
Uno dei dati scientifici che consentono di prevedere con più affidabilità l'esito positivo dello sviluppo del bambino è il fatto che ci sia stata nella sua vita almeno una persona capace di essere presente con regolarità per lui. In un'epoca di distrazioni digitali e impegni pressanti, esserci per un figlio potrebbe sembrare un compito davvero arduo. Ma, rassicurano Daniel Siegel e Tina Payne Bryson, essere presenti non richiede necessariamente grandi quantità di tempo e di energia. Esserci significa offrire al bambino una presenza di qualità, semplice da assicurare se si tiene conto di quel che serve per un sano sviluppo infantile: protezione, comprensione, conforto e sicurezza, il "poker dell'attaccamento". Basato sulle ultime scoperte delle neuroscienze, questo volume contiene racconti, "piani d'azione", semplici strategie e suggerimenti per fornire a un bambino il "poker dell'attaccamento" in ogni situazione: quando incontra difficoltà o, invece, riesce brillantemente in un compito e anche quando ci scusiamo per le volte in cui non ci siamo stati per lui. Una guida preziosa per coltivare nel bambino un sano paesaggio emotivo.
Strumenti semplici ed efficaci per interagire al meglio con i propri figli. In questa guida pratica, che affianca "12 strategie rivoluzionarie per favorire lo sviluppo mentale del bambino", gli autori presentano un'ampia raccolta di fumetti, esercizi, schede e attività pratiche che, sulla scorta delle più recenti scoperte sullo sviluppo cerebrale, sono finalizzati a fornire un aiuto concreto ai genitori e a quanti si prendono cura di un bambino. Il libro non intende dettare regole né indurre sensi di colpa: l'obiettivo è indicare strumenti efficaci per superare i molti momenti difficili che si possono incontrare ogni giorno nell'interagire con un bambino, ma anche trasformare questi momenti in opportunità per alimentare le risorse e le potenzialità del bambino e dell'intera famiglia. In questo volume troverete: esercizi da fare da soli, con il bambino o con altri genitori, e attività pratiche diverse a seconda dell'età del bambino, fumetti, schemi e illustrazioni che esemplificano con chiarezza le attività e i concetti descritti nel libro, strategie per favorire un equilibrato sviluppo mentale del bambino che possono diventare un vocabolario comune per genitori, educatori e terapeuti.
La visione dello sviluppo umano proposta dalla neurobiologia interpersonale consente di comprendere come il funzionamento della mente e del cervello venga influenzato dall'esperienza, in particolar modo dalle relazioni emotivamente significative. I curatori si sono assicurati qui la partecipazione degli autori più conosciuti nell'ambito della neurobiologia interpersonale, i quali propongono le loro riflessioni sull'impatto che questa prospettiva teorica ha avuto sulla pratica clinica e offrono consigli ai molti clinici che hanno abbracciato questo orientamento nella loro attività terapeutica. Molteplici sono i temi trattati: la disregolazione degli stati di coscienza, i sistemi motivazionali presenti nel trauma complesso, la psicoterapia del trauma associato all'esperienza di umiliazione. Si analizza anche il recupero dalle dipendenze nell'epoca del distanziamento sociale e il cambiamento rappresentato dalla terapia familiare online.
Psicologi e linguisti, neuroscienziati e filosofi hanno sondato la natura della vita mentale. È mancata, tuttavia, una prospettiva interdisciplinare che riuscisse a fornire risposte soddisfacenti a questi interrogativi fondamentali o che, se non altro, portasse a formulare una definizione di "mente". Daniel J. Siegel realizza qui un collegamento tra i differenti domini della conoscenza, creando un testo che, fin dal modo in cui è organizzato, mostra come funziona la mente. La struttura del volume, che si può leggere per "mappe" o "percorsi guidati", rispecchia infatti la naturale modalità di apprendimento del cervello. Aprendo il libro a una pagina qualsiasi, troverete un "punto d'ingresso" che vi guiderà, in un modo che voi stessi potrete scegliere, alla scoperta della rete integrata di conoscenze. Accompagnandoci tra le multiformi fondamenta della neurobiologia interpersonale, l'autore ci spiega come le conoscenze derivanti da questo nuovo approccio possano essere applicate, nella vita personale e in diversi ambiti professionali, per favorire lo sviluppo di una mente sana, di un cervello integrato e di relazioni empatiche.
Gli psicologi la utilizzano nelle loro sedute, molti ne fanno uso da anni contro l'insonnia, senza saperlo... La libroterapia funziona davvero, e per diventare 'libroterapisti' provetti è indispensabile fare proprio il motto 'leggi che ti passa', un mantra per chi vuole utilizzare questa cura alternativa. Dispensatori di pillole di saggezza, i libri non hanno controindicazioni, si possono usare a stomaco pieno o anche vuoto e non danno assuefazione. Oppure sì? Dopo il primo volume, ecco il secondo manuale per curarsi con la lettura, ricco di riflessioni, esercizi e consigli pratici per combattere ogni tipo di disturbo e male di vivere. Miro Silvera guida il lettore e lo conduce in una nuova avventura tra gli scaffali, con aneddoti, memorie e pensieri, indicando il libro giusto per ogni problema
Il testo raccoglie i percorsi storici e l'evoluzione di una nuova professione che si è sviluppata in ambito accademico con un blended learning pratico per le relazioni d'aiuto. Il Counseling filosofico utilizza la metodologia del dialogo socratico durante le consulenze per rivisitare criticamente alcuni pensieri, idee e ragionamenti che minano la serenità dei fruitori.
«Negli ultimi tempi aveva un modo particolare di guardarsi allo specchio dietro le bottiglie. Quando un uomo come lui comincia a scrutarsi negli specchi, mi creda, non è un buon segno». Una riflessione, questa del padrone del bistrot dove il suo amico Bob, morto da pochi giorni, andava a giocare a carte, che colpisce profondamente il dottor Charles Coindreau. Non appena ha saputo che quella di Bob non è stata una morte accidentale, come sulle prime si credeva, bensì un suicidio, ha deciso di condurre una sorta di indagine, e di interrogare chiunque l'abbia conosciuto, a cominciare dalla moglie e dall'ultima delle numerose amanti. Perché lui, come tutti, ma più di tutti gli altri, si arrovella sul motivo che ha indotto a togliersi la vita uno come Bob: sempre allegro, e allegramente sfaccendato, sempre pronto alla battuta, gran giocatore di belote e gran consumatore di «bianchini» a qualunque ora del giorno - non per caso lo avevano soprannominato il Grande Bob. Nella casa di Montmartre dove abitava insieme alla sua polposa, esuberante, forse un po' volgare ma radiosa moglie Lulu, la porta era sempre aperta, e vi si potevano incontrare persone di ogni estrazione sociale, e «ognuno era libero di comportarsi o di parlare a suo piacimento, con la certezza di non scandalizzare nessuno». Così come nessuno si scandalizzava del fatto che Lulu accettasse i tradimenti di Bob: le bastava che lui fosse felice. Scavando nel passato dell'amico, immergendosi nei lati oscuri di un uomo che a tutti sembrava l'immagine stessa della gioia di vivere, e persino, a volte, sovrapponendosi a lui, Coindreau finirà per scoprire la verità sulla morte di Bob - ma soprattutto qualcosa su sé stesso.
Nel raccontare gli efferati delitti che si è soliti attribuire ai "pazzi psicopatici", sentendosi virtuosi e immuni da cattivi pensieri, Simon non svela soltanto i misteri delle menti criminali, ma anche il lato oscuro presente in tutti gli esseri umani, uomini e donne, buoni e cattivi. Chi sono allora quei "pazzi", l'assassino di John Lennon, gli stupratori di Central Park, i serial killer sadici, gli adepti di sette apocalittiche e sataniche, ma anche i più "ordinari" genitori che picchiano e violentano i propri bambini, i preti molestatori, i professionisti che abusano delle clienti? L'autore racconta le loro storie, i loro demoni interiori, la sofferenza delle loro vittime, ma anche il modo in cui il crimine si può prevenire.
«Quella che stai per leggere è una specie di storia d'amore, o meglio, la condivisione di un innamoramento. L'innamorato sono io e l'amata è la vita. Stiamo insieme ormai da qualche tempo e, a essere sinceri, tra noi non sono sempre state rose e fiori. Abbiamo avuto i nostri contrasti e le nostre incomprensioni, ma in fondo la cosa più difficile è stata capire il modo, a volte incomprensibile, in cui la vita sceglie di amarti. Alla fine credo di avere compreso cosa volesse davvero da me: una resa incondizionata al suo amore, comunque scelga di manifestarlo, perché, contrariamente alle mie pretese, è sempre lei che conduce la danza, in totale autonomia. Tutti noi vorremmo evitare la sofferenza, la separazione e le molte cose spiacevoli che la vita potrebbe mettere sul nostro cammino, ma nulla e nessuno ci può garantire che questo accada. La sola libertà che la vita ci concede è quella di goderci comunque il viaggio, se ne siamo capaci. Quindi ti chiederò di provare a conoscerla più intimamente, e poi di lasciarti andare. L'idea della resa alla potenza della vita può fare paura, ma quando la capisci e la accetti, quello è il momento in cui togli il piede dal freno e cominci a vivere pienamente, in cui diventi capace di amare nello stesso modo i giorni di sole e quelli di tempesta. E finalmente comprendi che ogni giorno è un miracolo.»
Inquadramento e definizioni: La funzione genitoriale; Il processo di transizione alla genitorialità; Genitorialità e procreazione medicalmente assistita; La genitorialità adottiva. Modelli e metodi di osservazione e valutazione: Il colloquio sulla funzione genitoriale; Metodi di indagine al confine tra rappresentazione e interazione; Metodi osservativi dell'interazione adulto-bambino (Global Rating Scales of Mother-Infant Interaction, Emotional Availability Scale, Procedura del Lausanne Trilogue Play). Fattori di rischio della funzione genitoriale: Le patologie mediche croniche e acute del bambino. Fattori di rischio nella genitorialità; I disturbi dello sviluppo; La psicopatologia genitoriale. Ansia e depressione perinatale; La dipendenza da sostanze. Patologie della genitorialità: La genitorialità nei disturbi dell'attaccamento infantile; I disturbi funzionali del bambino come disturbi della relazione; Maltrattamento, abuso e carenza di cure.
Questo volume nasce dalla collaborazione tra il gruppo di ricerca italiano e il Centre d'Etude de la Famille di Losanna, iniziata nel 2001 con la professoressa Fivaz-Depeursinge, che ha ideato e diffuso nel mondo la prospettiva teorica e metodologica del Lausanne Trilogue Play (ITP). In questi anni, la visione triadica concettualizzata da Fivaz-Depeursinge e Corboz-Warnery nel volume "Il triangolo primario" si è diffusa e perfezionata. La collaborazione con i ricercatori di Losanna fa di questo volume l'ideale prosecuzione e ampliamento del primo, e rende possibile fornire al pubblico italiano un aggiornamento del movimento di pensiero e di ricerca connesso con questa linea innovativa diffusasi in ambito internazionale. La triade primaria madre-padre-bambino viene riletta come matrice interattiva di base dell'individuo non successiva all'esperienza diadica, ma parallela e parzialmente indipendente da essa, rivoluzionando per certi aspetti un sistema di pensiero e di indagine su basi diadiche. Il metodo di osservazione che gli autori propongono si pone quindi come un'interessante possibilità da affiancare alle valutazioni già conosciute e sperimentate nel tentativo di comprendere le complesse dinamiche che caratterizzano lo sviluppo interattivo precoce. Il testo si rivolge a ricercatori, psicologi clinici e dello sviluppo, educatori e a tutte le figure professionali che si occupano di osservazione, valutazione e intervento in età evolutiva

