
Perché il cristianesimo è stato in grado di affermarsi con tanto successo nell'impero romano? Perché poté sopravvivere al mondo antico e tardoantico e si diffuse soppiantando i culti concorrenti? Sono queste le domande a cui Christoph Markschies risponde sulla base di un esame approfondito e puntuale, e per più di un aspetto anche inedito, di ogni fonte disponibile, cristiana e pagana, scritta o materiale. Situando il cristianesimo nel contesto della storia delle religioni e delle culture antiche, l'autore descrive la vita quotidiana e le pratiche religiose dei cristiani dei primi secoli, dalla nascita - passando per la conversione e il battesimo - alla morte, illustrando le strutture sociali in cui il cristianesimo venne a incarnarsi e le caratteristiche che fecero la peculiarità delle comunità cristiane delle origini.
Raffinate intellettuali e scaltre diplomatiche, confidenti intime e fedeli consigliere: negli ultimi centocinquant'anni ogni papa, da Pio XI a Francesco, ha avuto al suo fianco almeno una donna eccezionale. Grazie alla loro presenza silenziosa ma insostituibile, si sono spesso delineate le sorti del mondo cattolico così come noi lo conosciamo. Sono cinque le vite raccontate in questo libro, che insieme compongono un secolo di storia del Vaticano. Sono l'archeologa ebrea tedesca Hermine Speier (1898-1989) e Pascalina Lehnert (1894-1983), segretaria di Pio XII e prima donna a partecipare a un conclave; Wanda Pó?tawska, amica del cuore di Giovanni Paolo II sopravvissuta ai campi di sterminio, e Madre Tekla Famiglietti, astuta staffetta da San Pietro a Cuba; e infine la storica e giornalista Lucetta Scaraffia, voce femminista dell'Osservatore Romano. Dipingendo il ritratto di queste preziose suggeritrici, la giornalista Bénédicte Lutaud scrive al contempo anche un avvincente racconto di palazzo, dei rapporti internazionali che legano la Chiesa al resto del mondo, da Roma a Cuba, passando per Polonia, Germania e Stati Uniti. Un'inchiesta affascinante, attenta alla ricostruzione storica ma sempre ispirata da un profondo spirito di empatia con i suoi protagonisti (e, soprattutto, protagoniste), che affronta da una prospettiva inedita la questione femminile all'interno della Chiesa.
"Il libro offre una contestualizzazione storica e culturale del rapporto tra Chiesa e mondo del lavoro, specie industriale, negli anni del post Concilio, focalizzando l'esperienza peculiare dei preti operai in fabbrica e raccogliendo la testimonianza di molti di loro, impegnati in un'opera di evangelizzazione audace e spesso non compresa nella Chiesa stessa. I testi pubblicati in questo volume danno la possibilità di conoscere la rappresentazione che alcuni preti operai torinesi hanno dato di se stessi e della comune esperienza vissuta dalla fine degli anni Sessanta e continuata anche dopo il termine del periodo di lavoro manuale. Sono pagine scritte in epoche diverse, ma che, pur nella loro disomogeneità, offrono uno spaccato di una vicenda per molti versi discussa e lacerante. Quegli «spezzoni di chiesa in classe operaia», di cui i preti operai torinesi si sentivano parte, hanno segnato la storia del cristianesimo in epoca contemporanea, a Torino in modo particolare, in alcuni casi molto più di quanto all'epoca fosse percepito dagli stessi protagonisti. L'«antico sogno nuovo» di una comunità cristiana non più padrona, ma serva, ai margini del potere perché centrata sul Vangelo, povera e per questo libera, ha trovato nell'esperienza dei preti operai un tentativo di realizzazione. Le contraddizioni e le tensioni sono costitutive di quella storia che, attraverso l'opera di recupero della memoria raccolta in questo libro, è in parte restituita ai lettori di oggi". (Marta Margotti). Prefazione Cesare Nosiglia.
Il libro costituisce il secondo di due volumi sul rapporto tra il cristianesimo, la Chiesa e la corruzione dalle origini alle soglie del XXI secolo. Il volume prende in considerazione questa "iniqua relazione" in un tempo storico che comincia dal Rinascimento per arrivare all'età contemporanea. Emerge l'immagine di una Chiesa che si è svenduta al facile possesso dell'utile terreno, anche se non sono mancati i tentativi per ritornare all'originaria sequela Christi. Sono circa sei secoli nel corso dei quali, a partire dall'epoca delle Riforme, il problema ha continuato ad essere presente e ha costituito quel fardello da cui la Chiesa non riesce tuttora a liberarsi.
Gerberto d'Aurillac nacque da umilissima famiglia tra il 940 e il 950, in Aquitania, e fu il primo francese a essere eletto papa nell'anno 999, con il nome di Silvestro II. Per descriverne la figura, la cui storia è oggi complessa da ricostruire, competono due diverse tradizioni: da un lato Gerberto fu un grande intellettuale, uno dei più raffinati del suo tempo, conoscitore dell'aritmetica araba, inventore dell'abaco e persino uomo di inscalfibile integrità religiosa; dall'altro lato fu un esperto di magia nera e stregoneria, un anticristo che, pur di arrivare al potere, strinse un oscuro patto con il demonio. Tra testimonianze storiche, ricerche scientifiche, pregiudizi e leggende, questo libro si mette sulle tracce di Silvestro II per scoprire se il "papa mago- fu il più geniale tra i sant'uomini o il più astuto degli eretici.
Quando la sera del 13 luglio 1949 la Santa Sede ufficializzò il decreto del "Sant'Offizio- di scomunica per i comunisti, fu veramente una sorpresa. Non veniva, infatti, colpita solo la dottrina comunista, da sempre condannata dalla Chiesa, ma anche e soprattutto quanti, scienter et libere, la professavano, la difendevano, la propagavano. E questo accadeva per la prima volta. Diverse furono le interpretazioni date all'epoca e negli immediati anni a seguire. Ma solo ipotesi. Oggi, però, grazie a una mirata ricerca condotta negli Archivi vaticani, del "Sant'Offizio- in particolare, è possibile dare una risposta alle tante domande. Presentando carteggi assolutamente inediti, relativi al pontificato di Pio XII, il volume ripercorre le fasi salienti del "processo- decisionale, svelando protagonisti, retroscena e dinamiche interne del Sant'Offizio e offrendo, al contempo, una prospettiva nuova con cui analizzare sia il contesto storico in cui maturò il "decretum-, sia la fase applicativa di una "scomunica- che, tra reazioni e chiarimenti, incise profondamente nel tessuto sociale italiano. Sia ecclesiastico che laico.
La vicenda dei preti operai copre un ventennio chiave del "Secolo breve". L'esperienza lavorativa di alcuni sacerdoti italiani - ispirati dai precoci confratelli d'Oltralpe - pone le basi per una nuova teologia laica, guidata dalle stesse azioni di trasformazione storica che, nel corso del "Lungo Sessantotto", hanno investito tutta l'Europa. Il volume intende ricostruire non soltanto una breve esperienza religiosa e anche politica, ma soprattutto la memoria di alcuni protagonisti dell'epoca. Attraverso le interviste a Roberto Fiorini, Luigi Consonni, Beppe Manni, Sandro Vesce, Carlo Carlevaris, Louis Magnin, Luigi Sonnenfeld e Giuseppe Dossetti jr., l'autrice intende creare una sorta di affresco capace di miscelare le azioni, i sentimenti, i ricordi con l'intricato contesto storico degli anni Sessanta e Settanta del Novecento.
Il tema, su cui l’Autore è uno dei massimi esperti italiani, prende in esame il memoriale dell’Ultima Cena e il conseguente dibattito eucaristico, fino ad una ricostruzione/lettura inedita del miracolo di Bolsena e alla istituzione della festa liturgica. Centrale la presenza degli inni bolsenici e il loro commento teologico-musicale che presenta profondi momenti suggestivi di interpretazione contemplativa.
Le pagine scientificamente ricercate e documentate sono state scritte principalmente pensando al nipote adolescente al quale il nonno vuole offrire il suo cammino di fede.
Nel 1252 l'inquisitore Pietro da Verona viene assassinato. È questo vero e proprio cold case medievale a rafforzare il potere dell'officium fidei, per cui si arriva ad accusare di eresia perfino alcuni santi. Nel XIV secolo, da Avignone, il papa impiega gli inquisitori per combattere i signori della penisola italiana. A Milano, nel 1437, Bernardino da Siena condanna dal pulpito il maestro d'abaco cittadino dando avvio a una serie di processi in cui i principali testimoni risultano i suoi studenti. Sono solo alcuni frammenti del "Medioevo inquisitoriale" raccontato in questo libro, una vicenda ricostruita attraverso documenti inediti, protagonisti più o meno noti, a partire dal XIII secolo fino alla crociata contro i valdesi del 1488. L'inquisizione medievale si nutre spesso di luoghi comuni che l'autrice si impegna a sfatare, ricostruendo una vicenda dalle origini complesse e dagli esiti talvolta paradossali. Ne emerge un nuovo ritratto del Medioevo e una trama in cui santi, inquisitori e inquisiti si confondono, i frati partecipano alle crociate, le inchieste vengono annullate, gli inquisitori sono santi, i processi escono dagli archivi e circolano nell'Europa del XVII secolo.
Il volume offre l'opportunità di trascorrere ogni giorno dell'anno con papa Benedetto XVI, grande Padre della Chiesa. È un'occasione per rinnovare il nostro amore e la nostra gratitudine a colui che ci è stato Maestro nella fede, nella speranza e nella carità. La parola del papa è essenzialmente quella delle Udienze generali del mercoledì, degli Angelus, delle Omelie, delle Esortazioni apostoliche e delle Lettere Encicliche. Il volume ha lo scopo di far conoscere i grandi temi della fede e della vita cristiana sui quali si è pronunciato il Santo Padre Benedetto XVI, una delle voci più alte e significative della teologia contemporanea, che con l'elezione al soglio pontificio ha acquisito un ulteriore, straordinario motivo di autorevolezza.
«Il 16 marzo 2019, nell'ambito degli Incontri Malatestiani, si è svolta a Santarcangelo di Romagna una giornata di studio dedicata a Clemente XIV Un pontificato chiave nel Secolo Riformatore (1769-1774). Organizzato dal Comune di Santarcangelo, dalla Compagnia della Disciplina della Santa Croce, dall'Istituto di scienze religiose Alberto Marvelli e dall'Associazione Sigismondo Malatesta, che ne assicurava anche la direzione scientifica, l'Incontro si poneva in ideale continuità con il Convegno svoltosi, sempre nella Rocca Malatestiana di Santarcangelo, il 7 e 8 ottobre 2005, L'età di papa Clemente XIV. Religione, politica, cultura, nella ricorrenza del terzo centenario della nascita di Clemente XIV (1705). Anche l'incontro del 2019 è stato tributario di una ricorrenza: quella dei duecentocinquant'anni dal conclave tenutosi nella Roma papale per assicurare la successione di Clemente XIII, morto improvvisamente il 2 febbraio 1719: conclave che portò, il 21 maggio seguente, dopo tre mesi di lavori, consultazioni, contrasti e contrattazioni interne ed esterne al Sacro Collegio e ben cent'ottantacinque scrutini, all'elezione al soglio petrino del romagnolo e frate francescano conventuale, cardinale Lorenzo (Giovan Vincenzo Antonio) Ganganelli, con il nome di Clemente XIV. Pertanto i contributi di studio, presentati dai relatori nelle due sessioni condotte sotto la presidenza di Mario Rosa e di Silvia Carandini e qui riuniti, possono essere proficuamente letti anche in ideale continuità con quelli presentati nel Convegno del 2005 e pubblicati nel relativo e omonimo volume a cura di Mario Rosa e Marina Colonnal...» (Dall'Introduzione)
«Va' dove ti porta il cuore». Questo consiglio dei Padri del deserto è divenuto il titolo fortunato di una scrittrice contemporanea, ma nella tradizione patristica esso ha fatto coppia con una famosa dichiarazione di Sant'Agostino che diceva: «Ama e fa' quello che vuoi». L'intento di questa introduzione alla spiritualità dei Padri della Chiesa arriva al termine di una serie di volumi che contribuiscono a scoprire il Sapore dei Padri della Chiesa nell'esegesi biblica con specifico riferimento al metodo e ai contenuti della lettura spirituale della Bibbia così come essa veniva letta durante il primo millennio della storia della Chiesa segnato dalla presenza dei monaci e delle monache nella triplice forma di vita cenobitica, vita eremitica e vita idioritmica. L'autore ha elaborato un metodo di lettura non soltanto della Bibbia, ma anche del mistero che si cela nel cammino del credente verso la santità. Il lettore viene iniziato al gusto della vita spirituale percorrendo le quattro tappe del «mistero della mandorla». Egli ha l'opportunità di crescere in una progressiva intimità con la parola di Dio, fino a che, per Sua grazia, avrà interiorizzato il testo a tal punto da trasformare la propria vita in una pagina in cui la parola di Dio si fa carne e si rende leggibile a tutti.