
A partire da un'analisi della risposta della Chiesa al dramma degli abusi sessuali sui minori e gli adulti vulnerabili, l'autore sostiene la necessità e l'opportunità che la Chiesa, con lo sguardo sempre rivolto alla dignità della persona umana e l'attenzione costante all'accoglienza e al sostegno delle vittime e alla salvaguardia dei minori, promuova lo sviluppo di specifici programmi e strategie nei confronti dei chierici rei di abusi, con il duplice fine della prevenzione della reiterazione del crimine e della riabilitazione personale. L'autore analizza sentimenti e atteggiamenti riscontrabili nella Chiesa verso i chierici responsabili del crimine di abusi e giunge alla consapevolezza che, per favorire quanto più possibile sia la salvaguardia dei minori che la riduzione del rischio di reiterazione del comportamento abusante, sia opportuno mantenere nei confronti dei rei un atteggiamento che tenga insieme giustizia e misericordia e che porti ad affiancare alla giusta pena per il crimine commesso la presa in carico dei rei attraverso programmi terapeutici, cure pastorali e forme di accompagnamento spirituale che li conducano a un recupero della coscienza della propria vocazione cristiana, impedendo loro per sempre il contatto non monitorato con minori e adulti vulnerabili. Prefazione di Matteo Zuppi.
Perché solo gli esseri umani sono capaci di inventare? In questo libro, lo psicologo ed esperto di autismo di fama mondiale Simon Baron-Cohen propone una nuova, audace risposta: perché possiamo identificare i modelli, in particolare i modelli del se e del come. E sostiene che i geni legati a questa capacità unica si sovrappongono ai geni dell'autismo. Dal primo strumento musicale alle rivoluzioni agricole, industriali e digitali, Baron-Cohen mostra come questa capacità unica abbia guidato il progresso umano per 70.000 anni. Collegando uno dei più grandi punti di forza della specie umana a una condizione molto spesso fraintesa, questo libro ci sfida a pensare in modo differente a chi ha un modo differente di pensare.
A che cosa si deve l'incapacità di empatizzare? E che cosa accade quando perdiamo il desiderio di comprendere ciò che provano le altre persone? Disturbo borderline di personalità. Psicopatia. Narcisismo. Sindrome di Asperger e autismo. Patologie diverse, legate da un tratto comune: l'assoluta mancanza di empatia. Questa condizione può culminare in crimini efferati (si pensi alla tragedia della Columbine High School), ma anche dar vita a un modo diverso di interpretare il mondo (come quello di Kim Peek che ha ispirato il film Rain Man. L'uomo della pioggia). In "La scienza del male" Simon Baron-Cohen scava in profondità nella nostra anatomia mostrandoci come funziona (o non funziona) nel cervello il "circuito dell'empatia". Ma che cosa distingue il comportamento insolito di una persona affetta da autismo dal comportamento malvagio di uno psicopatico? Baron-Cohen spiega come siano rilevanti non solo i fattori sociali e ambientali, fra i quali l'indifferenza dei genitori o i vari tipi di abuso, ma anche quelli più propriamente biologici, invitandoci a esplorare come i nostri geni possano renderci più o meno capaci di metterci nei panni degli altri.
La maggior parte di noi passa la vita a cercare di decifrare il significato dell'esistenza: lo cerchiamo esaminando i particolari della nostra infanzia, gli ostacoli che abbiamo superato, le difficoltà che abbiamo dovuto affrontare e i successi che siamo riusciti a conquistare. Vorremmo una mappa che ci spieghi come capire il passato, che ci guidi nel futuro e ci permetta di vedere qual è il nostro ruolo nel grande ciclo della vita. Spesso, però, questa ricerca sembra non portare a nulla: abbiamo l'impressione di girare a vuoto e di aver smarrito noi stessi, oppressi da uno stile di vita troppo rapido e caotico, incapace di nutrire lo spirito e il cuore. Con questo libro, Colette Baron-Reid ci invita a fare una pausa e a prenderci il tempo per guardarci dentro, e ci accompagna in un viaggio alla scoperta delle nostre emozioni, delle nostre paure, dei nostri desideri. Potremo imparare a conoscere i nostri paesaggi interiori visualizzandoli come luoghi incantati, in cui le emozioni prendono gli attributi del clima o gli aspetti del mondo naturale, e a fare pace con le parti soffocate, negate o ferite di noi stessi. Scopriremo che il potere di tracciare la nostra strada è nelle nostre mani, perché impareremo ad attingere a risorse interiori che forse non sappiamo nemmeno di avere.
L'edizione aggiornata e riveduta del manuale si rivolge agli studenti dei corsi di laurea che promuovono una conoscenza critica, aggiornata e rigorosa della psicologia dello sviluppo contemporanea ed è corredata di prove per l'autovalutazione dell'apprendimento e di slide utili per la didattica disponibili on line. Il volume costituisce un utile riferimento anche per i professionisti dell'età evolutiva che desiderino acquisire informazioni aggiornate sui principali risultati delle ricerche empiriche contemporanee, sugli strumenti di valutazione, nonché su alcuni tra i più accreditati modelli di intervento per la famiglia e l'età evolutiva. Caratteristica peculiare del testo è il confronto tra lo sviluppo tipico e atipico, con un'attenzione ad ambiti evolutivi meno "convenzionali", come l'autismo, i disturbi dell'apprendimento, l'adozione, e alle loro implicazioni in termini di conoscenze teoriche e modelli di intervento. Ogni capitolo presenta un argomento - percezione, attenzione, sviluppo motorio, sviluppo del cervello, memoria, cognizione, linguaggio, sviluppo morale e sviluppo socio-emotivo - e lo declina nelle sue caratteristiche di tipicità e atipicità. Completano la trattazione un capitolo specificamente dedicato ai metodi, uno ai contesti dello sviluppo e uno alla valutazione e agli interventi indirizzati all'età evolutiva.
Argomenti del volume: i processi evolutivi nelle relazioni emotive significative; i legami d'attaccamento, un luogo per costruire le competenze emotive e relazionali; le autobiografie infantili, narrazione, relazioni e regolazione emotiva; le differenze individuali nel ciclo di vita, indicatori e metodi; sviluppo emotivo e sviluppo morale; l'empatia come fondamento dello sviluppo morale; la trasgressione morale; socializzazione emotiva e sviluppo del senso morale.
I temi trattati in questo studio sono quelli tradizionali di un corso universitario di base di psicologia generale: sensazione e percezione, attenzione e apprendimento, memoria, intelligenza e problem solving, linguaggio, emozione e motivazione. A questi ultimi due argomenti è dedicata una particolare attenzione, allo scopo di riequilibrare la trattazione dei processi affettivi spesso trascurati rispetto a quelli cognitivi. Ogni capitolo tratta le maggiori teorie psicologiche sul tema, con il supporto delle ricerche sperimentali che le hanno confermate e con diversi esempi pratici. Obiettivo delle autrici è quello di portare i problemi della ricerca psicologica fuori dal laboratorio, in situazioni di vita quotidiana.
Secondo l'Autore, molti degli insegnamenti di Gesù si accordano con quelli della psicoterapia. Innanzi tutto, il punto di partenza: come l'esortazione di Gesù «Convertitevi» è un invito a cambiare mentalità, così la psicoterapia propone un cambiamento di convinzioni e comportamenti dannosi per la persona. Quindi sono prese in considerazione alcune parabole (es. Padre misericordioso, Buon Samaritano, parabola dei talenti) e alcuni dialoghi evangelici (es. con la Samaritana, con i discepoli durante la tempesta), da cui emerge come sia essenziale, sia per Gesù sia per la pratica psicoterapica, l'accettazione incondizionata della persona con tutti i suoi bisogni psicologici: primo fra tutti quello di sentirsi amata al di là di errori, pregiudizi e condizionamenti. I tre capitoli centrali costituiscono una sorta di «itinerario terapeutico»: dalla legge umana dell'amore all'esperienza correttivo-emotiva deducibile dalle parabole, al valore terapeutico della preghiera individuale.
Il testo offre alcuni spunti di riflessione sui meccanismi capaci di favorire il benessere psicologico e la salute emotiva a partire da un dialogo costruttivo tra Vangelo e psicoterapia. A fare da filo conduttore sono alcune storie di guarigione, a volte di gente comune, che l’Autore ha incontrato nel suo lavoro clinico, a volte di personaggi evangelici (la cananea, il giovane ricco, l’emorroissa, il paralitico di Cafarnao, l’adultera ecc.). In entrambi i casi si giunge alla stessa conclusione, cioè che solo l’amore guarisce.
In effetti, le ferite emotive e la sofferenza che ne deriva sono sempre causate dalla mancanza o dalla perdita di amore, a tutti i livelli. Perciò il loro risanamento consiste nell’esperienza della restituzione e del recupero di amore, inteso nella totalità della sua manifestazione psichica: idee e valori, emozione e sentimenti, azioni e gesti concreti di contatto intra e interpersonale. Tra gli argomenti trattati: le dinamiche della relazione umana, il perdono come possibilità di guarigione e rinascita emotiva, l’empatia come scoperta dell’Altro e punto di partenza per la costruzione di percorsi di crescita.
Noi siamo letteralmente in e allo stesso tempo la relazione con noi stessi, gli altri e il mondo: se io sono capace di relazionarmi con rispetto e comprensione e autenticità con le varie parti di me, sarò altrettanto capace di relazionarmi con le molteplici componenti della società, sempre più costituita da persone di varie etnie, religioni, credenze, orientamenti. Purtroppo anche l'opposto è vero: se mi sentirò minacciato da alcune parti di me (dai miei diversi sé che altro non sono che le configurazioni delle diverse relazioni significative della mia vita emozionale relazionale) vivrò in forma di minaccia tutto ciò che percepirò diverso dalla parte "rigida e scarnificata" che chiamo me stesso e rischierò di contribuire ai fenomeni di alienazione di parti significative di me; negherò alcuni bisogni fondamentali e mi precluderò la loro soddisfazione, farò violenza a me stesso e così facendo potrò farne ad altri. Questo processo di perdita di contatto, di dissociazione da alcune importanti parti del mio sé non solo creerà una grave reificazione di me stesso ma contribuirà ad aumentare nella società quel livello di paura, pregiudizio, razzismo che quotidianamente vediamo produrre notevole sofferenza a noi stessi e gli altri generando disfunzionali modelli di sé che influenzeranno le nuove generazioni. Barrett-Lennard nel suo libro ci aiuta a capire tutto questo e soprattutto a comprendere la portata bio-psico-sociale di una relazione psicoterapeutica.