
Un'opera che analizza a fondo la figura dei nonni e l'importanza che questa assume nello sviluppo e nell'educazione dei giovani. Con una profonda conoscenza del problema e grandissimo intuito psicologico, l'autore - famoso psichiatra e nonno felice - ci offre una completa ricerca sull'arte di essere nonni: un'arte che va appresa e che costituisce un importantissimo supporto alla funzione dei genitori, dando gioie e soddisfazioni profonde ai nonni e rendendo più completa la vita dei nipoti.
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vivere il presente
Un tempo, fino a non troppi anni fa, la scuola e l'apprendistato di un mestiere o di una professione fornivano nozioni che duravano tutta la vita. Oggi le cose sono molto diverse: in un mondo che cambia rapidamente dobbiamo non solo aggiornare di continuo le nostre cognizioni, ma anche cancellare le nozioni superate e rivoluzionare le nostre strutture mentali; dobbiamo selezionare nel diluvio di informazioni che ci sommergono quelle davvero indispensabili, dobbiamo adattarci a novità e trasformazioni. Insomma, il mondo (quello del lavoro, del tempo libero, delle relazioni sociali) ci obbliga a continuare a imparare per tutta la vita. Per questo diventa indispensabile padroneggiare la capacità di "imparare e imparare".
Quali sono le cause della brama di possesso, della sopraffazione, dell'avidità e della violenza che caratterizzano la nostra epoca? Come fare per arrivare a una dimensione esistenziale più umana? Le possibili risposte in un saggio di Erich Fromm (1900-1980), discepolo dei più famosi maestri della psicoanalisi e oggi considerato uno dei fondatori di questa scienza.
La serenità è l'aspirazione di tutti ed è anche la condizione ideale per qualsiasi lavoro proficuo; essa è alla portata di tutti coloro che applicheranno i suggerimenti dell'autore. La stragrande maggioranza degli uomini vive la propria giornata tra ansie e preoccupazioni: timori, apprensioni e incertezze di ogni genere, agitazioni e inquietudini interne sono il tessuto ordinario della vita e delle relazioni umane in quest'epoca tormentata, che non ha riscontro con altre del passato. Solo le medicine morali, elaborate dall'antica saggezza possono aiutare i nostri contemporanei a ritrovare l'equilibrio smarrito.
A volte, quando riflettiamo sulla nostra vita e sugli errori che abbiamo commesso e di cui ci rammarichiamo, ci sembra di aver dormito mentre credevamo di essere svegli e ci chiediamo come abbiamo potuto non vedere quello che adesso ci appare così lampante. Sicuramente avevamo delle giustificazioni, ma questo non cambia il fatto che la nostra consapevolezza in quel momento fosse "distratta" invece di essere focalizzata e disciplinata, e questo stato mentale ci ha portato a sbagliare, a perdere delle occasioni, a lasciarci vivere invece di vivere. In questo libro Nathaniel Branden si inoltra nel territorio ancora poco esplorato dei meccanismi che spingono - o che al contrario impediscono - la nostra mente ad agire per il nostro benessere e ci insegna come fare per arrivare a un grado di consapevolezza sempre più alto.
Oggigiorno si è esposti a una quantità tale di informazioni e opinioni su ogni possibile aspetto della vita e della realtà, che ci si trova costretti a contare più che mai unicamente sulle proprie risorse, e non si ha alcuna protezione se non la limpidezza del pensiero. Nel testo Branden fornisce gli strumenti per ottenere il meglio da noi stessi e spiega cosa significa consapevolezza nel lavoro, nell'amore, nell'educazione dei figli, nello sviluppo della propria persona.
Jellouschek, terapeuta della coppia, effettua un'analisi sia della vita a due che del rapporto che ognuno dei componenti della coppia ha con se stesso, con la società, con gli altri, con grandi temi universali. Con la vita, insomma. Per capire che vivere in due è un'arte che consiste nel concretizzare nella quotidianità la visione del grande amore e che è possibile imparare gli strumenti e le conoscenze necessari per raggiungere questo scopo.
Un'elaborazione originale e stimolante dei concetti che formano la base dell'arte terapia. Prefazione di Sandro Spinsanti. Mentre le terapie mediche mirano alla salute, quelle creative hanno come obiettivo la salute in un senso più ampio. Il presente lavoro coniuga la vasta esperienza clinica dell'Autrice con gli studi e le riflessioni condotte nel corso del suo lavoro in diversi paesi. La metodologia dell'Autrice conduce ad una visione dell'arteterapia come disciplina autonoma; gli argomenti sono sviluppati con un linguaggio chiaro e sintetico e rimangono aperti ad ulteriori elaborazioni.

