
Questo libro è stato pensato per fornire delle conoscenze di base di psicologia generale agli studenti di quei corsi di laurea o di diploma che richiedono una preparazione e una competenza in quest'area disciplinare. L'obiettivo è quello di fornire uno strumento didattico a carattere introduttivo, in grado di favorire l'acquisizione di quelle conoscenze utili a orientarsi nell'ambito della psicologia scientifica, che aiutino a comprendere le dinamiche alla base dei processi mentali, e a familiarizzare con i metodi e le tecniche della ricerca psicologica.
Secondo un noto adagio, la mela non cade mai lontano dall'albero, ossia un figlio assomiglia sempre ai suoi genitori. Ma i bambini descritti in questo libro sono mele cadute altrove, in un altro frutteto, a volte in un altro mondo. Sono sordi o nani, affetti da sindrome di Down, autismo, schizofrenia o molteplici gravi disabilità; sono bambini prodigio, bambini concepiti in uno stupro o che commettono reati, sono transgender. Eppure, le loro famiglie, spesso accomunate da un profondo senso di isolamento, imparano a tollerare, accogliere e infine a essere orgogliose di figli tanto diversi. Giorno dopo giorno, questi genitori cercano di rispondere a una domanda cruciale: fino a che punto è possibile accettare i figli per quello che sono, aiutandoli, magari anche contro le proprie aspettative e i propri desideri, a trovare la loro autentica identità? Attingendo a quarantamila pagine di trascrizioni di interviste condotte con oltre trecento famiglie, Andrew Solomon esplora l'universo della diversità e della sofferenza, in un racconto corale in cui si intrecciano le molteplici esperienze di persone normali poste di fronte a sfide eccezionali. Che si tratti di impianti cocleari per sordi, di allungamento degli arti per bambini affetti da nanismo, di interventi chirurgici di riassegnazione del sesso, l'approdo finale di questo viaggio nella differenza è la conquista della compassione.
Sotto il titolo "Il seminario" è raccolto l'insegnamento orale che Lacan tenne a Parigi senza interruzione dal 1953 fino a poco prima della sua morte. A Roma, nell'estate del 1953, alcuni mesi prima quindi dell'inizio del suo seminario, si era tenuto un congresso in cui Lacan aveva pronunciato il cosiddetto "Discorso di Roma", che segna l'inizio del suo insegnamento e che troverà forma definitiva nel testo "Funzione e campo della parola e del linguaggio in psicoanalisi". Per i primi dieci anni Lacan si dedicherà al commento della teoria e della pratica clinica di Freud, facendo anche riferimento ai lavori degli psicoanalisti formati da Freud. Dal 1964 in poi, invece, ossia dalla rottura definitiva con l'Associazione freudiana, Lacan si dedicherà alla messa a punto della dottrina psicoanalitica che stava elaborando, precisando gli aspetti strutturali e logici della scoperta freudiana. Questo "Seminario" è il primo della serie dedicata all'opera di Freud. Come indica il titolo stesso, "Gli scritti tecnici di Freud", Lacan prende spunto da alcuni articoli, che all'epoca furono riuniti in Francia in una pubblicazione e che mettono l'accento sull'applicazione clinica della teoria freudiana. Per questo i temi trattati riguardano sostanzialmente la conduzione della cura, e quindi interessano chiunque si domandi da che posizione uno psicoanalista possa ascoltare e possa interloquire con chi gli si rivolge.
Nel 1959 Charles P. Snow tenne la sua ormai famosa Rede Lecture all'Università di Cambridge, sul tema de Le due culture, una riflessione sull'accademia basata sul presupposto che esistessero due soli tipi di cultura: le arti e le discipline umanistiche da una parte e la scienza dall'altra. Da allora è emersa una terza cultura, generalmente detta delle "scienze sociali", che comprende discipline come la sociologia, la scienza politica, l'economia e la psicologia. Il libro di Jerome Kagan si propone dunque di descrivere gli assunti, il vocabolario, i contributi e i limiti di ciascuna di queste culture. Fa emergere le differenze tra i significati di molti dei concetti usati da ognuna nel proprio campo e non immediatamente trasferibili ad altri, passa in rassegna i vari criteri di indagine e i risultati conseguiti nella ricerca della verità. Evidenzia gli apporti dati anche dalle scienze sociali e dalle discipline umanistiche alla nostra comprensione della natura umana e mette in discussione il diritto di predominio di una delle tre culture sulle altre, come è successo alle scienze naturali con i grandi investimenti in fisica, chimica e biologia molecolare. L'obiettivo è quello di ristabilire un equilibrio tra i rispettivi campi della conoscenza, con le conseguenze teoriche ma anche pratiche che questo comporta. Si tratta di un'analisi dello stato della cultura per fare chiarezza sulla realtà accademica italiana di oggi e di domani.
L'anoressia pone una questione etica, nella misura in cui espone il soggetto a dilemmi fra pulsioni di crescita e desiderio di perfezione, tra difesa della vita e ricerca d'emancipazione, tra un insaziabile bisogno di relazioni e la cura di un'autonomia narcisistica. Il rifiuto del cibo esprime l'incerta reazione adolescenziale alle sorprendenti esperienze della pubertà, in cui emergono possibilità promettenti e sviluppi minacciosi. Imbrigliato in una situazione-limite e assediato da rischiosi conflitti di senso, chi soffre di disturbi alimentari elabora una propria visione del mondo e insegue un ideale normativo, giustifica le proprie valutazioni morali e difende una certa immagine di bene e di salute. Il volume delinea l'organizzazione valoriale che ruota attorno alla paura di aumentare di peso, svolgendo una serie d'indagini preliminari: l'analisi delle opzioni morali veicolate indirettamente dalla psicoterapia e dalla psichiatria, le narrazioni mitiche che influiscono sulle cornici simboliche personali, l'esame di alcuni testi cinematografici sull'ambiguità semantica del pasto, le alternative concettuali ben note alla filosofia e alla teologia (i dualismi mente/corpo, norma/desiderio, ragione/passioni, sesso/genere). Attraverso e nonostante i sintomi, il soggetto tenta, in forme pericolose e aggressive, di prendersi cura di una sofferenza profonda, facendo di sé un'opera degna, in cui la dolente verità del corpo emaciato possa comunicare una nuova figura di bellezza. Il disturbo alimentare svela così la componente estetica dell'esperienza morale.
Il volume, aggiornato e riveduto in questa nuova edizione, presenta in primo luogo i rapporti tra la psicologia dell'educazione e le discipline affini fin dalle origini della riflessione psicologica. Le problematiche, strettamente interconnesse, dello sviluppo, dell'apprendimento e dell'educazione sono affrontate collocando al centro di questi processi l'interazione sociale. Sono poi presi in esame i contesti delle dinamiche educative e viene discussa la delicatissima questione delle differenze: di provenienza e opportunità sociali, di etnia, di religione, di intelligenza, di successo scolastico. Quest'ultimo aspetto introduce alla parte finale del volume, dedicata al problema della valutazione.
Questo manuale fornisce un quadro completo della psicologia dello sviluppo. Dopo una descrizione delle principali teorie dello sviluppo - da quelle classiche a quelle più recenti - sono presentati i metodi di indagine più comunemente utilizzati per studiare lo sviluppo e sono trattati i diversi domini in cui l'individuo concretamente si sviluppa: fisico, motorio, percettivo e cognitivo. Sono poi illustrati i processi di acquisizione del linguaggio e del comportamento comunicativo, lo sviluppo sociale, affettivo, emotivo e morale. Questa nuova edizione contiene numerosi aggiornamenti relativi a temi che hanno acquisito rilevanza nella ricerca recente.
Nel fornire una panoramica completa della psicologia sociale il volume aiuta il lettore ad accostarsi alle tematiche caratterizzanti la disciplina, come ad esempio l'influenza sociale, la costruzione soggettiva dell'ambiente, il bisogno individuale di autostima. L'approccio proposto è di tipo narrativo e fa ricorso ad esempi concreti, desunti dalla vita quotidiana, nell'intento di verificare l'applicazione pratica dei diversi assunti teorici.
Ogni anziano ha una storia da raccontare a chi è disposto ad incontrarlo, ad ascoltarlo. Vi è solo quando essa viene pienamente compresa. Il racconto di sé esprime pensieri e sentimenti di una persona, il suo modo di essere, di intendere la vita, anche quando sembra smarrita. Nella relazione con l'anziano, soprattutto se non autosufficiente, diventa rilevante la comunicazione non verbale. Comunicare, in ambito sanitario, significa fondamentalmente interagire, favorire e costruire un rapporto di cura, con il paziente e i suoi familiari. Per gli anziani in difficoltà, sentirsi rassicurati rende spesso più sereni, facilita l'espressione emotiva e creativa. Anche i curanti devono però ricevere interventi di sostegno per continuare a svolgere in modo efficace e valido la loro attività. Quanto più approfondita è la conoscenza dell'anziano e di chi gli sta intorno tanto più chiara appare la comprensione del problema esistenziale e clinico. Vi è sempre un senso da ricercare nell'interazione con il vecchio, specialmente quando fatica ad esprimere e integrare ciò che vive fuori e dentro di sé. Il volume è stato ideato per studenti, ricercatori, professionisti della salute e per quanti considerano gli strumenti della comunicazione, dell'ascolto e della comprensione come supporti tecnici indispensabili per superare le barriere create nella relazione con e per gli anziani dalle differenze di mentalità, costumi, tradizioni, linguaggi, comportamenti, modelli di pensiero.
L'anoressia, da sempre oggetto di indagini teoriche e cliniche, oggi assume alcune particolari connotazioni che possono essere declinate come "varianti contemporanee". La condizione anoressica, un tempo circoscritta alle ragazze adolescenti, comincia a presentarsi in età precoce e, nella sua variante inversa, in giovani maschi. Non solo: sul piano psichico e relazionale alcuni processi collegati all'uso del virtuale e dei nuovi media, sembrano configurare alcuni scenari che ci costringono a ripensare alla complessità dell'anoressia con tutti i suoi misteri. L'osservazione dei siti e dei blog Pro-Ana - un fenomeno in rapida espansione anche in Italia ma ancora poco conosciuto ed esplorato dalla letteratura scientifica - mostra una nuova e dirompente modalità di condivisione "gruppale" tra adolescenti che aderiscono alla filosofia della Dea Ana promuovendo uno stile di vita anoressico. Il volume parte da alcuni nodi problematici che caratterizzano in chiave psicoanalitica la condizione dell'anoressia (anche come patologia di genere) ravvisando, nella difficoltà di rappresentazione, un aspetto peculiare. Come si declina il disagio anoressico nel teatro del virtuale quando il corpo si annulla, si smaterializza, si decostruisce? In quali aree di confine si possono ricollocare lo psichico e il somatico? Quali elementi caratterizzano l'identità, il Sé, l'alterità, le relazioni? Quali saperi, quali strumenti abbiamo a disposizione per interpretare relazioni, contesti e domande?
Il Test del Disegno della Figura Umana, nei suoi tre livelli (grafico, di strutture formali e di contenuto), si rivela un prezioso strumento diagnostico per la conoscenza non solo dei bambini ma anche degli adolescenti e degli adulti.
Oltre che sui risultati di specifiche e numerose ricerche, il presente manuale poggia sull’esperienza clinica derivante sia dall’attività professionale che dalla conduzione del Corso di Tecniche d’indagine della personalità e del Tirocinio di tecniche proiettive che l’Autore svolge nell’ambito del Corso di laurea in Psicologia.
Il volume è destinato agli studenti di psicologia e a tutti coloro che già operano nel campo della psicodiagnosi.