
In questo libro la psicoanalisi fa i conti con il suo passato disconoscimento della Religione e del Fattore religioso. Confrontando il proprio, con il pensiero religioso di personaggi come James, Tolstoj, Balzac, di filosofi passati e contemporanei quali Descartes, Hume, di scrittori, come Solzenicjn, o il narratore in lingua jiddish Singer, delle scrittrici Maraini e Arslan, l'Autrice sviluppa e realizza la sua scoperta dell'Istinto Religioso, da lei descritto nella sua funzione di fondamento innato della Religione Naturale e, transitivamente, delle religioni storiche.
"La figura del miscredente è al centro di questo libro, un soggetto finora ignorato dalla ricerca psicologica. Nel miscredente restano aperti risvolti religiosi profondi che non fanno più capo alla religione confessionale, ma a quell'innato bisogno di credere, oggi ormai ben accreditato anche presso gli psicoanalisti, che è presente in ogni uomo, nel quale preme per essere riconosciuto. Il volume esamina gli effetti che l'istinto religioso può avere nei miscredenti, erroneamente considerati come individui a-religiosi".
Lavorare con i bambini richiede competenza professionale, ma anche grande capacità di stare in relazione con loro, di comprenderne il linguaggio, di conoscere il loro mondo o di avere, comunque, la curiosità di conoscerlo, non perdendo però di vista il mondo dei grandi, non lasciando in secondo piano le preoccupazioni adulte e rispettando il tessuto della famiglia, che ha bisogno di far emergere tracce delle trame passate, di liberare le emozioni troppo a lungo bloccate. L'intento di questo lavoro è offrire una panoramica completa ed esauriente a chi si vuole occupare di infanzia e di terapia familiare. Il manuale, oltre ad offrire importanti riferimenti teorici relativamente all'infanzia e alla terapia familiare, descrive concrete esperienze con i bambini e con i loro genitori, attraverso l'uso del gioco, del disegno e di altre attività che favoriscono la condivisione e che portano alla luce contenuti ed emozioni indispensabili per la costruzione del processo terapeutico. Un testo fondamentale per tutti i corsi di terapia familiare con i bambini.
Nel primo capitolo vengono illustrati gli studi degli psicologi sociali e di altri ricercatori sulle modalità della persuasione. I successivi quattro capitoli presentano un'analisi approfondita delle tecniche propagandistiche di uso comune nelle comunicazioni di massa, mentre il sesto capitolo mostra come tali tecniche possono essere neutralizzate. Il capitolo finale si interroga sul possibile ruolo della comunicazione persuasiva nella nostra società, proponendo una distinzione tra propaganda ingannevole e persuasione eticamente consapevole.
Oggi, almeno una volta nella vita, ci si trova di fronte a prolungati periodi di "singletudine". A volte si è sole da sempre, altre si è reduci da storie importanti, altre ancora ci si accontenta di incontri magari frequenti, ma di poco conto. A un certo punto, però, è inevitabile mettersi in discussione: "Perché sono sola?", "Perché non riesco a trovare la persona giusta per me?". Interrogativi che possono rivelarsi straordinariamente utili se ben canalizzati. E invece spesso si rischia di reagire al vuoto affettivo nel modo sbagliato, mettendo a tacere i propri bisogni affettivi e trincerandosi dietro una solitudine solo apparentemente protettiva, oppure riprovandoci con una persona non adatta a noi. Questo libro si rivolge a chi vuole chiudere questa fase di "singletudine" non a qualsiasi prezzo, ma cercando piuttosto di farne una grande opportunità di crescita e cambiamento. Conoscersi a fondo avrà, infatti, un impatto decisivo sui nuovi percorsi affettivi. L'autoesplorazione che questo agile testo propone vi guiderà a comprendere meglio la vostra storia, a scoprire le convinzioni ripetitive e limitanti che vi impediscono di accettare, prima, e di superare, poi, la situazione di single. Con una nuova consapevolezza di ciò che siete e cosa realmente desiderate, riuscirete infine a intraprendere la ricerca di un partner con cui costruire una relazione solida per aprirvi, finalmente, all'incontro e all'amore con la A maiuscola.
In questo momento di crisi e di perdita di valori, si invoca la necessità di una "nuova morale". Anche perché la morale tradizionale sembra averci portato in un vicolo cieco: molti di noi ritengono di comportarsi correttamente e si sentono "buoni", eppure nel mondo ci sono tantissime ingiustizie. I dilemmi sulla natura degli esseri umani e sul comportamento "giusto" si impongono oggi con tragica urgenza, ma accompagnano l'intera storia dell'umanità. Da sempre ci chiediamo perché noi esseri umani siamo insieme egoisti e altruisti, individualisti e generosi, ambiziosi e collaborativi, permalosi e comprensivi, miopi e consapevoli delle nostre responsabilità. Richard David Precht parte dai fondamenti della nostra concezione del Bene e del Male, così come è stata approfondita dai maggiori filosofi. Ma ci aiuta a capire le nostre motivazioni profonde anche grazie al concorso dei più recenti studi di psicologia sperimentale e delle neuroscienze. "L'arte di non essere egoisti" riguarda ciascuno di noi: per esempio, perché rimandiamo e rimuoviamo le nostre buone intenzioni, ingannando noi stessi, per poi ritrovarci ad agire, di fatto, in modo egoistico? E investe l'intera società: diventa infatti urgente arrestare il decadimento morale della democrazia. Attingendo alla saggezza dei grandi pensatori del passato, ma con la mente aperta ai problemi, alle conoscenze e alle opportunità del mondo contemporaneo, Precht ci insegna a guardare il mondo e noi stessi con occhi nuovi.
Il testo espone nel dettaglio la Terapia dell’Abbraccio Stretto (TAS), messo a punto da Jirina Prekop. Introdotta dal Nobel Niko Tinbergen alla Terapia Holding di Marta Welch, Prekop l’ha integrata con le Costellazioni familiari di Bert Hellinger, ideando la sua Terapia dell’Abbraccio, volta a rinnovare l’amore in contesti familiari difficili. L’Autrice ne enuncia qui gli obiettivi, come si pratica, e quali sono le sue controindicazioni. La TAS enfatizza la percezione olistica, favorisce lo sviluppo personale del cliente e lo sostiene nelle sue dinamiche familiari con un approccio orientato alla soluzione dei conflitti. L’abbraccio infatti è ciò che il bambino sperimenta non appena nasce, tra le braccia della mamma e, ancora prima, nella pancia della stessa. Attraverso il legame e l’amore dei genitori, mediato dall’abbraccio, il bambino impara a relazionarsi sia con l’empatia sia con l’aggressività. Alla Terapia dell’Abbraccio partecipano le due persone direttamente coinvolte nel conflitto emotivo (marito/moglie, padre/madre e figlio/a, ecc.) e, in alcuni casi, una delle due persone viene interpretata da un adeguato sostituto. L’obiettivo dell’abbraccio è di conciliare le parti in conflitto e di rinnovare l’amore incondizionato per farlo nuovamente fluire. In questo modo avviene il completamento emotivo dell’ordine sistemico, nasce la capacità di superare i conflitti, tollerare l’aggressività, riacquistando attraverso il rinnovamento dell’amore il senso di protezione e di libertà.
In molte famiglie le notti sono un tormento: nonostante tutti gli amorevoli tentativi di far dormire il bambino, questi non vuol chiudere occhio. In questo manuale Jirina Prekop fornisce preziose raccomandazioni per far godere a bambini e genitori un sano riposo notturno, e un CD di musiche, che accompagna il volume, concilia il sonno e rasserena l'atomosfera.
"Nato due volte" presenta una sintesi tra l'approccio occidentale e quello orientale sul decondizionamento dell'infanzia. Vengono affrontate le tematiche irrisolte dei nostri primi anni che ancor oggi influenzano la nostra vita di adulti. L'infanzia viene suddivisa in dieci momenti principali, dal periodo scolastico a ritroso fino al momento del concepimento. L'esplorazione si articola su tre livelli per ogni capitolo: una parte teorica in cui si descrive lo sviluppo individuale del bambino; una parte di "evocazione", in cui gli autori condividono la loro esperienza personale nel cammino verso la guarigione del loro bambino interiore; una parte pratica, che offre metodi diversi per facilitare il ritorno nell'infanzia.
È difficile pensare alla psiche come a qualcosa di catalogabile e all'inconscio, di per sé sconosciuto, come a un territorio che possa essere "cartografato" assegnandogli degli spazi ben definiti e tracciandone una mappa; eppure sappiamo che qualsiasi carta geografica, oltre che rappresentare luoghi e posizioni, è l'indicatore di percorsi possibili che permettono innumerevoli scelte. Mettendo in relazione diversi paesi e culture del mondo è ipotizzabile tracciare una mappa della psiche basata su interconnessioni e interferenze. L'immagine di un Atlante contribuisce a evocare il desiderio esplorativo che dovrebbe caratterizzare la diffusione della psicoanalisi nel mondo, ma anche la necessità di non perdere, nel continuo processo di ridefinizione e cambiamento, le coordinate che guidano il nostro discorso. Presentazione di Stefano Bolognini.