
Esistono cose essenziali per la vita umana. La cura rientra nell'ordine delle cose essenziali, perché per dare forma al nostro essere possibile dobbiamo aver cura di noi, degli altri e del mondo. Il nostro modo di stare con gli altri nel mondo è intimamente connesso con la cura che abbiamo ricevuto e con le azioni di cura che mettiamo in atto. Siamo quello che facciamo e quello di cui abbiamo cura. È irrinunciabile aver cura della vita, per conservarla nel tempo, per farla fiorire e per riparare le ferite dell'esserci. Poiché la vita umana è fragile e vulnerabile, il lavoro di cura è intensamente problematico; il primo compito di una filosofia impegnata a cercare la misura di senso dell'esperienza consiste dunque nel prendere in esame il fenomeno della cura al fine di comprenderlo nelle sue qualità essenziali. Si tratta di comporre, secondo il metodo fenomenologico, una teoria descrittiva della cura che possa costituire lo sfondo per disegnare una valida politica dell'esperienza.
Come vanno affrontati i problemi della genitorialità durante la gravidanza o quando il bambino è appena nato? Quando è in fasce, piccolo o adolescente? Come si fa ad aiutare i genitori che hanno difficoltà relazionali con i loro figli? Questo "Manuale di psicoterapia centrata sulla genitorialità" costituisce un utile supporto teorico e clinico per rispondere a simili domande. Essendo il risultato di una lunga esperienza di psicoterapie genitori-bambini, la psicoterapia centrata sulla genitorialità segue un modello psicodinamico estendendo le indicazioni a questioni cliniche più attuali, quali la depressione post partum o il rischio di parto prematuro. Nell'esposizione degli esempi si associano la tecnica e la pratica, consentendo al lettore di seguire la riflessione e il lavoro clinico dello psicoterapeuta. Pratico, accessibile e sintetico, questo manuale rappresenta l'evoluzione di un pensiero, di cui vuole garantire la trasmissione, adattandolo ai contesti della genitorialità contemporanea.
Prendendo le mosse dal lavoro di Winnicott e Bion, lo psicoanalista Thomas Ogden mostra come una vita non vissuta possa essere riconquistata nell’esperienza dell’analisi. Il libro analizza il ruolo dell’intuizione nella pratica psicoanalitica e il processo di sviluppo di uno stile analitico unico e soggettivo. Ogden affronta le molte interazioni tra verità e cambiamento psichico, l’effetto trasformativo degli sforzi di confrontarsi con la verità dell’esperienza e il modo in cui gli psicoanalisti possono comprendere l’evoluzione psichica dei loro pazienti. Il volume traccia una nuova via che gli analisti possono percorrere per utilizzare la nozione di verità nel lavoro clinico, così come nella lettura psicoanalitica delle opere di Kafka e Borges.
Ogni giorno, all’ora del pranzo, siamo costretti a subire vere e proprie nevrosi traumatiche. Panini, Coca Cola, tramezzini e hamburger: è questa la vera psicopatologia della vita quotidiana, e il vero disagio della civiltà. Quale miglior terapia di un libro di cucina freudiana, di questa lista di piaceri orali soddisfatti à la carte? Le ricette mescolano le migliori intuizioni della cucina viennese ai ricordi del padre della psicoanalisi. E, naturalmente, il gusto è dato da una straordinaria ironia. Questo titolo è destinato ai golosi di aneddoti sui grandi della psicoanalisi ma anche a quanti vorranno divertirsi a trasformare in piatti fumanti le proposte di questo singolare ricettario in salsa viennese.
La terapia per il benessere psicologico ( Well-Being Therapy, WBT) è una strategia innovativa, elaborata da Giovanni Fava, basata sul monitoraggio del benessere psicologico, che il paziente progressivamente impara a incrementare. Questa terapia si è rivelata di grande efficacia e gode di una crescente popolarità in tutto il mondo. La prima parte del volume descrive come sia nata l'idea della WBT, il trattamento del primo paziente e le attuali evidenze a sostegno di questo approccio. Nella seconda parte l'autore delinea il manuale di trattamento della WBT, descrivendo gli obiettivi di ogni seduta e fornendo molti esempi tratti dai suoi casi. L'ultima parte riguarda alcune delle specifiche condizioni in cui la WBT può essere utilizzata e spiega come devono essere condotte le sedute. Comprende sezioni su depressione, sbalzi d'umore, disturbo d'ansia generalizzata, disturbo di panico, agorafobia e disturbo da stress post-traumatico. Sono incluse inoltre informazioni relative all'applicazione della WBT negli interventi in ambito scolastico.
Sue Gerhardt illustra come le prime relazioni del bambino concorrano a formare il suo cervello “sociale” e come lo sviluppo cerebrale possa condizionare l’equilibrio emotivo futuro. Esistono infatti “percorsi neuronali” che possono condurre a condizioni patologiche come l’anoressia, l’abuso di sostanze, i disturbi di personalità o i comportamenti antisociali.
Rendendo semplice la complessità, l’autrice offre una brillante interpretazione delle più recenti scoperte nel campo delle neuroscienze, della psicologia, della psicoanalisi e della biochimica: le relazioni che stabiliamo con gli altri formano il nostro carattere e l’amore è fondamentale per sviluppare la capacità di diventare pienamente “umani”.
Gli psicologi, i neurobiologi, gli antropologi, i filosofi, nonché gli studiosi delle religioni, si sono sempre sforzati di capire l'uomo. Ognuno di essi ha però necessariamente avuto un punto di vista specifico rischiando di perdere il senso della totalità. Questo saggio vuole essere un tentativo di vedere l'insieme: il pensiero mistico primitivo e il pensiero arcaico prelogico. Tali mentalità, viste attraverso la formazione del rito e del mito a partire dai testi più antichi dei poemi assiro-babilonesi e delle varie altre mitologie, ci offrono le prospettive primitive del rapporto uomo-mondo.
I bambini piccoli con autismo hanno particolari difficoltà nella comprensione e nella gestione delle loro emozioni, specialmente quando quest'ultime sono negative. Il presente manuale pratico illustra un insieme di strategie per aiutare i bambini con autismo ad alto funzionamento, Sindrome di Asperger e Disturbi dello Spettro Artistico Lievi, che hanno difficoltà nella modulazione dell'umore.
Perché dimentichiamo qualcosa? E perché ci torna in mente quando risaliamo alle condizioni in cui l’abbiamo pensato la prima volta? Perché le persone anziane ricordano fatti del passato remoto e non di quello più prossimo? Si può allenare la memoria in modo da prevenire patologie come l’Alzheimer? Che differenza c’è fra memoria e ricordo? E l’apprendimento può consolidare le capacità mnemoniche? È possibile dimenticare ciò che è inutile e ricordare solo le informazioni che ci servono? Nikolai Konrad, da anni ai primi posti dei campionati mondiali della memoria, descrive una serie di mnemotecniche praticabili da tutti per migliorare le proprie capacità di ricordare ciò che si apprende, che si tratti di un numero di telefono oppure di un teorema di fisica. E, con la sua competenza di neuroscienziato si addentra nei meandri del cervello umano per svelare i meccanismi del funzionamento di una delle facoltà intellettuali più affascinanti e fondamentali: la memoria.