
Le “tavole della legge” non sono altro che un reperto da museo? I comandamenti una moneta fuori corso? Hanno ancora qualcosa da dirci, han- no senso e validità oggi? A quali condizioni possono essere convincenti per i contemporanei, riuscendo a imprimere una direzione alla nostra vita, sia individuale sia pubblica?
In questo volumetto, per rispondere a questi interrogativi, vengono convocate attorno al tavolo di discussione svariate figure “inusuali” di studiosi, di intellettuali e di professionisti: storici, sociologi, medici, psico-
terapeuti, politici e scrittori. Prendono poi la parola alcuni esegeti e alcuni teologi, preoccupandosi non soltanto di salvare il passato (il decalogo così come fu alle origini, nella Bibbia), ma anche e soprattutto di protendersi verso il futuro.
Ed è allora soprattutto questo che si richiede oggi: porsi onestamente il
problema del vero significato dei comandamenti. Per non confonderli con delle teorie morali qualunque, per non scambiarli con un “tu devi” o “non devi” imposto arbitrariamente dall’esterno alla nostra libertà. Il confronto con la concreta situazione odierna – un confronto di importanza semplicemente vitale – evita di interpretare i comandamenti come miracolose ricette preconfezionate, dal sapore stantio.
Il presente volume contiene l’Istruzione Ad resurgendum cum Christo circa la sepoltura dei defunti e la conservazione delle ceneri in caso di cremazione, della Congregazione per la Dottrina della Fede (15 agosto2016). Il testo è preceduto da una Presentazione di S.E. mons. Luis Ladaria, S.I., Prefetto, che ne sottolinea sinteticamente i punti salienti.
Il documento è accompagnato da alcuni articoli di esperti (Serge Thomas Bonino, O.P., Bruno Esposito, O.P., Angel Rodríguez Luño, Antonio Miralles, Romano Penna), i quali portano la loro attenzione sui risvolti biblici, teologici, liturgici e pastorali connessi a tale Istruzione.
Con questo volume la Congregazione per la Dottrina della Fede ha inteso ribadire le ragioni dottrinali e pastorali per la preferenza della sepoltura dei defunti e ha emanato norme per quanto riguarda la conservazione delle ceneri in caso di cremazione.
Capitolo I: La gloria di Dio è l’uomo vivente
Capitolo II: Dio creatore e la sua passione di creatore
Capitolo III: Dono di Dio - stimolo di Dio
Capitolo IV: La giustizia - dono
Capitolo V: Dio è misericordioso
Capitolo VI: La misericordia di Dio è l’anima della giustizia
Capitolo VII: Il volto della misericordia di Dio
Capitolo VIII: La misericordia in cui si mostra l’onnipotenza di Dio
Capitolo IX: Il mistero dell’amore di Dio: la trinità
A cinquecento anni dall’inizio della Riforma protestante, il volume affronta uno dei temi chiave – anzi, probabilmente, il tema chiave – del pensiero di Lutero: la giustificazione dell’uomo, operata dalla sola grazia di Dio e accolta dall’uomo solo mediante la fede. Oltre che in alcuni «luoghi» significativi del pensiero di Lutero, il tema viene indagato nell’ambito del dialogo ecumenico, considerando la Dichiarazione congiunta cattolico-luterana sulla giustificazione (1999) e la reazione che essa ha suscitato soprattutto in Germania.
Il tema della giustificazione - l'azione salvifica di Dio, che rende l'uomo "giusto" ai Suoi occhi -, attorno a cui ruota lo Scisma protestante, fu una questione decisiva per il giovane Lutero, e oggetto precipuo della sua esegesi biblica, in particolare delle lettere paoline. Il volume ricostruisce questo particolare aspetto della dottrina luterana facendo luce, al tempo stesso, sul senso della Riforma nel suo differire dalla teologia cattolica. L'interpretazione luterana del concetto di "grazia" - ripresa e commentata in queste pagine - rappresenta anche il focus di una più profonda conoscenza fra le due confessioni, e il modo per superare reciproci pregiudizi e condanne dottrinali sulla via della comune fede in Cristo, di cui tanto più bisognosi sono gli uomini del nostro tempo.
Dagli studi filosofici applicati all'educazione del Delfino di Francia nasce il Trattato sulla conoscenza di Dio e di se stessi (postumo, 1741). In questo libro la scoperta dell'uomo diventa per Bossuet la principale via d'accesso a Dio. Infatti, solo attraverso lo studio di sé, l'uomo può riconoscere l'estrema sua differenza rispetto agli animali, mostrandosi come specchio visibile e imperfetto della divinità. La definizione delle diverse funzioni dell'anima e del corpo costituisce uno dei punti più controversi di questo Trattato, che sembra catapultarci in un universo eminentemente cartesiano. In ogni caso, qui Bossuet si rivela un pensatore attento alla poliedrica conformazione dell'indole umana; un pensatore per nulla rispondente al tradizionale stereotipo che ci ha riduttivamente presentato un vescovo ingabbiato nelle strettoie di un cattolicesimo ormai superato.
I cinque anni trascorsi dalle due prime edizioni di questo trattato (2012) hanno visto la crescente egemonia culturale esercitata dalla falsa teologia dialettica sulla cultura cattolica e anche sul linguaggio di alcuni documenti del Magistero.
Ciò ha reso ancora più necessaria la critica epistemologica che qui viene condotta, senza pregiudizi ideologici e con estremo rigore scientifico, per dimostrare come siano teologicamente infondate tutte quelle ri-formulazioni della fede cristiana che, per motivi meramente pragmatici, mettono da parte la logica del realismo metafisico e assumono come esclusivo paradigma l’immanentismo storicistico della filosofia religiosa di Kant, di Hegel, di Schelling, di Kierkegaard, di Heidegger.
In questa terza edizione del trattato viene messo anche in evidenza come la falsa teologia cattolica abbia incautamente recepito l’immanentismo e lo storicismo di quei sistemi filosofici attraverso il diretto influsso da essi esercitato sui maggiori teologi protestanti del Novecento (Paul Tillich, Karl Barth e Rudolf Bultmann).
San Pietro, nella sua Prima Lettera, esorta i primi cristiani al "logos": «Santificate il Cristo Signore nei vostri cuori, pronti sempre a dire la ragione (apologian) a chiunque vi chieda ragione (Logon) della speranza che è in voi» (1Pt 3,15). Per amore al Logos-Amore, i cristiani danno "ragione" alla loro fede soprattutto con il martirio, ma anche facendo "apo-logia" del loro credere. È importante che ogni tempo abbia nuove "apologie", che motivino la "ragione" a salire il "monte santo". L'autore propone, con semplicità e alla "luce" di quella "stella" che illumina ogni uomo, un itinerario razionale al "Senso" ultimo esistenziale della vita. Presenta "tre verità" di ragione: nella prima, le "vie" razionali all'esistenza di Dio (in particolare la "via" che parte dalla "verità di esistere"); nella seconda, i "motivi di credibilità" della fede cristiana; infine nella terza, i "motivi di credibilità" della Chiesa cattolica. Tra i "motivi di credibilità", viene privilegiato l'argomento ex Providentia, quella Provvidenza di cui già i pagani ebbero presentimento, e che costituisce il sommo tesoro della filosofia cristiana.
Il presente volume contiene i documenti della Congregazione per la Dottrina della Fede circa le Commissioni Dottrinali: l'Istruzione del 23 febbraio 1967 sulla necessità di istituire le Commissioni Dottrinali presso le Conferenze Episcopali, i Suggerimenti inviati il 10 luglio 1968 ai Presidenti delle Conferenze Episcopali per migliorare il servizio delle Commissioni Dottrinali e la Lettera del 23 novembre 1990 ai Presidenti delle Conferenze Episcopali, con la quale la Congregazione ha richiamato e precisato alcuni aspetti importanti in merito alla composizione e al funzionamento delle Commissioni Dottrinali. Nella seconda e terza parte del volume sono raccolte alcune conferenze di esperti centrate sul tema delle Commissioni Dottrinali e il rapporto conclusivo pubblicato al termine degli incontri tra i Superiori della Congregazione per la Dottrina della Fede e i Presidenti delle Commissioni Dottrinali di alcune Conferenze Episcopali.
La collana si configura come una novità assoluta nel panorama italiano: un Commentario di taglio scientifico ai documenti del Vaticano II, previsto in 8 volumi. I documenti sono presentati nella versione originale in latino e nella traduzione italiana (versione Enchiridion Vaticanum 1). Progettata in dialogo con l'Associazione teologi italiani, l'opera coinvolge giovani studiosi che hanno lavorato sui testi conciliari con tesi o ricerche. Il volume presenta i decreti Christus Dominus, Optatam totius e Presbyterorum ordinis.