
L'evoluzione è stata spesso presentata come un meccanismo prevalentemente competitivo. Questa prospettiva ha avuto notevoli effetti sul modo in cui studiamo le scienze della vita e la stessa cultura. Eppure nella storia della biologia c'è molto altro, ci dice Martin Nowak: a qualsiasi livello il mondo animale ha sempre trovato e trova tuttora nella cooperazione un motore evolutivo altrettanto potente. Dai filamenti di batteri, in cui alcune cellule "si sacrificano" per nutrire le cellule vicine, fino al comportamento di alcune specie animali come le api e le formiche, l'altruismo e la collaborazione sono meccanismi che insieme alla selezione agiscono nel processo evolutivo. Fino ad arrivare alla specie più cooperativa, ai "supercooperatori": gli uomini.
Uno dei più brillanti fisici della nuova generazione delinea un nuovo, sorprendente approccio allo studio dell'universo, interamente fondato sulla caratteristica più ovvia e insieme enigmatica del tempo: il fatto di avere una direzione. Ma il dilemma della freccia del tempo non inizia con telescopi giganteschi o potenti acceleratori di particelle. Si presenta in cucina ogni volta che rompiamo un uovo in padella: possiamo trasformare l'uovo in una frittata, ma non la frittata in un uovo. Eppure, nel bizzarro mondo quantistico, che soggiace agli stessi fenomeni, il tempo è reversibile, e la catena degli eventi può essere percorsa a ritroso. La contraddizione insita in questa semplice, umile rottura di simmetria apre lo spiraglio per arrivare a comprendere i misteri del nostro universo - e di altri ancora. La freccia del tempo puntata risolutamente dal passato al futuro, spiega Carroll, deve la sua esistenza a proprietà dello spazio-tempo che precedono lo stesso Big Bang questione che non si poneva ai tempi di Einstein. A conclusione di un'ampia esplorazione dei risultati e dei problemi della termodinamica, della relatività e della meccanica quantistica, egli suggerisce dunque che il nostro universo faccia parte di un multiverso, una grande famiglia di mondi, in alcuni dei quali altri esseri umani sperimentano lo scorrere del tempo in direzione opposta, e una diminuzione dell'entropia - il che ci riconduce al grandioso paesaggio cosmico di Susskind.
Nell'estate 2012 l'annuncio della scoperta del "bosone di Higgs" ha fatto conoscere a tutti il CERN di Ginevra e il suo grande anello sotterraneo LHC, la macchina più gigantesca mai costruita dall'umanità. Ma perché i fisici costruiscono acceleratori di particelle sempre più potenti? Che cosa vogliono scoprire? E quegli acceleratori servono soltanto a produrre conoscenza, o hanno anche qualche applicazione nella vita quotidiana? Un protagonista della ricerca scientifica ripercorre un secolo di progressi, dalla storia curiosa della prima radiografia fino alla speciale particella che oggi spiega perché la materia pesa, e la luce invece no.
Simbolo di stenti e di fame, la cicerchia è il legume povero delle cucine contadine, che veniva portato in tavola quando non c'era altro di cui sfamarsi. Un libro alla riscoperta di questo legume.
Il testo illustra il metodo di coltivazione del grano degli antichi egizi che producevano raccolti abbondanti su piccole superfici.
Proteggere le piante dalle malattie e dai parassiti in modo naturale e senza alcun impatto ambientale è possibile. Come? Con altre piante. Albina Carletto ci insegna cosa sono, come si preparano e come si usano i preparati vegetali, usati in agricoltura biologica per combattere parassiti, acari e afidi, con efficacia e rispetto per l'ambiente. Spiegando la differenza tra infusi, decotti e macerati, l'autrice offre una carrellata delle piante più comuni, ne illustra per ognuna la funzione e il periodo dell'anno in cui è più efficace la loro azione e fornisce pratiche ricette per ottenere ottimi risultati. Completano questa pratica guida i disegni, realizzati dalla stessa autrice, delle piante trattare. Un valido aiuto per chi, in primavera, prepara i propri giardini e i propri orti a offrire il massimo dei risultati ma in modo coscienzioso e pulito.
Squali implacabili, serpenti letali, ragni spaventosi. Il programma televisivo Wild, in onda su Italia Uno mette in scena il lato più selvaggio e adrenalinico della natura. Questo libro, un po' Guinness World Records, un po' Ripley's, un po' enciclopedia degli animali, è una miniera di curiosità e foto su meraviglie ed eccessi della natura, con lo stile e le trovate della trasmissioni, dalle sfide fra grandi predatori ai consigli di sopravvivenza in condizioni estreme.
Il Comitato nazionale per le celebrazioni del V centenario della nascita di Bernardino Telesio ha promosso la pubblicazione in ristampa anastatica di tutte le opere del filosofo cosentino (1509-1588), oggi difficilmente reperibili. Sono previsti cinque volumi. In questo volume iniziale della serie si pubblicano due testi di straordinaria importanza: il "De natura iuxta propria principia" (Antonio Biado, Roma 1565) - considerato da Eugenio Garin come il capolavoro di Telesio rispetto alle due successive edizioni (1570 e 1586) - che reca non soltanto numerosissime aggiunte, correzioni e osservazioni, ma anche il rifacimento di interi capitoli; e l'esemplare di un'edizione sconosciuta agli studiosi dell'opuscolo De iride, apparso a Napoli presso Mattia Cancer nel 1566 col titolo "Ad Felicem Moimonam iris". La ristampa è arricchita da un'ampia introduzione di Roberto Bondì che ha anche curato un prezioso indice analitico in cui sono presenti le parole chiave del lessico telesiano. Premessa di Nuccio Ordine.
Dall'amore per i suoi cani alla dedizione per l'amato teatro. Dagli scritti di Pier Paolo Pasolini alla passione per il racconto televisivo. Dagli anni della guerra a quelli di Silvio Berlusconi. In questa conversazione Enrico Vaime apre il suo album dei ricordi raccontando gli episodi più memorabili e divertenti della sua intensa vita di uomo e di intellettuale non organico al sistema. Il fascismo, i bombardamenti, il boom economico, la televisione, gli scrittori, gli attori, il cinema, Berlusconi e D'Alema, il sud Italia, i cani e il futuro, sono solo alcuni dei temi trattati. Irriverente, sarcastica, a tratti cinica, ma anche melanconica e passionale, la narrazione di Vaime porta sempre sorprese, con quella capacità unica, appresa da un grande maestro come Ennio Flaiano, di rovesciare le situazioni drammatiche e renderle esilaranti. In queste pagine il lettore verrà accompagnato lungo i decenni del secolo scorso grazie a episodi celebri, personaggi indimenticabili e racconti epici di un'Italia ormai passata. Senza rinunciare a un'attenta analisi del nostro tempo, Vaime mescola finzione e realtà per irridere i nostri vizi ed esaltare le nostre virtù. Un viaggio nella parola dedicato ai suoi tanti lettori ma anche a chi non ha ancora avuto modo di incontrare questo grande personaggio della cultura italiana.
L'operato della mente ha attratto da sempre la nostra attenzione, ma solo recentemente si è cominciato a capire qualcosa di concreto in merito. Siamo inoltre nell'epoca della psicologia, che coinvolge quotidianamente la nostra conversazione, moltissime analisi condotte dai media e perfino l'intrattenimento. E difficile quindi rimanere insensibili alle problematiche della mente e della psiche. L'autore non è rimasto certamente indifferente a tutto questo e ne ha fatto un tema centrale della sua riflessione nel corso della sua vita. Questo libro raccoglie appunto i risultati di anni di osservazioni e di studi su questi argomenti. Il primo capitolo è di natura autobiografica, in linea con lo spirito della collana, e ricostruisce la storia dei diversi incontri dell'autore con il mondo della psiche. Nel secondo vengono esaminati alcuni nodi teorici del pensiero psicanalitico, mentre il terzo è dedicato interamente a un esame dei possibili meccanismi d'azione del trattamento psicoterapeutico. Tre temi fondamentali quindi: le neuroscienze, la teoria psicanalitica e la psicoterapia. L'argomento neuroscienze viene trattato con una certa ampiezza e vi si esamina in particolare un modello teorico di funzionamento della coscienza che rappresenta un contributo originale e che permette di inquadrare in un'unica cornice molti dei temi che caratterizzano il rapporto fra inconscio e coscienza.
"Gli animali sono superiori a noi in tante faccende, come la capacità di esprimere affetto, di dimostrare fedeltà, di essere sinceri e di prevaricare l'altro solo per lo stretto necessario alla sopravvivenza. L'uomo no, l'uomo prevarica per gioco, per noia, per insicurezza, per vuota ambizione. L'osservazione del mondo animale è stata per me una lezione di vita." "Preferisco i cani" non è il partito preso di un ultra animalista, ma il risultato di anni di acuta e attenta osservazione del comportamento umano e di quello animale. Maurizio Costanzo ha vissuto fin da ragazzo vicino ai cani, amandoli profondamente, entrando in simbiosi, sentendo a volte di somigliare più a loro (il bassotto in particolare) che ai propri simili umani: "I cani mi considerano uno come loro, un pari grado. E devo dire che a me non dispiace affatto". D'altra parte, nella sua vita e nella sua carriera ha avuto modo di guardare da vicino le dinamiche umane più disparate, tutti i vizi pubblici e privati della sedicente specie superiore. Oggi, dopo tanti anni di dedizione canina, sta sperimentando anche le meraviglie del rapporto coi gatti, tanto da riservare al suo piccolo Filippo una stanza del proprio ufficio.
"La nostra mente è una macchina costruita per dare senso alle cose. Quando questo senso fa difetto nella realtà, ne costruiamo uno con l'immaginazione. Vediamo segni e premonizioni dove invece ci sono solo fortuite coincidenze, intuiamo complotti e trame dove invece ci sono solo accadimenti tra loro slegati, attribuiamo intenzioni e progetti a chi semplicemente si fa i fatti suoi. Questa macchina lavora a molti livelli, da quelli più alti, quando si cerca di dare un senso alla vita, alla storia, a un'intera vicenda, giù giù fino ai minimi, quando si ricostruisce la scena circostante guidando nella nebbia, o udendo rumori e voci esterne da dentro una stanza." Conoscere noi stessi e capire la differenza tra percezione e realtà è ambizione antica: filosofi, psicologi, teologi e scienziati si sono cimentati per secoli con questa sfida, sviluppando alcune intuizioni, senza giungere, tuttavia, alla piena comprensione del nostro sistema psicologico ed emotivo. Nemmeno le scienze cognitive moderne e le neuroscienze sono riuscite a svelare completamente i meccanismi nascosti dei nostri pensieri e comportamenti. Se però il pensiero umano non può essere ridotto a una raffica di impulsi neurali, certamente lo studio del cervello ha fatto passi da gigante negli ultimi anni e può dirci molte cose sul funzionamento della mente. Sul perché, per esempio, quando incontriamo un bambino diventato ragazzo, ci stupiamo di quanto sia cresciuto, non riuscendo a contestualizzare il tempo trascorso."

