
Questa raccolta di scritti presenta il pensiero di Charles André Bernard sul linguaggio simbolico secondo un arco cronologico, ma può suggerire diversi percorsi di lettura. Vi si trovano gli elementi per una comprensione globale della problematica del linguaggio simbolico: contesto storico della rivalutazione del simbolo nella cultura del Novecento; circostanze del suo accoglimento nel pensiero della Chiesa; motivazioni dell'urgenza di una sua piena reintegrazione nel discorso teologico. È possibile inoltre approfondire il rapporto tra linguaggio simbolico e espressione della vita cristiana nello Spirito, senza mai dimenticare peraltro la dimensione liturgica. I tre grandi articoli su Dionigi Areopagita costituiscono un'iniziazione al triplice linguaggio - concettuale, simbolico, mistico - dell'unica teologia e di riflesso all'espressione dei mistici cristiani. Altri testi consentono di cogliere meglio il rapporto tra l'espressione artistica e quella dell'esperienza spirituale a partire dal riconoscimento della natura essenzialmente simbolica del loro linguaggio.
Un saggio teologico di grande valenza culturale sulla discesa agli inferi di Gesù dopo la morte.
La vicenda terrena di Cristo si pone come la progressiva esegesi del Dio trinitario, dinamica incessante di Amore interpersonale, che per amore dell’uomo – raggiunto dal male e dal niente in molteplici modi – mette a rischio dentro la Storia tutto se stesso, fino al totale annientamento.
La discesa agli inferi di Cristo, ben lungi dal risultare l’extravaganza di un Dio lontano e solitario, si rivela anche l’opposto esatto del Nulla annichilente “che ingoia perfino Dio”: e cioè compimento definitivo di un’avventura “nuziale” con l’uomo impostata da Dio “en arché”, fin dal principio, nella kenosi primordiale della creazione, e “sospesa” dal peccato, cioè dal mancato “sì” a Dio del primo Adamo, uomo e donna. Un “riprendere le fila” della creazione, che il nuovo Adamo/Cristo compie, non a caso, in coppia con Maria/Eva, offrendo all’Umanità la definitiva icona dell’Uomo-Donna, insieme archetipo ed éskaton.
Destinatari
Sacerdoti, studenti di teologia.
Autore
Giorgio Mazzanti è sacerdote della Diocesi di Firenze e docente di Teologia sacramentaria presso la Pontificia Università Urbaniana in Roma. Accanto alla riflessione teologica sui sacramenti (I Sacramenti Simbolo e Teologia: I. Introduzione generale, II. Eucaristia Battesimo Confermazione, III. Ordine; Teologia sponsale e sacramento delle nozze) e sulla Teologia nuziale (Mistero pasquale, mistero nuziale; Persone nuziali. Communio nuptialis. Saggio teologico di antropologia), ha pubblicato testi di poesia (Il Canto della Madre; Nella adorata luce. Voce di sposo e voce di sposa), tutti editi dall’EDB di Bologna. Recentemente ha pubblicato un saggio sulla poesia, Tra soffio e carne. Una considerazione teologica sulla poesia, (EDB, 2009).
All’inizio degli anni Sessanta don Tonino Bello fu a Bologna dove studiò teologia nel seminario dell’Onarmo. Successivamente fu a Roma, dove accompagnò il suo vescovo alle sedute del concilio Vaticano II. Nello stesso tempo si iscrisse all’Università Lateranense dove conseguì la laurea in teologia nel 1965, l’anno della conclusione del Vaticano II.
I Congressi eucaristici e il loro significato teologico e pastorale è appunto la tesi di laurea di don Tonino Bello. Scritta durante il concilio, la tesi nasce dalla teologia preconciliare ma respira già la nuova impostazione. In questo senso essa è un documento significativo che rende conto della maturazione di don Tonino Bello e insieme di un cambiamento epocale.
All’interno della produzione letteraria di don Tonino la tesi di laurea acquista un significato tutto particolare. Nel clima del Congresso eucaristico nazionale essa invita a ripartire dai recinti del mistero per recare al mondo il segno vivo dell’amore di Cristo.
Destinatari
Sacerdoti, religiosi.
L’autore Antonio Bello, conosciuto come don Tonino, fu ordinato sacerdote nel 1957. Impegnato a favore degli ultimi, nel 1985 fu incaricato di guidar Pax Christi, il movimento cattolico internazionale per la pace. È in corso il processo di beatificazione. Presso le Edizioni San Paolo sono state pubblicate numerose sue opere, tra cui ricordiamo: Maria, donna dei nostri giorni (200114), Alla finestra la speranza (200214), Cirenei della gioia (20004), Vegliare nella notte (1995), Il Vangelo del coraggio (1996), Le mie notti insonni (20023), La speranza a caro prezzo (19992), Non c’è fedeltà senza rischio (2000), Benedette inquietudini (2001), Servi inutili a tempo pieno (2002) e Il Rosario. Preghiere e riflessioni di Don Tonino Bello (2008).
Senso e significato della persona umana, il primo volume di un ampio trattato di antropologia filosofica.A una prima parte, dedicata alla contestazione – secondo la prospettiva di una rigorosa ortodossia cattolica – di numerose correnti filosofiche dell’Ottocento e del Novecento, segue una seconda parte impegnata nell’analisi dell’orizzonte terreno in cui spazia l’esistenza umana. Da qui Lucas avvia la costruzione filosofica della verticalità della persona che in tale orizzonte appunto si protende verso la trascendenza: la sua dimensione spirituale, religiosa, morale, la specificità che la contraddistingue dal mondo animale, la sua vita di relazione e i problemi di una moderna democrazia, la corporeità come tramite della comunicazione e come espressione dell’affettività.
Ramón lucas lucas, LC, è professore ordinario di “Antropologia filosofica e bioetica” nella Facoltà di filosofia della Pontificia Università Gregoriana. Professore incaricato nella Università Europea di Roma e nell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum. A Madrid è professore invitato permanente alla Università statale Rey Juan Carlos e alla Università privata Francisco de Vitoria. Membro della Pontificia Accademia per la Vita. Membro della Sociedad Hispánica de Antropología Filosófica. Deputy Director General of the International Biografical Centre, Cambridge. Le sue pubblicazioni recenti presso le Edizioni San Paolo: Antropologia e problemi bioetici 2001, Bioetica per tutti 20052, L’uomo spirito incarnato 20073.
«La formazione è opera di amore. Il modello, il contenuto e il valore di riferimento è sempre Cristo, che non solo ha annunciato, ma in se stesso ha vissuto la radicalità della vita nuova del Regno.
L’appropriazione della sua persona, l’assimilazione, tramite un processo continuo e graduale di interiorizzazione, restano in ogni caso la via maestra del contenuto formativo».
L'autore
Vito del Prete, sacerdote, fa parte del PIME. Laureato in filosofia e in teologia, nel 1975 è partito per la missione in Bangladesh. Dopo lo studio della lingua inglese e bengalese, ha insegnato filosofia e teologia all’Istituto Teologico di Dacca. È Coordinatore del Progetto dell’Università statale della Cambogia e docente agli Istituti di Scienze Superiori di Nola, di Napoli e di Aversa. Attualmente è Segretario Nazionale della Pontificia Unione Missionaria, docente di Storia delle Religioni e di escatologia all’Istituto Scienze Religiose della diocesi di Aversa, e di Storia delle Religioni all’Istituto Superiore di Scienze Religiose della Facoltà di Napoli. Collabora con diverse riviste, tra le quali «Mondo e Missione», «Popoli e Missioni» e «Orientamenti Pastorali».
Se la fede è in crisi, nelle Chiese d’Occidente, la pratica sacramentale lo è ancora di più. Ma quali sono le ragioni di questa difficoltà di “praticare”, molto più grande della difficoltà di credere? Probabilmente si possono spiegare ponendo l’accento su come la fede rinvii innanzitutto alla persona del Cristo, assai generalmente rispettata, mentre la pratica sacramentale rinvii invece alla Chiesa, più volentieri criticata, quando non rigettata.
In questo volume Sesboüé ci invita a credere e a “praticare” attraverso una comprensione più alta dei sacramenti, sacramenti che ci spiega sono legati alla sfera del sacro, al rito che inscrive i suoi partecipanti in un ordine simbolico delle cose, estraneo forse al modo di fare e di pensare del nostro mondo pratico, efficiente e secolarizzato, ma essenziale per vivere appieno la pienezza della fede.
Destinatari
Sacerdoti
Autore
Bernard Sesboüé, nato nel 1929 a La Suzesur-Sarthe (Francia centro-occidentale), è entrato nella Compagnia di Gesù nel 1948 e, dopo gli studi filosofici e teologici, ha insegnato teologia e patrologia in varie università. Ha fatto parte della Commissione teologica internazionale, ed è autore di numerose opere, di cui molte pubblicate in italiano dalle Edizioni San Paolo, tra le quali: La personalità dello Spirito Santo. In dialogo con Bernard Sesboüé (a cura di S.Tanzarella, 1998); «Fuori dalla Chiesa nessuna salvezza». Storia di una formula e problemi di interpretazione (2009); L’avvenire della fede. La teologia del XX secolo (2009); Lo Spirito senza volto e senza voce. Breve storia della teologia dello Spirito Santo (2010).
Punti forti
Un autore di chiara fama.
Un tema da considerarsi centrale nella vita
di ogni cristiano.
Chi siamo? Da dove veniamo? Qual’è il nostro destino? Sono domande che nel corso della storia hanno avuto risposte differenti a seconda dei diversi approcci metodologici, oscillanti tra gli estremi di un materialismo riduzionista e l’arroccamento in un letteralismo biblico.
Charles Darwin ha dato una spiegazione scientifica dell’origine della vita e nel passato la sua teoria ha generato tensioni avverse in alcuni ambienti ecclesiastici, ma alla fine ha ottenuto il riconoscimento unanime della Chiesa Cattolica. La novità è quella di concepire un Dio non solo come creator, ma anche e soprattutto come evolutor. Questo libro intende dimostrare che le risposte alle questioni sull’origine del mondo e dell’uomo nascono da un insieme di contributi scientifici, filosofici e teologici.
Destinatari
Un ampio pubblico
Punti forti
Il libro raccoglie gli atti del Convegno L’evoluzione biologica. Dialogo tra Scienza, Filosofia e Teologia, promosso dall’AMCI e svoltosi nel novembre 2010.
Contributi di Gianfranco Ravasi, Antonio Lattuada, Giorgio Manzi, Santiago Sanz Sánchez, Giorgio Lambertenghi Deliliers, Franco Giulio Brambilla, Ludovico Galleni, Alfredo Anzani e Evandro Agazzi.
Un moderno approccio al dialogo tra Scienza, Filosofia e Teologia.
L’ultimo volto che la Parola eterna di Dio ha assunto nel tempo è quello giovane del Nazareno. Guardare il volto umano di Gesù è come essere visti dalla Trinità. Lo sguardo di Cristo è attraversato dalla potenza vitale dello Spirito del Padre; e la sua faccia è segnata dall’essere generato del Figlio da tutta l’eternità.
A partire dall’esegesi di Gv 14,9, dal senso letterale del testo, l’Autore rilegge i commenti più importanti del cristianesimo antico, moderno e contemporaneo. In Cristo, Rivelatore del Padre, abbiamo la possibilità di accedere alla Realtà ultima. Gesù è la reale autocomunicazione del Padre per mezzo della forza dello Spirito Santo. La Trinità diviene il proprium e il caso serio della fede cristiana: non se ne può parlare a prescindere dal volto di Gesù Cristo.
Chi contempla la bellezza del volto del Figlio, ammira e adora la bellezza del volto del Padre; e questa contemplazione è opera dello Spirito Santo che dona ai credenti la fede.
Destinatari
Docenti e studenti di teologia. Preti e cultori di teologia. Catechisti impegnati in livelli superiori di insegnamento.
Autore
Edoardo Scognamiglio, dottore in teologia (1997) e in filosofia (2005), insegna teologia dogmatica presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale (Napoli) e Dialogo interreligioso e Introduzione all’Islam presso la Pontificia Università Urbaniana. È consultore del Santo Padre per il Pontificio Consiglio della Famiglia e Ministro Provinciale dei Frati Minori Conventuali di Napoli, Basilicata e Calabria. È tra i massimi esperti dell’opera letteraria di Kahlil Gibran e dell’opera filosofica di HenriLouis Bergson. Dirige, per la Messaggero, la collana Hiwar-Dialogo. Tra le sue numerose pubblicazioni a carattere scientifico ricordiamo: Il volto di Dio nelle religioni. Una indagine storica, filosofica e teologica (Paoline, 2001); Il volto dell’uomo, I-II (San Paolo, 2006-2008); Volti dell’islam post-moderno (PUU, 2006); Islam-iman. Verso una comprensione (Messaggero, 2009); Dia-Logos. I. Verso una pedagogia del dialogo (San Paolo, 2009).
Le parole chiave di quest’opera sono casa e comunione intesi come luoghi che accolgono, che edificano le nostre persone, contesti umani che ci possano educare giorno per giorno, senza troppe regole o richiami, come fa una famiglia sana con i suoi figli; la parola amicizia che descrive una dimensione fondamentale del cristianesimo; le parole padre, autorità e maestro ovvero coloro che alla luce della loro esistenza, contribuiscono a insegnare il senso della vita, le esperienze che valgono, i giudizi che illuminano; infine lo Spirito Santo che rende possibile la casa, l’amicizia, la comunione e a cui sono dedicate le ultime pagine del libro.
Destinatari
Un ampio pubblico di credenti.
Autore
Massimo Camisasca, ordinato prete nel 1975, ha fondato la «Fraternità Sacerdotale dei Missionari di San Carlo Borromeo», di cui è superiore generale. Presso le Edizioni San Paolo ha pubblicato, tra gli altri, La sfida della paternità. Riflessioni sul sacerdozio (2003), Questa mia casa che Dio abita. Riflessioni sulla vita comune (2004), Passione per l’uomo. I passi della missione cristiana (2005), Sentieri d’Asia illuminati. Lettere ai missionari (2006), Il nuovo Occidente. Lettere ai missionari (2008) Don Giussani (2009), Padre. Ci saranno ancora sacerdoti nel futuro della Chiesa? (2010).
Punti forti
Un autore noto, con un suo pubblico consolidato.
Un testo agile dalla scrittura intensa.
Un forte richiamo allo spirito e alle parole di don Giussani.
Presenza al Meeting di Rimini 2011.
In occasione degli ottant’anni del prof. Klaus Demmer, questa pubblicazione intende onorarne il lungo magistero a Roma. Delle tre sezioni che compongono il volume la prima presta attenzione ad alcuni profili del pensiero teologico-morale di K. Demmer con un contributo iniziale di taglio biografico (Vincenzo Viva), la presentazione della sua opera teologica (Alberto Bonandi), dell’infrastruttura filosofica della sua riflessione (Roberto Dell’Oro), della sua concezione della coscienza morale (Aristide Fumagalli)
La seconda sezione del volume, prendendo spunto da temi frequentati dall’illustre Professor, sviluppa argomenti di rilevante interesse teologico-morale.A contributi di carattere più metodologico, che pongono a tema il rilievo della questione di Dio (Giuseppe Pellegrino) e l’apporto della teologia spirituale (Paolo Mirabella) nell’elaborazione della teologia morale, seguono altri contributi che vertono sulla statuto della verità morale, indagando la peculiarità della razionalità pratica (Franco Gismano) e il controverso tema del compromesso in campo etico (Gianni Cioli). Ulteriori contributi riguardano l’agire morale in chiave interpersonale, riflettendo sulla relazione con il prossimo nell’attuale società mediatica (Renzo Caseri), le scelte irrevocabili di vita, con speciale riferimento al fidanzamento (Giampaolo Dianin), l’esemplare testimonianza cristiana in politica (Roberta Vinerba).
La terza sezione del volume documenta la notevole attività di K. Demmer offrendo la sua bibliografia completa e aggiornata e l’elenco dei corsi accademici tenuti nella sua lunga docenza romana (a cura diVincenzoViva).
Destinatari
Studiosi
Gli autori
Alberto Bonandi, docente di teologia morale presso la Facoltà teologica dell’Italia settentrionale (Milano) e il Seminario diocesano (Mantova).
Renzo Caseri, docente di teologia morale presso lo Studio Teologico Missionario del PIME (Monza) e l’Istituto Superiore di Scienze Religiose (Bergamo).
Gianni Cioli, docente di teologia morale presso la Facoltà teologica dell’Italia centrale (Firenze).
Roberto Dell’Oro, docente di etica teologica presso la Loyola Marymount University di Los Angeles (USA).
Giampaolo Dianin docente di teologia morale presso la Facoltà teologica del Triveneto (Padova).
Aristide Fumagalli, docente di teologia morale presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale (Milano) e il Seminario Arcivescovile di Milano (Venegono Inferiore –Va).
Franco Gismano, docente di filosofia e teologia morale presso lo Studio Teologico Interdiocesano (Gorizia, Trieste e Udine), e l’Istituto Superiore di Scienze Religiose (Udine).
Paolo Mirabella, docente di filosofia morale presso l’Università Cattolica (Cottolengo Torino) e la Scuola Superiore di Formazione Rebaudengo (To) e di metodologia e didattica dell’Insegnamento della Religione e legislazione scolastica presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose (Fossano – Cn).
Giuseppe Pellegrino, docente di teologia morale presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale (Torino), lo Studio Teologico Interdiocesano e l’Istituto Superiore di Scienze Religiose (Fossano – Cn).
Roberta Vinerba, docente di teologia morale presso l’Istituto Teologico e l’Istituto Superiore di Scienze religiose (Assisi).
Vincenzo Viva, docente di teologia morale presso l’Accademia Alfonsiana (Roma) e la Facoltà Teologica Pugliese (Bari).
Il dibattito intorno al rapporto tra Chiesa e laicità dello stato occupa un vasto spazio sui giornali e nei talk show televisivi, e genera vivaci dibattiti e scontri polemici.
La forma della Chiesa, determinata dalle condizioni della sua esistenza in una società secolarizzata, democratica e strutturata in uno stato laico, non sembra però godere di una abbondante letteratura nell’ambito teologico.
In questo volume, Severino Dianich affronta consapevolmente questa tema così scomodo e tenta valutazioni e suggerirmenti che intercettano alcune linee dell’attuale politica ecclesiastica in Italia; convinto che, in una situazione in cui la missione della chiesa nei paesi di antica tradizione cristiana sta attraversando una crisi che coinvolge la stessa permanenza nella fede di molti battezzati e la proposta della fede in Gesù ai non credenti, sia un dovere della riflessione teologica studiare il problema sul piano fondamentale, quello della "forma evangelici" come carattere essenziale della missione della chiesa.
Destinatari
Un libro destinato a laici e religiosi.
Autore
Severino Dianich, prete della diocesi di Pisa, si è laureato in teologia alla Pontificia Università Gregoriana, è stato professore ordinario di ecclesiologia e cristologia alla Facoltà di Teologia di Firenze, dove ha diretto un Master in Teologia e Architettura di Chiese. Negli ultimi dieci anni la sua ricerca si è orientata sui problemi della relazione fra espressioni artistiche e riflessione teologica. Della sua vasta bibliografia basti ricordare La chiesa mistero di comunione (Marietti, 1990); La Chiesa e le sue chiese. Teologia e architettura (San Paolo, 2009); Per una teologia del papato (San Paolo, 2010), La Chiesa. Una «realtà complessa» tra istituzione e mistero (San Paolo, 2010).
Punti forti
La costante attualità del tema avvalorata dall’importanza dell’autore.