
Un poeta, Neri, è intervistato da un poeta più giovane, Rivali. Il dialogo dura nel tempo: la confidenza con il giovane poeta e amico permette un'intervista intima e forse liberatoria. A dieci anni dalla morte di Giuseppe Pontiggia, un'ombra viene dissipata. Neri assiste e aiuta il fratello Peppo, più giovane, che subito si afferma come scrittore: "Neri" è lo pseudonimo per ritrovare la propria identità. Una biografia dai toni intensissimi, in cui si alternano quadri di vita riposanti e drammatici, e la poesia si intreccia ai ricordi. C'è l'Italia, c'è Milano, il mondo delle lettere e dell'editoria. C'è il duro lavoro di chi deve sostenere la famiglia, e l'impegno nella poesia, nonostante gli ostacoli. Il testo è scandito da fotografie di persone e luoghi della vita di Giampiero Neri.
Che padre era Beppe Viola, quando non era allo stadio o non andava in onda? In che modo riusciva a incanalare, nella vita quotidiana con la moglie e le quattro figlie, tutto il genio e l'esuberanza che poi sprigionava in ogni cosa? Come gestiva quella grande fama che era scoppiata tutta assieme, e di cui anche un po' in verità si vergognava con gli amici? In questo racconto, scritto dalla penna della figlia Marina, c'è il Beppe uomo, quello che litigava con l'amico di sempre Enzo Jannacci, quello che buttava giù canzoni di getto davanti a un vino rosso insieme a Cochi e Renato, quello che si sganasciava dalle risate mentre scriveva film per Mario Monicelli o battute comiche insieme a Massimo Boldi e Teo Teocoli. Quello che faceva arrivare tardi un giovanissimo Bruno Pizzul alla sua prima telecronaca televisiva perché prima lo aveva costretto a fermarsi a giocare ai cavalli. "Ecco cos'hanno in comune mio padre e Beppe Viola: si somigliano, hanno la stessa faccia. A volte è facile confonderli. Talmente facile che anch'io faccio fatica. Eppure sono persone diverse: per prima cosa, uno è morto e l'altro no. Dunque, questo non è un libro su Beppe Viola. È un libro su mio padre, quello che mi sgridava quando la facevo fuori dal vaso, quello che firmava le giustificazioni, quello che veniva in vacanza con me, che leggeva il giornale sulla poltrona. Questo è il mio modo di salutarlo, una volte per tutte, e fargli fare il suo viaggio senza sensi di colpa."
"Il futuro appartiene a chi crede nella bellezza dei propri sogni." L'ha scritto Eleanor Roosevelt, ed è proprio vero. Crederci significa rischiare, compromettersi con la realtà, senza avere paura delle piccole o grandi sconfitte. Significa impegnarsi con determinazione e disciplina, senza perdere lo sguardo fiducioso nel futuro e nella vita, che proprio di quel sogno ci ha fatto innamorare. Io mi sono buttata a 23 anni, e non ho più smesso. E stato duro, a tratti, comunque magnifico: oggi, guardandomi indietro, capisco che tutto ciò che è accaduto ha avuto un senso. Altana, Doxa, Connexia, e le altre nostre aziende (start-up nella ricerca, nel digitale e nella comunicazione), professionale, c'è stato un cammino di fede sempre più importante. "Ho uno strano, scomodo rapporto col denaro prodotto" racconta, "che non considero mia proprietà, ma "provvisoriamente parcheggiato", e rispetto al quale io sono strumento di gestione per costruire nuovi posti di lavoro, o progetti nel settore non profit, che seguo e/o promuovo. Sono convinta che la vita sia un dono magnifico, inclusi i pezzi di dolore, gli errori e le fatiche attraversate."
Secondogenita di Filippo II di Spagna e di Elisabetta di Valois, l'Infanta Caterina Micaela (1567-1597) sposò Carlo Emanuele i nel 1585 e fu duchessa di Savoia fino alla morte. Il volume indaga le molteplici sfaccettature della sua persona e del fortunato e prolifico matrimonio di cui fu protagonista. A fronte dell'importanza tradizionalmente riconosciuta alla sorella Isabella Clara Eugenia, infatti, Caterina è meno nota e la sua immagine è stata di solito ricondotta alla severità dell'etichetta spagnola che introdusse alla corte di Torino. Osservata attraverso fonti finora poco frequentate e da studiosi spagnoli e italiani, appare qui invece in tutta la sua complessa statura di figlia di re e di duchessa abile al governo, nel quadro degli intensi rapporti che intercorsero tra il Piemonte e il sistema degli "Austrias" nella seconda metà del Cinquecento. Scanditi dalle tappe della sua vita biologica e dinastica, i capitoli del libro affrontano tre aspetti: la sua condizione di figlia e apprendista del "Rey prudente"; gli anni della permanenza a Torino e la fitta trama di relazioni intessuta con il padre, il marito, la sorella, gli ufficiali sabaudi e gli artisti di corte; e infine l'impronta conferita da Caterina alla struttura della Casa, alla politica estera del Ducato di Savoia e all'educazione dei figli e delle figlie, alcuni dei quali furono personaggi chiave delle vicende italiane ed europee del Seicento.
Nato da una famiglia nobilissima ma di scarsi mezzi, imparentato con Gaio Mario, l'eroe dei democratici romani, Cesare fu artefice di una fulminante carriera politica: pontefice massimo, console e proconsole della Gallia Cisalpina, conquistatore di tutte le Gallie, nel 48 invase l'Italia costringendo Pompeo alla fuga e si autoproclamò prima dittatore e infine dittatore perpetuo. Quattro anni più tardi, alle idi di marzo del 44 a.C, veniva pugnalato a morte dai congiurati capeggiati da Bruto e Cassio. Giulio Cesare è figura chiave della storia di Roma: la sua vicenda mise fine alla Repubblica, la sua violenta scomparsa aprì la via al principato. In ogni caso il suo passaggio travolse e modificò profondamente le strutture politiche, sociali e culturali dell'antica Roma.
Nelson Mandela è una delle figure più suggestive ed emblematiche della nostra epoca. Oggi, dopo una vita trascorsa ad annotare su carta pensieri e avvenimenti, sacrifici e vittorie, ha aperto il proprio archivio personale, che offre una visione senza precedenti della sua straordinaria esistenza. Io, Nelson Mandela svela ai lettori chi è l'uomo privato che si cela dietro il personaggio pubblico: dalle lettere scritte nelle ore più buie dei suoi ventisette anni di prigionia alla bozza del seguito incompiuto di Lungo cammino verso la libertà, la sua autobiografia. Lo vediamo prendere appunti e scarabocchiare durante le riunioni, trascrivere sogni tormentati sul calendario da tavolo nella sua cella a Robben Island, tenere un diario mentre è in fuga durante le lotte antiapartheid dei primi anni Sessanta, chiacchierare con gli amici in quasi settanta ore di conversazioni registrate. In queste pagine non è né un'icona né un santo: è uno di noi. Un viaggio intimo che spazia dalle prime agitazioni della sua coscienza politica al galvanizzante ruolo svolto sul palcoscenico mondiale, questo libro offre la rara possibilità di trascorrere del tempo con l'uomo Nelson Mandela, ascoltando in presa diretta la sua voce: schietta, limpida, privata. La prefazione è di Barack Obama.
Biografia del parroco Pino Puglisi. La vita del prete che lottò per rompere il giogo di umiliazioni e soprusi perpetrati dalla mafia palermitana, che lo assassinò nel 1993.
Per secoli gli storici hanno dipinto Isabella de' Medici come una donna priva di freni morali e dedita a "illecite passioni", giustificata solo dalla scarsa considerazione che il marito Paolo Giordano Orsini avrebbe avuto per lei. Tanto che alla fine lui, già macchiatosi di molti altri delitti, l'avrebbe uccisa, esasperato dai suoi tradimenti. Quella di Isabella e Paolo Giordano è una delle più sanguinose "leggende nere" del nostro Rinascimento, uno scandalo che ha ispirato, nel corso dei secoli, scrittori e poeti. Ma è giunto il momento di riscoprire la verità e restituire a Isabella l'onore cancellato dalle calunnie. Elisabetta Mori ricostruisce, partendo dai documenti originali, uno dei grandi misteri della storia italiana. Ricostruisce un'epoca, i suoi costumi, la sua cultura, oltre che naturalmente le trame politiche dell'Italia cinquecentesca. E ci regala il ritratto vero e commovente di una giovane donna intrappolata tra accordi diplomatici, calcoli politici e sentimenti profondi.
Bruce Springsteen ha sessantatre anni, incendia gli stadi, continua la sua battaglia politica a fianco di Obama, scrive ballate memorabili. David Remnick, il direttore del "New Yorker", dà una lettura del Boss che è insieme analisi e definitiva canonizzazione. "We are alive" è una microbiografia, un ritratto, una evocazione, a tutto sesto, del personaggio a partire dal suo ultimo album e dal tour a esso intitolato. Remnick gioca con sapienza fra presente e passato, fra l'armeggiare della band sul palco e l'infanzia a Freehold, fra la morte di Clarence e la scena provinciale di Asbury Park, fra il sostegno a Obama e il viaggio a New York in autobus. Lo guarda spendersi come un vero animale da palco nei concerti, tocca il delicato tema del padre, Doug, così presente nelle sue canzoni, celebra l'amicizia con Jon Landau, fa cenno alla relativa tranquillità degli ultimi venti anni insieme alla moglie Patti Scialfa. Sottolinea spesso il "duro lavoro" con cui Bruce si è guadagnato l'eternità, e, insieme, anche il tempo per leggere finalmente "I fratelli Karamazov".
La biografia del calciatore più discusso, amato ed idolatrato degli ultimi anni: “Balotelli. A Cresta Alta”, di Raffaele Panizza e Gabriele Parpiglia.
Il vostro punto di vista su Mario Balotelli d’ora in poi non sarà più lo stesso: con una seria di innumerevoli interviste, retroscena, testimonianze, flashback e rivelazioni, ecco tutta la verità sul più chiacchierato calciatore del mondo dai tempi di Diego Armando Maradona.
A cinque anni dalla morte, David Foster Wallace rimane una figura centrale della cultura contemporanea per la capacità di raccontarne i nodi irrisolti e le ambizioni, i sogni e gli incubi. Raccontarli, certo, ma anche incarnarli in una vita intensa, percorsa e scossa dall'esaltazione creativa quanto dai fantasmi della depressione e della solitudine. Attingendo ai materiali conservati presso l'università di Austin e a testimonianze dirette di amici, parenti e colleghi scrittori, D. T. Max ricostruisce il percorso intellettuale e umano di DFW, i rapporti con i padri letterari, la vicenda clinica e la dimensione pubblica. Guidato dalla volontà di capire e analizzare le radici, le ragioni, i meccanismi di una mente geniale e complessa, fragile e dolce.