
Quasi 100.000 iscritti ai test per accedere a Medicina e Odontoiatria, con poco più di 10.000 posti disponibili. La selezione è dura e il percorso formativo per diventare medici è lungo e impegnativo. Ciononostante resta un mestiere che appassiona. Il libro illustra i diversi aspetti di questa professione a partire da domande concrete. Come si fa a diventare medico? Quanti sono i medici in Italia? Quanto guadagnano? Quali sono i loro obblighi? Perché sempre più spesso i pazienti fanno loro causa? Le risposte riguardano soprattutto l'Italia, ma non mancano raffronti con quanto avviene negli altri paesi.
Nei primi decenni del Novecento Maria Montessori divenne l'icona di una nuova pedagogia progressista che proponeva una educazione "a misura di bambino". Nonostante l'importanza del personaggio, sono relativamente poche le biografie intellettuali a lei dedicate e ancor meno quelle con caratteristiche non agiografiche. L'autore affronta criticamente, con riferimenti a fonti edite e inedite, la biografia della Montessori, inserendola nelle culture in cui operò e analizza i fondamenti della sua pedagogia relativamente ai riscontri teorici e scientifici che la ricerca più aggiornata ha apportato a questa "pedagogia della libertà". In rilievo le novità del metodo montessoriano alla luce delle coeve scienze umane, con l'accento sulla rilevanza che determinate posizioni scientifiche possono rivestire nell'ambito dello sviluppo della società civile quando s'intrecciano con la storia delle istituzioni politiche e dell'organizzazione dello Stato sociale. Si troverà così una nuova chiave interpretativa per comprendere l'opera di Maria Montessori e l'attualità del suo metodo pedagogico.
In base alle nuove norme sul reclutamento del personale docente della scuola, per insegnare nella scuola secondaria di primo e secondo grado sarà necessaria la laurea magistrale seguita da un Tirocinio formativo attivo (TFA) della durata di un anno al quale si accederà mediante il superamento di un esame. Il concorso sarà costituito da tre prove: un test preliminare, una prova scritta e una prova orale sulle discipline della classe di concorso specifica. Il test preliminare, che si svolge a livello nazionale, consiste in una serie di quesiti a risposta chiusa, incluse domande volte a verificare le competenze linguistiche e la comprensione dei testi. Il volume, che segue l'articolazione delle prove di concorso, si compone di due libri: un libro I con esempi di prove di competenza linguistica e comprensione dei testi, e un libro II, diviso in parti, che riporta le discipline della specifica classe di concorso.
Questo volume scaturisce dall'incontro di due percorsi di ricerca che hanno come denominatore comune l'esperienza universitaria. Queste due indagini hanno condiviso lo scopo di creare un bagaglio informativo utile a delineare un profilo degli studenti universitari, tenendo conto sia delle loro caratterizzazioni, sia di alcune dimensioni legate all'attività di studio e all'interazione con un sistema didattico-formativo che cambia e che è sempre più sensibile alle aspettative degli studenti, per garantire la realizzazione degli obiettivi connessi alla scelta di seguire un percorso accademico.
Il volume indaga il ruolo svolto dal capitale sociale nello sviluppo del capitale culturale, del capitale umano, della cultura civile e della capacità progettuale degli studenti delle scuole superiori, con particolare riguardo all'ambiente educativo delle istituzioni residenziali e semi-residenziali di diritto pubblico, quali gli educandati statali. Grazie ai risultati emersi da un'articolata ricerca qualitativa (focus group e interviste semi-strutturate), il testo analizza la capacità di produrre capitale sociale da parte dei convitti pubblici e l'influenza che essi esercitano sulla formazione delle altre forme di capitale.
La riflessione sulla comunità e sulle comunità non è fine a se stessa, ma si presenta come guida sicura per la realizzazione di un progetto esistenziale che sia costruttivo dal punto di vista personale. Ciò può avvenire, infatti, soltanto in un contesto interpersonale, attraverso la cura reciproca e la reciproca assunzione di responsabilità. Il messaggio che si ricava dai testi qui presentati, permeati dal pensiero e dalla testimonianza di Edith Stein, può rappresentare un'ulteriore sollecitazione ideale nella situazione contemporanea che presenta, come d'altra parte accade sempre per la condizione umana, aspetti di luce e di ombra.
Cosa significa un'educazione europea? Come giungere a una cittadinanza attiva in un contesto attraversato da crisi economica e ridefinizione della propria identità culturale tra multiculturalismo, erosione delle apparenze e rivendicazioni di etnie?
Un'indagine composta a più voci, con esperti internazionali, per interpretare una sfida che tocca il presente e il futuro culturale e politico dell'Europa.
Su quali valori possono fondarsi l'educazione e la relazione di coppia se vogliono davvero essere all'altezza della situazione delle famiglie odierne? Le generazioni precedenti avevano valori ben precisi, un consenso su cosa era giusto e cosa era sbagliato. Oggi questo consenso non esiste più. Ci troviamo in una fase di trasformazione radicale, nella quale devono trovare strada linee guida attuali. Abbiamo bisogno di valori di riferimento nuovi e chiari, che ci aiutino a prendere buone decisioni - tali da poterle difendere con convinzione sia davanti a noi stessi che alla famiglia. Jesper Juul presenta numerosi esempi di vita quotidiana per dimostrare come madri e padri possano utilizzare i valori al pari di una bussola, per far sì che la loro relazione di coppia e quella con i figli si mantengano solide e stabili, anche nei momenti difficili.
La libertà di educazione misura la natura democratica e popolare di una società. Di conseguenza indica anche la capacità dello Stato di svolgere il suo compito di garante di una società civile in cui le persone e tutti i corpi intermedi - anzitutto genitori e famiglie - in piena libertà possono esercitare, tra gli altri, il diritto fondamentale primario di educazione e di istruzione.
Storie di piccoli pazienti e riflessioni sulla sofferenza, la paura e il "prendersi cura" In diretta continuità con "Aiutami a non avere paura" di Cristiana Voglino - dedicato all'esperienza di accompagnare i più piccoli nelle malattie gravi - questo volume - scritto da tre professioniste del mondo educativo, a loro volta madri - riflette sulla realtà della malattia e della morte dei bambini, figli o pazienti, sul prendersi cura, sul "supportare" e "sopportare" la sofferenza, accrescendo la propria capacità di reagire. Prefazione di Duccio Demetrio. Postfazione di Rossana Becarelli.
"Ditemi se le devo ancora insegnare queste cose o no. Forse, se i ragazzi non sanno più l'italiano, vuol dire che la scuola non ha più ritenuto che fosse il caso di insegnare l'italiano. Forse tutti in Italia (o meglio, in Europa) hanno deciso questo: che non è più utile insegnare la propria lingua, e si sono dimenticati di dirlo anche a me, e allora io sono l'ultima a fare una cosa che non interessa più nessuno, e quindi è bene che smetta. Questo libro è una battaglia, perché la cultura non abbandoni la nostra vita e prima di ogni altro luogo la nostra scuola, rendendo il futuro di tutti noi un deserto. È anche un atto di accusa alla mia generazione, che ha compiuto alcune scelte disastrose e non manifesta oggi il minimo pentimento. Infine, è la mia personale preghiera ai giovani, perché scelgano loro, in prima persona, la vita che vorranno, ignorando ogni pressione, sociale e soprattutto familiare. E perché, in un mondo che li vezzeggia, li compatisce, e ne alimenta ogni giorno il vittimismo, essi con un gesto coraggioso e rivoluzionario si riprendano la libertà di scegliere se studiare o no, sovvertendo tutti gli insopportabili luoghi comuni che da almeno quarant'anni ci governano e ci opprimono." (P. Mastrocola)