
Il presente volume raccoglie alcune riflessioni rivolte a tutti coloro che si occupano di minori coinvolti in procedimenti giudiziari civili e/o penali. Il filo rosso che tiene uniti i diversi interventi, alcuni di argomento psicologico, altri giuridico, e' la necessita' di confronto e d'integrazione tra le diverse figure che lavorano con bambini vittime di traumatiche situazioni di abuso, maltrattamento e abbandono. A partire da alcuni concetti essenziali, come la centralita' dei minori e la formazione permanente degli operatori, nel libro vengono svolte una serie di considerazioni, arricchite con 'esempi dal vivo', utili alla nascita di nuovi pensieri negli operatori che si cimentano sul campo incontrando i bambini e le loro famiglie. Gli scritti inseriti nel volume sono la rielaborazione dei seminari tenuti dagli autori nell'ambito di un corso di formazione su 'Il trauma in eta' evolutiva', finanziato dalla Fondazione f.i.a.b.e. Con l'organizzazione scientifica della SIPsIA.
Il trauma è uno stimolo eccessivo, qualcosa di sconvolgente che capita all'improvviso e che fa sentire sopraffatti e impotenti, incapaci di reagire e di affrontare la situazione. È un evento spartiacque. Le persone che lo vivono, perché vittime di abuso, di violenza oppure di guerre e conflitti, o perché scampate a un terremoto o, ancora, perché provate dalla perdita di una persona cara, fanno spesso riferimento a un prima e a un dopo, a qualcosa che ha segnato un profondo cambiamento di vita. Un cambiamento che non sempre è facile da elaborare e superare. Tuttavia, andare oltre il dolore è possibile. Accettare quello che è capitato, riconoscerlo nella sua durezza e oltrepassare la linea della sofferenza è l'obiettivo di questo libro: i due autori aiutano il lettore a comprendere il trauma psicologico, a entrare nelle sue diverse manifestazioni e conseguenze, a cogliere i sintomi e i disturbi e, allo stesso tempo, a prendere confidenza con le cure. Esempi concreti, test, esercizi e tecniche di autoaiuto rendono l'opera completa in ogni sua parte.
Gli scritti clinici qui presentati che spaziano lungo tutto l'arco dell'elaborazione teorica di Pierre Janet, considerato il "padre della moderna psicotraumatologia", permettono di cogliere la grande attualità della sua tecnica terapeutica. Sono stati scelti testi che consentono di mostrare "Janet al lavoro" e di apprezzare così la singolarità di una pratica clinica centrata sul paziente e profondamente rispettosa della sua persona a prescindere dalle manifestazioni psicopatologiche; un atteggiamento che sembra "configurare un'interessante variante dell'empatia". Come contributo alla riscoperta, dopo lunghi anni di oblio, dell'originalità e della fecondità dell'opera di Janet vengono raccolti alcuni dei suoi più famosi casi clinici, con il proposito di illustrare le applicazioni cliniche della teoria psicologica janetiana e le molteplici strategie di intervento psicoterapeutico utilizzate nel trattamento dei disturbi dissociativi riconducibili, secondo l'autore, al fallimento della "sintesi mentale", ossia delle funzioni mentali superiori. Prefazione di Giovanni Liotti.
I traumi, le ferite - del corpo o dell'anima che siano - nella vita non possono non accadere. Questo libro permette di avere una conoscenza colta, approfondita, attraverso una lettura piacevole ed agile, del trauma psicologico nell'adulto e nell'infanzia: sia di quello personale, sia di quello derivante da eventi catastrofici, portando a una conoscenza utile per aiutare il superamento naturale dei traumi più lievi, ma anche per riconoscere e indirizzare al trattamento clinico di eccellenza dei traumi maggiori. Gli autori dedicano il contrappunto finale al "Trauma nell'arte pittorica", una breve e interessante panoramica di come alcuni celebri artisti hanno trattato/ritratto il trauma.
Un tour de force di Christopher Bollas su tre differenti tipi di carattere: il narcisista, il borderline, il maniaco-depressivo. È importante evidenziare che l'attenzione rivolta alla specificità di questi tipi evita il pericolo di suggerire che tutti i narcisisti, i borderline e i maniaco-depressivi siano uguali. Ciascuno di loro è un individuo con qualità peculiari che lo differenziano dagli altri. Ciò che li accomuna è una particolare relazione tra la loro soggettività e il mondo del quale fanno parte. Christopher Bollas ha identificato gli assiomi condivisi da questi caratteri e sono tali assiomi a introdurci nella logica che ne guida il comportamento. È così possibile iniziare a identificarsi e a provare empatia. Il dolore mentale è all'origine di tutti i disturbi del carattere e ogni disturbo rappresenta un tentativo intelligente di risolvere un problema esistenziale. Il naturale processo di guarigione può avere inizio solo se il clinico riesce a cogliere questa intelligenza e ad aiutare l'analizzando a comprenderla.
EDITORIALE
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L'esperienza insegna... ma non sempre
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DONATO PAVONE
C'è sempre un di più da cui si viene e verso cui si tende. La cura come relazione e reciproca competenza
241
M. MANUELA ROMANO
Auto-appropriazione e capacità di discernimento
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MARIA ROSAURA GONZALES CASAS
Divinizzazione di ciò che è umano e umanizzazione di ciò che è divino. Processo d'integrazione e trasformazione in Teresa di Gesù
265
FRANCO MANZI
Pedagogia della "minaccia" nella parabola degli invitati al banchetto nuziale
278
PAOLA MAGNA
Vivere relazioni autentiche. Alterità - dono di sé
290
MARIGLENA GJONI
Comportamento spaziale e stati di personalità
EDUCATORI AL LAVORO
298
ALESSANDRO LEMBO
Adolescenza e progetto vita (II). Spunti di riflessione sulle opportunità e i rischi del seminario minore
310
Simone desideri
Non sono degno. Dinamiche e resistenze dell'accompagnamento
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MARCO RONDONOTTI - ELISA FARINACCI
L'asse "uno-molti" nei social. Molteplici volti per una stessa identità.
LETTO PER VOI
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LUCA GARBINETTO
"La formazione permanente nella vita quotidiana. Itinerari e proposte" di Amedeo Cencini
I tre saggi contenuti in questo volume costituiscono una tappa sulla via della comprensione antropoanalitica delle forme schizofreniche di esistenza e del loro andamento esistenziale. Siccome la pluralità di strutture delle possibilità d'essere dell'esistenza può essere anche designata con l'espressione francese "condition humaine", anche per il lettore che non ha una preparazione filosofica sarà chiaro fin dall'inizio che i temi concernono l'uomo puramente in quanto uomo.

