Il dizionario contiene le biografie personali e scientifiche di circa 6500 scienziati e tecnici di vari paesi, epoche e discipline. Le materie trattate vanno dalla matematica alle scienze della natura (astronomia, scienze naturali e biologiche), dalla medicina alla psicologia e all'antropologia; inoltre sono state considerate le scienze sociali ed economiche e l'architettura. Non mancano, a corredo di ciascuna voce, ampi riferimenti bibliografici, indicazioni di formule e teoremi, una fitta rete di rinvii, che consentono al lettore di formarsi un quadro sia del contesto della scoperta, sia delle sue radici e ramificazioni.
Un'opera curiosa e interessante che spazia da stravaganti teorie, spesso elaborate da autorevoli letterati o scienziati, alle terapie alternative (omeopatia, cristalloterapia, iridologia, terapia del colore) e ai loro autori (Bach, Bates), fino alle varie forme di interrogazione del futuro (astrologia, numerologia, divinazione). L'enciclopedia raccoglie 11000 voci, corredate da rimandi e note bibliografiche; circa 30 riquadri di approfondimento e curiosità; oltre 200 illustrazioni. In appendice, la bibliografia generale, l'indice analitico e l'indice dei nomi costituiscono utili sussidi alla consultazione.
Evocando il rogo di Giordano Bruno, il processo a Galileo, le dispute sull'età della Terra, la "guerra delle scimmie" dichiarata dal darwinismo, Claude Allegre narra la secolare vicenda del "lungo addio" tra religione e scienza. Siamo destinati a una secolarizzazione totale della nostra esistenza? O non sono già minacciose le pretese di vecchi e nuovi fondamentalismi? E' possibile un ateismo realmente "scientifico"? In realtà, conclude l'autore, qualunque sia la risposta che diamo a queste domande, resta il fatto che quella di credere o non credere è una libera scelta, forse addirittura il fondamento di qualsiasi "società aperta".
Gli autori svolgono in questo libro un curioso confronto tra i luoghi comuni più celebri, tra cui ovviamente "gli spinaci sono ricchi di ferro", e i dati scientifici. L'analisi e l'ironia vengono usate dagli autori per smontare piccoli e grandi pregiudizi e mettere a confronto le idee della scienza con le imbarazzanti convinzioni della saggezza popolare. Organizzato in ordine alfabetico per parole chiave, il libro può essere letto saltando da una voce all'altra secondo la curiosità e l'umore del momento.
Dalla ruota ai missili e ai robot spaziali: tutte le invenzioni che hanno modificato la nostra vita, ma anche le grandi "bufale", le false scoperte, gli imbrogli, le illusioni...
Gabriele Lolli ha voluto esaminare in questo libro lo "status quaestionis" della filosofia della scienza, un campo che pare oggi dilaniato da un'autentica guerra scatenata dai "relativisti", o "postmodernisti", contro gli assunti realisti. Traccia dunque un panorama sintetico dell'epistemologia contemporanea indirizzato però, con spirito polemico, a spiegare come si sia potuti arrivare a certe degenerazioni delle posizioni relativiste odierne, tali per cui un articolo pieno di sciocchezze, scritto per beffa dal fisico Sokal, ha potuto esser preso per buono.
Si insinua sempre più spesso il sospetto che la scienza stia per esaurirsi, almeno per quanto riguarda le scoperte essenziali. L'autore compie un viaggio fra gli scienziati più discussi e le loro idee su questo tema. Horgan riesce a darci il senso della vertiginosa complessità dei problemi, mantenendo tuttavia il tono di una discussione chiarificatrice e insieme facendoci sentire nei tic, nelle eccentricità, nei rancori, nelle ingenuità, nelle ironie, di quale tessuto si compone la vita intellettuale di alcuni fra i più grandi scienziati di oggi, visitati nel loro habitat.