
In questa meditazione sui "Promessi Sposi" l'autore, partendo dalla figura dell'Innominato, la interroga per sondare le dinamiche della conversione, e la inquadra nelle categorie kierkegaardiane di angoscia, disperazione e fede; da questa riflessione scaturisce l'idea della centralità della grazia divina nel cammino della libertà umana verso la salvezza, che può essere tardivamente accolta, come nel caso di Gertrude, o respinta con impenitente pervicacia, come il Manzoni lascia immaginare a proposito di don Rodrigo. La grazia si esprime nel dono della fede, che è prima di tutto una rinuncia all'orgogliosa sicumera di donna Prassede e un abbandonarsi ai disegni insondabili della Provvidenza, come insegna Lucia. Ma questo saggio riflette anche sulla concezione politica di Renzo, che da una sorta di iniziale "giacobinismo" perviene alla piena accettazione del Vangelo del perdono, o di Agnese, di cui si scopriranno doti intellettuali assolutamente inaspettate. E così anche gli altri personaggi, senza forzarne i tratti psicologici assegnati dal romanzo, vengono vagliati per rispondere a tutte le domande decisive dell'esistenza umana e cristiana, nella profonda convinzione che nell'opera manzoniana si trovi la lieta novella declinata nella concretezza della vita del XVII secolo.
Capita, studiando il libro di scienze, di imbattersi in domande che rimandano alla teologia e, viceversa, leggendo la Bibbia, di riscontrare riferimenti espliciti all'origine del mondo, della vita e dell'uomo. Il rapporto scienza e fede, in questo libro, è risuscitato dalla fossa dello scontato e riproposto in termini di avvincenti argomentazioni, tratte tutte dalle ultime ricerche in campo scientifico, capaci di ridestare nuovo interesse. Quando cominci la lettura la porti alla fine. Come d'un soffio. Grazie a questo strumento di lavoro, che gode di agilità espositiva, precisa e motivata, l'autore stimola al confronto e al dibattito aperto. Quasi ad invogliarci a scendere in agorà per prendere la parola su un argomento che non lascia indifferenti. Prefazione di S.E. Mons. Giuseppe Zenti.
Un esaustivo trattato sulle tematiche escatologiche alla luce dell'esegesi biblica cattolica. Dopo circa trent'anni di studio, e approfondimenti vari, sulle tematiche escatologiche, con il presente lavoro l'Autore intende colmare una specifica lacuna dottrinale cattolica, anche se si registrano nuove pubblicazioni che trattano con competenza l'escatologia...
Dopo circa trent’anni di studio, e approfondimenti vari, sulle tematiche escatologiche, con il presente lavoro l’Autore intende colmare una specifica lacuna dottrinale cattolica, anche se si registrano nuove pubblicazioni che trattano con competenza l’escatologia. Questi lavori, pur pregevoli per le sistematizzazioni dottrinali formulate, non hanno, a nostro avviso, incidenza catechetica e pastorale. In tempi in cui imperversano delle pseudo-rivelazioni private, interpretate e supportate anche teologicamente, spesso in palese contraddizione con il consolidato insegnamento magisteriale, s’impone il recupero dell’identità dottrinale cattolica sulle tematiche escatologiche. In questo studio monografico di teologia escatologica, l’Autore si è attenuto a quanto biblicamente teorizzato e autorevolmente formulato dall’esegesi cattolica e dal Catechismo della Chiesa Cattolica, nella convinzione di rispondere all’esigenza di ravvivare la tensione escatologica e di rafforzare l’impianto dottrinale cattolico con specifici e determinati contributi esplicativi. Infine, il lavoro intende rispondere anche a quanto richiesto dall’urgenza della rievangelizzazione, offrendo indicazioni dottrinali e pastorali, poiché, per “annunciare il Vangelo della speranza, è necessaria una solida fedeltà allo stesso Vangelo. La predicazione della Chiesa, quindi, in tutte le sue forme deve essere sempre più incentrata sulla persona di Gesù e deve sempre più orientare a Lui […] Perché la speranza sia vera e indistruttibile, la “predicazione integra, chiara e rinnovata di Gesù Cristo risorto, della Risurrezione e della Vita eterna” dovrà costituire una priorità nell’azione pastorale dei prossimi anni” (cfr. GIOVANNI PAOLO II, Ecclesia in Europa, Esortazione apostolica post-sinodale, Sinodo dei vescovi ottobre 1999, Libreria Editrice Città del Vaticano, 2003, n. 48). Ѐ urgente che la Chiesa, sempre più minoritaria e avversata, si riappropri di una catechesi cristocentrica, essenzializzata e kerigmatica, come la primitiva predicazione apostolica, e sprigioni tutto il suo potenziale profetico per scuotere le coscienze ammanettate da un Satana sempre più scatenato, pronto all’immissione storica del suo vicario-Anticristo “perché sa che non gli resta più molto tempo” (Ap 12, 12).
Chi sono “le vecchie zie”? Sono il simbolo di coloro che, con pazienza, intelligenza e fede, ricostruiranno il mosaico della Tradizione. Tassello per tassello, figura per figura, senza la necessità di troppa teoria e senza sentirsi in dovere di giudicare i compagni di strada. Rifacendosi al titolo di un celebre pamphlet di Leo Longanesi, Gnocchi&Palmaro mostrano come saranno proprio loro, “le vecchie zie” a indicare quale sia la strada giusta per porre riparo ai disastri che il neomodernismo ha portato dentro la Chiesa cattolica. E, dicono i due autori, lo potranno fare per il semplice fatto che vivono di Tradizione, quindi hanno il privilegio di evitare di perdere tempo a parlarne. Con questo nuovo libro, che inaugura la collana “I libri del ritorno all’Ordine” da loro diretta per Fede & Cultura, Gnocchi&Palmaro susciteranno come sempre scompiglio e più di una reazione scomposta in campo progressista. Ma questa volta sapranno essere urticanti anche nei confronti di certo tradizionalismo e certi tradizionalisti. Per fare veramente “ritorno all’Ordine”, bisogna prima avere il coraggio e la lucidità di fare chiarezza anche nel proprio campo.
Un saggio giuridico e pastorale sul sacramento della confessione in conformità al Magistero della Chiesa e dei Sommi Pontefici.
L’intento perseguito da questa pubblicazione è quello di esporre i tratti essenziali del Sacramento della Penitenza, in conformità alla dottrina autentica sull’argomento di cui è depositario il Magistero della Chiesa e in particolare il Supremo Magistero dei Sommi Pontefici. Gli aspetti peculiari della tematica affrontata sono nello stesso tempo di natura giuridica e pastorale, rivestendo una particolare utilità nella formazione spirituale dei candidati al ministero sacro e dei fedeli laici. In un momento storico caratterizzato dallo smarrimento del senso del peccato e da capziose deviazioni teologiche, appare opportuno predisporre strumenti idonei a indirizzare correttamente la coscienza dei fedeli sul modo di accostarsi alla confessione sacramentale e sull’importanza di farlo frequentemente. “L’Autore di questo elaborato scientifico è riuscito a illustrare in modo chiaro le linee guida da seguire circa la conoscenza e la celebrazione del Sacramento della Penitenza, in sintonia con l’autentica azione evangelizzatrice della Chiesa” (dalla Prefazione).
Per fare chiarezza nell'anno della Fede. Un breve e semplice spiegazione alla portata di tutti che spiega cosa è davvero la Fede cattolica e quali sono i suoi rapporti con la ragione.
Che cosa è davvero la fede cattolica? Pochi oggi lo sanno. Pochi… anche tra cattolici convinti e praticanti. Il concetto cattolico di fede nega il valore della ragione? È contro di essa? Oppure la vera fede cattolica implica l’intelligenza, anzi può addirittura aprirsi ad una prospettiva di “intelligenza della fede”? Forse è bene chiarirsi le idee. È bene che lo faccia il cattolico. Ed è bene che lo faccia anche chi cattolico non è, per liberarsi da pregiudizi fallaci e per finirla una buona volta di criticare una fede che scambia per fideismo. Questo piccolo libro, con linguaggio semplice e a portata di tutti, serve a fare chiarezza per capire davvero cosa è la Fede cattolica.
Un'opera profonda, arguta e vivace sulle opere di misericordia spirituale, conforto e salvezza nella vita di tutti i cristiani. Le opere di misericordia spirituale sono considerate in questo libro con uno stile originale: profondo, ma arguto e vivace allo stesso tempo, teso a mostrare quanto certi insegnamenti su Dio e sull'uomo non passino mai di moda. Non si può, infatti, essere davvero cristiani se non lasciamo vivere in noi, anche oggi, gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù.
L'ecumenismo è una sfida inderogabile che coinvolge tutti i cristiani e si svolge secondo varie modalità. Anche sotto il profilo scientifico esso può essere affrontato da diverse angolature. In quest'opera si privilegia la prospettiva ecclesiologica, pur concedendo grande spazio alla storia. Soggiace qui la convinzione che la teologia ecumenica è una riflessione di fede sulla comunione e sulla missione della Chiesa, affrontata dalla prospettiva dolorosa delle divisioni che si devono superare. L'articolo ecclesiologico del simbolo della fede si prospetta, perciò, come il punto di partenza più adeguato per un rilancio degli sforzi a favore del ripristino della piena comunione ecclesiale.
Un aiuto per capire l'importanza della conversione nella vita di ogni cristiano in una società secolarizzata e ostile. Il secolarismo ha ormai compromesso il clima religioso di un tempo e ci ha abituato a pensare a una spaccatura netta tra credenti e non credenti: questa situazione richiede all'uomo di essere testimone efficace di ciò in cui crede e polo di attrazione, portando la propria esperienza viva e annunciando che gli atti di religione non hanno niente di ripetitivo e monotono, ma accompagnano e danno senso agli aspetti più ordinari dell'esistenza. Per questo la conversione deve, prima di tutto, riguardare noi stessi.
Le incertezze del presente non sono segni della conclusione della storia ma della certa speranza del Regno di Dio per mezzo di Maria. Il mondo d'oggi si trova in una drammatica fase di crisi o di passaggio. Ma verso cosa? L'attuale fallimento della modernità prepara forse la fine della storia? Siamo giunti forse alla fine dei tempi e del mondo? I pronunciamenti di molti santi, profeti, apostoli, teologi e Papi ci suggeriscono una risposta negativa. Non siamo alla fine dei tempi, ma di un tempo; non siamo alla fine del mondo, ma di un mondo...
Quale panorama offre oggi la Chiesa riformata secondo le indicazioni del Vaticano II? A ben guardare, potrebbe esserci di che preoccuparsi: catechismo dimenticato, liturgia creativa, superficialità e approssimazione. Già in un libro denuncia del 2011 - "La Bella Addormentata. Perché dopo il Vaticano II la Chiesa è entrata in crisi. Perché si risveglierà" - gli autori, Alessandro Gnocchi e Mario Palmaro, analizzavano con lucidità la situazione della Chiesa attuale, rivelando come la crisi di Fede avesse radici profonde nelle aperture spesso mal interpretate del Concilio Vaticano II. In questo saggio, Paolo Pasqualucci riprende gli assunti del libro di Gnocchi e Palmaro, sviscerandoli alla luce della dottrina immutata della Chiesa. Con piglio deciso l'autore individua gli errori dottrinali, le debolezze e le deviazioni dal retto Magistero e propone al lettore una via sicura per ritornare a essere profondamente cattolici, per ritrovare carità coraggiosa nel testimoniare la propria Fede nella Chiesa e di fronte al mondo.
Con la profondità della soavità francescana, in queste pagine veramente ispirate, padre Serafino M. Lanzetta riesce a mostrare a credenti e non credenti che vivere è davvero una cosa grande, e che iniziare a vivere è vivere per sempre La via maestra per ricostruire una società a in cui l’uomo venga veramente rispettato sta nel rimettere al primo posto il bene della vita. Dopo una panoramica sul degrado dei tempi che corrono, l’Autore propone alcune riflessioni sul tema della vita. Una vera e propria meditazione sul mistero della vita e su tutto ciò che in essa ha sapore di dono, di vocazione, fino ad arrivare al dono del Battesimo, quale vita in pienezza. La fede mostra che la misura della vita è la piccolezza, è proprio un fanciullo, Gesù Bambino. Lui è la Vita e chi s’identifica con Lui vive veramente. Questa vita vissuta sino in fondo, senza perderla, pienamente riuscita, è la santità: la totalità nell’unità di ragione e amore, fede e carità. Qui si sfiora il mistero che si fa silenzio celandosi nel concepimento di una nuova vita. Qui si prepara una culla all’Infinito Amor che si fece carne quando venne in mezzo a noi. E abita con noi.