
"II troppo stroppia" dicevano i nostri nonni. Eppure, oggi siamo imbrigliati in vite dove è proprio il troppo a dominare; troppo di tutto: troppi oggetti, troppi impegni, troppi incarichi, troppi doveri, sia per noi, sia per i nostri bambini. Gli inglesi propongono una nuova parola d'ordine: "declutterinq", liberarsi dal superfluo per vivere meglio. Non basta però liberarsi dalle cose che invadono i nostri spazi, bisogna puntare a liberare il nostro tempo. Ma come conciliare questa esigenza con lo stile di vita di oggi che, tra casa e lavoro, parla di fretta, velocità, risultati? Persino la tecnologia, invece di alleggerirci, ci ha fatti ubriacare di iperattività ed efficienza. Si finisce con il non saper riposare, neppure quando pensiamo di farlo. La sbornia, pur apparentemente piacevole, porta con sé postumi sgradevoli, e quella da iperattività non è da meno. II punto è che non siamo semplicemente più nervosi e insoddisfatti, ma diventiamo anche più "incapaci"; la mancanza di riposo infatti, agendo a livello cerebrale, inibisce a riduce facoltà importanti come la creatività, la capacità di trovare soluzioni originali, di progettare, di risolvere problemi, di relazionarci, di agire cooperando. Gli antichi romani già avevano capito l'importanza dell'otium; oggi per noi è fondamentale non solo riscoprirlo, ma reimpararlo. Marcella Danon vi rieducherà al riposo e a servirvi del suo straordinario potere.
Molto di quello che chiamiamo "disordine" è solamente un ordine più profondo che si manifesta secondo schemi non matematicamente prevedibili, né logicamente programmabili. La vita stessa, nella sua complessità, rientra in questa categoria. E la felicità implica il sintonizzarsi sulle sue leggi: sviluppare la capacità di convivere con l'incertezza e il caos, tollerare punti di vista molteplici, perseguire la creatività, apprezzare la bellezza che si esprime in forme non necessariamente regolari, riconoscere la diversità vitalizzante, pensare fuori dagli schemi, accogliere il peso della libertà, imparare ad agire con gli altri. La felicità è pertanto una conquista interiore, è sentirsi in sinergia con l'esistenza, è fluire col Tao della vita, il Tao del disordine, suo migliore alleato. Ecco allora un manuale pratico per disordinati che hanno bisogno di riconoscere il valore, il pregio e i vantaggi del loro modo di affrontare le cose, e di prevenirne quegli eccessi che invece nuocerebbero al proprio - e altrui - benessere.
Lo stress, indispensabile alla sopravvivenza, consente all'organismo di fornirci un surplus di energia ogni qualvolta dobbiamo affrontare un imprevisto o una minaccia. Ma è un meccanismo antico, ancora tarato sulla possibilità di incontrare, ogni tanto, una tigre dai denti a sciabola o un'orsa coi suoi cuccioli. Oggi, un ingorgo stradale o una richiesta inaspettata, ci stravolgono fisicamente tanto quanto i pericoli con cui si confrontavano i nostri antenati. La grossa differenza consiste nel fatto che non possiamo in nessun modo dare sfogo all'energia pronta all'uso né neutralizzare l'adrenalina ormai in circolazione nell'organismo. La reazione di difesa dell'organismo diventa, così, ben più pericolosa dei problemi che la generano. Ad aggravare la situazione, gioca anche il diverso stile di vita e l'alta frequenza degli imprevisti con cui ci confrontiamo quotidianamente e quindi l'iperattivazione di questo prestito energetico senza il tempo necessario per il recupero dell'equilibrio alterato. "Stop allo stress" vuole essere una guida pratica che ci accompagna nel conoscere la natura, la fisiologia e la dinamica dello stress, per insegnarci a non subirlo ma a gestirlo attraverso una maggior presenza a noi stessi e alla realtà da affrontare, per elaborare le strategie di volta in volta più adatte alla circostanza, per garantirci attività utili a scaricare le tensioni e tempi di recupero indispensabili dopo ogni picco.
Cosa succede nel nostro cervello quando siamo tristi o euforici, arrabbiati o ottimisti, oppure quando abbiamo a che fare con gli altri? Quali sono le strutture cerebrali alla base della vita emotiva? Fino a non molti anni fa la ricerca psicologica e neuroscientifica non era affatto interessata al "cuore", ma solo alla "testa", ossia alle funzioni cognitive. Negli anni Settanta alcuni studiosi intrapresero una serie di ricerche pionieristiche che avrebbero portato alla nascita delle cosiddette "neuroscienze affettive". Oggi Richard Davidson è riuscito a dimostrare l'intuizione che lo aveva folgorato all'inizio degli anni Settanta ad Harvard: ragione e sentimento non sono polarità inconciliabili, e a ciascuna corrispondono zone e funzioni cerebrali specifiche. Su queste basi Davidson ha elaborato la teoria degli stili emozionali, sei dimensioni emotive che descrivono la personalità di ognuno. Poiché le emozioni si fondano su precise basi neurali, è possibile intervenire sui nostri comportamenti, disfunzionali o meno. Le neuroscienze hanno persino individuato nella meditazione uno strumento molto potente per modificare le strutture cerebrali, sfruttandone la neuroplasticità. A garanzia del valore di queste ricerche, l'equipe di "collaboratori" di Davidson annovera niente meno che il Dalai Lama. Il cervello non è una scatola impenetrabile e immutabile come si è pensato per secoli: migliorandone il funzionamento, possiamo vivere meglio con noi stessi e con gli altri.
La tesi di laurea nelle discipline sanitarie va sviluppata secondo criteri e caratteristiche precise: ogni passaggio richiede conoscenze e competenze specifiche, proprie della letteratura scientifica, che di rado lo studente in procinto di laurearsi ha completamente maturato durante il suo corso di studi. Questo volume - rivolto agli studenti di medicina, psicologia, scienze infermieristiche e discipline sanitarie in genere - rappresenta una guida pratica e operativa al lavoro di tesi di laurea, con l'intento di fornire al laureando le competenze necessarie per completare al meglio questo percorso. Dalla scelta dell'argomento alla discussione conclusiva, dall'organizzazione del materiale alla sua stesura, dalla ricerca bibliografica all'analisi dei dati, in questo volume vengono affrontati i singoli passaggi del lavoro di tesi attraverso indicazioni semplici e operative, al fine di renderlo più agevole e proficuo, senza incorrere in errori banali o inutili sprechi di tempo.
Spesso ci diciamo: non sei capace, non sei pronto, non ce la farai. Ed è così che, invece di spronarci a migliorare, cominciamo a perdere fiducia. Il segreto per riacquistarla è trattarci con amore e imparare a costruire la nostra autostima, unica fonte di motivazione profonda e duratura per un'esistenza felice. Solo l'amore per noi stessi ci permetterà di accettare senza paure le sfide della vita, individuando quello di cui abbiamo bisogno e quello che invece non ci serve nel cammino verso la felicità. "Fiducia totale" è un libro, ma soprattutto un metodo, che si ispira agli insegnamenti dei grandi maestri dello spirito - da Lao Tse a Virgilio, da San Francesco a Madre Teresa di Calcutta a Nelson Mandela - applicandoli ai problemi e alle aspirazioni del nostro tempo. I suoi otto capitoli densi di teoria, scoperte scientifiche, casi reali ed esercizi pratici ci insegnano a superare i timori e le convinzioni che ci limitano, a rispondere con intelligenza all'invito che ogni emozione ci rivolge, a guidare l'energia dei nostri pensieri. Perché la felicità è vicina: basta imparare a entrare in contatto con quella forza che è già in noi e chiamiamo "fiducia totale".
QUESTO VOLUME E`FRUTTO DI UNA ORIGINALE COLLABORAZIONE: VI CONFLUISCONO INFATTI LE COMPETENZE SPECIALISTICHE DELLO PSICOLOGO-PSICOTERAPEUTA, DELLO PSICOPEDAGOGISTA E QUELLA PIU`GENERICA DEL RICERCATORE DI SCIENZE UMANE.
Dedicare un libro a due "personaggi di carta"? Scelta inconsueta, forse, ma Gibì e Doppiaw, nati dalla matita di Walter Kostner, meritano davvero pagine di analisi e approfondimenti. Come si sa, il fumetto è ormai considerato strumento espressivo a tutti gli effetti, ma le strisce che raccontano le storie e i dialoghi di "questi due" hanno una particolarità: propongono, con semplice essenzialità, una visione positiva della vita, sotto ogni aspetto: personale, relazionale, sociale. Parlando del rispetto di sé, dell'altro, dello stupore per le meraviglie della natura, promuovendo una cultura della solidarietà, della pace, della bellezza, Gibì e Doppiaw delineano un alfabeto di valori nel quale possiamo cogliere tutta la ricchezza di un messaggio dal profondo significato educativo.