
I saggi qui raccolti sono nati dalla ventennale collaborazione dell’autore ai convegni ecumenici internazionali di spiritualità ortodossa di Bose: esplorando da prospettive diverse l’eredità dei padri della chiesa indivisa, questi testi fanno emergere un’autentica teologia spirituale per l’uomo contemporaneo. Viene così tracciato un itinerario intellettuale che è anche un’introduzione alla comprensione ortodossa del cammino spirituale quale esperienza di trasfigurazione, culminante nella visione o partecipazione della luce divina.
Ilarion Alfeev (Mosca 1966), metropolita di Volokolamsk, è presidente del dipartimento per le relazioni esterne del patriarcato di Mosca. Patrologo, teologo e musicista apprezzato, presso le nostre edizioni ha pubblicato, tra gli altri, La gloria del Nome (2002) e Cristiani nel mondo contemporaneo (2013).x
"Beato l'uomo..." (Sal 1,1). Beato è l'aggettivo che inaugura il libro dei Salmi. Un aggettivo che ricorre centinaia di volte nella Bibbia, punteggiando le pagine dell'uno e dell'altro Testamento, dalla Genesi all'Apocalisse. Un aggettivo che suona come constatazione e augurio, promessa e annuncio, presente e futuro. Un aggettivo che - per l'intensità della sua ripresa anaforica - tocca la sua sommità espressiva sulle labbra di Gesù nel discorso della montagna (cf. Mt 5,1-12; Lc 6,20-26), in cui il Maestro traccia il ritratto dei discepoli mentre disegna contemporaneamente il proprio autoritratto . È lui l'uomo delle beatitudini e il cristiano, sapendo che "chiunque segue Cristo, l'uomo perfetto, diventa anch'egli più uomo", avverte come rivolta a se stesso la chiamata a diventare, a sua volta, un uomo delle beatitudini.
Qual è lo spazio delle donne nella chiesa? All'interno del dibattito attuale attorno a questa domanda, l'autrice propone una riflessione gravida di conseguenze per l'intero corpo ecclesiale. Un tentativo non di rivalsa ma di esplicitazione del "segno della donna" e di ciò che la singolarità femminile ha da offrire nella lettura delle Scritture come nella cura pastorale, e su questioni che riguardano tutti i battezzati quali quella della relazione tra sacerdozio ministeriale e sacerdozio comune. Il volume arriva a suggerire un nuovo approccio in cui sono la donna e l'uomo, l'uomo con la donna, ciò cui deve mirare un'intelligenza teologica rivisitata, che permetta un vero rinnovamento degli atteggiamenti e delle pratiche nel mondo ecclesiale.
La storia dell'educazione, della pedagogia e della didattica speciale per sordi è costellata da un gran numero di insigni benefattori, pedagogisti e pedagoghi, che in breve tempo hanno permesso ai sordi di riscattarsi e di reinserirsi nella società a pieno titolo. Tra questi Tommaso Pendola.
La formula in persona Christi capitis entra a far parte ufficialmente del vocabolario teologico del ministero ordinato con il Concilio Vaticano II. Coloro che agiscono in persona Christi capitis sono strumenti vivi attraverso i quali Cristo annuncia il Vangelo, santifica e guida gli uomini sulla strada del regno.
Perché le persone caste possiedono un particolare fascino e una singolare forza di attrazione?
La bellezza della castità deriva dall'amore interpersonale che ne è all'origine. Essa infatti, rendendo trasparente il cuore, manifesta non solo la persona che la vive, ma anche il mistero della presenza interiore di Dio, frutto della carità. Perché affascina la bellezza? Perché essa ci permette di riconoscere questa presenza. Il lettore è invitato ad un percorso suggestivo in cui l'autrice fa risuonare una sinfonia utilizzando ed interpretando la musica di un maestro geniale, come Tommaso d'Aquino, che aveva saputo far tesoro della grande tradizione di pensiero che lo precedeva.
L'amore, che sembra la forza principale per la vita umana, non è forse troppo debole per la costruzione di una società complessa come la nostra? Il sistema di giustizia vigente nelle nostre società non lo ha forse messo da parte come superfluo? La risposta di San Paolo è chiara: "la carità edifica" (1Cor 8,1) la Chiesa e, per analogia, qualunque società. L'amore, con il suo valore conoscitivo, precede ogni azione umana ed è il fondamento delle relazioni personali essenziali per la vita sociale.
Le indicazioni sintetiche offerte in questo volume sono adeguatamente espresse nel suo titolo: Sponsus et exemplar. E la fecondità per la riflessione teologico-morale di questi due titoli cristologici bonaventuriani viene declinata secondo altre due categorie di alto significato etico: sequela e partecipazione alle virtu'. La ricostruzione del pensiero di San Bonaventura, che l'Autore ci offre con accurata opera ermeneutica, è dunque ricca di stimoli fecondi per la teologia sistematica, aprendole gli orizzonti di un solido ''ridimensionamento'' teologico e di una prospettiva pratico-esistenziale, all'interno di una fondamentale armonia tra spiritualità e morale, che fa trovare a quest'ultima il suo significato cristiano, senza smarrire il valore umano.
Analisi del volontariato e della missione di carità della Chiesa, che aiuta a comprendere le implicazioni canoniche del volontariato, le sue basi storiche e teologiche, le esigenze di coordinamento con gli ordinamenti civili, le realizzazioni pratiche e gli strumenti normativi necessari. Emerge in maniera evidente la missione di carità e di evangelizzazione della Chiesa, ma anche il forte senso di coinvolgimento dei suoi fedeli in tale missione.
I 19 contributi raccolti in questo volume sono in prevalenza lavori di buon livello scientifico-divulgativo, ma vi sono anche alcuni rapporti che riflettono semplice esperienza esistenziale e professionale.
Questo libro raccoglie diversi studi sui temi teologici del Vangelo di Giovanni realizzati dall'autore nel suo lungo lavoro di insegnamento e ricerca.