
Georges Dumézil fu docente di civiltà indeuropea al College de France a partire dal 1948. Proprio la sua perizia nel muoversi nelle aree delle diverse culture antiche lo porta a non abbracciare la teoria che vede la religione dei romani come una semplice prosecuzione di quella dei greci. Essa fu una forma di culto complessa e originale, anche se mediata da altre culture.
La Shoah ha un grande valore educativo: è un paradigma di quanto l'uomo può fare di male, ma anche di bene. Fra coloro che la Shoah l'hanno vissuta, e hanno opposto resistenza al tentativo nazista di trasformare in bestie gli esseri umani, qualcuno è stato capace di esprimere solidarietà e incoraggiamento ai compagni di sventura. I racconti dei sopravvissuti in genere sono una litania incredibile di atrocità. Questo libro, invece, contestualmente alla memoria del male presenta alcune inedite testimonianze di reduci dai lager di sterminio e di prigionia, dove la morale e la dignità umana hanno finito per imporsi contro gli aguzzini.Il filo conduttore che le unisce è la solidarietà, il mutuo soccorso fra internati, il reciproco aiuto, l'affermazione della moralità e della natura del bene.
Destinatari
Il libro è particolarmente indicato ai giovani e a chiunque sia interessato a testimonianze di moralità e di bene nei lager nazisti.
Autore
LUIGI FRANCESCO RUFFATO, francescano minore conventuale, esperto di studi sociali, di teologia e filosofia della liberazione, è saggista e giornalista. Ha pubblicato, fra gli altri, molti studi e saggi su Massimiliano M. Kolbe PATRIZIO ZANELLA, giornalista, ha collaborato con molte riviste, periodici ed emittenti radiotelevisive dedicandosi principalmente alla divulgazione storico culturale.
L'irregolarità del processo intentato a Galileo è un fatto. Nonostante l'Inquisizione si attenesse a una procedura codificata, sulle inesattezze formali del processo la storiografia moderna tedesca ha versato fiumi d'inchiostro. Ma lo sguardo dello storico passa qui dalle inesattezze formali, dalla falsificazione di documenti e dalle lacune del procedimento giudiziario, all'analisi delle stesse basi canoniche di cui si sarebbe avvalsa la sentenza di condanna. Non sono in gioco solo la violazione del diritto e la falsificazione di documenti, ma gli stessi argomenti teologici. Non è mai esistito, in realtà, un decreto di condanna dell'astronomia copernicana come dottrina eretica né un decreto di censura teologica dell'eliocentrismo - per il quale Galileo di fatto fu condannato. Così, si annoda ancora di più l'intreccio di quel processo, ove - commenta l'autore "il falsario è rimasto vittima del falso da lui stesso prodotto". A sfumare sono i contorni fra un'autorità ecclesiastica regista del processo ingannevole contro uno dei fondatori della scienza moderna, e una istituzione vittima dell'aver prestato fede per secoli a questa grande menzogna fondata su presupposti inesistenti. Il seguito della storia è ancora da scrivere, perché nell'imponderabile oscillano conseguenze e giudizi ideologici. I documenti conducono fin qui, ma la ricostruzione di questo grande equivoco spalanca nuove piste di ricerca.
1307-1314: un processo farsa condannò a morte il più potente ordine militare del medioevo. I templari erano ormai diventati uno dei più ricchi gruppi monastico-militari e il re di Francia, bisognoso delle loro ricchezze, sollevò contro di loro un castello di accuse: pratiche omosessuali, riti magici di iniziazione, blasfemia. Un inquisitore francese sottopose i membri dell'ordine a torture e interrogatori pur di ottenere le prove e le confessioni per poter sciogliere il gruppo e incamerare i suoi beni. I templari erano davvero 'banchieri di Dio', maghi o ciarlatani? E' accettabile un procedimento locale che porta alla soppressione di un ordine presente in tutta l'Europa?
Quello dei Cavalieri di Cristo è stato il più enigmatico e controverso esercito di Santa Romana Chiesa. Nati nel 1119 per vegliare sui pellegrini in Terra Santa, i Templari hanno affrontato il Saladino e i Mamelucchi, combattuto battaglie, garantito servizi finanziari a principi e sovrani, costruito imponenti fortezze e straordinarie cattedrali, fino a diventare il più potente ordine monastico degli occidentali. Ma la loro travolgente ascesa si è interrotta sul rogo che il re di Francia fece preparare per Giacomo Molay, l'ultimo maestro del Tempio. E quel drammatico epilogo non cessa di far discutere.
Nel corso della storia gli elementi climatici sono stati la principale causa di morte violenta. Più di lance e spade, più di granate e proiettili, ben più della bomba atomica. Alluvioni, siccità e carestie hanno cancellato interi popoli, il gelo ha costretto armate che parevano invincibili a drammatiche ritirate e le tempeste hanno distrutto flotte che sembravano inaffondabili. Il clima ha ragione di tutto e anche la guerra non fa eccezione. Tra i tanti esempi analizzati dall'autore, quello del 9 a.C. in cui le legioni di Varo, terrorizzate dalla furia divina di un nubifragio, si lasciarono macellare dai barbari senza quasi opporre resistenza. E fu la fine della penetrazione romana nell'Europa centrale.
"L'arte lunga" è la medicina, 'arte della cura' che ha per scopo di tutelare la salute o di ricuperarla quando è perduta. La sua storia è antichissima, forse quanto l'uomo stesso, ed è modernissima, coinvolgendo oggi, come forse prima non mai, la durata e la qualità della vita umana. Lo sguardo di Cosmacini indaga nei fatti e fruga nei concetti, passando in rassegna personaggi, luoghi e istituzioni (medici, ospedali, università) e raccontando di malattie e di paure, di piccoli tentativi e di grandi ideali, sullo sfondo della storia naturale e sociale dell'umanità.
In breve
Dalla peste del Trecento all’Aids, alla Sars e alle altre patologie del nostro tempo, il maggior storico della medicina in Italia racconta come siamo giunti a trattare le malattie dal primitivo empirismo medico fino alle odierne tecnologie, come sono cambiati i luoghi di cura dagli antichi alberghi ai moderni ospedali, come si è modificato il rapporto medico-paziente e medico-società, come i vari modelli di medicina hanno prodotto nei secoli benefici o pericoli, inerzia o sviluppo, stagnazione o progresso. La storia della lotta contro le malattie e delle armi messe in campo a difesa della salute si intreccia con le idee e le culture delle società occidentali in continua trasformazione.
Indice
Prefazione – Introduzione – Parte prima, Alle origini del mondo moderno: un blocco di tre secoli – I. La «gran morìa» del Trecento – II. La «reformatione» ospedaliera del Quattrocento – III. La scienza medica del Cinquecento – Parte seconda, La lenta trasformazione – I. Una età di crisi: 1550-1650 – II. Durante e dopo la rivoluzione scientifica: – III. Prima della rivoluzione politica: gli acquisti del Settecento – Parte terza, La grande instaurazione – I. Dagli Stati preunitari all’Italia unita: l’Ottocento – II. Tra pace e guerre: la prima metà del Novecento – III. Nell’Italia repubblicana: la seconda metà del Novecento – Parte quarta, Verso e oltre il Duemila – I. Nello scorcio del secolo – II. La transizione secolare – III. Alle soglie del nuovo millennio – Non conclusione – Indice dei nomi
Un libro che condensa in un volume mille anni di storia: la verità assai più affascinante della leggenda, gli episodi rimossi o alterati, riportati nella loro giusta luce attraverso l'obiettività dell'analisi, i modi di vita, l'ambiente e le correnti culturali, tornano a occupare un ruolo centrale nella narrazione storica. Per merito delle fonti consultate, non solo austriache ma anche provenienti da tutti quei popoli che ebbero il non sempre felice privilegio di essere sudditi austriaci, la storia di questa grande nazione è vista attraverso i problemi politico-sociali ed economici, non più sacrificati a favore di una oleografica visione di una "Austria felix".