
SOMMARIO
EDITORIALE
D. PIAZZI
L'anno liturgico, tempo d'altri tempi
STUDI
I. DE SANDRE
Anno liturgico:per chi?
G. BOSELLI
Difendere la domenica: perché?
M.METZGER
Il Triduo pasquale e i suoi riti
L. DELLA PIETRA
Stesso anno liturgico, assemblee diverse
F.GOMIERO
Anno liturgico e sacramenti
M.ROSELLI
Anno liturgico e catechesi dei ragazzi
D.PAGLIA
Anno liturgico e pietà popolare
NOTE
F. BONOMO
La calende di Natale e l'annuncio della Pasqua
R.BARILE
Anno liturgico e anni tematici
FORMAZIONE
FOCR
Preadolescenti & liturgia
5. Questo è il mio corpo
M.DI BENEDETTO
Giovani & liturgia
6. Scommettiamo ancora sulla liturgia?
E.MASSIMI
Guida per cantare la messa
6. Il canto finale e gli attori del canto
SUSSIDI E TESTI
M. CAMPEDELLI
Anno liturgico: un tempo che dà forma?
Per un nuovo umanesimo in Gesù Cristo: educare
E. Aceti, Educare e formare oggi;
A. Grillo, Il movimento liturgico: la liturgia pedagogica della Chiesa
M. Gallo, Formazione liturgica: l'attualità di R. Guardini
G. Biancardi, La liturgia fonte e contenuto della catechesi
A. Meneghetti, Linguaggi rituali ed educazione del credente
M. Roselli, La formazione liturgica nella catechesi dei ragazzi
A. Lameri, La formazione biblica dell'assemblea liturgica
F. Gomiero, "Un canto nella notte mi ritorna nel cuore" (Sal 76[77],7)
G. Midili, Itinerari di perdono nella devozione popolare
Studi
R. Mancini, La grande trasformazione 3 L’articolo presenta il profilo della trasformazione cruciale della nostra esistenza. Benché siamo immersi
in un sistema di disgregazione che spezza l’integrità degli esseri umani e la trama delle relazioni, resta aperta la possibilità di sperimentare tale svolta essenziale, che consiste nel divenire veramente persone sino a scoprirci figlie e figli di Dio, dunque fratelli e sorelle verso chiunque.
c. Doglio, Di gloria in gloria 8 Il verbo ‘trasfigurare’ è adoperato dagli evangelisti per narrare l’evento della trasfigurazione di Gesù,
ma l’apostolo Paolo lo usa in due casi per descrivere la dinamica della vita cristiana. In tale processo è all’opera lo Spirito del Signore che realizza la gloria di Dio, cioè la sua presenza potente e operante, in vista di una continua e piena trasformazione dei credenti, per rendere ciascuno conforme all’immagine del Figlio Gesù.
M. Florio, Per una Chiesa trasfigurata: da dove ripartire? 14 È possibile operare una trasformazione del vissuto ecclesiale a partire da una revisione della prassi
sacramentaria in atto? Il recente sviluppo del catecumenato degli adulti nelle diocesi italiane sembra propiziare una corrispondente messa in questione della vigente prassi penitenziale. I due tracciati si incrociano nella vita del credente provocandone una profonda revisione nella prospettiva di una fede adulta. La stessa celebrazione eucaristica viene posta in una nuova luce.
l. Girardi, I gesti liturgici, trasfigurazione dell’umano 21 Un modo fondamentale in cui l’umano viene assunto a divenire espressione sacramentale del divino è
dato dalla gestualità rituale. Tutti questi gesti, profondamente umani, costituiscono quello spazio aperto all’incontro con il Signore, per il quale questi stessi gesti si trasfigurano, diventando espressione del nostro essere partecipi della vita di Dio.
c. Scordto, Conformati a Cristo: dal battesimo all’eucaristia 28
Dio in ogni modo cerca di venire incontro all’uomo; al culmine di questa sua ricerca egli si fa talmente prossimo da prendere la forma stessa della nostra umanità. In una sorta di ideale continuazione dell’incarnazione, nel settenario sacramentale particolarmente l’iniziazione cristiana è la formalizzazione della reciprocità attraverso la quale l’uomo offre a Dio i gesti significativi della propria vita e Dio offre se stesso facendo propri i gesti della vita umana.
Temi pastorali
a. Matteo, Iniziazione cristiana: decenni di insuccessi 34
Oggi non si ha più la possibilità di indicare, ai ragazzi e alle ragazze, un modello di ‘adulto’ e di ‘adulto credente’ a cui ispirare la propria crescita nella fede. Il nostro è il tempo dell’adulto che ci manca e l’età adulta appare sempre più uno spazio vuoto, bianco, senza prestigio e senza fascino. Per invertire la rotta si dovrà ripartire da quell’adulto che è apparso in tutta la sua compiuta forma in Gesù.
Schede per la formazione
D. castellari, Catechesi e narrazione 39
Ragioni ed esempi per tornare all’antico e narrare la fede come racconto puro e semplice: per paradosso ciò che è molto antico (la narrazione) è molto attraente per chi è modernissimo come i ragazzi di oggi. Otto buoni motivi per un catechismo fondato sul narrare/ascoltare e una proposta per offrire una nuova cornice simbolica alle generazioni odierne. La scheda è pensata come un esercizio spirituale per catechisti ed educatori.
D. Bresciani, Icona, la Chiesa in preghiera 45
L’icona oggi sfida il nostro immaginario collettivo e richiama la nostra attenzione sulla comunità orante che è la chiesa e su una creatività corale dove il particolare e l’individuale sono valorizzati in comunione fraterna. L’icona è testimone della storia della salvezza e della costituzione della chiesa come corpo di Cristo. La nostra trasfigurazione (e trasformazione) si realizza diventando sempre più parte del corpo di Cristo che è la chiesa.
M. gallo, Celebrare la confermazione.
Riflessioni e suggerimenti per preparare il rito 50
Partendo dai contesti in cui viene celebrato, si evidenzia la preparazione remota e la valorizzazione del contesto comunitario del Rito della confermazione, l’attenzione che devono avere i diversi ‘attori’ e si danno suggerimenti in merito alle diverse parti della sequenza rituale.
Anno santo
P. Mirabella, Disciplina e sacramenti 59
La radice del rapporto tra disciplina e sacramento sta nella relazione tra l’oggettività della norma e la soggettività della coscienza. Il percorso muove dal valore della disciplina ecclesiastica, al significato dei sacramenti, ricercando la soluzione di ogni tensione nella conciliazione della verità con la misericordia.
Per una liturgia che includa, senza smarrirsi (pag. 2)
Marco Gallo
Studi
Il soggetto tra indifferenza, distruzione e accoglienza (pag. 5)
Silvano Petrosino
Esclusi? «Fino a raggiungere la misura della pienezza di Cristo» (pag. 10)
Elio Dotto
Eletti? Il popolo di Dio: tra esclusione e inclusione (pag. 15)
Patrizio Rota Scalabrini
Il linguaggio rituale include o esclude? (pag. 19)
Lara Balzarin
I riti di accoglienza e i riti di soglia (pag. 23)
Elena Massimi
Formazione
Il catecumenato: accogliere e celebrare il ‘dono di Dio’ nella comunità (pag. 31)
Jourdan Pinheiro
L’alfabeto della preghiera
Scheda per i catechisti: l’acqua (pag. 35)
Franca Feliziani-Kannheiser, Michele Roselli
Una vita che nasce: attendere è già accogliere
Dalla gravidanza alla nascita (pag. 41)
Michele Roselli
Rubriche Chiese della riforma
Inclusione e esclusione, libertà e disciplina (pag. 47)
Maria Bonafede
Chiese ortodosse
Eucaristia e intercomunione (pag. 51)
Leontin Popescu
Anno Santo della misericordia
Il Giubileo della misericordia in Lombardia: una scommessa (vinta) sul decentramento (pag. 56)
Alessandro Fabbri
Il numero dei libri che contengono riflessioni sull'esistenza di Dio è sterminato. L'autore di questo libro propone le sue riflessioni "come una semplice testimonianza, perchè sono convinto che ogni essere umano, sapiente o ignorante, ricco o povero, giovane o anziano, sia chiamato a dare una risposta al problema di Dio... Ho scritto queste pagine per restituire a te, lettore, l'esito di una ricerca personale, inquieta ma sincera, durante la quale ho 'manipolato' alcune delle argomentazione pro e contro Dio che da secoli vengono discusse".
Il volume propone un'originale riflessione sul "come fare pastorale" in università e con il mondo universitario: un annuncio che ha tutti i caratteri della nuova evangelizzazione e che bene incarna quella "Chiesa in uscita" auspicata da papa Francesco e dai vescovi italiani. Il lavoro non si sofferma semplicemente sull'analisi del mondo universitario o sulle ragioni teologiche e culturali per cui l'azione pastorale è utile e necessaria, ma tenta anche di proporre una metodologia di lavoro e alcune direzioni concrete in cui declinarla.
Dall'esperienza "sul campo" di un pastore di anime, un contributo alle comunità parrocchiali per il confronto e la sperimentazione in ambito pastorale.
I testi di questo volume sono tratti dalla predicazione della settimana di esercizi spirituali dati al Rettor Maggiore e al Consiglio generale dei Salesiani (luglio 2017). Argomento degli esercizi è il cammino sinodale sul tema «I giovani, la fede e il discernimento vocazionale». Lo stile è quello colloquiale e amichevole della predicazione quotidiana. Le riflessioni saranno utili a tutti i membri della famiglia salesiana (e non solo) che desiderino intraprendere un cammino di rinnovamento carismatico a partire dall'occasione ecclesiale del sinodo sui giovani del 2018. Prefazione di Ángel Fernandez Artime.
Il Movimento Giovanile Salesiano, attraverso un lavoro di coinvolgimento a vari livelli e disteso nel tempo, ha individuato un cammino triennale, che si pone come obiettivo la preparazione al bicentenario del famoso e ispirato sogno dei nove anni di san Giovanni Bosco. Al cuore del cammino dell'anno pastorale 2021-22 ci stanno alcune parole di Maria che invitano il piccolo Giovannino a lavorare sul proprio carattere, ad assumere una personalità tanto tenera quanto solida: "Renditi umile, forte e robusto". Il presente Quaderno di lavoro offre un itinerario che accompagna i vari soggetti della pastorale giovanile a formarsi per la missione. Il percorso proposto è distinto in quattro momenti: si chiede di stare nel mondo con speranza (terreno), di lasciarsi ispirare dalla Parola di Dio e dal sogno dei nove anni (semina), di corrispondere all'amore e alla chiamata del Signore (crescita), e infine a divenire generativi nel nostro modo di vivere personale e comunitario (frutti). Il tutto è pensato per concretizzare nel nostro tempo l'ispirazione del sogno dei nove anni: #MakeTheDream l'hashtag di riferimento, che ci invita ad essere dei creatori di sogni nel nostro tempo. Il Quaderno è pensato per essere un quaderno vivo e interattivo. La scelta, in piena continuità con quelli degli scorsi due anni (Puoi essere santo #lìdovesei e Nel cuore del mondo #LiveTheDream), è quella di offrire dei contenuti solidi capaci di interagire con il singolo e con il gruppo attraverso la richiesta di partecipazione personale al cammino di volta in volta indicato.
Perché non mi confesso? è un testo del 1931, di sole 31 paginette, «destinato alla gioventù studiosa e a quanti non hanno tempo, per le loro occupazioni, di approfondire le grandi verità religiose». Don Primo Mazzolari lo ha pensato e scritto in forma dialogica di domanda e risposta, interessante ancora oggi per la sua vivacità e sincerità, per la sua attualità. Già allora, nell'avvertenza, si soggiungeva che l'opuscoletto «farà del gran bene perché è scritto da chi conosce l'anima contemporanea, e sarà la più bella preparazione alla Pasqua…».
Sommario
Introduzione (G. Campanini). Nota editoriale. Perché non mi confesso? 1. In faccia alla confessione. 2. La confessione nel vangelo di Gesù e nella pratica della chiesa. 3. Dietro i passi del prodigo. 4. Le ombre dell’uomo. 5. Annessi. a. Note dal Diario. b. Un «lontano» si confessa. L’incontro con Agostino.
Note sull'autore
Giorgio Campanini, fra i maggiori studiosi del pensiero politico cattolico dell’Otto e del Novecento, ha insegnato Storia delle dottrine politiche all’Università di Parma ed è stato docente alla Pontificia Università Lateranense e alla Facoltà teologica di Lugano. Per EDB è autore di numerose pubblicazioni, tra cui La dottrina sociale della Chiesa: le acquisizioni e le nuove sfide (22009), La spiritualità familiare nell’Italia del ’900. Percorsi profili prospettive (2011) e Bene comune. Declino e riscoperta di un concetto (2014).
Don Primo Mazzolari (1890-1959), prete dal 1912, fu cappellano militare al tempo della prima guerra mondiale e trascorse la sua vita come parroco di Cicognara e di Bozzolo, due piccoli paesi in provincia di Mantova. I suoi scritti e le sue predicazioni lo imposero all’attenzione pubblica, ma attirarono su di lui anche molte misure disciplinari della gerarchia ecclesiastica. EDB ha in catalogo la sua opera completa.
Il Triduo pasquale costituisce il cuore della fede cristiana. Nella passione, morte e risurrezione di Gesù la Chiesa impara uno stile: è lo stile del servizio, dell'umiltà e dell'accoglienza di ciò che il suo Signore le dona; è lo stile della testimonianza di una Chiesa che conserva la memoria della propria debolezza, santificata proprio nella sua condizione di serva dell'umanità alla quale essa stessa appartiene. Da ciò ne deriva anche uno "stile celebrativo2, che deve sfociare in un prendersi cura degli uomini e delle donne del nostro tempo. Il volume propone le riflessioni del card. Carlo Maria Martini, negli anni del suo episcopato a Milano.