
L'autostima è il sentimento di apprezzamento o di rifiuto che accompagna la valutazione che facciamo di noi stessi. È un giudizio che si basa sulla percezione di qualità concrete, come l'abilità nel relazionarsi con gli altri, l'apparenza fisica, i tratti del carattere, i successi raggiunti, le ricchezze materiali. D'altra parte su ogni processo di autovalutazione agiscono fattori di diversa natura, dalle componenti genetiche ai legami affettivi dell'infanzia, dall'ambiente circostante alle opinioni degli altri, ai valori socio-culturali dominanti. L'autore scava negli ingranaggi dell'"io" per esaminare con linguaggio semplice le radici dell'autostima, il suo sviluppo sin dai primi anni di vita, la sua influenza sulla felicità e i metodi per nutrirla e difenderla. Ma questa analisi non manca di rivelarne anche il volto più oscuro e insidioso, mostrando le degenerazioni che producono casi di narcisismo, violenza, abuso di potere, o all'opposto stati di sottomissione e servilismo, dipendenze, paranoie, masochistiche ricerche di ideali irraggiungibili, disturbi depressivi.
Dopo il successo di preghiera del non credente, Andreoli torna con una profonda riflessione sul tema del mistero come elemento ineludibile di ogni esperienza umana. Il mistero - inteso non come domanda a cui cercare una risposta definitiva, ma come una presenza intrinseca del quotidiano - illumina e lega insieme tutte le esperienze umane, dalla nascita alla morte. Il ruolo della fede e del sacro sono quindi l'espressione di un bisogno che si esprime attraverso preghiere, rituali e pratiche religiose: strumenti attraverso i quali l'uomo cerca conforto e significato di fronte all'inspiegabile.
Se il 79% di noi dichiara di vivere in un perenne e diffuso stato d’ansia e 9 italiani su 10 si definiscono stressati, è perché non abbiamo mai imparato una cosa fondamentale: a spegnere il cervello.
Certo, per la maggior parte del tempo funziona che è una meraviglia, ci regala idee folgoranti, ricordi che scaldano il cuore, e ci sorprende perfino per la quantità di cavolate che riesce a tenere a bada contemporaneamente. Ma ogni tanto comincia a girare ininterrottamente a vuoto come l’ormai proverbiale criceto, senza riuscire a fermarsi. Succede perché la parte del cervello che è programmata per proteggerci non si è ancora adattata a distinguere il pericolo di una fiera che ci vuole mangiare da quello di un colloquio con il capo, o dai casini in famiglia, e nemmeno da quello del tizio che ci ha rubato il posto nel parcheggio, e si mette in ogni caso in allarme. In poche parole, non sa riconoscere le situazioni di vera emergenza da quelle che non lo sono. A questo si aggiungono poi le batoste che l’esistenza spesso ci assesta. Ansia, stress, irritabilità e compagnia brutta sono tutte strategie di difesa. E visto che nella nostra vita di ogni giorno di situazioni di questo tipo ne abbiamo a dozzine, il cervello, e di conseguenza noi, vive in perenne stato di allerta. Lo sa che non si fa così, ma non può farne a meno.
Ed è qui che entra in scena questo metodo ruvido e rivoluzionario. Con humor, pazienza, tanta competenza e una buona dose di sfrontatezza, la dottoressa Harper spiega cosa succede nel nostro cervello e ci guida in un processo fondamentale: “disincasinarlo” innanzitutto, e quindi addestrarlo a rispondere in maniera appropriata alle situazioni della vita quotidiana e ad affrontare una volta per tutte vecchi o recenti traumi che sono spesso alla base dei nostri disagi. Per insegnare al cervello a lavorare per noi e non contro di noi e riconquistare una volta per tutte la serenità e la felicità perdute.
Il rivoluzionario Metodo Antistress Bestseller Nº1 in Usa che ti spiega chiaro e tondo cosa fare per ritrovare la serenità e la felicità che meriti.
La sfida del cambiamento non prevede pareggio: o si vince o si perde! Nel mondo attuale, chi rifiuta il cambiamento è destinato a vivere in una sorta di inferno, fatto di paure, delusioni, frustrazioni, povertà. Chi invece decide di cavalcarlo ha la possibilità di accedere a un vero e proprio paradiso fatto di opportunità di crescita e ricchezza come mai ce ne sono state. Sul lavoro, nelle relazioni, nel rapporto tra genitori e figli, tutto è cambiato nel corso di pochi anni. I vecchi schemi mentali risultano inefficaci quando proviamo ad applicarli alle novità che emergono ogni giorno. Eppure, anche se prendiamo consapevolezza dell'ineluttabilità delle trasformazioni, ugualmente ne siamo spaventati. A quanto pare, la paura del cambiamento è altrettanto inevitabile del cambiamento stesso. Ho scritto questo libro con l'intenzione di aiutarti a capire meglio perché il cambiamento ha un tale impatto su di noi e soprattutto cosa possiamo fare per cavalcarlo invece che subirlo. Ma questo non è solo un testo teorico. Metti a fuoco gli obiettivi che vuoi ottenere (ad esempio alcuni cambiamenti che vorresti realizzare nella tua vita) e potrai trasformare fin da subito queste pagine in risultati tangibili. A questo punto, se ti va, incominciamo questo lavoro insieme.
Un rapporto di coppia comporta per sua natura rinunce e compromessi, ma quando vengono messe in discussione la serenità e la dignità si è vittime di personalità patologiche, di "stili affettivi disfunzionali". Walter Riso, psicologo clinico, analizza otto diverse forme di affettività patologica. La galleria degli "amori altamente pericolosi" comprende realtà molto diverse tra loro: dallo stile istrionico-teatrale, soggetti che riducono l'amore al solo desiderio e puntano tutto sull'esteriorità, all'amore ossessivo-compulsivo, in cui il soggetto assume i panni di un intransigente perfezionista pronto a stigmatizzare con la massima severità la più insignificante sbavatura. Se con un profilo narcisistico-egocentrico il partner sarà costretto a considerarsi una sorta di "satellite affettivo" e dovrà sacrificare i suoi desideri e i suoi bisogni al culto fanatico di un megalomane innamorato solo di se stesso, con la personalità schizoide-eremita l'altro sarà vittima di una totale mancanza di affettività, di un'apatia esistenziale, di un'indifferenza così radicale da annichilirlo nella sua stessa dimensione umana. Perché molti continuano a cadere nella rete di queste personalità, avventurandosi in relazioni che si trasformano in un calvario? Comprendere i motivi per cui questi soggetti riescono a rendersi così pericolosamente attraenti è il primo passo per imparare a riconoscere il vero volto dell'amore, fatto di equilibrio, reciprocità, rispetto dell'altro.
"L'uomo non è solo corpo, nella sua meravigliosa complessità è un tutt'uno: è corpo, mente, psiche, emozioni." Partendo da questo assunto, Laura Bertelé, ortopedico e fisioterapista, da più di trent'anni cura persone che si rivolgono a lei per dolori di ogni tipo. Secondo la dottoressa non si guarisce, anche da un semplice mal di schiena, se non si cambia quello che nella nostra vita non è in sintonia con il nostro io spirituale. Se non si ascolta il nostro Essere più profondo che, spesso esasperato, cerca la nostra attenzione attraverso il muto dolore del corpo. La guarigione non viene dalla terapia giusta, la bacchetta magica esterna a noi, ma è un cammino di conoscenza, di consapevolezza che il dolore fisico ci invita, e a volte ci obbliga a compiere. “Ascolta il tuo corpo” è un libro illuminante, la descrizione di un metodo frutto di anni di studi e di esperienza che ci spiega come la sofferenza fisica di una persona spesso non sia che il campanello d'allarme di un malessere più profondo. Toccare e guarire il corpo di una persona significa quindi toccare e guarirne anche l'anima.
Un nuovo guru ha conquistato il cuore dei giovani orientali. Il suo nome è Rando Kim. Il professore universitario che è riuscito davvero a dare delle risposte ai ragazzi e lo ha fatto tenendo insieme poesia e praticità, andando al nocciolo dei loro problemi. Perché se la vita è un affare complicato, lo è ancora di più quando si è giovani. Soprattutto se le generazioni più vecchie fanno di tutto per conservare i propri privilegi. E allora è facile cadere nello sconforto, farsi paralizzare dall'incertezza con il ticchettio del tempo che passa nell'orecchio. "Non sono qui a distribuire vuote parole di positività e speranza, dicendo 'Non ti preoccupare, andrà tutto bene'. Al contrario, desidero aprirti il mio cuore e tendere la mano verso la tua anima. Voglio che le mie parole siano come una canna di bambù, in grado di scuotere la tua coscienza e di risvegliare la tua mente. Voglio allargare il tuo punto di vista. Hai tutta la vita davanti. Comincia il tuo viaggio adesso. Se una parte qualsiasi di questo libro servirà a ispirarti, avrò ottenuto il mio scopo." Capitolo dopo capitolo Kim passa in esame tutte le questioni con cui un giovane si confronta, dalle scelte lavorative all'amore. E lo fa senza mai dimenticare che la vita non è semplice, ma che comunque, gira e rigira, alla fine dipende da te.
"Perché si muore?", "Perché Gesù è risorto e il nonno no?", "Mamma, ma quando io sarò grande tu sarai vecchia? E quando sarai vecchia, morirai? Allora io non voglio crescere, perché altrimenti dopo tu muori!" I bambini fanno spesso domande sulla morte, mettendo in imbarazzo noi adulti, affannati a trovare risposte che quasi sempre non abbiamo. Tanto più che la morte è oggi relegata nel terreno dell'impensabile, lontana, distante. Invece le perdite fanno parte della vita di tutti e crescere implica un continuo, quotidiano confronto con il dolore e il lutto. Ogni passaggio di crescita è infatti caratterizzato da una conquista, ma anche da una perdita: bisogna perdere il nostro ieri per far spazio al nostro domani. In questo senso, il lutto è evolutivo. Quando però un lutto colpisce la nostra famiglia, se c'è un bambino preferiamo quasi sempre tacere con lui, pensando così di proteggerlo, convinti come siamo che i bambini siano troppo piccoli per capire e vadano protetti dai fatti dolorosi della vita. Ma la loro "beata innocenza" è solo uno stereotipo: se c'è una grave preoccupazione o un dispiacere in casa il bambino, con i suoi sensi all'erta, lo percepisce subito. E sono proprio l'incertezza e la confusione prodotte dal nostro silenzio che più lo disorientano e che rischiano di lasciarlo solo davanti a qualcosa più grande di lui. Quando poi scoprirà la verità, cosa che alla fine inevitabilmente succede, si sentirà per giunta ingannato e tradito da coloro di cui più si fida.
A volte il mal di testa ci arriva per tenere lontani istinti ed emozioni di cui abbiamo paura. Una carica aggressiva inespressa può essere all'origine dei nostri disturbi gastrici e la pressione alta è figlia di una tensione emotiva eccessiva. Il dolore alle ossa ci avverte che in noi ci sono dei "lavori in corso", un processo maturativo più contorto del previsto. La reazione allergica va considerata l'ultimo anello di una catena che inizia con un conflitto affettivo. Il prurito rappresenta un'insofferenza inconscia che emerge dal nostro mondo interiore... Dalla fine degli anni Settanta, insieme ad alcuni colleghi dell'Istituto Riza di Medicina Psicosomatica, fra cui lo psichiatra Raffaele Morelli, abbiamo sviluppato una lettura diversa della salute e delle malattie, trovandoci di fronte a una notevole diffidenza e chiusura da parte del mondo medico, ancora restio a comprendere una visione basata su una teoria olistica. A differenza della medicina tradizionale, per la quale un disturbo viene considerato frutto di cause organiche, pensiamo che una patologia si colleghi direttamente al carattere di un individuo, oppure al suo atteggiamento mentale, alle relazioni che instaura, al rapporto più o meno valido che ha con se stesso e con il proprio mondo emotivo. Questo libro prende spunto da quella lunga esperienza e punta a spiegare cosa si intenda per salute e malattia secondo una lettura psicosomatica. Proponendo, in modo semplice e pratico, un percorso di guarigione." (Vittorio Caprioglio)
"Se hai preso in mano questo libro, è probabile che ti sia chiesto più volte perché mai la pace e la felicità a cui aspiri tanto ti siano scivolate via dalle dita così spesso. Perché una parte così importante della vita è caratterizzata da un'attività frenetica, dall'ansia, dallo stress, dall'esaurimento delle energie? Sono domande sulle quali ci siamo scervellati anche noi, per anni e anni; ora pensiamo che la scienza abbia trovato finalmente le risposte." Il "Metodo Mindfulness" espone una serie di pratiche semplici ma efficaci per rompere il circolo vizioso dell'ansia, dello stress, dell'infelicità e del sovraffaticamento. Un programma di 56 giorni capace di far nascere in noi una sincera gioia di vivere per affrontare con rinnovato coraggio anche le situazioni più complicate. "Metodo Mindfulness" si basa sulla "Mindfulness-based Cognitive Therapy", la terapia cognitiva basata sulla pratica di consapevolezza o "mindfulness" sviluppata dal professor Mark Williams dell'Università di Oxford insieme ad altri colleghi. Questo libro mostra come, con un investimento di pochi minuti al giorno, sia possibile godere di questi effetti straordinari e tornare, con rapidità, a recuperare il controllo della propria vita per godersela finalmente fino in fondo.
"Se solo avessimo avuto a disposizione questo libro quando stavamo male a causa dell'ansia e dello stress! Be', adesso c'è e speriamo che possa aiutare molte persone che, come noi, non riescono a capire che devono smettere di fare quello che stanno facendo e fermarsi a riflettere sulla direzione che sta prendendo la loro vita. Durante quei mesi difficili, un medico ci dette il consiglio di scrivere le nostre esperienze, lo abbiamo fatto e ci ha fatto bene, ma non pensavamo che le avremmo condivise con qualcuno. A un certo punto alcuni dei nostri amici hanno letto questi diari e ne sono rimasti molto colpiti. È stato in quel momento che abbiamo capito che ciò che avevamo scritto avrebbe potuto aiutare altre persone che si trovavano ad affrontare i nostri stessi problemi. La nostra speranza è che possiate fermarvi in tempo, prima che la corsa folle generata dal micidiale cocktail di ansia e stress vi porti a toccare il fondo, come è accaduto a noi. Provate a leggere questo libro lentamente. Finite un capitolo, assimilatene il messaggio e pensate all'effetto che può avere sulla vostra vita. Se invece preferite, potete anche concentrarvi maggiormente sui capitoli che fanno più vibrare le vostre corde interiori. Il messaggio che vogliamo darvi è semplicemente questo: è giunto il momento di migliorare la vostra vita! Buona lettura." (Susan e Mats Billmark)
Con il consueto linguaggio suggestivo e illuminante, che libro dopo libro ci guida a liberare il nostro nucleo più profondo per attivare le nostre capacità innate e guarire la nostra vita, Raffaele Morelli ci inizia alla pratica di salute più antica che ci sia: il digiuno.
"Non possiamo pensare di stare bene se ci dimentichiamo delle nostre radici, immerse nel buio della materia, nell'invisibile. Eppure trascorriamo la maggior parte della nostra esistenza prigionieri dell'esterno, identificati con i nostri problemi, i nostri pensieri, i nostri progetti, i nostri ricordi, il nostro modo di guardare il mondo e le nostre teorie sulla vita e su noi stessi. Ma allora, come possiamo fare per incontrare la nostra essenza originaria? La risposta a questa domanda è stata la stessa per tutte le tradizioni antiche: attraverso il digiuno."
Con il consueto linguaggio suggestivo e illuminante, che libro dopo libro ci guida a liberare il nostro nucleo più profondo per attivare le nostre capacità innate e guarire la nostra vita, Raffaele Morelli ci inizia alla pratica di salute più antica che ci sia: il digiuno. Oggi anche la medicina si è accorta delle straordinarie proprietà terapeutiche del digiuno in termini di depurazione dell'organismo e di prevenzione delle malattie. Così quest'antica pratica, che ha fatto parte dei riti di tutte le tradizioni, sta via via tornando in uso. Il potere curativo del digiuno – scritto insieme al figlio Michael Morelli che da anni studia il digiuno e i suoi benefici effetti – è un prezioso manuale che ci invita a liberarci dalle zavorre mentali e fisiche che appesantiscono la nostra anima e il nostro corpo, e ci insegna come farlo nel modo più semplice che ci sia: saltando qualche pasto. Un sacrificio presto compensato da un nuovo senso di benessere e di vitalità, segno che il nostro corpo si sta liberando dalle tossine e dai grassi accumulati, e la nostra anima dal peso soffocante del mondo esterno. Il digiuno potrà limitarsi a una sera alla settimana, ma perché diventi un rito di purificazione fisica e mentale dovrà essere accompagnato da solitudine e silenzio. Queste "serate con noi stessi", lontani dal cibo ma anche dalla tv, dal computer, dalla compagnia e dal rumore, diventeranno presto una nuova abitudine: forse la più benefica della nostra vita.

