
Una nuova versione critica della figura e dell'opera di Galileo nel suo tempo e tra i contemporanei.
Esce in quest'anno, 2009, anno dell'astronomia, questo libro dedicato alla storia del processo e della condanna di Galileo Galilei (1564-1642), tema di grande attualità.
A seguito del1a "riscoperta di Aristotele in Occidente" , il rapporto theologia-scientia-sapientia christiana è una delle questioni più dibattute nel corso del secolo XIII.
Lo studio di Marco Arosio (t 2009) pone l'accento sul metodo della "scienza" teologica che Bonaventura elabora a partire dagli anni del suo magistero parigino (1250-1257) e che sarà adottato dal Serafico per l'intero arco della propria attività di pensatore francescano: una theologia che accoglie la ragione "scientifica" come modus inquisitivus et perscrutatorius applicato al credibile, affinché possa costituirsi come una tappa dell'iter graduale compiuto dalla fede verso la sapientia, in via, e la visione della gloria, in patria.
Questo volume, utilizzando l'archivio interno, raccoglie la documentazione e le motivazioni con le quali sono state messe all'indice le opere di Alfred Loisy. I documenti che portarono alla messa all'indice, da parte della Congregazine dell'Indice e del Santo Uffizio, delle opere di Alfred Loisy nel 1903. Grazie alla conoscenza del dibattito curiale e di documenti mai pubblicati, è possibile avere una visione più chiara della grande querelle degli inizi del Novecento fra Modernismo e Antimodernismo. Un volume di particolare interesse per cultori di storia della Chiesa e per le biblioteche.
Agli albori dell'Anno Mille, l'arcivescovo Sigerico ritorna a Canterbury da Roma seguendo un percorso che oggi è considerato l'asse portante della via Francigena. Per tutto il Medioevo, su questa e su tante strade europee si incammineranno pellegrini diretti, attraverso l'Italia, non solo a Roma, ma anche a Santiago di Compostella e, mediante i porti italiani, a Gerusalemme. Prendendo l'avvio dalle più note guide medievali del pellegrino, il presente saggio sviluppa un'indagine sui meno conosciuti diari di viaggio di pellegrini europei del Quattrocento dalle cui descrizioni è possibile ricostruire gli itineraria peregrinorum italiani di questo secolo. Il saggio coglie perfettamente la tendenza scientifica attuale che spinge a interpretare i pellegrinaggi - medievali, ma anche rinascimentali - nell'ambito di una stessa civiltà e cultura. Un approccio necessario perché per molto tempo si è assistito ad un'incomunicabilità tra gli studiosi di tematiche gerosolimitane e quelli di argomenti romei e compostellani. Il saggio contribuisce a tessere legami metodologici e tematici tra ambiti solo apparentemente diversi e separati, di cui vanno colte sia le diversità che le concordanze.
La storia del cristianesimo cipriota inizia con la missione di Barnaba nel I secolo. Tuttavia, questa figura emblematica appare nell'agiografia solo durante il V secolo, quando la chiesa cipriota si trova a custodire la sua autonomia a causa dell'ingerenza della sede di Antiochia. Lo sviluppo della leggenda dell'apostolo Barnaba e dei suoi discepoli (Eraclide, Mnasone, Rhodone, Aussibio) è intimamente legato alla storia e al destino dell'isola. Il lavoro inizia con una considerazione sulla storiografia cipriota e sulla sua produzione agiografica. Segue uno studio diacronico, sincronico e filologico dei diversi elementi di un ampio corpus. Il risultato di questo movimento identitario trova un punto di convergenza con l'autocefalia da parte dei ciprioti grazie al principio dell'apostolicità delle sedi episcopali.Lo studio fa emergere risultati di primo ordine grazie al dialogo tra il corpus agiografico e apocrifo, con i dibattiti dogmatici e le sfide ecclesiali, dal V secolo all'invasione musulmana (VII secolo).
Intellettuale celebre per la causticità e l'originalità dei suoi giudizi, Hannah Arendt disegna un ritratto di Giovanni XXIII privo di remore o timori reverenziali. Non sono le doti intellettuali del pontefice ad attirare la sua attenzione, ma l'autenticità della sua religiosità e, ancor più, i suoi risvolti profondamente umani. Il breve saggio, un piccolo gioiello apparso la prima volta nel 1965 sulle pagine della New York Review of Books, è anzitutto il resoconto di una individualità esemplare. Di Papa Roncalli, l'autrice di Vita activa coglie innanzitutto l'umiltà e la capacità di non cedere al culto moderno per la soggettività. Una qualità umana che non va confusa con la modestia, ma che è condizione indispensabile per il dispiegarsi di una personalità autenticamente indipendente. Un amore per il mondo tutt'altro che ostinato e possessivo e una religiosità che si manifesta anzitutto come forma di gratitudine per l'esistente consentono a Hannah Arendt di ripetere con Papa Giovanni: «Ogni giorno è buono per nascere, ogni giorno è buono per morire».
Sommario
Introduzione del curatore. Angelo Giuseppe Roncalli: un cristiano sul trono di san Pietro dal 1958 al 1963.
Note sull'autrice
Hannah Arendt (1906-1975), ebrea tedesca, intellettuale tra le più originali della seconda metà del Novecento, è fuggita dalla Germania dopo la presa del potere da parte di Hitler. Tra le sue opere più importanti, dedicate alla natura del potere e alla politica, Le origini del totalitarismo (1951), Vita Activa. La condizione umana (1958) e La banalità del male. Eichmann a Gerusalemme (1963).
La storia della Chiesa porta con sé una particolarità che spesso diventa una sfida per quanti si dedicano alla ricerca o all'insegnamento della Storia: la natura stessa della Chiesa non si può ridurre alla sua parte visibile, alle sue istituzioni, ai suoi riti, alle sue vicende, perché il suo essere e la sua missione nel mondo sono di natura divina. Questo Lessico è stato concepito come un agevole strumento di consultazione, che non intende sostituire le enciclopedie, ma offre, grazie alla generosa collaborazione di una ottantina di autori, di varie nazionalità, l'opportunità di ottenere informazioni sicure non soltanto su grandi temi, ma anche su termini tecnici poco noti. I cultori della Storia potranno reperire in quest'opera notizie sulla Chiesa - eventi, elementi teologici, istituzioni, funzioni, uffici, riti, liturgia, tematiche fondamentali, forme della vita cristiana - con una proposta bibliografica di base e in varie lingue.
Il volume raccoglie alcuni studi sui Patti Lateranensi e sulle vicende legate alla loro elaborazione. L’intento del Pontificio Comitato di Scienze Storiche è fornire uno strumento per comprendere la cooperazione in atto tra Chiesa e Stato nell’Italia del XI secolo, per il bene comune. La Prefazione è a firma del cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato di Sua Santità mentre le conclusioni sono a firma del cardinale Giovanni Battista Re. Sono presenti i contributi di: Bernard Ardura, Roberto Regoli, Vincenzo Buonomo, Matteo Nacci, Giuseppe Dalla Torre.