
COME AFFRONTARE LE ANGOSCE TIPICHE DI SEPARAZIONE E DI CASTRAZIONE DI FRONTE A DIFFICILI LUTTI? E QUELLE DISPERANTI DEL BUCO NERO DELLA DEPRESSIONE PRIMARIA" PERCHE`SI POSSA RIGUADAGNARE CREATIVITA E PENSIERO?" se l'adolescenza e`il momento di rifedifinizione personale e il crocevia di ogni possibile evoluzione, le fonamenta del futuro sviluppo vengono poste nell'infanzia. In questa ra ccolta di scritti si articola un dibattito intorno alla possibilita se nell'infanzia e pe rsino nell'adolescenza sia le gittimo o corretto parlare di vera e propria depressione. Risultano perr incontrovertibili - nel dipanarsi delle diverse storie cliniche narrate e nelle riflessioni portate intorno al tema all'interno del libr o - le esperienze soggettive di un intenso dolore, di una sofferenza minacciosa per il funzionamento psichico e per la stessa identita. Si tratta di percorsi di crescita diversi, ma comuni ed affini esperienze di perdita, lutto, disperazione in infanzia e in adolescenza, laddove il piacere si offusca e talora scompare. C`e da p ensare a come organizzare strumenti riparativi in situazioni simili, in modo da incrementare o restaurare il piacere. C e`da inventarsi, in senso creativo, come favorire il recupero di tante giovani vite al desiderio di conoscere, alla vitalita di riuscite relazioni interpersonali, all apertura al mondo degli affetti e degli investimenti oggettuali costruttivi.
"Ogni giorno, da ogni punto di vista, miglioro". Tutte le mattine, al risveglio e tutte le sere, appena coricati, chiudendo gli occhi, l'autore consiglia di pronunciare per venti volte, muovendo appena le labbra, questa frase. Ecco il contenuto essenziale del metodo Coué. In questo sistema la volontà viene esclusa, essendo subordinata all'inconscio, ma producendo la suggestione, molto più efficace, secondo l'autore, nel conseguire i risultati voluti.
L’Autore individua i meccanismi che scatenano i nostri giudizi e gli effetti dannosi che ne derivano, sia dal punto di vista psicologico, relazionale o spirituale. Secondo l’Autore la causa iniziale della nostra tendenza a giudicare è l’angoscia di fronte alla complessità del mondo e la perdita di controllo su ciò che ci circonda.
In questo volume, vengono proposti anche degli esercizi per mettere in pratica il «non giudicare», con riferimento alle tecniche di comunicazione, all’atteggiamento mentale, al comportamento.
Inoltre, il testo è arricchito da numerosi esempi tratti dalla vita quotidiana.
Punti forti
Tema portante del libro è il « giudizio» e le sue cause, ovvero: perché giudichiamo? Sono inoltre analizzati i meccanismi che scattano nel giudizio e conseguenti effetti dannosi per le relazioni e la differenza tra il «descrivere» e il «giudicare». Il testo propone esercizi pratici per non...giudicare.
Destinatari
Educatori, genitori, insegnanti e chiunque voglia migliorare le proprie relazioni.
Autore
Yves-Alexandre Thalmann è diplomato in psicologia e si è specializzato nello sviluppo personale. Titolare di un dottorato in fisica, è per lui un punto d’onore applicare lo stesso rigore scientifico sia al proprio lavoro sia alle relazioni umane. È autore di numerosi libri, tra cui "Au diable la culpabilité!" ("Al diavolo il senso di colpa!") e "Responsable, oui,! Coupable, non!" ("Responsabile, sì! Colpevole, no!").
Il volume racconta la storia di Francesco, un ragazzo affetto da autismo che, grazie alla musicoterapia, non solo riuscirà a uscire da un’infanzia piena di fobie, di paure, di chiusura totale per aprirsi alla relazione con gli altri, ma anche di poter esprimere un innegabile talento musicale che lo porterà addirittura a frequentare il conservatorio.
La vicenda di Francesco, questo il nome del ragazzo, è proposta secondo due prospettive speculari: quella della musicoterapeuta (l’Autrice stessa) che lo prenderà in cura e gli schiuderà, attraverso il linguaggio delle note, quella stessa realtà che il piccolo rifiuta, e quella della madre, chiusa sulla sofferenza nata dall’incapacità di decodificare, di comprendere il dolore del figlio.
Un viaggio tra l’esperienza di una madre, i pregiudizi di un mondo che non si lascia mettere in discussione davanti all’abilità di chi abile non può essere secondo i canoni del nostro mondo, e i ricordi della musicoterapeuta nutriti di rimandi alle basi scientifiche che nutrono questa pratica terapeutica.
Punti forti
L’esperienza diretta dell’Autrice e la sua competenza nel campo della musicoterapia e della sua applicazione al trattamento dei ragazzi mentalmente disabili. Una scrittura semplice, di facile lettura, per una storia vera.
Destinatari
Insegnanti, operatori sociali, educatori, genitori. Per chi, per professione o per motivi familiari, è vicino a ragazzi autistici.
Per chi è alla ricerca di una prospettiva nuova sull’autismo.
L’autrice
Franca Bianchi è docente di sostegno presso una scuola media della città in cui vive,Taranto. Musicoterapista, è esperta di programmazione neurolinguistica.
Antonia D’Arcangelo, mamma di Francesco.
Il testo descrive l’esperienza di vita dell’autrice, una giovane donna che ha vissuto e superato l’anoressia, e si rivolge direttamente, con uno stile confidenziale, diretto e personale, a chi sta sperimentando la stessa sofferenza, o perché direttamente colpito, o perché a contatto con una persona che la vive.
Accanto alla narrazione dell’esperienza vissuta, il libro presenta concreti suggerimenti per aiutare ad uscire dalla malattia; per offrire una solida speranza a chi spesso crede di averla perduta; per comprendere da un punto di vista cristiano il cammino pasquale di riconciliazione e risurrezione, che permette di guarire definitivamente dalla malattia e, soprattutto, di uscirne profondamente rinnovati.
L’esperienza dell’anoressia coinvolge oggi un numero sempre crescente di persone: anche se colpisce in prevalenza giovani donne, è un problema che riguarda una numero sempre in crescita di persone. Mentre molti si limitano a considerarla quasi come una mania estetica, tanti hanno compreso che è invece una sofferenza psicologica. Manca, tuttavia, una profonda comprensione dell’aspetto spirituale di questo dramma sempre più diffuso.
Destinatari
Persone che vivono direttamente questo problema, in quanto ne sono affette.
Persone che vivono indirettamente la malattia: famiglia, amici, insegnanti, educatori, sacerdoti, animatori.
Professionisti del settore.
Autrice
Clara Brunello è lo pseudonimo adottato dall’autrice, che è una giovane donna del Nord Italia, che ha vissuto l’esperienza dell’anoressia attorno i 25 anni. Da allora cerca di offrire una speranza e una testimonianza a persone che sperimentano la stessa sofferenza. Svolge un’attività artistica a livello internazionale ed è autrice di diversi libri.
Secondo l'autrice non vi è alcun limite a quello che possiamo realizzare sfruttando le incommensurabili e insondate potenzialità della mente. Grazie al pensiero positivo, infatti, ogni individuo può cambiare radicalmente il proprio atteggiamento nei confronti di se stesso e della vita, per debellare quegli stati d'animo negativi che rappresentano un insormontabile ostacolo per la realizzazione di sé e per godere di rapporti sociali profondi e gratificanti.
La psicologia nella scuola è sempre più invocata e resa necessaria dai problemi di "emergenza educativa" e dal crescente disagio giovanile. Questo libro presenta nel dettaglio tutte le fasi d'intervento di un servizio di consulenza psicopedagogica nelle scuole, facendone emergere la complessità. Le numerose attività di educazione alla salute e di prevenzione, che hanno coinvolto dirigenti scolastici, insegnanti e studenti, hanno aperto uno spazio per la figura dello psicologo scolastico. Il volume, che propone anche esperienze concrete di possibili interventi psicologici a scuola, si rivolge a chi - psicologo, insegnante, educatore, genitore - è interessato a meglio comprendere l'articolato legame tra psicologia e scuola.
La Bibbia contiene un messaggio di salvezza per l'uomo, che non riguarda soltanto lo spirito ma che da uno spirito risanato interessa l'intero essere umano, vale a dire anche le dimensioni psichica e corporea. L'autore tenta pertanto una lettura del disagio psichico dell'uomo alla luce del più profondo malessere generato dalla discontinuità creatasi tra il senso naturale della vita e il senso culturale dell'esistenza. In altre parole, uno scarto si sarebbe prodotto tra il significato relazionale e generativo della vita e un'esistenza narcisisticamente consumata in assenza dell'Altro e, dunque, in assenza di limiti, norme e regole. All'originalità dei concetti della "Teoria dei sistemi relazionali" espressi dall'autore si accompagna così la concezione del malessere dell'uomo con riferimento ai principi biblici.
Ansia, frustrazione, rimpianti, disagi, rabbia, depressione, paure sono trappole in cui è fin troppo facile incappare nel corso "del cammin di nostra vita". La Divina Commedia non è solo un capolavoro immortale. Può diventare anche una esperienza pratica per superare malessere e difficoltà, scoprire la pienezza del proprio potenziale e trovare una serenità vera. Capita a tutti di smarrire "la diritta via": affrontata con gli strumenti della psicosintesi, la metafora di Dante ci insegna come è possibile iniziare un cammino di trasformazione per sperimentare una realtà più profonda e raggiungere saggezza e realizzazione di sé. Il "metodo Dante" rappresenta il cammino verso una vita più piena e felice. Per rimanere se stessi diventando di più.
Si aggirano per casa come entità estranee e imperscrutabili. Non parlano con i grandi, come se rispettassero un codice d'onore noto solo a loro. Stanno sul divano con in testa il cappuccio della felpa, o chiusi in camera a giocare alla PlayStation. Sono adolescenti. I genitori spaesati si preoccupano che malumore e mutismo nascondano problemi a scuola, o di cuore, o magari più gravi, come alcol e bullismo. O noia. O niente. Liquidare tutto con "ai miei tempi non era così" non aiuta a capire né a risolvere. Perché i tempi sono cambiati, non solo per modo di dire, gli anni che separano una generazione dall'altra corrispondono a secoli ormai. Superata la tv, sono gli smartphone, i tablet, le wii, i social network le nuove appendici dei ragazzi. Sono nativi digitali, cresciuti in una società che non si riconosce più nei ruoli tradizionali. Nuove famiglie, precariato, istituzioni fragili sono ciò che conoscono. Stanno facendo da apripista a un nuovo mondo, e in più hanno tutti i sintomi dell'adolescenza che anche i loro genitori hanno conosciuto. Attraverso le testimonianze di molti ragazzi, talora crude, sempre rivelatrici, raccolte dal giornalista Mario Campanella, Maria Rita Parsi, psicoterapeuta di grande esperienza, spiega le ragioni sociali e fisiologiche dei comportamenti dei ragazzi, e aiuta i genitori a prendere atto delle responsabilità della famiglia e della scuola. Per guidarli sani e salvi fuori dal malessere e ritrovare insieme la serenità.