
Chiude con una domanda Remo Bodei la sua lucida e distesa riflessione sull'ateismo. E il fatto stesso che un percorso di pensiero termini con una interrogazione deve farci cogliere tutta la portata della complessità del tema. La domanda è rivolta alle sentenze contenute nel libro di Geremia, in cui il Signore dice: "Maledetto l'uomo che confida nell'uomo, che pone nella carne il suo sostegno e il cui cuore si allontana dal Signore... Benedetto l'uomo che confida nel Signore e il Signore è sua fiducia..." (Ger 17,5-11). Davvero, si chiede Remo Bodei, è maledetto l'uomo che non confida in Dio? Davvero non vi è speranza per lui di vita umana sulla terra? Bodei ha ben presente che l'ateismo non è qualcosa di radicalmente estraneo alla fede, ma è piuttosto ad essa legato da una parentela profonda, e con questo suo alter ego innesta una sorta di corpo a corpo, di "lotta con l'angelo" che, se non è mortale, può essere portatrice di nuovo e di futuro. (Gabriella Caramore)
Dall'economia alla teologia nella ricerca costante dell'unità tra cielo e terra, tra divino e umano. È questo l'itinerario spirituale di Sergej Bulgakov (1871-1944), uno dei più geniali pensatori che la Russia abbia mai donato all'Occidente, anche a causa dell'ostracismo politico prima, teologico poi, che la sua patria gli ha inflitto. Al centro del suo pensiero sta la scoperta, durante un viaggio giovanile nel Caucaso, di Sophia, la forza primigenia, la potenza fontale del cosmo. Sophia diventa il principio della somma sinfonia, i cui suoni sono udibili nella Sobornost, l'unione, l'accordo, il pensare e il vivere tutti insieme come fratelli con tutti gli altri uomini. Piero Coda è presidente dell'Associazione Teologica Italiana.