
Il testo esamina il significato e la portata obbligatoria dei precetti generali della Chiesa e il loro valore pastorale. I sei capitoli sono dedicati alla valenza giuridica complessiva dei precetti, alla partecipazione eucaristica festiva, al riposo festivo, al precetto pasquale, alla santificazione del tempo penitenziale e alla sovvenzione alle necessità della Chiesa. Ogni contributo parte da una contestualizzazione e problematizzazione delle questioni legate al precetto; esamina l'origine e lo sviluppo storico del relativo ordine ecclesiale, analizza la genesi, l'ermeneutica e la sistematica della normativa vigente (cann. 1246-1248, 989, 920, 1249-1253 e 222 CIC); cerca di sviscerare l'impostazione del debito, il contenuto delle spettanze e i relativi compiti (anche istituzionali) e discende quindi agli spunti di carattere propositivo (in genere formativo-pastorale). L'interesse principale dell'analisi è legato alla dimensione di giustizia iscritta nella realtà ecclesiale e recepita nella determinazione e fissazione ecclesiastica. Una certa attenzione è prestata pure al contesto pastorale attuale e all'incremento e alla sollecitazione della pratica dei praecepta Ecclesiae.
Oggi abbondano le feste, ma secondo molti la vera festa è in crisi. Questo libro cerca di capire le ragioni di tale crisi e di riflettere sull'importanza della celebrazione festiva nell'esistenza umana. Nella festa autentica, in effetti, sono implicati il legame con le proprie origini e la relazionalità, l'esercizio della libertà e la cultura, il senso del lavoro e del riposo, la capacità contemplativa e la corporeità, ma soprattutto il peculiare rapporto della persona con il tempo, la sua speranza e il suo anelito di felicità, la sua apertura alla trascendenza. La riflessione sulla festa diventa, quindi, un itinerario antropologico alla riscoperta della propria identità.
L'ultimo discorso di Mosè Poco prima di morire alla fine del libro del Deuteronomio, Mosè affronta per l'ultima volta il popolo di Israele. Tiene allora un discorso: è un messaggio coraggiosamente originale sulla religione, il potere e l'umanità. Nell'interpretazione di Micah Goodman Mosè cerca qui di modellare il futuro del proprio popolo reinterpretando radicalmente la Bibbia dei libri precedenti. In questo senso il Deuteronomio è anche il primo vero libro umano della Bibbia in quanto consiste nelle parole scelte da Mosè in persona. Secondo Goodman, il messaggio di Mosè anticipa Platone come anche i padri fondatori americani per il suo contenuto sorprendentemente progressista e democratico. Innovativo e provocatorio, questo testo può anche essere di grande ispirazione per comprendere come nei testi religiosi si possano trovare concetti rilevanti per le sfide cui devono fare fronte le società contemporanee.
Rivista della facoltà teologica dell'Italia settentrionale
P. Sequerci, Saluto del preside
Card. A. Scola, Intervento del Gran Cancelliere
A. Zani, Il metropolita di Pergamo Ioannis (Zizioulas)
I. Zizioulas, La Santa Trinità e la Persona Umana
I problemi metodologici nelle riviste del 2014
Bozza orientativa per le recensioni della ricerca/dibattito in teologia
Schede bibliografiche
Quarant'anni di schede bibliografiche delle maggiori riviste teologiche internazionali in un dvd in allegato alla rivista.
Rivista della facoltà teologica dell'Italia settentrionale.
Jurgen Werbick, Libertà e (o) grazia? Una questione cruciale della cultura europea
Duilio Albarello, La grazia, dono buono per la libertà. Un invito alla lettura della Lectio magistralis di Jurgen Werbick
Alberto Cozzi, Percorsi recenti di teologia trinitaria
Dario Cornati, Le vie dello spirito verso Dio. Blondel e Balthasar rileggono Tommaso
Giovanni Rota, La Chiesa nel recente dialogo ecumenico
Roberto Vignolo, Teologia biblica, teologia della Bibbia e dintorni. Un ragionamento sui seminari biblici della Facoltà Teologica dell'Italia settentrionale di Milano