
L'interazione umana non si ferma al livello puramente verbale, anzi, una grandissima parte della comunicazione ha luogo attraverso segnali, mimiche, gesticolazioni, posture e altre più elusive modalità di comportamento. Osservando direttamente la relazione tra i vari elementi del comportamento linguistico-cinetico nei vari contesti in cui ha regolarmente luogo, Scheflen traccia un modello di come i codici di comportamento non verbale specificano e definiscono il significato di ciò che viene detto con le parole. Il libro descrive alcuni modi in cui il senso della comunicazione orale viene reso più ovvio e significativo (o addirittura smentito) tramite mezzi non verbali, che vanno dal gesticolare vero e proprio alla postura e al modo di raggrupparsi in pubblico o di misurare la rispettiva distanza dall'interlocutore in una conversazione. Questi e altri elementi comunicativi sono descritti e considerati da Scheflen nel presente studio, che illustra le innumerevoli possibilità di comunicazione umana al di fuori del linguaggio.
Stili nevrotici è uno studio clinico originale su quattro tipi di nevrosi - ossessivo-coatta, paranoide, isterica e impulsiva - e delle caratteristiche specifiche di ciascuna di esse. Come base per il suo studio, David Shapiro innanzitutto passa in rassegna alcuni significativi contributi teorici e pratici alla psicologia del carattere, a partire da Freud, e comprendendo i contributi di Wilhelm Reich, Erik H. Erikson, George S.?Klein, e altri. Quindi passa a esaminare dettagliatamente, attingendo alla sua ampia osservazione clinica, i modi di pensiero e di percezione, le forme di esperienza emotiva, i modi di attività, le manifestazioni comportamentali - gli 'stili' - che caratterizzano questi tipi di nevrosi.?Di particolare interesse per la psichiatria è l'analisi condotta da Shapiro sulle relazioni tra lo stile paranoide e quello ossessivo-coatto. Nel capitolo riassuntivo egli indaga, alla luce di questo studio, alcuni problemi fondamentali concernenti l'origine e lo sviluppo degli stili; come tale sviluppo venga influenzato dalle spinte libidiche; la loro eventuale importanza nel controllo e nella regolazione delle tensioni pulsionali; e i loro rapporti coi meccanismi di difesa.
La cibernetica è la scienza che studia i fenomeni di autoregolazione e comunicazione negli organismi viventi e nei sistemi artificiali. Il suo nome platonico ricopre un determinato campo delle attività mentali che si trova a contatto di una molteplicità di scienze e di tecniche. Basato su una sorprendente intuizione scientifica, attraverso l'applicazione della cibernetica alla psicologia, questo libro semplice e pratico offre un contributo fondamentale alla conoscenza di sé e al percorso di crescita personale.
La forza della metafora è nota da sempre, nella letteratura, nella religione e nella politica, in tutte le comunicazioni e relazioni umane, non esistono invece informazioni sistematiche sul modo di costruire e usare le metafore ai fini del processo terapeutico. L'autore documenta come le metafore, i racconti e gli aneddoti possono essere usati efficacemente in terapia e le tecniche metaforiche applicate in quasi ogni tipo di terapia e praticamente in ogni situazione clinica, a prescindere dall'approccio teorico e clinico del terapeuta. La loro speciale utilità si manifesta in quelle terapie (strategica, sistemica, ipnotica) in cui il terapeuta gioca un ruolo molto attivo per aiutare a effettuare cambiamenti specifici e ben definiti. L'uso della metafora in psicoterapia mostra che le metafore possono essere utilizzate in modo sorprendentemente semplice una volta che sia stato stabilito il 'rapport' con il cliente. Particolarmente utili sotto questo aspetto sono i molti esempi clinici di metafore che si applicano al trattamento dei comuni problemi incontrati nella pratica terapeutica e che possono essere adattate in vari contesti a mano a mano che il terapeuta sviluppa il proprio stile di metafora terapeutica. Un aiuto ulteriore lo si può trovare alla fine di ciascun capitolo, negli esercizi pratici che insegnano al lettore a perfezionare il proprio stile di costruzione delle metafore.
Un tentativo di sintesi della teoria psicoanalitica "classica" (segnatamente nella sua versione kleiniana-bioniana) e della teoria delle relazioni oggettuali: così, a un lettore non digiuno di psicoanalisi, si presenta questo nuovo libro di Ogden. Ma non si tratta di un esercizio erudito, né di un tentativo eclettico. In un linguaggio di rara chiarezza, l'autore elabora dati clinici attinti alle patologie più gravi e cerca per questa via di pervenire a una nuova ipotesi sulla struttura della mente. In tempi di psicoanalisi "debole", Ogden va controcorrente, e riabilita la metapsicologia, o almeno la sua problematica di fondo che si riassume nell'interrogativo: che cosa è e come funziona la mente
Per la prima volta nella storia dell'Occidente si sta verificando una cesura tra le generazioni, un'interruzione del passaggio del 'testimone' da una generazione all'altra. Che cosa passano i genitori ai figli? E più radicalmente: i genitori passano ancora qualcosa ai figli? In un'epoca come la nostra di vertiginoso cambiamento sociale, economico, valoriale, la generazione adulta rischia di vivere come inutile o irrealizzabile la consegna ai giovani degli 'attrezzi' per vivere. Eppure è in momenti come questi che il patto generazionale della trasmissione consapevole e del ricevimento critico si rivela indispensabile per la crescita e il futuro degli uomini e delle civiltà. I contributi raccolti in questo volume, firmati da studiosi di discipline e orientamenti diversi, cattolici e laici, riflettono sulla fragilità che caratterizza oggi il rapporto genitori-figli, ricostruendo il percorso che ha portato alla smarrita autorefe-renzialità odierna, con la generazione adulta ripiegata su se stessa e quella giovane sempre più a disagio per una sedicente autonomia che ha piuttosto il sapore dell'abbandono. I padri (e le madri) non più generativi, ma persi nell'individualismo dell'iperconsumo anche affettivo. I figli che sopravanzano i genitori nella capacità tecnologica, ma poi si fermano ad aspettare, come Telemaco, il ritorno di un padre che metta ordine e indichi la strada...

