
“Nella mia Resurrezione veniva costituito il diritto di risorgere in Me a novella vita [per] tutte le creature; era la conferma, il suggello di tutta la mia vita, delle mie opere, delle mie parole, e che se venni in terra fu per darmi a tutti ed a ciascuno come vita che a loro apparteneva. La mia Resurrezione era il trionfo di tutti e la nuova conquista che tutti facevano di Colui ch’era morto per tutti per dar loro vita e farli risorgere nella mia stessa Resurrezione”.
Giambattista Vico si mise alla ricerca dell’Antiquissima Italorum sapientia. Ma non andò oltre le voci e i costumi dei primi bestioni. Anche Luisa Piccarreta si è messa alla ricerca della sapienza, ma è risalita fino alla voce di Dio e al dolore di Dio. Si è commossa – come si sono commossi i bestioni di Vico – fino a partecipare del tutto alle sofferenze di Cristo. Ma, invece di istituire tribunali e nozze e are, ha celebrato dal suo letticciolo di dolore le nozze con Cristo, presentandosi rivestita di abiti regali davanti al Trono o al Tribunale di Dio.
Da questa Sapienza trasfusa da Dio nell’anima di Luisa, Caleo ha estratto una lezione di alta e pura filosofia.
La scienza non è nemica della Fede, essa nasce dalla capacità umile, creaturale di porre domande rigorose a Colui che ha fatto il mondo.
"Il cielo è dimora di Dio, ma anche l'uomo (...) è sua dimora (...) in Noè prefigurai il sorgere di una nuova èra. Da questo germoglio sbocciarono fortissimi e risoluti i profeti, che con il vigore della propria parola annunciarono pieni di fede le cose che vedevano nello Spirito Santo: cioè che Dio avrebbe mandato nel mondo il suo verbo, che era in lui prima di tutti i tempi. Ed esso si fece carne, in modo tale che il mondo intero ne prova meraviglia (...). Ma la razionalità dispone e secondo la sua disposizione l'opera si compie; perché se non venisse prima la disposizione, l'opera non seguirebbe. Nel suo verbo Dio dispose il mondo e l'uomo." (Ildegarda di Bingen)
Poiché il dogma del Purgatorio sembra eclissarsi facilmente nella coscienza cristiana, ha spesso avuto bisogno di interventi dall'alto per risvegliarne la consapevolezza. Più le eresie o la dimenticanza tentano di spegnerle, più le fiamme del Purgatorio divampano nei grandi scritti mistici. In questo volume: Santa Geltrude di Helfta, Santa Brigida di Svezia, Santa Caterina da Siena, Santa Francesca Romana, Santa Caterina da Genova, Santa Teresa di Gesù, San Giovanni della Croce, la venerabile Francesca del SS. Sacramento.
Poiché il dogma del Purgatorio sembra eclissarsi facilmente nella coscienza cristiana, ha spesso avuto bisogno di interventi dall'alto per risvegliarne la consapevolezza. Più le eresie o la dimenticanza tentano di spegnerle, più le fiamme del Purgatorio divampano nei grandi scritti mistici. In questo volume: Santa Maria Maddalena de' Pazzi, Santa Margherita Maria Alacoque, Maria Anna Lindmayr, Santa Veronica Giuliani.
Poiché il dogma del Purgatorio sembra eclissarsi facilmente nella coscienza cristiana, ha spesso avuto bisogno di interventi dall'alto per risvegliarne la consapevolezza. Più le eresie o la dimenticanza tentano di spegnerle, più le fiamme del Purgatorio divampano nei grandi scritti mistici. In questo volume, tra gli altri: San Paolo della Croce, Anna Caterina Emmerick, Santa Teresa di Gesù Bambino, Santa Gemma Galgani, San Pio da Pietrelcina, Josefa Menendez, Maria Valtorta.
Poiché il dogma del Purgatorio sembra eclissarsi facilmente nella coscienza cristiana, ha spesso avuto bisogno di interventi dall'alto per risvegliarne la consapevolezza. Più le eresie o la dimenticanza tentano di spegnerle, più le fiamme del Purgatorio divampano nei grandi scritti mistici. In questo volume, tra gli altri: Alexandrina Maria da Costa, Santa Faustina Kowalska, Suor Beghe, Maria Simma, Natuzza Evolo.
Saggio su fatti meravigliosi e vigilanza della Chiesa. Con una rilettura dei fatti carismatici di San Damiano alla luce del Vaticano II. Prefazione di Renè Laurentin "Non spegnete lo Spirito. Non disprezzate le profezie. Esaminate ogni cosa: ritenete ciò che è buono". (1 Ts 5, 19)
Con questo scritto proverò ad evidenziare le ragioni che inducono la Chiesa cattolica a ritenere l'arte religiosa e sacra, anche nel XXI secolo, un testimone credibile del Vangelo. Attraverso la ricostruzione storica dei primi secoli del Cristianesimo, metterò in luce l'impegno profuso dalla Chiesa nel salvaguardare le sacre immagini e nel promuoverne la diffusione e la venerazione. Particolare attenzione sarà dedicata all'attività artistica dei primi iconografi che, con ammirevole dedizione, si dedicarono alla ricerca, alla fedele riproduzione e alla trasmissione dei lineamenti autentici del volto di Cristo. Infine utilizzerò alcune opere d'arte religiosa come strumento di riflessione e catechesi.
Si compie, con questo terzo volume di Rosanna Raffaelli Ghedina, la ricostruzione della vita, della conversione, dell'apostolato in Francia e della spiritualità di S. Maria di Magdala, sorella di Marta e Lazzaro, amici di Gesù: in realtà un'unica opera in tre volumi. In questo terzo volume, Maria Maddalena è messa a fuoco nel percorso completo della Teologia della Misericordia: come la penitente, l'amante, l'adoratrice e la prediletta, colei che Gesù sceglie per annunziare la sua Resurrezione. Maddalena è l'iso-apostola - come gli apostoli - che si dona come atto d'amore in un martirio bianco per la Chiesa nascente. Il pregio maggiore, sottolinea Giovanni Tortelli, di questa ultima opera "meditata" della Trilogia resta la grandiosa rappresentazione di questa grande santa della Chiesa nascente, che offre a qualunque lettore spunti di riflessione personale per un proprio cammino spirituale, di conversione o di accrescimento nella fede.