui e intricati della scienza del calcolo in una prospettiva originale: si combinano sistematicamente complessità e iterazione e si esplorano i percorsi che legano, per diverse teorie, le motivazioni originarie ai risultati più recenti.
Dopo il "principio speranza" di Ernst Bloch e quello della "responsabilità" di Hans Jonas, un terzo principio si è imposto negli ultimi anni al centro del dibattito filosofico: "il principio dignità umana". Se nei momenti più drammatici del Novecento, di fronte all'orrore dei totalitarismi, si tornò a riflettere sul senso della dignità, non è un caso che agli inizi del nuovo secolo si stia facendo altrettanto. In questo saggio, dopo aver tracciato la storia del concetto da Cicerone a Kant, è messo in evidenza come, dopo la seconda guerra mondiale, la dignità da ideale etico si sia trasformata in principio giuridico presente nella Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo (1948) e in alcune Carte costituzionali. Una trasformazione che ha suscitato interrogativi filosofico-giuridici e ancor oggi, con l'insorgere dei dilemmi bioetici, provoca un conflitto di interpretazioni - proprio perché in quel principio è in gioco la destinazione dell'uomo.
"Ho sentito dire che chi non va a votare priva del diritto di andarci anche tutti gli altri e io, scusatemi, sono vent'anni che sto a casa, quindi sono vent'anni che privo la gente dei loro diritti, e io pensavo, e, vi confesso, penso ancora, che fosse e che sia un mio diritto, stare a casa, e devo dire, scusatemi, che da quando, vent'anni fa, ho smesso di credere che qualcuno che andrà in parlamento farà il mio bene, da quando ho cominciato a pensare che il mio bene era bene non delegarlo a nessuno ma farlo da solo, e che la politica non è una cosa che si fa quando si va a votare, ma che la politica si fa tutti i giorni, e che è politica il modo in cui si parla, il modo in cui ci si muove, che è politica il grado di gentilezza con cui si parla coi propri figli, e coi propri genitori,ecco io sto molto meglio, da quando ho scoperto queste cose." Paolo Nori. Cos'è "Mo mama?" E una disposizione mentale, un modo di vedere il mondo, un metodo che lo scrittore Paolo Nori applica alla sua città, Parma, ai tempi del Movimento 5 stelle, e all'Italia di oggi. Provare a vedere le cose come se le si vedesse per la prima volta. Un libro che diverte e fa pensare a tutto quello che abbiamo perso per strada quando parliamo di politica e di chi ci governa.
Questo libro raccoglie i contributi del Convegno di Studio tenutosi a Milano presso il Centro culturale Angelicum il 31 agosto 2012. Attraverso contributi originali i quattro relatori, uomini e donne provenienti da realtà esistenziali e da esperienze accademiche diverse, hanno sapientemente guidato il numeroso pubblico ad una comprensione approfondita della scelta di vita di Chiara, tanto nelle sue origini quanto nei suoi sviluppi storici.
Il mondo, il nostro mondo, ha bisogno di sogni, di progetti su cui costruire un futuro che sembra sfuggirci di mano. I sogni si fondano su idee e parole forti, radicate nella nostra storia e vita vissuta nell'oggi. Il sogno non sarà allora evasione irresponsabile né fuga dalle fatiche quotidiane, ma apertura di orizzonti, luogo di nuova creatività, fonte di accoglienza e di dialogo. Ecco dunque l'idea di offrire alla comunità civile e religiosa alcune parole che fanno parte integrante dell'esperienza quotidiana di chi vive la città e possono rappresentare prezioso punto di partenza per immaginare, sognare appunto, un futuro più amico.
Simbolismi religiosi in moby dick (la vicenda di Giona)
Nostalgia, malinconia, odio e ricerca della felicità nel capitano Achab
La vita tormentata di Herman Melville tra avventura, narrativa e spiritualità
Libro + Cd
Il libro racconta la storia della nobildonna Elisabetta Maffetti, detta Dandula dal matrimonio con l’anziano Antonio Dandolo, l’ultimo proprietario del Ridotto, la famosa casa da gioco veneziana. Dandula fu una “grande capricciosa”, titolo ricorrente nell’ultimo Settecento veneziano per designare le donne che in realtà si battevano per la propria libertà.
Con la sua inquieta vicenda biografica diede scandalo e fece molto parlare di sé dentro e fuori le aule dei tribunali.
Il libro contiene un Cd, Dieci Arie per Dandula, con musiche di Mozart, Rossini e pagine inedite di Franz Xavier Süssmayr, Joseph Schuster, Johann Gottlieb Naumann, Antonio Rossetti, Francesco Bianchi, Giuseppe Gazzaniga, Michele Carafa de Colombriano, interpretate da Susanna Armani, soprano, e Bruno Volpato al fortepiano.