
L'adolescenza è diventato un passaggio di vita sempre più lungo e protratto, e sempre più vissuto come momento difficile e rischioso. Si ritiene che, per approdare alla vita adulta, ogni giovane debba affrontare e superare dei compiti evolutivi specifici - la separazione dalla famiglia, la consapevolezza di avere un corpo nuovo, la formazione di nuovi ideali e valori, l'assunzione di un ruolo nel gruppo e nella società - che gli consentono di riorganizzare il proprio assetto mentale ed affettivo, e acquisire una nuova immagine di sé. Questo libro, frutto di un'analisi insieme scientifica e umana del mondo degli adolescenti, racconta gli amori, le paure, l'impegno scolastico, le trasgressioni, le fantasie, le soddisfazioni di ragazzi e ragazze.
Conoscere quanto l'uomo somiglia agli animali, che cosa di "bestiale" c'è ancora in lui, può aiutarci a comprendere certi comportamenti che sembrano assurdi e che pure sono perfettamente naturali. Per liberare così le nostre doti migliori, quelle che più di ogni altra cosa ci elevano rispetto a tutti gli esseri viventi: l'amore e la creatività. Questo libro, come scrive Maria Rita Parsi, "è costruito come un percorso di conoscenza della "belva umana" per individuare i riti necessari ad addomesticarne il cuore". Un percorso costellato di passioni e riflessioni, intessuto di storie e ricamato da illustrazioni d'artista, in cui scienza e sensibilità poetica si abbracciano regalando al lettore emozione, curiosità e meraviglia.
Le madri amano troppo i propri figli? Di certo, spesso si sentono in colpa per la tenerezza che provano e temono di favorire un legame eccessivamente intenso. Attraverso le storie di adolescenti che hanno chiesto il suo aiuto e contro ogni pregiudizio, l'autore, psicologo e psicanalista, mostra come l'amore materno sia non solo una necessità, un bisogno fondamentale, ma una condizione imprescindibile perché i figli possano crescere al tempo stesso forti e sensibili.
Chi da piccolo è stato maltrattato e abusato dai genitori può amarli solo a patto di rimuovere le proprie autentiche emozioni. E dunque accade spesso che il corpo, rivoltandosi contro la negazione dei traumi infantili irrisolti, si ammali gravemente. In questo libro l'autrice interpreta i messaggi trasmessi dalla malattia e spiega per quale motivo rivivere l'esperienza delle emozioni negate consente di riconoscere la verità di quei messaggi. Un percorso intenso per indicare come uscire dal circolo vizioso dell'autoinganno e rispondere agli appelli del corpo liberandolo dai sintomi.
Il fondatore della "logoterapia e analisi esistenziale", nota in tutto il mondo come la "Terza Scuola Viennese di Psicoterapia", analizza in quest'opera il profondo rapporto esistente tra l'intervento psicoterapeutico e l'atteggiamento religioso della persona. Avvalendosi di numerosi casi clinici, egli dimostra in forma semplice e convincente l'esistenza di una spiritualità inconscia che talvolta può anche essere repressa. Nello stesso tempo apre squarci di notevole interesse sulla condizione di vuoto in cui può piombare chi si limita ad una visione riduttiva e immanente della vita e sulla conseguente necessità di un orientamento radicale verso quel significato ultimo che fonda e giustifica ogni autentica decisione umana.
Quando leggiamo i nostri occhi si muovono rapidamente seguendo i segni sulla carta, li interpretiamo rapidamente come frasi dotate di un significato; intanto possiamo grattarci un orecchio e riflettere su quel che leggiamo, mentre filtriamo movimenti, suoni, rumori, odori e altri elementi che potrebbero distrarci. E tutto sembra avvenire automaticamente, quasi per magia. Ma dietro le quinte c'è il nostro cervello che lavora instancabilmente, un ambiente di elaborazione delle informazioni estremamente complesso. Questo libro propone cento "esperimenti" che permettono di sondare il funzionamento del cervello e, così, di capire meglio noi stessi e il nostro comportamento quotidiano.
Un classico della psicoanalisi. Il caso clinico più perturbante e commovente dell'ultimo secolo. Diario di una schizofrenica riferisce l'esperienza vissuta dal malato e mostra tutto ciò che si mascherava dietro le manifestazioni e i sintomi della schizofrenia. Questo libro costituisce un duplice documento. Un documento scientifico giacché è la descrizione del decorso e della cura di una grave malattia mentale: l'apparizione progressiva dei successivi sintomi, le fasi di parziale remissione, le tappe della faticosa normalizzazione, raggiunta attraverso un procedimento psicoterapeutico originale di grande importanza sia teorica che pratica. Ma anche un documento umano: la descrizione della malattia è infatti opera dell'ammalata stessa, Renée, che la racconta come una propria drammatica vicenda spirituale. Si scopre così una vita sentimentale che le apparenze erano ben lontane dal far supporre e che è estremamente ricca d'insegnamenti. "Un'opera poetica", così ha definito questo libro Cesare L. Musatti, "suscettibile di risvegliare elementi nascosti che sono in ognuno di noi".
In questo libro, una novità direttamente in BUR, Andreoli conduce il lettore per mano in un corso elementare di apprendimento e gestione delle relazioni familiari, dal concetto di nido ai problemi della vita di ogni giorno. Una grammatica di comportamento per nonni, padri, madri, figli, frutto degli interventi dello psichiatra su "Avvenire" nel corso dell'anno 2004, una sorta di diario di bordo, sui temi più cari ad Andreoli e trattati anche nella sua "Lettera alla tua famiglia" (Rizzoli, 2005).
Poiché l'aspirazione di ognuno è lo star bene totale, mentale e fisico, l'autore, L. Verdone, prende in considerazione tre regole utili allo scopo e che egli ritiene come fondamenti universali del benessere: vivere il presente; mettere al centro l'altro; accettare la realtà. Così, attraverso un rapido excursus supportato da elementi della letteratura, della filosofia e della psicologia, delinea un percorso di utili riflessioni formative. È un lavoro piuttosto sistematico pur nella sua linearità e brevità. Un vero vademecum per un buon equilibrio emotivo.
L'autore, V. Albisetti sostiene che per essere genitori bisogna prima diventare genitori di se stessi. Essere capaci cioè di accogliere il bambino che si è stati, e che non muore mai in noi. Rivivere eventuali ricordi dolorosi del passato, ridimensionare realtà conflittuali ed essere capaci di perdono. Inoltre, una presa di distanza da se stessi e dalle cose, può essere utile a costruire un buon rapporto con la realtà. Tutto ciò va trasferito nel rapporto educativo con i figli. Rapporto che deve essere affettuoso e liberante, improntato al rispetto delle potenzialità del figlio per una crescita autonoma e responsabile. Attraverso uno stile semplice ma incisivo, si dipana una strategia educativa di grande interesse. Anche se alcuni concetti possono essere magari conosciuti, la passione dell'autore che diventa a tratti testimonianza di vissuto, ne fanno un libro originale ma soprattutto utile a quanti affrontano il difficile compito di educare.
In questo volume gli autori hanno voluto richiamare alcuni concetti fondamentali di neuroanatomia, di embriologia e di genetica per trattare poi di alcune sindromi genetiche e di alcuni disordini neuropsicologici che sono particolarmente significativi per il profilo cognitivo e comportamentale delle persone che ne sono affette e per le implicazioni relative alle funzioni cerebrali e ai meccanismi di funzionamento della mente umana. Il libro è rivolto agli studenti universitari di Psicologia, agli specializzandi e ai dottorandi che sono impegnati nei corsi di Neuroscienze, di Psicologia Evolutiva, Psicopatologia e Psicologia dell'Handicap.