
La Rivista diretta dai Padri Carmelitani Scalzi, n. 1/2011.
La Rivista diretta dai Padri Carmelitani Scalzi, n. 2/2011. Il dinamismo dello Spirito nell'esperienza del cristiano.
Rovesciando l'abituale prospettiva di intendere il rapporto tra Teresa di Lisieux e la Chiesa, questo numero si domanda non tanto come Teresa veda la Chiesa, ma piuttosto come la Chiesa guardi e comprenda Teresa. Si parte dall'autobiografia della Santa, cercando per quanto possibile segni dello sguardo della Chiesa su Teresa Martin durante la sua vita, per arrivare all'uragano di gloria sempre crescente che dopo la sua morte ha costretto vescovi e papi a interessarsi a lei, fino alla proclamazione del Dottorato e oltre.
Come ha sapientemente notato Gerhard von Radnella sua Teologia dell'Antico Testamento, il contributo principale di Israele non va cercato sul piano della ricerca e della speculazione, ma sul piano dell'esperienza. Per Israele, infatti, la verità, la fedeltà e la misericordia non sono concetti etici, ma il modo di fare del proprio Dio, e la bellezza suprema il Suo voler stare a fianco del suo popolo.
Una piccola selezione di racconti, estrapolata dal libro 'Quando Israele era bambino. La sapienza dei chassidim'. Rivista di vita spirituale n. 2/2012 (Anno 66).
Secolarismo e relativismo sono alla base del degrado morale che la società italiana e occidentale esibiscono allo sguardo di tutti.
Il volume presenta una serie di numerose e circostanziate riflessioni, approfondite ed ampliate dall’Autore che le raccoglie sotto una argomentazione dalla lettura univoca: la fede religiosa. Sono tratte da numerosi e inediti appunti del compianto Prof. Giovanni Lanzilotta, pubblicista, docente di filosofia e di pedagogia, preside nei licei classici di Putignano e Monopoli, oltre che Vicesindaco di Castellana Grotte e fondatore della Democrazia Cristiana nella sua città, deceduto il 9 ot-tobre 1992.
Rappresentano numerose e circostanziate citazioni da Il dottor Zivago, dalle Poesie e dalle Lettere del grande scrittore russo Borìs Pasternàk. Le citazioni erano prese dalle edizioni Einaudi del romanzo e delle Lettere agli amici georgiani.
La storia di Giona è la teologia secondo Dio. Dio fa teologia intrecciando il pathos, il logos e l'ethos in un'armonia in cui a brillare è l'amore. Solo l'amore ha il coraggio di uscire dalle strettoie della legge che ingabbia gli affetti e riscopre l'autenticità umana, luogo teologico in cui Dio si rivela continuamente. L'amore genera legami, fa maturare, è capace di creare, di generare, fa crescere, sviluppa energia creativa e generativa. L'amore è il compimento dell'umano sognato da Dio. L'amore è più umano dell'odio, perché crea continuamente innescando processi di vita sempre più piena. - Il coraggio divino di essere umani. Solo l'amore ha il coraggio di uscire dalle strettoie della legge che ingabbia gli affetti e riscopre l'autenticità umana, dove Dio si rileva continuamente. Non c'è peccato, colpa, fragilità che freni l'amore ostinato e sorprendente di Dio.
Improwvisamente sente dentro di sé la voce di Gesù che le dice: "Teresa, ho sete del tuo amore! Nei poveri ci sono Io! Teresa, ascolta il mio grido nei poveri! Sono io! Sono io!"
Il dialogo con la voce di Gesù continuerà per diverso tempo e Madre Teresa lotterà con la voce adducendo la sua impreparazione e la sua fragilità come motivo per non intraprendere una vita tra i poveri e per i poveri.
La voce era sempre più insistente: "Teresa, ho sete del tuo amore".
Alla fine ella risponde: "Gesu, disseterò il tuo amore nei poveri". Sembrava una follia, una allucinazione! Ma non era così!
(dall'introduzione del card. Angelo Comastri)
Moretto, di media statura, capelli corti e senza barba, indossa una veste preziosa ed elegante, dallo sguardo affascinante; intelligente e sensibile, dalle idee chiare e ferme, dall’animo delicato e deciso… così viene descritto Gesù di Nazaret in questo libro. il libro si apre alla ricerca di Gesù sulle strade della Palestina. Un primo impatto esteriore, per poi risalire alla sua interiorità, intimità, cuore. La sua vita, nascita, missione, morte e resurrezione vengono ripercorsi passo dopo passo fino all’incontro finale. Il racconto di questa storia svela questa grande verità: Gesù ha preferito morire per te che vivere senza di te!
Le trasformazioni verificatesi nel nostro paese a partire dalla seconda metà degli anni Sessanta hanno lasciato un'impronta indelebile nella storia degli eventi futuri: nella cultura come nella politica, nell'economia, nella demografia; nel governo della vita pubblica, nell'organizzazione delle città e nell'assetto del territorio, nella famiglia. Decentramento urbano e allargamento della partecipazione dei cittadini si affacciarono allora come possibili soluzioni alle rivendicazioni e alle tensioni che minacciavano il tessuto della convivenza civile. In questo periodo don Luigi Di Liegro ebbe un ruolo importante e cruciale, dapprima come responsabile dell'Ufficio pastorale del Vicariato poi come artefice e direttore della Caritas diocesana.
Il libro propone un ampio percorso di riflessione sulla chiamata da parte di Gesu e sull'esistenza cristiana, percorrendo i temi proposti dalla vita di Cristo e proponendoli come itinerario per la vita dei cristiani. Nella prima parte del libro ci si sofferma anzitutto sulla novita evangelica del rapporto tra gesu`maestro e i discepoli e sul radicalismo che il signore chiede nell'essere seguit o. Successivamente si considerano alcuni aspetti della vocazione nel vangelo di giovanni: l'incontro del signore con i primi discepoli, con la donna di samaria, con maria maddalena. Viene poi svolto il tema della vocazione come servizio, dell'azione dello spirito sant o e della presenza delle tre persone divine nella chiamata. Nelle sei meditazioni s uccessive il tema dell'esiste nza cristiana e`svolto secondo i suoi vari aspetti: la vocazione, la profezia, l'invito d i gesu`ai credenti di essere sale, lievito e luce", il compito di annunciare il vangelo, l'aspetto di pellegrinaggio d ella vita del credente, la sua esistenza come affermazione della presenza di dio, il rapporto dei credenti con la cultura, il dovere della conversione richiamata dalla quaresima come tempo di verita, il tema della preghiera e del culto di dio, il mistero della morte, la relazione tra vivi e defunti; infine una meditazione sul mistero e la realta sull inferno. "