
Il volume di Alberto Spataro propone lo studio, l'edizione, la traduzione e il commento della la biografia ufficiale di Gregorio IX (1227-1241), tramandata dal Liber Censuum della Chiesa romana. Questa fonte, giunta a noi anonima e incompiuta, rappresenta una testimonianza significativa per la storia del papato duecentesco. Il confronto con l'imperatore Federico II di Svevia, il legame con le nuove esperienze religiose, la politica di recupero del Patrimonio di San Pietro, le tensioni con la nobiltà romana, le committenze artistiche e la vita di curia sono narrati in un latino alto e magniloquente. A dispetto dell'ampio e variegato contenuto, questa fonte è spesso accostata con una certa diffidenza, motivata da un'insicurezza riguardo le circostanze di composizione e dalla ostentata faziosità dell'anonimo autore, aperto sostenitore del pontefice. L'indagine condotta in queste pagine fa luce sui problemi relativi alla genesi e alla finalità dell'opera all'interno del quadro più ampio della tradizione storiografica pontificia e del confronto con la coeva produzione curiale.
Chi è papa Francesco? Un Pontefice con i fiocchi. È lo stesso prete, vescovo, cardinale, però umilmente abbigliato di bianca autorità. È ormai entrato nel guinness dei primati: primo gesuita, primo extraeuropeo, primo con il nome di Francesco, primo a non abitare negli appartamenti pontifici, primo con una croce pettorale d'argento e, per giunta, primo a principiare la recente enciclica con le iniziali in lingua italiana, Laudato si' di San Francesco. Quarantacinque personaggi, tra cui undici cardinali di varia nazionalità, parlano di lui in questo libro, apprezzando la personalità di un grande Papa che sta coinvolgendo con la sua umanità e la sua spiritualità masse sempre più ampie sia di religiosi che di laici, i quali lo seguono con entusiasmo e si riconoscono in lui.
La vita e il profilo spirituale di Pietro Favre, il gesuita preferito di Papa Francesco, che presto sarà santo.
Il libro affronta la questione del cattolicesimo in Cina con una serie di articoli che evidenziano alcuni snodi storici e approfondiscono la contemporaneità, tra contraddizioni e aspirazioni.
Silence, l’ultimo film di Martin Scorsese, tratto dall’omonimo romanzo del giapponese Shusaku Endo, è «uno dei pochi per cui vale ancora la pena di andare al cinema», scrive Antonio Monda nella prefazione a questo ebook. E per coloro che vogliono accostarsi a un film straordinario, e anche «comprendere nell’intimo l’itinerario spirituale e artistico di Martin Scorsese», continua Monda, «ritengo sia indispensabile leggere questa ampia intervista concessa ad Antonio Spadaro, direttore della Civiltà Cattolica».
Benedetto XVI ha rinunciato al ministero petrino richiamando la Chiesa alla necessità di affrontare con vigore le sfide del nostro tempo. Dopo questo gesto «rivoluzionario» è stato tutto un convulso susseguirsi di eventi, suggestivi, commoventi, drammatici, imprevisti. Trascorso poco più di un mese da quel giorno viene eletto Papa il card. Jorge Mario Bergoglio. I gesti e il linguaggio di papa Francesco hanno raccolto il testimone di papa Benedetto, evocando da subito l’immagine di una chiesa povera, piena di speranza e di misericordia.
P. Antonio Spadaro, direttore della prestigiosa rivista «La Civiltà Cattolica», ricostruisce questo passaggio epocale dal suo privilegiato punto di osservazione, interrogandosi sul suo significato e sulle prospettive per il futuro. Essendo gesuita, e dunque formato alla stessa scuola spirituale di papa Francesco, p. Spadaro riconosce i tratti specifici della spiritualità di Ignazio di Loyola, il fondatore della Compagnia di Gesù, che plasmano lo stile di vita, di preghiera e di azione del nuovo Vescovo di Roma.
Queste pagine, in definitiva, aiutano a comprendere che abbiamo vissuto – anzi, stiamo ancora vivendo – un’esperienza davvero unica di riforma e di amore per la Chiesa.
Antonio Spadaro (1966), gesuita, è il direttore della rivista «La Civiltà Cattolica». È inoltre Consultore del Pontificio Consiglio della Cultura e del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali. Autore di molti volumi sulla cultura contemporanea, ha riservato una speciale attenzione a due temi: quello del rapporto tra la cultura umanistica, specialmente letteraria, e la fede; e quello della teologia al tempo in cui Internet e i media digitali hanno un forte impatto sul modo di pensare (Cyberteologia. Pensare il cristianesimo al tempo della rete è il suo titolo più recente). È molto attivo anche in Rete con il suo blog cyberteologia.it e il suo account twitter @antoniospadaro.
Il presente volume intende rendere omaggio al vescovo gesuita Aloysius Jin Luxian, descrivendone il profilo spirituale. Oltre che sulla celebrazione dei sacramenti, Jin ha insistito sulla necessità di sviluppare gli altri due compiti principali della Chiesa, cioè l'annuncio del Vangelo dell'amore e dell'unità in mezzo a un mondo e a una Chiesa divisi, e il servizio ai poveri. Ispirato profondamente dal missionario gesuita p. Matteo Ricci e dal suo amico Xu Guangqi, il vescovo Jin ha esortato la Chiesa a diventare uno strumento di pace e di riconciliazione attraverso un processo di inculturazione in Cina.
Sozomeno nasce a Bethelia, un villaggio nei pressi di Gaza, intorno al 380 da famiglia pagana poi convertitasi al cristianesimo grazie alla predicazione di Ilarione. Non prima del 423 si trasferì a Costantinopoli, dove esercitò la professione di giurista e compose la Storia ecclesiastica in nove libri, dedicata a Teodosio II. Nelle intenzioni dell'autore essa doveva trattare gli anni dal 326 al 439. Si arresta però al 425, anno dell'ascesa al trono di Valentiniano III; l'ultimo capitolo riferisce della scoperta delle reliquie di Zaccaria. La storia viene vista da Sozomeno come uno scenario nel cui sfondo vicende profane ed ecclesiastiche si intrecciano in un nesso indissolubile. Gli attori sono coloro che difendono la Verità, ossia il credo niceno, contro la minaccia e le trame di eretici e persecutori, e per questo sono destinati a trionfare, forti del sostegno di Dio, che con infallibile giudizio premia i primi e punisce i secondi. È Lui che, in ultima istanza, col suo volere plasma e dà senso alla storia. La presente traduzione è la prima in lingua italiana.
L'Istituto Serafico di Assisi nacque nel 1871, a favore di ciechi e sordomuti, ad iniziativa del francescano San Ludovico da Casoria. Si è venuto specializzando con gli anni nella cura di ragazzi affetti da gravi disabilità. Si distingue per la professionalità ma anche per l'atmosfera di amore che assicura ad ospiti in cura, alle loro famiglie e a quanti lo frequentano. Quest'anno (2021) ha ricevuto dal Santuario della Spogliazione il Premio Internazionale Francesco di Assisi e Carlo Acutis per un'economia della fraternità. Vive del sostegno pubblico e della generosità di quanti ne condividono la missione. I disegni del libro sono tutti della mano dei ragazzi del Serafico: artisti dell'essenziale. L'autore dedica questo libro in particolare a loro - "fragili da abbracciare e maestri di abbraccio".