
Violenze in famiglia e sul lavoro, regolamenti di conti tra bande, aggressioni a sfondo xenofobo e uccisioni di massa: gli episodi riconducibili all'odio sono innumerevoli, e riguardano sia i rapporti interpersonali sia i rapporti fra i gruppi sociali. Che cosa caratterizza questa complessa esperienza psicologica? Il volume ci descrive i processi che generano e alimentano l'odio; che cosa ha in comune con amore, rabbia e paura; i molti linguaggi in cui si esprime. Si tratta di un fenomeno generato da aspettative frustrate e da sentimenti di minaccia, oltre che da una cultura che in molti casi lo fomenta e lo autorizza. Ma con adeguati strumenti può essere contrastato e tenuto sotto controllo.
Attraverso alcune storie analitiche, il libro racconta il percorso del dolore nella vita delle donne. I "romanzi familiari" si snodano attraverso sogni e frammenti di esistenza e sono incastonati dentro i versi del Libro di Giobbe, uomo giusto "stritolato da Dio", voce guida che impronta tutto il testo. A partire dalla sofferenza nasce una nuova possibilità di stare al mondo, forti di una dignità che si riconosce nel grido di Giobbe, nel "perché" a cui dare una risposta. Le donne sfidano il dolore apprendendo la forza della non risposta: non c'è una facile via di fuga, di fronte al male bisogna imparare a "stare", a fare del "perché" una provocazione vitale. Alla fine, ci si ritrova dentro il mondo, dentro la vita, avendo imparato a rispettare i confini del dolore e un nuovo modo di giocare la vita con amore.
Storie d'analisi di grandi e di bambini, racconti che parlano utilizzando la metodica del "Gioco della sabbia": un mondo in miniatura, un'Arca di Noè per salvare immagini interiori, frammenti di vita, sogni. È la visione, non la parola, a dominare la scena, e questo ci rimanda alla profondità dell'inconscio, al radicamento del nostro piccolo mondo interiore dentro le grandi immagini del mondo, ben prima della parola. Il mondo che ci viene raccontato dal "Gioco della sabbia" è ricco e prezioso, insaturo, inconcluso, come le grandi visioni degli artisti o, più umilmente, come i "mandala" di sabbia che i monaci buddisti compongono e poi lasciano andare al vento e all'acqua: impermanenza. Ecco allora che questo libro è fatto di pietre pesanti, di sabbia lieve e di vento leggero, per ricordarci che il gioco è una realtà che aiuta a curare la vita.
Nuova edizione
Il libro
Di madre in figlia, divenuto un testo classico sul tema, esplora il rapporto madre-figlia attraverso la storia narrata a due voci di un trattamento analitico.
Nella nuova edizione, il confronto tra il materno e il femminile nelle generazioni trova spazio a partire dal rapporto dell’autrice con la propria figlia bambina e si incarna tra pensieri, ricordi, poesie, in modo autentico e commovente. Una traccia per la narrazione di molte storie, nel riconoscimento di quanto la vita con semplicità ci consegna perché possiamo farne ricchezza e senso.
L'autrice
Lella Ravasi Bellocchio, analista junghiana, è membro dell’International Association for Analytical Psychology. Nella collana Psicologia ha pubblicato, tra gli altri, Sogni senza sbarre. Storie di donne in carcere (2005).
L'autore propone un piccolo trattato di psicologia - soprattutto di psicologia della personalità -, che intende essere strumento di iniziazione alla conoscenza psicologica, quale scienza umana in dialogo e integrabile con le discipline teologiche e religiose. Dopo aver giustificato la presenza della psicologia nell'ambito dello studio della riflessione teologica e delle scienze religiose, il volume introduce la nozione di psicologia come scienza e ne descrive l'evoluzione storica. Acquisito che il nocciolo della psicologia come scienza è dato dalla psicologia della personalità, offre un quadro globale per un primo orientamento di fronte alla Babele delle teorie psicologiche reperibili sul mercato.
Le emozioni colorano la vita e permettono di esprimere i diversi aspetti della personalità. Viverle appieno significa condurre un'esistenza intensa, a condizione di non cedere loro i comandi. Spesso le emozioni ci aiutano a prendere decisioni e ci permettono di risolvere conflitti interiori. Influenzano inoltre la nostra idea di felicità o infelicità, nonché le direzioni che prendiamo. Dobbiamo allora arginare le emozioni che quotidianamente irrompono nella nostra vita? Bernard Raquin sostiene che è meglio sceglierle, trovare quelle che ci sono più utili e modellarle secondo il nostro volere, con i semplici mezzi (meditazione ed esercizi) proposti in questo manuale pratico, così da lasciare che si esprimano al momento giusto, per un motivo giusto e con la persona giusta. Prendere in considerazione emozioni diverse per il medesimo evento vissuto significa insomma ampliare il nostro punto di vista, incanalare le energie positive, ridurre l'impatto di quelle negative e potenziare il nostro capitale più prezioso: il benessere.
Quale significato ha la gravidanza nel mondo interno di una donna o di un uomo? In che modo le forze inconsce influiscono sul nostro diventare genitori? Come ci si sente ad avere dentro un'altra persona? Qual è l'esperienza emotiva del partner durante la gravidanza? Cosa sappiamo delle capacità fetali, e chi o che cosa rappresenta il feto per il genitore? Quali sono le emozioni e i sogni della gravidanza e quali fantasie e paure circondano la nascita? Come diventiamo quelli che siamo in relazione ai nostri figli e al nostro stesso sé infantile? Il bambino immaginario combacia con quello reale? Che effetto ci fa esser esposti ai nudi bisogni del neonato? Che ne è della relazione intima quando i partner procreano? In che modo le fantasie prenatali influenzano il clima emotivo postnatale? Sono queste le domande a cui l'autrice si impegna a rispondere in questo libro, adottando un approccio che ribalta la scarsa soggettività attribuita alla madre nella letteratura psicoanalitica per concentrarsi sulla 'vicenda interna': l'ipotetica voce del lattante o quella prescrittiva dell'esperto sono rimpiazzate, nella narrazione della gravidanza e della primissima infanzia, dalle madri e dai padri, dal loro punto di vista. Ciò nonostante, il racconto non è mai lineare: i genitori sono anche sempre, a loro volta, figli e figlie. Per questo l'attenzione della studiosa si sposta spesso dal mondo interno dell'individuo verso l'interazione col partner e col bambino, e coi propri genitori nell'infanzia.
Bambini insonni? La dottoressa Rankl aiuta i genitori a comprendere le cause dei problemi di sonno del loro bambino per individuare la soluzione più efficace. Quali sono i presupposti che la famiglia deve garantire per favorire un buon sonno al bambino? Tante spiegazioni e consigli pratici portano a una reale e completa comprensione del problema, facendo chiarezza anche sulle cause che possono esserne all'origine: fattori organici (malattie, fasi di sviluppo), fattori legati ad abitudini scorrette del sonno (per esempio rituali ormai inadeguati all'età) e fattori psichici (riguardanti non solo il bambino, ma ogni componente della famiglia). Inoltre - ricorda Rankl - è necessario rafforzare la competenza di autoregolazione del bambino, in modo da permettergli di sviluppare appieno la sua capacità di addormentarsi e di affrontare la separazione. A questo proposito non basta che i genitori operino sul piano dell'azione (ciò che si fa concretamente), ma è indispensabile che agiscano anche sul piano della relazione (ciò che gli si trasmette a livello emotivo). L'autrice indirizza così il genitore verso una maggiore comprensione del mondo emozionale del bambino, nonché dei propri desideri e delle proprie aspettative, così da cercare di armonizzare le esigenze dell'uno e degli altri.